Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: TheImpossibleJJ    13/10/2016    2 recensioni
Rose Weasley ha passato sei anni d Hogwarts subendo le prese in giro di Scorpius Malfoy. Le cose cambiano dopo il Ballo della Vittoria e l'ennesimo scherzetto del Serpeverde. Rose ha deciso di cambiare e di smettere di subire. Ha deciso di iniziare ad affrontare la vita a testa alta e di smettere di nascondersi e usare il suo peso come una scusa. Peso sì, perchè Rose dai Weasley ha ereditato l'appetito ma sfortunatamente non il metabolismo veloce. Rose torna per il settimo e ultimo anno di Hogwarts come una persona nuova, ma come prenderà Scorpius questi suoi cambiamenti? Cosa ha sempre nascosto? E soprattutto chi è che le manda quegli strani biglietti?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 14 - NATALE 
Ta daaaannnn!!! Capitolo lunghissimo a tema natalizio che per fortuna non ho aspettato dicembre per pubblicare! Spero vi piaccia!
Entro la fine della settimana spero di riuscire a scriverne un altro! *_*
Buona lettura!



UN MESE E MEZZO DOPO

Era dalla sera del ballo che Rose non aveva ricevute lettere. Questo voleva dire due cose: o la persona aspettava il momento giusto per agire o aveva smesso di stressarla. Certo era che un po’ più di tranquillità aleggiava nel cuore della ragazza, meno preoccupazioni e più divertimento soprattutto grazie alla presenza di Scorpius. Non immaginava che sarebbe stato così naturale stare insieme a lui, invece le attenzioni e le premure del ragazzo l’avevano positivamente colpita.
Le piaceva poi il fatto che la scuola ancora non lo sapesse, in questo modo riuscivano a viversi appieno, senza dover dare conto a nessuno.
Le sue amiche erano state delle tombe e fortunatamente i cugini, a parte Albus ovviamente, non si erano accorti di nulla.

Anche la storia tra Alice e Albus stava andando a gonfie vele. Ogni tanto bisticciavano ma poi Alice veniva prelevata da Albus dal dormitorio con la sua scopa e si faceva perdonare. Ormai era un rito tra di loro. Il motivo dei loro litigi era sostanzialmente uno: Sam Wood. Il compagno di squadra di Alice era ancora palesemente interessato a lei e cercava in ogni modo di conquistarla anche se riceveva sempre il due di picche. Nonostante questo, la situazione irritava parecchio Albus che lo vedeva come un rivale vero e proprio e appena si accorgeva di qualche interazione tra i due che gli sembrava un po’ troppo amichevole, se la prendeva subito con Alice.

Questo succedeva quindi regolarmente.

“Ciao ragazze.” Salutò Rose quella mattina di inizio vacanze natalizie. Sarebbero tornate tutte e quattro a casa per festeggiare con le rispettive famiglie e Rose non vedeva l’ora di andare alla Tana e incontrare tutti.

“Ciao Rose. Oggi si torna a casa, eh? Sei pronta per i manicaretti di nonna Molly?” Le chiese Grace, grande amante del cibo di Molly.

“Sì, non vedo l’ora.”

“Voi Alice venite da noi a Natale?”

“No quest’anno papà vuole andare in Islanda. Vuole andare a vedere una particolare pianta che muore ogni anno a Natale e poi si riprende e cambia colore.”

“Sembra interessante.”

“Lo spero. Mi perdo il Natale con voi per quella pianta quindi come minimo deve fare anche un balletto.”

Scoppiarono tutte a ridere. “Ma ad Al lo hai detto?”

“No, ancora no. L’ho scoperto solo a inizio settimana ma sai che abbiamo fatto pace solo ieri quindi non volevo rovinare il momento.”

 “Mi sembra giusto. Quindi glielo dici stamattina?”

“Sì, lo fermo prima che torni nei dormitori e glielo dico. Tanto comunque ci vedremo per la festa di Capodanno.”

“Ah ma allora se vieni a Capodanno!”

“Sì, sì. Non posso assolutamente perdere la festa più figa dell’anno!”

“Hai ragione.”

“Ma invece con Scorpius? Lui viene alla Tana per Natale?”

“Mi ha detto di sì. Però ancora deve avere la conferma dei suoi.”

“Ma che carini, i due piccioncini che si vedono per Natale e che non devono farsi scoprire dalla famiglia! Proprio come in un film.” Disse Grace mentre faceva gomito gomito a Rose. 

