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Autore: Psiche_00    04/09/2016    3 recensioni
Nick e judy esco fuori a cena ma non hanno idea di quali saranno le conseguenze.
Un uscita non proprio perfetta, una notte d' amore e... un test di gravidanza!
Riusciranno i nostri eroi a difendere il proprio amore nonostante i pregiudizi e... i rispettivi genitori???
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Nick aprì quella porta, gli si presentò una visione! Judy, in contrasto con lo squallore dell’ appartamento era splendida: il vestito bianco era un tubino con uno scollo a barca che lasciava scoperte le spalle e le arrivava a metà coscia, esaltando le sue forme, mentre gli occhi grandi e viola erano messi in evidenza da un filo di matita e di mascara, il pelo era visibilmente morbido e lucente e le scarpe erano classici tacchi neri, eleganti al punto giusto.

Nick, quasi per istinto, rizzò le orecchie a punta e con gli occhi color smeraldo spalancati e un sorriso aperto – Coniglietta!- disse, - quasi non ti riconoscevo! Non ti avevo mai visto così… emh, femminile!- “oops, mi sta guardando male” - in che senso ?!!! pensavi fossi una sorta di maschiaccio solo perché non vengo a fare la poliziotta con un tacco 12?!!!- rispose lei, semi offesa guardandolo di traverso e con un sopracciglio alzato. “mayday, mayday attenzione a tutte le unità, codice rosso, RITIRARE LE TRUPPE!!!” – No no! Ma cosa dici carotina, ti stavo solo facendo un complimento!- , lei ci pensò un attimo. -… volpe ottusa!- disse poi con un sorriso dolcissimo e il piccolo malinteso venne presto dimenticato.

Mentre erano in macchina parlarono e scherzarono. Quando quei due stavano insieme erano sempre a loro agio e non importava quale fosse l’ occasione poiché, grazie al feeling che li legava, dal momento in cui si incontravano le tensioni non esistevano, al mondo c’ erano solo loro. La serata sembrò iniziare col piede giusto.

Arrivati al ristorante, passato un buon quarto d’ ora snervante per trovare parcheggio, entrarono in sala per prendere un tavolo. In quel momento si avvicinò un cameriere.

-I signori mi scuseranno, ma attualmente i tavoli sono tutti occupati-, -COME? Che razza di accoglienza è questa?- disse Nick a metà tra il sorpreso e l’ indignato. – Avevate già prenotato un tavolo?- chiese il cameriere, il quale si sforzava di sembrare cortese ma in verità non desiderava altro che togliersi d’ impiccio quelle seccature. – No! Non pensavo ce ne fosse bisogno, so che è un ristorante piuttosto ricercato, ma non pensavo fino a tal punto! Insomma, mi trovi subito un tavolo per me e la mia…- interruppe il mezzo ringhio e si voltò a guardare Judy che intanto lo osservava con il fiato sospeso -… compagna!!!- terminò la frase quasi senza pensare, mentre si perdeva negli occhi viola della coniglietta, che ora sembravano brillare. Fu il cameriere a riportarli alla realtà: - Signore, se non ha prenotato può aspettare che si liberi un tavolo altrimenti si cerchi un altro ristorante! E adesso se mi vuole scusare ho dei clienti da servire-

Nick stava per ripartire alla carica, ma Judy lo fermò in tempo. –Hey, Nick!- disse con un tono di voce calmo, - non preoccuparti, possiamo pur sempre trovare un’ altro ristorante!-, - Ma carotina è tardi e questo è il ristorante più elegante della zona! Non mi va di portare una coniglietta così carina in un pub scadente!!- rispose Nick, anche lui calmo ma con una punta d’ agitazione. Proprio non gli andava che la serata, la SUA serata, quella che sognava da tempo andasse storta. – Ci accontenteremo! In fondo ciò che conta è un tavolo, del cibo e la MIA volpe preferita!- queste ultime parole le pronunciò posando la sua zampina sulla guancia di Nick. Il profumo delicato e caldo dello shampoo per pelo fece impazzire l’ olfatto sviluppato di Nick, che alla fine si fece convincere dalla sua carotina. Ma sapeva che la parolina pronunciata prima non sarebbe passata inosservata.

Alla fine si trovarono seduti ad una tavola calda, non troppo accogliente, “l’ osteria della luna calante”. I pavimenti sembravano lasciati in preda alla sporcizia da mesi, le sedie di legno erano consumate, i muri presentavano macchie di muffa. Tuttavia era il punto di ristoro più vicino e perlomeno, non sembrava troppo affollato.

