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Autore: ShannaInLuv    05/11/2016    1 recensioni
Rosius!| Jaminique!| AlxOc ! | Ispirata a Nisekoi | Enjoy it !
Una Rosius basata sul manga Nisekoi.
Lui non è normale. < Non chiedetemi come faccia io a predire lo svolgimento della giornata dai miei capelli, lo faccio e
basta. >
Lei non è normale. < Noi due odiamo James. James è un cretino, strafottente, egoista, egocentrico, eccentrico, casinista... >
La loro relazione non è normale. < Che fai, idiota? > sibilò lei.
< Cerco di fare l’innamorato! > sussurrai di rimando.
I loro amici non sono normali. < E' bello vedervi scannare. > Albus.
< Ehy, Rossa. Non sembri proprio in confidenza con Malfoy. > James.
< Giù le zampe da Scor-Scor. > Molly.
< Ho baciato un cugino. > Dominique
Le loro famiglie non sono normali. Finta.
Niente è normale. < Allora è vero. State insieme? Lumacorno mi deve cinque galeoni. >
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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False Love
Chapter 3:Mia cugina rischia di causare una crisi familiare

Rose's POV
 
Ero stata contenta di tornare a Hogwarts, perchè, se tutto quel dramma fosse successo durante l'estate, sarei dovuta stare tutto il tempo con quel Malfoy, uscendo con lui e rovinandomi l'estate, oltre che la fama, eccetera. Invece, a Hogwarts, Scorpius Malfoy era facilmente ignorabile per il fatto che ero tremendamente impegnata se volevo mantenere la mia media di Eccezionale alta ( no, non era vero. Mi risultava disgustosamente facile, senza il minimo sforzo). Quindi potevo tranquillamente snobbarlo un po' di più senza che nessuno mi rompesse le scatole, senza che nessuno sospettasse nulla e non dicese << Ehy, ma tu e Mallfoy? >>. Potevo anche passare del tempo con lui, quando in realtà stavo con Al, come succedeva solitamente quando mi sedevo al tavolo dei verde-argento.
Una persona ordinaria non avrebbe fatto storie, una persona normale avrebbe capito quanto in realtà impegnati fossimo io e Malfoy.
Ma James Potter non era ordinario e nè tantomeno normale, con il suo ficcare il naso ovunque, chiara eredità dalla progenie di Harry Potter. E, tanomeno, non capiva perchè io e Malfoy ci snobbassimo per lo studio.

<< Ehy, Rossa. Non sembri proprio in confidenza con Malfoy. >> disse a un tratto smettendo di abbuffarsi di patate a guardandomi con occhi indagatori, mentre una patata gli scivolò via dalla bocca, mezza masticata, per andarsi a riposare nel piatto tra le altre patatine.
Che schifo. Per favore, James, torna ad abbuffarti di patate al roast beef come se fossero le ultime della terra e fatti gli affaracci tuoi. Avevo sempre dubitato l'appartenenza di James alla famiglia. Insomma, dai racconti di mamma e papà, zio Harry non era esattamente così.
E poi James aveva i capelli castani, gli occhi nocciola, carnagione abbronzata e niente lentiggini come nonno James ( perchè questo giro di nomi?! ), quindi poteva benissimo essere stato adottato.
Si, era decisamente così.

<< Non è vero. >> rantolai, osservando il mio pollo arrosto insistemente, come se mi stessi per dichiarare a lui da un momento all'altro.
<< Si che lo è. Non vi parlate praticamente mai. >> borbottò James sulla difensiva, non perchè gli importasse veramente qualcosa ma sicuramente perchè doveva ficcare il suo naso ovunque e perchè erano anni che pretendeva un buon motivo per picchiare il migliore amico del suo fratellino Al.