“Io e Sebastian invece andiamo nel suo rifugio sulle Alpi svizzere. Solo noi due senza genitori e faremo un sacco di -”

“Non farmi immaginare cose, Gracie, per favore, sto facendo colazione.” La bloccò subito Susan.
“Ma fammi finire! E faremo un sacco di sciate. Di sciate. Ecco.” Fece una pausa. “E probabilmente anche di altro.”
“Lo sapevo.” La guardò male Susan.
“Cosa credi che le due signorinelle qui non faranno le stesse cose con i due Serpeverde?”
Alice diventò improvvisamente rossa come un peperone. “Noi no assolutamente.”
“ALICE!” urlò Rose continuando poi a bassa voce. “L’avete fatto?”
“No!” Sussurrò forte. “Assolutamente no, non l’abbiamo fatto.”
Susan e Grace la guardarono sornione mentre Rose rimane scandalizzata con la bocca aperta. “Però avete fatto altro. Dicci la verità, Alice.”
“Io- noi… Non... Smettetela. Me ne vado. Albus è andato al dormitorio.”

“In verità Al è ancora seduto – Ciao Alice!” ormai Alice era uscita di gran fretta dalla Sala Grande.

“Ragazze, se voleva tenercelo nascosto non ha proprio usato la tattica migliore.” Si mise a ridere Grace mentre Rose continuava a guardare verso il tavolo dei Serpeverde. Albus si accorse di essere osservato dalla cugina perché si alzò e si diresse verso il tavolo dei Grifondoro.

“Che c’è Rose? Perché continui a guardarmi con quella facciamo sconvolta?”

“Tu- tu…  e Alice!”

“Che fate tu ed Alice quando la vieni a prendere con la scopa, eh Al?” gli chiese Susan alzando le sopracciglia.

“Noi… ma cos- dov’è Alice?” Anche Albus aveva raggiunto le stesse tonalità di Alice.

“Ha detto che eri andato al dormitorio e ti doveva parlare. Ma in realtà era solo in imbarazzo.”

“Ah ok. Allora vado a cercarla.”

Le tre guardarono il moro che si avviava verso l’uscita della Sala Grande. “Avete capito Alice? La nostra piccola Paciock si dà da fare!”

“Era da dire ragazze, dai! Quanta tensione sessuale c’è tra quei due? Quasi quanto quella tra Rose e Scorpius.” Sentenziò Grace guardando di sottecchi Rose.

“Come?” Sbottò la diretta interessata.

“Non far la gnorri, sappiamo che anche tu e Malfoy ci date dentro.”

“Vi sbagliate di grosso, care.”

“Se se.” Le risposero in coro Grace e Susan.

***

“Ma come non vieni a Natale?” Esclamò Albus sbattendo un piede per terra con un bambino. “Avevi detto che saresti venuta. E ora quando te lo do il regalo che ti ho fatto?”

“Dammelo ora, no?” Gli rispose Alice mettendogli le braccia intorno al collo.

Lui la strinse a sé e affondò il naso tra i suoi capelli. “No, ce l’ho alla tana.  Pensavo venissi quindi l’ho fatto mandare là.”

“L’hai fatto mandare? Ma che cos’è?”

“Poi vedrai.” Le sorrise vicino alle labbra e poi le diede un leggere bacio.

“In treno possiamo stare insieme?” Gli chiese Alice mentre gli posava delicati baci su tutto il viso.

“Non lo so, Alice e se qualcuno dovesse vederci? Non avevamo deciso di non farlo sapere?”

“Ma ormai stiamo insieme da quasi due mesi. Mi sembra di renderlo pubblico, no?”

“Dopo le vacanze, va bene?”

“Va bene. Ma sbrigati perché Sam è sempre più insistente. Mi ha anche invitato alla fest a di capodanno. Vuole che andiamo insieme. Io non sapevo cosa rispondergli.”

“E cosa gli hai detto?” Gli disse cupo Albus.

“Gli ho detto che avevo già preso impegni e ci sarei andata con Rose.”

“Ah ok.”

Rimasero abbracciati in silenzio per un po’ poi Albus di staccò. “Ora devo andare. Non ho ancora fatto i bagagli. Mi prometti però che ci sarai alla festa di Capodanno?”

“Ma non lo so, vediamo come si comporta una certa persona.”

