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Autore: mepiasanolefasola    25/11/2016    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA-ISCRIZIONI CHIUSE].
Un nuovo torneo tremaghi sta per iniziare,anni dopo la sconfitta di Voldermort.
Ma chi saranno i protagonisti di questa storia? Beh,sarete proprio voi a creare i protagonisti!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                                                                                           CAPITOLO DUE
 
 
Tutti gli studenti di Hogwarts si stavano accomodando ai rispettivi tavoli.
-Secondo voi la Riddle metterà il suo nome nel calice?-chiese una ragazza al tavolo di serpeverde.
-Perché dovrebbe interessarmi?-le chiese indispettita una ragazza dai fluenti capelli biondi, che troppo spesso legava in una treccia.
-Beh, Sophie, molti dicono che lei è la migliore dei serpeverde!-se la stupidità avesse avuto un volto, sarebbe stato quello di Ursula Jackson. Perché? Perché non si dice ad una ragazza una cosa del genere, soprattutto non si dice una cosa del genere ad una serpeverde ambiziosa, non se quella serpeverde è Sophie Welch.
-Dovresti smetterla di ascoltare quello che dicono le tue stupide amichette. –le rispose gelida Sophie.
-Ma la chiamano “la regina delle serpi”  mentre ,per loro, sei solo una principessa –a dar man forte alla stupidità di Ursula, era intervenuta Mary Jane Johnson. Sophie la guardò con i suoi bellissimi occhi  verdi che, in quel momento, sembravano potessero uccidere.
-Sarò anche solo la principessa delle serpi, come dici tu, ma ti ricordo che alla fine sono le principesse a spodestare le regine, non il contrario.
 
 
A qualche sedia di distanza, un sorriso compiaciuto apparve su un bel viso incorniciato da dei lunghi e lisci capelli neri. Non le interessava granché se le persone parlassero di lei, vi era abituata, infondo era Selene Riddle. Quel cognome era come un marchio sulla sua pelle. Eppure la Welch non era così male, in fondo avevano lo stesso carattere ambizioso e competitivo, ma non era mai lei a cercarsi degli amici ma loro a cercare lei. Questo suo comportamento, unito al fatto che fosse la figlia di Voldemort, non la aiutava ad avere molti amici. Gli unici che la salutavano cordialmente ogni volta che la vedevano erano i Potter ed i Weasley, cosa che in una parte molto profonda le faceva piacere. Ma Selene era una Riddle, una fiera e distaccata serpeverde, l’unica cosa che voleva far vedere era la sua futura vittoria al torneo tremaghi.
 
 
-Andy tutto bene?-una voce lo colse alla sprovvista facendolo sobbalzare.
-Oh, si grazie Rose-rispose lui gentilemente, salutando la ragazze che raggiungeva il biondino che la stava aspettando.
Non riusciva ancora a capire come una ragazza così bella e gentile potesse parlare con uno come lui: ingenuo, timido ed a suo parere anche bruttino. Il suo essere leggermente in carne non aiutava assolutamente la sua autostima, facendo sì da non riuscire a capire di non essere assolutamente un brutto ragazzo. In più era un ragazzo molto dolce, un puro di cuore e poche persone riuscivano a capire come fosse realmente, mentre gli altri si limitavano a prenderlo in giro. Ma quell’anno le cose sarebbero cambiate, però questo Andrew Terry Steeval ancora non lo sapeva.
 
 
Sebbene molte cose fossero cambiate dopo la fine della guerra, vedere un Serpeverde ed una Grifondoro innamorati era ancora strano. Ancora più strano era che il Serpeverde fosse Scorpius Malfoy e la Grifondoro Rose Weasley. Ma ormai le persone ci avevano fatto l’abitudine, anche perché se Ron Wealsey e Draco Malfoy erano riusciti a superare la cosa ed a mettere da parte i loro conflitti per il bene dei loro figli, nessuno avrebbe potuto dire qualcosa a riguardo.
-Vuoi dirmi che ti sei ingelosito solo perché ho salutato Andy?-chiese Rose al suo fidanzato, che cercava in tutti i modi di non arrossire.
-No, cioè forse, non lo so. Sai che non ho assolutamente nulla contro Andy solo.. –Scorpius stava iniziando a parlare a raffica, cosa che faceva spesso quando era nervoso.
-Ne riparleremo quando saranno entrate le ragazze di Beauxbatons-le rispose calma la ragazza, facendo ridere il suo fidanzato. A quanto pare non era l’unico ad essere geloso.
-Qualcuno ha detto ragazze?-chiese una voce dietro di loro, che si rivelò essere del cugino di Rose, nonché migliore amico di Scorpius, Albus Severus Potter.
-Si, cugino, ho detto proprio ragazze. Io vado a sedermi, ne riparliamo dopo. –disse rivolta al suo ragazzo, per poi avvicinarsi e lasciargli un veloce bacio a stampo. Era buffo come qui due rappresentassero le loro  case: lei con quei capelli rosso fuoco, come quello nello stemma dei Grifondoro, e lui con i capelli tanto biondi da sembrare bianco/argento, il colore presente nello stemma dei Serpeverde.
Si sfiorarono la mano, che sembrarono bruciare a quel tocco, e poi si diressero verso i rispettivi tavoli, dove li stavano attendendo.
 