Rose sospitò, alzando gli occhi al cielo. << James. Io e Scorpius ci parliamo. >> bugia. << E io gli voglio bene. >> infinita bugia. << Passiamo un sacco di tempo insieme anche se non lo sai. >> altra bugia. << E' che siamo impegnati per gli studi. >>  ennesima bugia. Wow, non avevo mai sparato tante cazzate in una botta sola in vita mia. Quello era più tipico da James.
James scrollò le spalle e bevve uun bicchiere intero di acqua senza sosta, poichè tutto l'effimero ben di dio era bloccato nella sua gola. Si era otturato. James, vuoi che prendo l'arnese della tazza per sturarti?
<< Andiamo,James, lascia stare Rose. >> sussurrò Lily, alla mia sinistra, che non aveva spiccicato parola sino ad allora. La guardai e la vidi rossa in viso, non che fosse una novità. Lily arrossiva sempre, ormai quelle gote colorate facevano parte di lei e della sua pelle pallida. Lily si portò una ciocca di capelli corti dietro l'orecchio e mi sorrise rassicurante, tornando a mangiare educatamente.
Lily era la classica persona affidabile e sincera ma che arrossiva a tutto spiano ed era troppo carina ed educata per dirti che con quel vestito sembravi una strega di Nocturn. In realtà Lily aveva un gentilezza eccessiva, quasi insopportabile.
Ecco, anche Lily potrebbe essere stata adottata. Era senza dubbio simile alla zia Ginny ma , andiamo, non era difficile trovare irlandesi con i capelli rossi, perchè diciamocelo, il carattere di Lily non era quello di zia Ginny.
Zia ti minacciava con una fattura Orcovolante, era un po' pettegola, picchiava, strillava, picchiava, usciva con mille ragazzi, picchiava, ti faceva la predica, picchiava...
Invece Lily era gentile, arrossiva, non usciva con nessun ragazzo che non fosse mio fratello Hugo ( quindi suo cugino), arrossiva, ti faceva regalini per gli onomastici, arrossiva....
Insomma, era piuttosto sicura che anche Lily fosse stata adottata, in un orfanotrofio in Irlanda.
<< Rose. >> sussultai a quel suono. Era disgustoso come pronunciava il mio nome, con quella R vezzeggiata e molleggiata da perfetto aristocratico e la S strascicante. E pronunciava la O troppo chiusa!
Alzai gli occhi seccata verso Malfoy e trattenni uno sbuffo soltanto perchè c'erano i miei cugini al tavolo, e James.
Vidi il sorriso strambo sul volto di Malfoy, gli occhi erano stralunati, quasi incrociati e mi ricordò terribilmente Malfoy Senior quando mi aveva detto, circa una settimana prima, che dovevo fidanzarmi con suo figlio.
Faceva paura. Penso che di Draco Malfoy al mondo ne bastasse uno, un secondo era troppo.
Scorpius Malfoy aprì la bocca per parlare ma fu Al, al suo seguito a dare una pacca sulla spalla dell'amico e circondarlo con un braccio, con un ghigno in faccia.
<< Scorpius ti deve chiedere una cosa. >> disse.
Io guardai dubbiosa Scorpius, giocherellando alla cieca con la mia forchetta, infilzandola nel cibo dentro il mio piatto. Wow, ero veramente interessata a quello che mi potesse dire Malfoy. Ovviamente era sarcasmo.
<< No. >> rantolò Malfoy, era pallido? << Ieri sera, quando mi hai strattonato qui in Sala Grande mi hai fatto perdere una cosa. >> disse, vagamente inafastidito. In realtà sapevo che si stava astenendo dal urlami contro.
<< Io te l'ho fatta perdere? >> indagai con un ringhio, sperando che James e Lily non se ne accorsero.
Malfoy pompò con la testa su e giù, affermando quanto ciò già detto e io mi limitai a fissarlo con un sopracciglio alzato talmente tanto che Draco Malfoy sarebbe orgoglioso di me.
<< Quindi, dovrete cercarlo, Soli-soletti. >> cantilenò Al. Okay, perchè quel ragazzo era così sadico ? Perchè era mio cugino e il mio migliore amico? Perchè era un Serpeverde schifoso?