Albus mise su il broncio. “Ehi!”

“Dai che scherzo, Al. Ora vado anche io. Ci vediamo tra una settimana.” Detto questo Alice corse via raggiungendo le sue amiche nel dormitorio.
 
***
 
“Quindi Al ci è rimasto tanto male?”

“Ma no dai, l’ha presa abbastanza bene.” Rispose Alice mentre cercava di chiudere il baule.
Susan comparve dal bagno e la guardò sorniona. “Non dovresti finire di dirci qualcosa, Paciock?”

“Assolutamente no. Non c’è niente da dire. Mi avete solo presa alla sprovvista.” Il rossore comparso sul viso di Alice lasciava però intendere il contrario.

“Ma sarà.”

“Ma quindi non ho capito, tu e Al state insieme o no?”
Rose si accorse che l’argomento che Grace aveva toccato non era proprio il preferito di Alice.

“Ci frequentiamo. Ma non stiamo insieme. Non ci vediamo ogni giorno, né ci scriviamo letterine romantiche. Abbiamo soprattutto dei momenti clandestini insieme in cui dobbiamo dirci tutto di fretta per non rischiare di essere scoperti.” Alice fece un sospiro stanco. “Albus continua a temporeggiare e a non voler rendere tutto ufficiale. Ha detto dopo le vacanze, ma che differenza fa se prima o dopo?”

“Pensi di fare qualcosa?” Le domandò Rose un po’ preoccupata. Lei e Scorpius avevano più o meno lo stesso problema. Si vedevano poco e di nascosto e ogni momento che passavano insieme sembrava durare sempre meno. La voglia di rendere tutto ufficiale era tanta ma aveva ancora paura che la persona che le aveva spedito quelle lettere la osservasse da lontano per aspettare un suo passo falso. Tra Alice e Albus invece era diverso e non capiva perché il ragazzo non volesse prendersi un impegno stabile.

“Aspetterò… come ho sempre fatto.”

Le tre amiche si guardarono preoccupate. Non pensavano che Alice stesse così male per quella situazione. Pensavano che a stare finalmente con Albus le cose si sarebbero sistemate, e invece sembrava tutto il contrario.

Finirono di fare i bauli e si avviarono verso l’uscita per andare verso Hogsmeade e prendere il treno per il rientro a casa.

Mentre stava per salire sul treno Rose notò Albus che stava parlando con Holly e altre due ragazze, una delle quali lo aveva preso a braccetto. Si girò verso Alice e si accorse che la ragazza aveva visto la stessa cosa ma stava facendo finta di niente.

“Andiamo dai.” Le disse l’amica mentre saliva sul treno e si metteva alla ricerca di uno scompartimento solo per loro. Dopo varie ricerche ne trovarono uno già riempito da Sebastian, Grace, Sam Wood, Lily e Charlie.

“Ehi ciao, possiamo sederci qui?” Chiese Alice al gruppetto.

Appena la vide Sam Wood si alzò in piedi e la trascinò a sedere vicino a lui. “Alice! Dov’eri finita! Stamattina non ti ho visto a fare colazione.”

“Ero andata a preparare i bagagli. Ma ero scesa, sei tu che ti svegli sempre tardi, Sam!”

“Se sapevo che saresti scesa presto, ti avrei raggiunto.”

Alice si limitò a sorridergli poi annunciò agli altri che si sarebbe fatta un pisolino.

Il resto del viaggio passò tra dormite e giocate a SparaSchiocco, qualche incursione di altri amici e tanti assaggi di dolci dal carrello. Ad un certo punto erano arrivati anche Albus e Scorpius a cercare Sebastian e Rose aveva notato che Albus aveva serrato la mascella quando aveva visto Alice e Sam vicini. Scorpius le aveva fatto un sorriso di nascosto e poi anche lui aveva notato la reazione di Albus. La loro incursione era stata però breve perché, prelevato Sebastian, si erano volatilizzati.

Arrivati a Londra recuperarono i bagagli e ognuno si diresse verso i proprio genitori. L’intero clan Weasley-Potter era lì ad aspettarli e Rose si fiondò subito tra le braccia di suo padre.

“Ciao genitori come state?”

“Ma guardala la mia bambina com’è diventata bella!” Disse Ron abbracciando più stretto Rose. “Vieni anche tu qui Hugo, non fare il timido.”

