Erano sbarcati ai confini della città più popolosa del pianeta. Si vedevano le massicce costruzioni in lontananza e la gente che passeggiava tranquilla .Avevano rilevato le coordinate della navetta Queebal poco fuori dal centro della città e Loki voleva trovarla e capire cosa era successo . Sapeva che il governatore dei Julaab , li attendeva e si sarebbe chiesto perchè non erano sbarcati alle coordinate concordate. Il piano di Loki era semplicemente dire che avevano sbagliato coordinate . Appena materializzati si accorse che si trovavano in una sorta di palude. L’erba era alta e il terreno umido.I loro stivali affondavano nella fanghiglia.
“Rilevo il segnale della nave .Ci siamo proprio sopra. Letteralmente.”Costatò Uhura mentre affondava nelle sabbie mobili.
”Mi spiace ambasciatore , ma credo che la vostra nave sia stata inghiottita dal fango .” Ne dedusse Loki ,osservando sconsolato la melma. L’ambasciatore Queebal gli svolazzò attorno ronzando .
”Forse però l’equipaggio a fatto in tempo a salvarsi .”Suggerì .
“C’è un unico modo per saperlo. Mi stia vicino ambasciatore. Senza offesa , ma viste le sue dimensioni non vorrei perdere anche lei.”Il gruppetto si incamminò verso la città , gli stivali appesantiti dal fango rendevano il cammino difficoltoso .”Dovrò buttarli quando torniamo. Mi chiedo perchè gli abitanti non abbiano bonificato le paludi attorno alla città .Chi diamine potrebbe vivere in questa fanghiglia.”Commentò Uhura schifata.
”In effetti ….contrasta decisamente con la città che abbiamo di fronte.”Concordò Loki facendo strada tra le canne e l’erbaccia.
C’erano anche parecchi insetti che pullulavano in quell’ambiente malsano . Questi non erano minuscoli alieni alati , ma autentici fastidiosi insettacci! Arrivati finalmente alla città Loki ebbe tutte le risposte che desiderava, senza neppure fare domande. Il governatore dei Julaab li attendeva alle coordinate prestabilite. Non pareva seccato per il loro ritardo .Li fissava placidamente con gli enormi occhi tondi e gialli che si muovevano freneticamente e indipendentemente l’uno dall’atro ai lati della sua testa. All’improvviso una lingua rossa e umida saettò fuori dalla larga bocca per andare a inumidire le pupille.
”Sono Vruz ,governatore di Julaab .”Si presentò allungando una zampa palmata.Loki imbarazzato gliela strinse.
“Comandante Loki della federazione dei pianeti uniti ,non so se ci avete mai sentito nominare.”
”Sicuro , non vi abbiamo mai contattato perchè siamo un popolo riservato e pacifico . Ci piace vivere tranquilli nel nostro mondo. “Gracidò il governatore.
”Capisco ...non volevamo disturbarvi ma abbiamo una questione da risolvere.Riguarda una navetta esplorativa che è precipitata sul vostro pianeta. Queebal non appartiene alla federazione , ma ha comunque chiesto il nostro auito e io personalmente mi sono impegnato a ritrovare l’equipaggio…”Loki non riuscì neppure a terminare il suo discorso che la lingua di Vruz saettò nuovamente dalla sua bocca andando ad abbattersi sulla sua fronte.
Loki rimase immobile ,atterrito , sentendo la cosa viscida che si era attaccata alla sua pelle come una ventosa. Uhura fece un balzo indietro emettendo un gridolino schifato. Poi Loki si fece coraggio e con delicatezza staccò la lingua dalla sua faccia ripulendosi dalla saliva con la manica della casacca.
”Governatore Vruz…?”Protestò cercando di non apparire troppo scortese.
Il volto rospiforme dell’alieno aveva assunto un espressione mogia.
“Mi scuso infinitamente. Non cercavo certamente di aggredirla .Solo che lei aveva del cibo sulla testa e per noi Julaab,il cibo, è un richiamo irresistibile .”
”Cibo?”Replicò Loki stupito.
”Si, un insetto bello grosso !Della stessa specie che ho mangiato qualche tempo fa.Poi non ne ho più trovati .Erano così saporiti !”
Loki comprese, con orrore, che il Julaab si riferiva al Queebal . “Ambasciatore Nytha?”Chiamò con un fil di voce.
Subito dopo sentì un ronzio rassicurante provenire dai suoi capelli . Tirò un sospiro di sollievo .
”Governatore Vruz….non mi dica che si è mangiato i Queeball???”
L’espressione di Vruz si fece contrita….”Come potevo saperlo ….”Gracidò in preda a un sincero rimorso .”Erano così ….croccanti …”Aggiunse poi inumidendosi le pupille con la lingua viscida di saliva.