Perchè era stato adottato,anche lui, senza dubbio.
In conclusione Harry e Ginny avendo paura che Ginny potesse partorire un piccolo mostro dalle sembianze di Voldemort ( data l'ex connessione dei due), avevano deciso di adottare i tre bambini, cercandoli a lungo e molto più simili a loro. Ma James era un'eccezione perchè non somigliava a nessuno dei due.
Che cosa avranno trovato di bello in James quando l'avevano scelto?
Insomma, generalmente quando una bambina va in un canile e vede un dolce cucciolo dagli occhi teneri, un futuro cagnoli affettuoso, allora strilla eccitata e punta il dito contro di lui. << Voglio quello! >>
La stessa cosa deve aver fatto zia Ginny, strillando eccitata il dito e puntandolo verso James.
<< No, me lo trovi tu. Me lo hai fatto cadere. >> rincarò Scorpius Malfoy, colorando la sua pelle quasi color topo con un colore più acceso.
Lasciai andare la forchetta nel piatto e sbuffai, poggiando il mio mento sul palmo, il gomito puntato sul tavolo mentre lo ascoltavo blaterare. << E cosa avresti perso? >>
<< Il mio ciondolo! Quello che porto sempre! >>
Perchè portava un ciondolo?
<< C-ciondolo? >> balbettò accanto a me Lily, io la guardai e la vidi rossa, con le mani unite all'altezza del colletto della divisa. Scorpius Malfoy la guardò e la sua faccia si rilassò decisamente nel vederla.
Sì, Lily faceva quest'effetto.
<< Lo hai visto? Lo conosci? >>
Lily scosse la testa, serrando le labbra e accaparrando la sua roba per andarsene via. Malfoy tornò a guardarmi.
<< Trovamelo. >>
<< Trovatelo da solo. >> ribattei.
Malfoy mi guardò come se mi volesse uccidere, io sbuffai ma guardai James che mi guardò e sollevò le sopracciglia come volesse direi hai visto ?
E, ricordandomi di quanto odiavo gli adulti ( e James), mi alzai dal mio tavolo e scoccai un ultima occhiata ai due Serpeverde. << Okay, domani lo cerchiamo. >> sottolineai il noi della frase. Non volevo perdere tempo da sola in quelle assurdità, e volevo far pensare alla gente che io e Scorpius stavamo un po' soli.
James tornò a mangiare come un maiale a digiuno.
<< A domani. >> lo liquidai. Guardai verso la porta della Sala Grande e fu in quel momento che vidi Dominique Weasley, mia cugina e migliore amica entrare.
Sorrisi e alzai la mano, per richiamarla da noi, quando la vidi scrutare nervosamente il nostro tavolo e tirarsi indietro, di nuovo fuori dalla porta, aperta. Si nascose dietro la parte chiuse della porta, poi mi guardò e mi fece un gesto con la mano.
Perchè Dominique stava evitando la Sala Grande? No, un momento, Domi non stava evitando la Sala Grande, bensì i Grifondoro! E lei era Grifondoro!
<< Rose, ti accompagno. >> strinse i denti Scorpius, sfiorandomi con delicatezza il  braccio come un galantuomo londinese.
De-plo-re-vo-le.
<< No, guarda, Scorpius. >> dissi cercando di essere tremendamente dolce. << C'è Domi. Vado con lei se non ti dispiace. >>
Al suono di quel nome, James s'arrestò dall'ingozzarsi per esplodere poi in un colpo di tosse che sambrasse stesse per morire. Io non lo aiutai, ovviamente, nè tantomeno lo fece Al, ma Fred agitò la bacchetta e lo aiutò.
Gli occhi di James erano stralunati, si voltò appena per vedere da sopra la sua spalla Domi semi nascosta dietro la porta, poi tornò a fissare il piatto senza mangiare.
Okay, era arrivata alla conclusione che Domi stesse evitando James.
Perchè?