“No, grazie ma-“ Ma ormai anche lui era dentro l’abbraccio stritolatore di Ron Weasley. Il delizioso quadretto veniva ammirato da Hermione, che subito corse a farne parte anche lei.
Si sciolsero dall’abbraccio e Ron iniziò a raccontare loro come si sarebbero svolte quelle vacanze di Natale. Vigilia a casa, Natale alla Tana e Capodanno alla Festa dei Potter. Nessuna novità quindi.

Continuarono a parlare del più e del meno e dopo aver salutato il resto della famiglia si avviarono verso la loro auto per tornare finalmente a casa. Prima di salire sull’auto Rose si girò a cercare Scorpius. Non l’aveva visto per tutto il viaggio e lui non era andato nemmeno a salutarla. Lo vide che stava andando via con i suoi genitori. Si sarebbero visti sicuramente dopo Natale alla Tana, ma era una magra consolazione.

***

Rose sistemò la sua roba in camera e scese per la cena. Mentre faceva le scale che l’avrebbero portata nell’ampio soggiorno, si fermò a guardare i suoi genitori che battibeccavano amorevolmente in cucina. Suo padre continuava a voler assaggiare il sugo delle polpette di sua mamma e sua mamma cercava di bloccarlo, ovviamente senza risultati. “Ron smettila, il sugo lo mangi dopo.”

“Dai Mione per favore, fammene sentire un po’.”

“No, smettila.”

“Dai.”

“No.”

“Dai.”

“No, Ron. Vai ad apparecchiare, forza.”

“Va bene.” Ron sconsolato recuperò le cose necessarie per apparecchiare e andò in soggiorno. Rose ne approfittò per raggiungere la madre e fare due chiacchiere.

“Ehi Rose! Vieni qui a dirmi com’è il sugo. Fai in fretta però che non voglio che ti veda papà”

Le era mancata la routine di casa sua. Si sporse per assaggiare il sugo. Divino.

“Buonissimo mamma, come sempre.”

“Bene. Non mi fido di tuo padre per il cibo. Per lui è sempre tutto buono.”

“Quando lo fai certo, mia cara.” Disse Ron comparendo sulla porta della cucina. Hermione gli sorrise e iniziò a fare i piatti. A tavola si misero a parlare del più e del meno fino a quando Hugo non tirò fuori l’argomento delle lettere.

Rose lo fulminò con lo sguardo.

“Quindi ne hai ricevute altre, Rose?”

“Sì, ma non preoccupatevi è un mese e mezzo che non mi arriva nulla.” Cercò di rassicurarli fallendo miseramente.

“Rose, non vuol dire nulla. Può aspettare qualcosa, una molla che gli dia la carica e lo inviti a colpire.”

“Ascolta tua madre, Rose. Noi siamo esperti di psicopatici.”

Hermione lo guardò di traverso poi si rassegnò. “E’ vero… purtroppo.”


“Rose spiegaci bene quello che è successo da quest’estate. Dobbiamo avere tutti gli elementi per valutare bene la situazione. E poi se riesci anche a darci tutte le lettere che hai 
ricevuto… potremmo provare a capire se vengono da dentro il castello o se da qualcuno fuori.”

Rose iniziò a raccontare tutta la storia delle lettere fino all’ultimo episodio avvenuto la sera del ballo. L’ultima storia colpì particolarmente i suoi genitori soprattutto la parte dove il 
Pazzoide le aveva parlato nella testa.

“Questo è malato, Rose. Devi stare attenta, non è finita. E temo che sia qualcuno dentro il castello. Anzi, ne sono quasi sicuro.”

“Concordo con te, Ron. E’ qualcuno che la osserva d vicino.”

“Ma chi può essere?” Chiese Rose. I suoi genitori non la stavano per niente tranquillizzando.

“Tieni gli occhi aperti, tesoro. Prima o poi farà di sicuro un passo falso.” Sentenziò Ron.

“Entro il tuo ritorno a scuola ti sapremo dire di più su chi le ha spedite. Intanto, per ora, goditi queste vacanze.”

Rose passò il resto della serata cercando di allontanare i pensieri riguardanti quella persona. Verso le 11 salutò tutti e salì in camera per andare a dormire.

Dopo essersi preparata con lavaggio di denti e vestizione di pigiama con i Boccini d’Oro, iniziò a sentire qualcosa che picchiettava sul vetro. Si girò di scatto e vide che c’era un enorme civetta bianca alla finestra.

