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Autore: Roiben    19/11/2016    2 recensioni
Ancora poco, solo qualche metro, e infine sarà libero.
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«Tu chi sei?»
«Boogeyman, e tu?»
«Katherine»
Genere: Angst, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emily Jane Pitchiner, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio, Pitch
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Strada Verso Casa'
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capitolo 6 – Crepuscolo




«Oh, wow! Ma è fantastico!» esclama Katherine all'improvviso, facendo sussultare Pitch.


Il mal di testa è in aumento e Pitch desidererebbe provare un'aspirina per vedere se fa effetto anche sugli spiriti, oltre che sugli esseri umani. E subito dopo averlo pensato dà un paio di capocciate contro il tronco alle sue spalle, dandosi dell'idiota per essere arrivato a tanto. Deve aver dimenticato qualche pezzo importante di sé, durante la fuga. Non c'è altra spiegazione a tutto ciò che gli sta capitando nelle ultime ore.


Ormai è il crepuscolo e Katherine, seppur a malincuore, è costretta ad ammettere che è ora di tornare a casa, o la nonna finirà con il preoccuparsi sul serio.


«Pitch» mormora incerta, e attende che i suoi occhi dorati si posino di nuovo su di lei. «Devo tornare a casa».


Indica con un dito il cielo cremisi già striato di blu, a mostrare quanto si sia già fatto tardi.


Lui fa per levarsi la sciarpa e rendergliela, ma la bambina scuote la testa con decisione e appoggia le mani sul suo petto a bloccarne i movimenti.


«Oh, no. È per te. Qui fuori fa freddo, e così non ti ammali».


Pitch inarca un sopracciglio, dubbioso. Vorrebbe farle notare che le creature come lui non prendono il raffreddore, tuttalpiù si indeboliscono. Ma Katherine gli sorride convinta e a lui non rimane che sbuffare contrariato.


«Torno domani mattina, prometto» assicura Katherine, piena di speranza e di buone intenzioni.


Pitch non è nemmeno certo che rimarrà lì quella notte, ma non si prende la briga di contraddirla, con il rischio di ritardare drammaticamente la sua dipartita.


«Come vuoi» risponde infatti monocorde.


Quello che accade subito dopo non lo ha previsto e non sarebbe comunque riuscito a impedirlo.


Katherine si allunga su di lui e posa un bacio sulla sua guancia gelata, poi sorride di nuovo, inspiegabilmente raggiante.


«Buona notte, Pitch! Sogni d'oro» gli augura, scostandosi veloce e correndo come il vento verso casa.


Pitch, in tutto questo, non è riuscito a emettere neppure un fiato. È rimasto semplicemente pietrificato contro il suo albero, incapace di processare l'accaduto. Solo dopo lunghi minuti, passati in totale immobilità, sbatte repentinamente le ciglia, ancora sconvolto, e si porta le dita tremanti di una mano alla guancia.


«Sogni d'oro?» rantola incredulo. «Che... diavolo?!».


Sospira, il capo appoggiato alla corteccia, e chiude gli occhi. La sua esistenza sta lentamente sprofondando in un buco nero di assurdità e Pitch non ha la più pallida idea di come interrompere (né tantomeno invertire) il processo. E la confusione, nella sua testa, aumenta.


Come era tutto più semplice, qualche tempo fa, quando ancora poteva scorrazzare per il mondo e portare il terrore. Nessun pensiero, nessun problema, solo qualche incubo e la delizia al suono degli strilli spaventati dei bambini.


Ora l'unica bambina che lo vede gli augura di fare bei sogni. A lui: il Nightmare King. E gli ha dato un bacio... Un bacio! Qual è stato il suo errore? In che cosa ha sbagliato? Non ha di certo chiesto lui tutto ciò, gli è piombato addosso all'improvviso, sommergendolo e facendolo annaspare sperduto.


Un tempo non era così, un tempo lui era potente e temuto. Chiunque, alla sola menzione del suo nome, tremava spaventato. Ora invece è lui a tremare, e una bambina gli ha donato una sciarpa di lana (ROSSA!) per non sentire freddo.


Quanto può essere profondamente ingiusta l'esistenza?” si chiede Pitch, sconsolato.



Una persona spesso finisce con l'assomigliare alla sua ombra.” (Rudyard Kipling)


* * * * * * * * * * * * * *


Se non procurate di evitare che vi si facciano piccole ingiustizie, vi troverete in breve nel caso d'osar di tutto il vostro sapere per assicurarvi da offese maggiori.” (Confucio)





  
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