Appena si sedettero fu Judy a prendere la parola. –Nick, volevo dirti… cioè quando eravamo al ristorante… I-intendo dire… stavi b-bleffando, vero?-, Nick stava per rispondere ma lei lo interruppe, sembrava una macchinetta ed era evidentemente in imbarazzo. – C-cioè non che mi darebbe fastidio… v-voglio dire, non è mica importante eh… però cosa intendevi dire.. perché, cioè se volevi dire…- -Judy! Io ti amo!-

Silenzio imbarazzante. Aveva proferito quelle parole con tutta la calma del mondo. Sarebbe stato inutile tirarla per le lunghe, e tentare il tutto per tutto ne valeva la pena per una causa come lei. Non che fosse stato facile per lui, freddo e distaccato com’ era, gli ci erano voluti lunghi soliloqui davanti allo specchio e aveva dovuto rimettere in discussione tutto se stesso, il suo atteggiamento, i suoi principi. In quel momento, per la seconda volta nella vita aveva mostrato la sua debolezza.

Lei intanto era rimasta a bocca aperta. Le mani ferme a mezz’ aria si erano bloccate dal loro frenetico gesticolare nel momento in cui Nick l’ aveva interrotta da un attacco di delirio.

-Volete ordinare o stiamo qui fino a Mezzanotte, cenerentole?!!- il “cameriere” era un rinoceronte, grosso e nerboruto che aveva l’ aria di essere tutto fuorché una brava persona. – Ma non ci avete portato nemmeno il menù- protestò flebilmente Judy, cercando di sciogliersi dalla posa, come se fosse stata imprigionata dal ghiaccio. – Hey coniglia!! Non lo vedi quanto lavoro ho da fare? La prossima volta svegliati e vattelo a prendere da sola su quel tavolo accanto alla cucina, dove si trovano i menù in bella vista!-. Non sapremmo dire se in quella situazione Nick avesse voluto di più saltare al collo del cameriere o sbattere la testa e svenire per quello che aveva detto poco fa.

In ogni caso non fece in tempo né per l’ uno né l’ altro visto che il rinoceronte si era diretto, sbuffando, verso i menù.

Una volta tornato e consegnati dei fogli consunti, i due iniziarono subito ad ordinare (non che ci fosse tanta scelta di patti!) . Nick nel frattempo sentiva un ringhio formarsi nella gola ma Judy lo guardava come a dire “ti prego, non facciamo scenate, prima che ci buttino fuori anche da qui!”.

Nel momento in cui il rinoceronte si diresse a portare le ordinazioni in cucina, calò un momento di silenzio.- Con permesso, devo andare un attimo in bagno, torno subito-. Nick assentì con un cenno della testa. “Sono proprio una volpe ottusa”.

Il bagno era piccolo e del wc non ne parliamo, ma perlomeno c’ era uno specchio per potersi rassettare. Sentiva un caldo terribile, così iniziò bagnandosi il collo con un po’ d’ acqua. Si guardò allo specchio: il trucco sembrava un po’ sbiadito, così decise di aggiustarsi. Un disastro! La boccetta del mascara le cadde sul vestito bianco (nuovo!) , lasciando una vistosa macchia nera, che provò a far andare via con un po’ d’ acqua, risultato? Poteva buttare via il vestito. Sbavò con l’ eye liner creando un pasticcio sugli occhi e per di più ricominciò a sudare più di prima. Provò di nuovo ad aggiustare le sbavature con l’ acqua ma peggiorò semplicemente le cose, insomma un disastro!

Intanto in sala Nick pensava che Judy se la fosse svignata. Stava per alzarsi ma per sbaglio andò a sbattere contro il rinoceronte-cameriere a cui cadde il vassoio con il cibo. –STUPIDA VOLPE!!! FARESTI MEGLIO AD ANDARTENE TU E LA TUA SGUALDRINA!!!- . l’ ultima cosa che quel poveretto vide prima di svenire per le seguenti 12 ore fu la “ volpe” che, alzando il braccio indietro e caricando con tutto il peso del suo corpo, si spinse in avanti con un pugno fortissimo, facendolo cadere all’ indietro, senza più rialzarsi. “Un destro da manuale!”
A quel punto dalla cucina uscì furibondo un orso polare.- CHI OSA VENIRE A DARE PROBLEMI NEL MIO LOCALE?!!!- sarebbe stato tutto abbastanza sotto controllo se non fosse stato per il fucile che aveva in mano!.

Ci fu uno sparo.