No, un’altra lettera.
Era tentata di non aprire e rimandarlo al mittente poi però si fece coraggio e gli aprì. Prese la lettera, diede due biscottini al gufo e lo rimandò indietro. Rose si rigirò la lettera tra le mani, era diversa dalle altre che aveva ricevuto dal pazzoide. La aprì e subito sorrise. Aveva riconosciuto subito la scrittura. Era quella di Scorpius.

Ciao Rose,
come è andato il rientro a casa? Tuo padre ha guidato bene?
Mi dispiace non essere riuscito a salutarti ma almeno tra qualche giorno ci vediamo alla Tana.
Arriverò alla Tana qualche giorno dopo Natale per passare il Capodanno insieme e non vedo davvero l'ora di vederti.
Non immagini nemmeno quanto mi manchi.

Tuo Scorpius

Rose si strinse la lettera al petto e sorrise. Quanto poteva essere dolce il ragazzo che solo l'anno prima odiava a morte?

***

La mattina di Natale Rose venne svegliata dal profumino di caffè e dal vociare allegro della sua famiglia. Si preparò e scese le scale in gran fretta, sapeva che Hugo stava finendo tutti i pancake e se non si fosse mossa, avrebbe anche finito il caffè.
“Buon Natale!” Esclamò appena entrò in cucina.

“Buon Natale, Rosie. Dormito bene?” Le chiese sua madre mentre impediva a suo marito di prendere altre fette di pane tostato. “Eddai, Hermione!”

“Basta Ron! Dopo andiamo alla Tania e ti riempirai di cibo.”
Ma Ron si approfittò del momento di distrazione e si accaparrò due fette di pane.

“Ma ho fame ora!”

Hermione lo guardò in tralice e si girò verso Rose.

“Rose, tuo fratello ti ha lasciato due pancake. Ho provato a salvarne altri ma non ci sono riuscita.”

“Fa niente mamma, due basteranno.”

Rose iniziò a mangiare mentre guardava male Hugo che se la rideva sotto i baffi.
Finirono di fare colazione e passarono il resto della mattinata giocando a Scacchi e a Sparaschiocco fino a quando non arrivò l’ora dei preparativi.

“Sbrigatevi che nonna Molly si arrabbia se arriviamo in ritardo!” Li mise in guardia Hermione mentre guardava i suoi figli e suo marito spaparanzati sul divano.

“Mamma, ma se arriviamo sempre in anticipo! Siamo sempre i primi!” Si lamentò Hugo mentre si divertiva a spingere Rose giù dal divano.

“Smettila Hugo! Se continui ti brucio la tua collezione di maglie dei Cannoni di Chudley.” Lo ammonì Rose mentre gli dava un pizzicotto sulla gamba.

“Non osare!!! E comunque sai io che faccio? Le chiedo a James.”

“Smettetela e andate a prepararvi!”
I due smisero di bisticciare. “Va bene mamma.” Dissero in coro e si diressero verso il primo piano.

“Anche tu Ron.” Il rosso si beccò una brutta occhiataccia dalla moglie.

“E va bene!!!”
Dopo una mezz’oretta si Materializzarono davanti alla Tana e incredibilmente scoprirono di non essere i primi. Oltre ovviamente alla famiglia Potter che ci abitava, c’erano già Molly e Arthur Weasley, Teddy e Victoire che facevano coppia fissa da qualche anno e la famiglia di Bill e Fleur.

“Buon Natale!” Esclamò Molly quando li vide entrare. Seguirono gli auguri da tutti i parenti fino a quando Rose non venne presa in ostaggio da Lily che la portò di corsa in camera sua.

“Che c’è Lily? Cos’è questa fretta?”

“Rose!”

“Che c’è?”

“Ehi ciao Rose!”

“Dominique!!!” Rose abbracciò la sua cugina per un quarto Veela e iniziarono a parlare del più e del meno fino a quando Lily non si schiarì la voce in modo piuttosto chiaro.

“Scusate se vi interrompo ma siete in questa camera per un motivo, mie care cugine.”

Le due si guardarono scettiche. “Scusaci Lily, non ci vediamo solo da 6 mesi.”

“Non vi preoccupate, avrete tutto il tempo dopo per aggiornavi. Ora però mi servite per una missione speciale.”

“Spara.”