<< Nessun problema, tesoro. >> disse Scorpius Malfoy, incredibilmente sollevato. Io lo salutai e baciai Al sulla guancia, saettando via veloce come il vento.
 

***

 
Ovviamente non trovammo nulla. Nessunissimo stupido medaglione. Ero abbastanza scioccata perchè quell'idiota aristocratico non sapeva nemmeno tenersi le cose per sè, e le andava a perdere in giro per Hogwarts.
Ci mettemmo tre giorni a perlustrare tutto il castello, per ogni angolo, ogni classe e ogni scaffale delle aule. Le uniche stanze che non controllammo erano quelle dei Corvi e dei Tassi, cosaper'altro inutile, perchè si sapeva che i primi erano troppo impegnati a tenere il naso nel libro per accorgersi di trovare qualcosa e i secondi erano troppo buoni per tenersi qualcosa trovato.
Chiedemmo perfino alla McGrannit, la quale ci guardò sbattendo le palpebre e, dopo che aveva ascoltato tutto il nostro discorso su quanto fosse importante per noi quel medaglione, aveva accennato appena un sorriso, commentando con un:
<< Allora è vero. State insieme? Lumacorno mi deve cinque galeoni. >>
A parte il fatto che avevo appena scoperto che la nostra professoressa di Trasfigurazione, nonchè capo della Casa di Grifondoro,  nonchè attuale Preside di Hogwarts, stesse facendo delle scommesse su di noi e che fosse interessata ai pettegolezzi; c'era una seconda cosa che mi aveva scioccata. Ovvero: perchè Albus Silente, ex preside di Hogwarts, sghignazzava dietro di lei?
E, perchè, Phineas Black, un altro ex preside stava guardando il mio presunto fidanzato con un ghigno malefico mischiato a un broncio? << Malfoy,eh? Con la Weasley? >>
Severus Piton, altro ex Preside, ( ma la professoressa non si sentiva a disagio con tutti quei morti appesi dietro di lei che le parlavano tutto il giorno? ), ci aveva guardato scoccandoci un'occhiataccia della serie spero-che-non-girovagate-di-notte-altrimenti-vi-sospenderò. E sembrava avercela parecchio con me.
<< L'ha visto o no? Il medaglione? >> grugnì Malfoy, senza tatto. La McGranitt si destò e ci riguardò, facendo ondeggiare la mano in aria verso di no.
<< No. Buona fortuna cari. Io ho da fare. >>
Aveva da fare, ci avrei scommesso. Sicuramente si era andata a riscuotere il premio della scommessa con Lumacorno.
Dopo tre giorni di ricerca vana, mi ero davvero seccata, così, quella domenica, che avevo gil giorno libero, decisi di non andare in sala Grande per fare colazione e di cercare per conto mio il medaglione di Malfoy.
Ovviamente ero figlia di Hermione Granger e Ron Weasley, due tra i tre più ficcanaso della storia, e non riuscire a trovare una ferraglia arrugginita come quel medaglio del signorino aristocratico era una bazzecola. Solo, non volevo Malfoy ronzarmi attorno.
E, infatti, alla fine lo trovai. Ce l'aveva Pix e stava gracchiando per i corridoio con in mano quel coso, sventolandolo a chicchessia. Finchè non si bloccò davanti a me e gracchiò più forte.
<< Buongiorno, Donnola. >> gracchiò sbattendomi quasi in faccia il medaglione. Se non fosse stato un fantasma e il mio pugno lo avesse trapassato, gliene avrei dato volentieri uno.
<< Pix, >> cercai di essere ragionevole. << Dove hai trovato quel medaglione? >>
Pix restò zitto per un attimo, guardando il medaglione e assumendo un sorriso furbesco, lo roteò su un dito. Essendo un fantasma, più precisamente poltergeist, come fare ad afferrare le cose?