Proprio nel momento in cui la situazione stava per degenerare , Nick vide l’ orso accasciarsi a terra.
–Carotina!! Che ci facevi con una pistola spara sedativi nella borsetta?!!- , -Tesoro, sono pur sempre una coniglietta sbirro, è questione di abitudine!- rispose lei ammiccando. –è per questo che l’ adoro!- disse Nick reggendosi la testa sulla mano, con il gomito poggiato sul tavolo mentre sfoggiava il suo solito sorriso sarcastico e divertito.

Fuori pioveva, perciò i due si affrettarono ad entrare in macchina. Per quasi tutto il viaggio erano rimasti in silenzio. Non c’ era niente che fosse andato per il verso giusto. Il ristorante romantico dove Nick voleva tanto portare la sua carotina si era trasformato in una bettola piena di pazzi, la serata tranquilla si era trasformata in una scazzottata e una mezza sparatoria, senza contare il vestito ormai rovinato di Judy e, cosa più importante, lei non aveva risposto alla dichiarazione di Nick.

La volpe ormai non aveva più speranze, ma per conservare almeno un po’ di galanteria e visto che alla fine non erano riusciti neanche a mangiare, si rivolse a Judy, con le orecchie basse: - A casa ho ancora un po’ di pizza… che ne dici di mettere in bocca qualcosa? In fondo non abito così lontano dal tuo appartamento, posso accompagnarti quando vuoi-. Judy fece segno di sì. Evidentemente stava pensando a qualcosa, ma Nick non capiva. Per lui ormai era tutto perduto.

Entrarono in casa, la coniglietta si mise sul divano mentre Nick stava riscaldando la cena. Mangiarono in silenzio, finché una volta finito lui le chiese –Ti riaccompagno?-. Silenzio. – Carotina! Non vuoi andare a casa? Si è fatto tardi.. scusa per la serata, è stata un disastro lo so…- - Ti amo anch’ io, Nick-.

BOOM, si era dichiarata!!! Ci voleva tanto?? Nick pensò di soffocare in quel momento, ma dalla gioia!

-M-ma come? Prima sembravi di ghiaccio! Sembrava che ci fossi rimasta male!-, - “Rimasta male”? Nick! Ero un po’ sorpresa, sì, ma non sai quanto mi hai resa felice! Aspettavo da tanto che me lo dicessi! Da quando in funivia per la prima volta ho visto il vero Nicholas Wilde!! Ti ho amato da sempre! E non penserai che un rinoceronte psicopatico e un vestito sporco mi facciano cambiare ide..-,
prima che potesse terminare la frase, Nick le si stava avvicinando lentamente alla guancia per poi scendere verso il collo della coniglietta, rimasta immobile all’ improvviso. Con il suo naso sviluppato da predatore poteva fiutare perfettamente l’ odore di Judy e inebriarsene. Voleva assaggiare quel corpicino che da tanto era oggetto del suo desidero, orma non resisteva più. Il nasino di lei incontrò quello umido di lui, si sentì improvvisamente leccare il suo piccolo musino. Infine anche lei aprì le sottili labbra, andando ad accarezzare con la sua lingua quella del partner. Si baciarono a lungo, provando sensazioni che non avevano mai provato fino a quel momento. La notte era giovane, le luci erano spente, faceva caldo e il desiderio che li attraeva non smise di consumarsi fino a tarda notte, quando, stremati, si addormentarono sul letto abbracciati. Finalmente dopo tanto tempo erano riusciti ad esprimere i loro sentimenti e ora non erano più semplici amici. La verità è che forse non lo erano mai stati poiché quel sentimento così intenso era lì da sempre e non aspettava altro che l’ occasione giusta per esplodere. E l’ occasione infine si era presentata quella sera stessa.

Le luci dell’ alba arrivarono presto. La sveglia suonò alle 7 in punto ma quando Nick aprì gli occhi, di Judy era rimasto solo il suo odore dolce e penetrante sul cuscino.

NOTA DELL’ AUTRICE: ciao a tutti! Eccomi arrivata al secondo capitolo… Beh che dire! Un po’ di violenza qua e là, un po’ di erotismo su e giù , dichiarazioni d’ amore… e tutto nella stessa notte! Insomma ho fatto bene a metterlo nella categoria demenziale! Il titolo, ispirato ovviamente a “una notte da leoni” mi sembrava azzeccato!! Ci mancano i commenti dei lettori che mi dicono di andarmi a curare e siamo a posto!!! a parte scherzi, sarei felice di leggere le vostre opinioni! spero che vi abbia divertito almeno quanto mi sono divertita io a scriverlo.
Ps. L’ ho riletto moltissime volte, spero non ci siano errori e che la lettura sia scorrevole!
Pps: grazie a plando per avermi aiutata a risolvere il problema degli spazi, grazie di cuore ;) !!! AL PROSSIMO CAPITOLO!!!!
   
 
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