“Albus ha minacciato di dire a mamma e papà della mia storia con Charlie!!! E vuole sganciare la bomba a pranzo! Ha detto che avrei dovuto dirglielo in questi due giorni quindi visto 
che ho evitato è compito suo vuotare il sacco!”

“Il solito Al.”

“Tra l’altro lui come osa fare una cosa del genere che non vuole nemmeno ammettere di essere insieme ad Ali?” Si chiese ad alta voce Rose, rendendosi conto troppo tardi che le due cugine non sapevano nulla. “Ops.”

“Oddio, ma questo è uno scoop” Lo sapevo che sarebbero finiti insieme quei due!”

“Ma cosa insieme! Albus non lo vuole nemmeno ammettere!”

“Come no? E perché?!” Chiese Dominique curiosa.

“Non lo so e non lo sa nemmeno Alice. Solo che ogni volta che provano a parlare lui devia il discorso.” Rispose Rose perplessa.

“Mio fratello è proprio stupido.” Asserì Lily e continuò “Ma grazie alla sua stupidaggine posso scamparla senza problemi oggi.”

Rose e Dominique si guardarono senza capire poi vennero colte entrambe da un lampo.

“Ahhhhhhn!” Dissero in coro. “Stai parlando di… ricatto?” Domandò Rose a Lily.

“Sto parlando proprio di quello cugina.”

“Andiamo subito a mettere in atto il piano prima che sia troppo tardi.”

Le cugine scesero le scale e raggiunsero gli altri, notando che il numero di persone era ampiamente aumentato.

“Eccovi qua! Mancavate solo voi!  Dai che è tutto pronto!” Disse loro nonno Arthur.

“Ciao Rose!” La venne a salutare Albus con un sorriso malandrino. “Come va?”

“Io tutto bene. Tu? Hai sentito Alice?”

“No.“ Disse disinteressato.

“Le hai scritto almeno?” Indagò Rose.

“No. Ha detto che mi avrebbe scritto lei.” Albus fece spallucce.

Rose gli diede uno scappellotto. “Perché non capisci niente?” Rose gliene diede un altro.

Alice stava sicuramente aspettando una lettera da Albus soprattutto per Natale e lui ovviamente non le aveva scritto. Tipico di Albus.

“Ma cosa ho sbagliato adesso?” Chiese Albus mentre si sfregava la testa dove lo aveva colpito Rose.

“Alice si aspetta che tu le scriva, Al.”
“Ma-“ Albus non poté finire la frase perché venne interrotto da sua sorella.

“Ciao Al. Di che parlate?”

Lily fece un sorrisino a Rose.

“Di niente, Lils. Vai dagli altri, dai.” Cercò di mandarla via ma Lily puntò i piedi.

“No, caro fratello. Prima dobbiamo parlare dell’annuncio che vorresti fare dopo.”

“Che farò, vorrai dire?”

Lily alzò il dito indice e lo mosse. “Non credo. A meno che tu non voglia far sapere a tutti che stai insieme ad Alice.”

Albus si girò di scatto verso Rose. “Glielo hai detto!!! Era un segreto.”

“Mi è scappato mi dispiace. E comunque tu non dovevi dire di lei e Charlie, quindi te lo sei meritato.”

“Lily se osi dire qualcosa, ti giuro che…”

“Cosa?”

“Non lo so, fatto sta che io e Alice non stiamo insieme, ci stiamo solo vedendo ogni tanto.”

Lily gli diede una pacca sulla spalla. “Questo a me non interessa, l’importante è che non dici nulla di me e Charlie. Anzi se voleste anche fare pace, sarebbe fantastico.” Concluse Lily 
andandosene a verso la tavola dove già l’intera famiglia aveva iniziato a mangiare.

“Rose. Doveva essere un segreto.”

“Lo so, Al. Scusami. Ti giuro che non l’ho fatto apposta.”

Albus rimase zitto per un po’ poi accettò la situazione. “Ma dimmi invece tu hai parlato dei tuoi di Scorpius?”

“Ma figurati! Ma te lo immagini mio padre? No, mi devo preparare psicologicamente.”