<< E' tuo Weasley? >>
<< E' di un caro amico, >> ribattei, schiacciando un piede avanti minacciosa e allungando la mano. Pix assottigliò gli occhi di rimando e io lo imitai, assumendo un'aria minacciosa. O almeno ci stavo provando.
<< Non te lo do! >> Pix mi fece la linguaccia e fece per squagliarsela con il medaglione, io riuscii a sfilare la bacchetta dalla tasca in tempo per erigere una abrriera magica anti-poltergeist in modo che Pix ci sbattesse contro e rimanesse intrappolato in quel quadrato dov'eravamo io e lui.
<< Pix, >> lo ripresi, grunendo. << Dammelo. Ora. >>
Pix mi guardò furioso e fece per aprire bocca, quando io mi raddreizzai e con calma e misi le mani sui fianchi. La mia espressiione si rilassò decisamente e lo spiritello mi guardò confuso.
<< Oh, guarda. Ciao Barone sanguinario! >> gracchiai civettuola. Ovviamente non era vero, il Barone non era neanche lontanamente nei paraggi, ma questo bastò ugualmente a far strizzare gli occhi a Pix e farlo iniziare a muoversi agitato in cerchio. Lasciò cadere il medaglione a terra  e sbattè ripetutamente con la barriera, quasi piagnucolando.
<< Dov'è? Dov'è? >> ripeteva.
Io afferrai il medaglione e feci evanescere la barriera, facendo schizzare via definitivamente lo spiritello. Mi rigirai il medaglione tra le mani.
Ce l'avevo fatta.
Ovviamente.
Scrutai meglio la serratura e la sua forma stravagante. Mi ricordò qualcosa ma non seppi esattamente cosa.
Vabbè, pazienza.


 
***

 
Sbattei il medaglione in faccia a Malfoy verso le dieci del mattino di quello stesso giorno, appurando infastidita che il biondino era accasciato per metà sul tavolo da pranzo delle Serpi, mezzo addormentato.
Io mi svegliavo alle sette del mattino per  cercargli quello stupido coso, e lui alle dieci osava essere ancora assonnato?
Miseriaccia.
Mi sedetti senza invito davanti a lui ed Al, in mezzo tra la Zabini e Nott, afferrando un croissant alla crema e addentandolo. Nessuno fece troppo caso al fatto che io sia al tavolo verde-argento.
Albus mi scoccò un'occhiata e mi saluto bofonchiando. Quando Malfoy si riprese, osservò incredulo il medaglione e si affrettò a infilarselo, per poi nasconderlo sotto la maglietta.
<< Ma-dai! Dove l'hai trovato? Come ? Sei fantastica, Weasley. >> esclamò su di giri.
Fantastica? Addirittura?
<< Beh, alla fine, se ci tenevi tanto. >> buttai lì. E poi ero semplicemente figlia di due ficcanaso, ( non ero adottata,io. ) trovare qualcosa era semplicemente una bazzecola, dopo che i miei avevano trovato gli Horcrux.
Mi voltai intorno, cercando di scorgere Dominique da qualche parte, ma non la vidi. Al tavolo Grifondoro,però, c'erano James e Fred che farugliavano tra loro. Alla fine, Domi aveva insistito che andava tutto bene che non stesse evitando i Grifondoro.
Ma non ero stupida, decisamente.
Ora che la questione del medaglione di Malfoy era sepolta, potevo tranquillamente parlare con lei, chiedendole perchè evitasse i Grifoni e cercando in generale il colpevole del disagio della mia migliore amica.
 
Dopo pranzo, mentre uscivo dalla Sala Grande, liquidandomi da tutti i miei cugini e da Malfoy, incontrai Dominique. O meglio, sbattei contro Dominique.
Il suo mento - era abbastanza più alta di me, lei - sbattè contro la mia fronte, strappandomi di bocca un urlo quasi caprino. La mia mano scattò sulla fronte. << Ahi. >> ululai toccandomi il punto urtato.
Dominique annaspò, sfiorandosi lievemente il mento. << Scusa. >> annaspò di nuovo, i suoi occhi azzurri dardeggiarono attraverso la striscia lasciata dalla porta quasi chiusa. Ero certa che stesse guardando un certo tavolo, casualmente rosso e oro.
<< Cerchi qualcosa? >> domandai, guardinga, dimenticandomi definitivamente del dolore. Dominique fece scattare o sguardo verso di me.
Sembrava nervosa. Aveva i capelli biondi arruffati, lievi borse sotto gli occhi, la cravatta allentata, la camicia stropicciata, il golfino fuori posto.
Era abbastanza irritante il fatto che Domi fosse uno splendore anche conciata così, ma decisi di surclassare, dato che sembrava davvero disperata. E era una delle mie migliori amiche.
Dominique mi agguantò una mano e mi sospinse di lato, per spostarci dall'entrata della Sala Grande, lei, se poissibile, si appiattì contro il muro.
<< Ascolta, Rose, è importante. >> sussurrò come se fosse una ladra che cerca di entrare in un appartamento. << C'è James là dentro? >>
<< James? Nostro cugino intendi? >>
Dominique annuì. Ma io non ne avevo la più pallida idea, insomma, non è che stessi costantemente a monitorare i movimenti di quel babbeo di mio cugino. E la maggior parte delle cose che faceva o diceva mi risultavano seccanti, perciò, come poteva importarmi se era o no nella mia stessa stanza?
In ogni caso, non ricordavo di aver sentito la sua fastidiosa presenza, ricordo che c'era Hugo, quello sì, e Lily. E purtroppo per me Malfoy.
Spalancai la bocca per rispondere quando, un armadio di un metro e ottantacinque si piazzò dietro le mie spalle. Fu allora che vidi il volto di Dominique diventare ceruleo, le sue iridi azzurre dilatarsi e il suo corpo fremere.
<< Ciao Rosie. Ciao Dom. >> salutò l'ultima voce che, probabilmente, mia cugina volesse sentire.
Mi voltai di scatto e incrociai gli occhi ancora lucidi, i capelli castano-bronzo arruffati, e la divisa completamente fuori posto. Conoscevo quel babbeo e sapevo che si era appena svegliato. Alle due del pomeriggio!
Dominique soffocò un gemito.
<< Ciao James. >> buttai lì, per non essere troppo sgarbata. Non penso che ci avrebbe fatto troppo caso, comunque, neanche se avessi preso a insultarlo voracemente, era troppo addormentato. Ci rivolse un segno distratto con la mano e aprì pigramente i battenti della Sala Grande, tuffandovici dentro.
A quel punto, mi voltai verso Dominique, le sopracciglia incurvate  e in una posizione che mi ricordò maledettamente nonna Molly.
<< Tu mi spieghi cosa è successo. Perchè è palese che tu stia evitando James. Almeno da quando siamo a Hogwarts. >> decretai infine, vedendo Dominique irrigidirsi e gioendo per la mia caparbia intelligenza.
Non era un male essere figlia di Hermione Granger, a volte. Solo a volte però,eh.
Dominique si schiarì la voce e si guardò alle spalle. Cos'aveva paura, che saltasse fuori Nick-Quasi-Senza-Testa e origliasse ?
<< Non qui, >> precisò lei, tirandomi per un braccio e muovendoci da lì. Incamminandoci verso il settimo piano.
Dopo una manciata di minuti, in cui Dominique non si decideva a parlare, le diedi di gomito, inforcando bene  il suo braccio. La mia cugina per un quarto Veela alzò lo sguardo, completamente disorientata, su di me.
Capii che era un problema serio. Glielo lessi negli occhi.
<< Domi, che succede? >>
Dominique sospirò, passandosi una mano tra i suoi capelli argentei e lisciandoseli. Le sue dita scesero tranquillamente per tutti i capelli, sottili come spaghetti e lisci come la seta.
Se lo avesse fatto Rose, le sue dita sarebbero rimaste incastrate in quella criniera rossa, completamente indomabile.