Albus scoppiò a ridere e le mise un braccio intorno alle spalle. “Hai ragione. Andiamo a mangiare, dai.”
Il pranzo di Natale fu seguito dalla merenda di Natale e dalla successiva cena di Natale. Non si poteva dire che la famiglia Weasley non sapesse mangiare. Da Zuccotti di Zucca, al famoso arrosto di Molly fino al dolce al cioccolato francese fatto da Fleur. Avevano riso, si erano divertiti, si erano fatti degli scherzi e Albus aveva tenuto la bocca chiusa. Rose aveva notato che non aveva apprezzato i commenti di Louis su Alice ma non aveva detto nulla.

“Oddio sono pienissima.” Sospirò Lily buttandosi sul divano intorno cui erano già seduti tutti i suoi cugini.

“E’ stata un’impresa finire tutto.” Si toccò la pancia Dominique.

“Io ho ancora fame a dir la verità.” Commentò James mentre si apriva una Cioccorana.
Tutti i cugini di girarono verso di lui disgustati. “Ehi non giudicatemi. Sono un giocatore di Quidditch, ho un metabolismo veloce.”

“No, sei un pozzo senza fondo, è diverso.” Gli disse Rose.

“Dicci Jamie, com’è essere un famoso giocatore di Quidditch? Hai tante ragazze intorno?” Gli domandò Louis interessato.

“Se ho ragazze intorno? Ti dico solo che stasera ho ben due appuntamenti.”

“Non ti vergogni, vero?” Gli chiese Lily guardandolo male.

“Neanche un po’ sinceramente.” Rispose serafico il fratello maggiore.

“E io che speravo che tu ti mettessi con Emilia.”

“Emilia chi?” Chiese Teddy

“Ma sì, la sorella maggiore di Sam Wood. Lei e James si odiavano, una volta lei lo ha pure mandato in Infermeria, non mi ricordo il motivo, però.” Rispose Lily grattandosi il mento 
cercando di ricordare.

“Le avevo buttato nel water tutti i compiti della settimana.” Rispose James mettendosi a ridere e poi sospirando in modo malinconico. “Che bei tempi. Mi costò un braccio rotto e una 
frattura al naso, ma non immaginate la soddisfazione di vedere la sua faccia quando aveva realizzato quello che avevo fatto.” Scoppiò a ridere.
“Non fa ridere, Jamie.” Gli disse Dominique. “Chissà cosa fa ora. Era una delle più brave mi sembra di ricordare.”

“Sì, sta studiando per diventare Guaritrice.” Rispose Albus.

Tutti si girarono verso di lui interrogativi. “L’ho incontrata durante il mio stage estivo al San Mungo. Aveva iniziato da poco.”

“Perché non me lo hai detto, fratello degenere.”

“E’ stata lei a dirmi di non dirtelo perché sapeva che saresti venuto a disturbarla.”

James scoppiò a ridere. “Aveva ragione.”

“Stareste stati benissimo insieme.”

“Mai dire mai.” Borbottò James.

“Come?”

“Niente.”

Continuarono a parlare intorno al fuoco scoppiettante, ogni tanto uno di loro si addormentava e decideva di salire a dormire. Rimasero solo Rose e Albus svegli. Lily dormiva beata 
sul divano, priva di conoscenza.

“Che hai regalato a Scorpius?”

“Una radio Babbana. Mi ha detto che gli piacciono queste cose quindi ho pensato gli potesse far piacere.” Ancora non si erano scambiati i regali, avevano deciso di darseli quando si 
sarebbero visti a Capodanno.

“Io ad Alice non ho preso nulla.”

“Come no! Ma Al!” Rose gli diede una spinta che gli fece perdere l’equilibrio.

“Eh, non ho avuto tempo.”

“Mah sarà. Non capisco perché tu la stia trattando così.”

“Ma così come? A me sembra di essere normale.”

“Non capisco perché tu non voglia dire che state insieme. Cosa c’è di male? E poi perché sembra che non te ne freghi nulla?”

“Non voglio che si sappia, Rosie. E’ una cosa privata, ecco. E poi non è vero che non me ne frega… anzi… solo che non riesco ad essere romantico come Scorpius, tutto qua.”

“Lo speso per te. Alice inizia ad essere stanca di questa situazione. Pensa che tu non voglia stare con lei.”

“Ma non è vero.”

“E allora dimostralo, Al.”

E con queste parole Rose si alzò e salì su per la scale per andare a dormire, lasciando un Albus confuso e piuttosto pensieroso.

Finito un altro capitolo!!! Spero vi sia piaciutooo!
Baci,
JJ
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: TheImpossibleJJ