<< E' che... ecco... ho combinato qualcosa di grosso, stavolta. E sono preoccupata. >> confidò.
Io accennai un sorriso, per tirarle su il morale. << Andiamo, Domi. Tu non puoi combinarle più grosse di Jamie, o di Fred, e nemmeno di Roxanne. Insomma, ti ricordi quella volta che andammo al magizoo, a otto anni, e James si portò dietro un uovo di drago? Come fece ancora non lo so. >> risi, lasciando che Dominique si facesse trasportare dalla mia risata. Per un attimo la fece, poi dopo essersi asciugata un occhio, tornò seria e puntò lo sguardo a terra, iniziando a strascicare i piedi come un barbone di Londra.
<< Non ho parole per quella volta ma... credimi, Rose. Questa volta l'ho fatta più grossa di James. >>
Inarcai un sopracciglio. Doveva essere un disastro, se era così. Deglutì. << Cosa hai fatto ? >>
Dominique si fermò, eravamo arrivate al terzo piano, ora. Appoggiò i gomiti sulla balaustra e affondò la faccia tra le mani, urlando sommessamente e mugolando come fosse una bambina di due anni.
<< Dominique, avanti, parla! >> sbottai seccata. Tutta questa suspence non faceva per me, io volevo i fatti.
Dominique sollevò il capo e mi guardò, per l'ennesima volta, mordicchiandosi poi un labbro. << E' successo quest'estate. Prima del compleanno di zio Harry. >>
<< E' perchè non me ne hai parlato prima?! >> strillai, facendo svegliare di soprassalto alcuni quadri che mi guardarono torva. Dominique mi intimò di stare zitta. Col cavolo!
Mi sentivo tradita; come poteva la mia migliore amica non avermi detto un suo problema per quasi due mesi? Due mesi, santo Godric!
<< E' difficile! >> protestò lei.
Incrociai le braccia sotto il seno e sbuffai. << Va' avanti. Ingrata. >> sottolineai.
Dominique mi guardò veramente dispiaciuta e tutta la mia rabbia sembrò scemare. Poi deglutì. << Potrei aver baciato un cugino. >> susurrò impercettibile. Ma io la sentii lo stesso.
E pietrificai dopo alcuni secondi che la mia mente aveva elaborato quei dati scandalosi.
<< Potresti o l'hai fatto ? >> ci tenni a precisare, la mia voce ridotta a un sussurro stridulo. Ormai neanche più i quadrci ci sentivano.
Dominique pietrificò. << Ho. Ho baciato un cugino. >>
A questo punto, pensai che la mia vita stava diventando troppo complicata - e disperata - perciò potevo fissare un appuntamento di sola andata con la torre di Astronomia.
<< Chi? >> domandai.
<< Ecco... >> balbettò mia cugina.
<< Chi ? >> strillai, allora, come un'oca morente. Okay, non era decisamente il massimo strillare a quel modo, rischiando la voce ma, non mi sembra poi così errato che io abbia reagito a quel modo. Dai, seriamente? Dominique che bacia...
<< James. >> rivelò, a denti stretti Dominique.
...James. Dominique che bacia James. Oddio!
Strabuttai gli occhi e spalancai la bocca per ribattere, ma la gola mi si seccò e il fiato non usciva. Infine gracchiai un << Perchè ? >> poi, senza darle tempo di risposta, rimbeccai con un << Eri ubriaca? >>
<< No. >> confessò lei.
<< Per una scommessa? >> sperai.
<< No. >>
<< Ti stava stuprando? >> tentai allora.
<< No! >> annaspò lei, diventando completamente rossa. Poi gonfiò le guancie con fare faniullesco e fece spallucce. << E' solo che a volte potrebbe essere... carino. No, ok. Bello. Bello da mozzare il fiato. >>
Spalancai la bocca, la mia voce stava assumendo un tono isterico e in quanto all'isteria ci stavo andando molto vicino. << Carino ? Bello ? Domi, ma tu odi James. Noi due odiamo James. James è un cretino, strafottente, egoista, egocentrico, eccentrico, casinista... >>
<< Adorabile, anche. E tenero. >> azzardò timidamente Dominique. Non l'avevo mai vista così.
<< ... ed è  nostro cugino. >> completai, guardandola, ora, con sfida.
Dominique sbuffò. << Lo so, va bene? Lo so di essere stata un idiota. Comunque non ti preoccupare, è tutto sotto controllo. Solo, non riesco a non pensare al volto di zio Harry che mi guarda come un mostro. >>
<< Zio vi ha visti ? >> strepitai. Dominique annuì. << Ommiodio! >>
<< E mi evita, zio intendo. >> Dominique soffocò. << Ho rovinato la famiglia! >> singhiozzò, lasciandosi andare contro la balaustra. Io la osservai, così distrutta e indifesa. Non era quella la Dominique Weasley che conoscevo; quella con cui ero diventata migliore amica era dinamica, inarrestabile, strafottente e completamente diversa da qualsiasi cosa sia ora.
Mi avvicinai a lei e le feci una carezza sul braccio, poi l'abbracciai e Dominique si tuffò nel mio abbraccio, piangendo sopra la mia spalla.
<< Tranquilla, Domi. Non hai rovinato niente. Zio Harry capirà. Ormoni impazziti, no? >>
Dominique tirò sù col naso e annuì. Poi mugugnò: << James semplicemente lo ignora. Dopo che l'ho baciato e ho intravisto zio che ci vedeva, sono scappata. Dal giorno dopo mi trattava come se non lo avessi mai baciato. Il solito tono strafottente con me. Ma io sono scappata da lui. Sempre. >> blaterò.
Accidenti che idiota, James. Come puoi fare così? Perchè era ovvio - almeno lo speravo - che non aveva dimenticato il bacio. Ma, insomma, era figlio dell'uomo più ficcanaso del mondo, un pizzico di curiosità sul perchè sua cugina lo avesse baciato no, eh?
Come già detto, James non era un idiota. E non era nemmeno il mio vero cugino. Decretato e accettato.
<< Ma non fa niente, davvero. >> cercò di rassicurarmi Dominique, forse avevo assunto una faccia un po' strana, buffa, come quelle che facevo di solito quando mi imbambolavo a pensare.
<< Erano solo ormoni, giusto? >> Dominique forzò un sorriso, anche io lo forza.
Spero per te che siano davvero gli ormoni, Domi. Lo spero bene.



AngolinoAutrice(?)
Allooora come va?
Ringrazio chiunque abbia letto fino ad ora e chi ha recensito. Grazie infinite!
Questo è un capitolo importante, almeno dal punto di vista Jaminique. Il capitolo importante dal punto vi vista Scorose sarà il prossimo. E, probabilmente, chi ha letto \ visto Nisekoi saprà o intuirà cosa starà per succedere. Diciamo che il ciondolo c'entra qualcosa.
comunque, spero di nn sviluppare male la Jaminique, dato che è la prima volta che ci scrivo su. Vediamo, ho ottenuto dei  per il pov di Albus. Chi altri lo vuoleeee?
Vi lascio un pezzo di trailer del capitolo 4:

" << Aspetta... stai parlando del ciondolo? >> domandò Albus, poi scoppiò a ridere, senza degnarsi di trattenersi. Allora io assunsi un'espressione pacata, diffidente e tremendamente omicida verso il mio migliore amico.
<< E' importante, Al. >>
<< Oh, sì... sì,certo. >> giuro che ammazzerò quel Potter prima o poi; anzi li ammazzerò entrambi, lasciando solo la mia adorata Lily in vita.
Oddio! Lily! Lily aveva in mano una chiave. Una piccola chiave, ornata, di colore argento. Sembrava tanto una possibile...
Che Lily fosse la ragazza della promessa?!"

Spero via abbia incuriosito, bacio.

Shanna.
   
 
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