 
Non erano molte le cose che riuscivano a farla sentire terribilmente strana ed il fatto che sentire il suo migliore amico parlare di ragazze, cosa che succedeva spesso, ne fosse la causa la fece sentire ancora più strana. Non riusciva a capacitarsi come potesse essere accaduto e sentiva il bisogno di parlarne con qualche sua amica, capì subito che la più adatta con cui parlare era Rose. Ma chi l’avrebbe mai detto? Una purosangue così legata ad una mezzosangue, anzi a due. Ma, come ho detto prima, molte cose erano cambiate. Jennifer Zabini, nel suo animo, sperava che neanche il legame con Albus fosse cambiato, che quella strana sensazione che aveva provato poco prima fosse solo una cosa passeggera. Ma neanche lei ci credeva, le sue sensazioni erano fin troppo affidabili.
-Ho una grande problema Jen! –le disse il suo migliore amico, distogliendola dai suoi pensieri.
-Dimmi Albie, che cosa hai combinato oggi?
-Nulla, solo che il mio migliore amico adesso è fidanzato e devo trovarmi un’altra spalla per rimorchiare le ragazze di Beauxbatons. Capisci il mio dramma?- ed ecco di nuovo la sua strana sensazione che tornava ad infastidirla. Era forse gelosia? Come poteva essere? Era abituata a sentire il suo migliore amico parlare di ragazze, ma mai le aveva dato fastidio come adesso. Per sua grande fortuna, la preside McGranitt decise proprio in quel momento di dare il benvenuto agli ospiti.
Al fianco di Jennifer, Albus sperava di vedere un qualche segno di interesse della ragazza per lui, ma la preside aveva rovinato il suo piano. Ma non si sarebbe comunque arreso, non lui, Albus Severus Potter non si arrendeva mai.
 
 
-Bene ragazzi, diamo il benvenuto ai nostri amici di Beauxbatons ed alla loro preside, Madame Maxine!-declamò la preside indicando le porte, che proprio in quel momento iniziarono ad aprirsi. Tutti gli studenti di Hogwarts si sporsero per guardare meglio i nuovi arrivati, che non avevano visto granché bene appena erano arrivati.
 
Due ragazzi attraversarono la sala grande mano nella mano, per sostenersi a vicenda. Non erano mai stati una coppia sdolcinata, non si scambiavano spesso effusioni in pubblico ma in quel momento a nessuno dei due interessava. Finalmente l’attesa era finita ed il suo posto era stato preso dalla voglia di partecipare al torneo, dalla voglia di vincere e di mettersi in mostra. Tutte quelle emozioni sembravano correre da una mano all’altra, passando da un corpo ad un altro agitando ancora di più le anime dei due, ma allo stesso tempo sembrava calmarli.  E così, facendosi forza a vicenda, Eléonore Dubois e Rémy Girard camminarono sotto gli occhi di tutta Hogwarts.
 
Molti degli occhi maschili erano puntati principalmente su due ragazze, che potevano sembrare molto simili ma non potevano essere più diverse. Infatti, mentre una delle due sembrava adorare il fatto che tutti la guardassero, l’altra non lo apprezzava granché.
 Antonie Valejant, con i suoi fluenti capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, sapeva di essere una bella ragazza e non c’era cosa che la rendesse più felice. Stare sotto i riflettori era per lei il miglior modo di vivere e non vedeva l’ora di comportarsi da regina anche lì, non vedeva l’ora di trovare delle persone che la trattassero come lei riteneva giusto perché, a suo parere, a Beauxbatons non la servivano abbastanza. Peccato per lei, c’era già sia una principessa che una regina che sicuramente non si sarebbero mai fatte sottomettere. Ancora peggio erano due Serpi, in tutti i sensi.
Florence Darlin era altrettanto bella. I suoi capelli non erano molto lunghi ma erano di un biondo molto bello e particolari, che incorniciavano a meraviglia il suo volto ed i suoi meravigliosi occhi chiari. A lei però tutte quelle attenzioni non andavano bene come alla sua compagna di scuola, non le piaceva mettersi in mostra ma allo stesso tempo non si faceva mettere i piedi in testa solo perché non voleva stare al centro dell’attenzione. Era una ragazza decisa, chiacchierona, passionale e romantica, ma allo stesso tempo molto gentile con le persone a cui teneva. Era un po’ un mistero riuscire a capirla e a conoscerla davvero, ma chi dice che nessuno sarebbe riuscito a risolvere quel mistero?
 
-Benvenuti, ragazzi, benvenuti. Prego accomodatevi al tavolo dei Grifondoro. –la preside indicò il tavolo dei Grifondoro ai ragazzi di Beauxbatons che si avvicinarono quasi timorosamente, mentre i ragazzi li invitavano a sedersi con il loro solito modo di fare. La McGranitt guardò i suoi Grifondoro con orgoglio, ed anche se non era più il capo-casa, loro erano comunque i suoi ragazzi. Certo, tutti lo erano, ma aveva i colori rosso ed oro li aveva incisi nel cuore.
Mentre gli studenti di Beauxbatons si sedevano al tavolo magicamente ingrandito, ci fu uno sguardo fugace tra una ragazza Grifondoro ed un ragazzo di Beauxbatons che sembravano conoscersi bene anche se non avevano neanche accennato un saluto l’uno verso l’altro.
 
 
-Ed ora diamo il benvenuto ad i ragazzi di Durmstrang ed al sostituto del preside, Victor Krum! –e di nuovo, come era successo con Beauxbatons, la preside indicò la porta che si aprì rivelando gli ospiti.
 
Victor conduceva i suoi ragazzi, sorridendo ai presenti che lo chiamavano e lo salutavano, gli faceva sempre uno strano effetto la sua popolarità sebbene fossero passati anni dal suo debutto nel mondo dei VIP.
Tra i ragazzi dietro di lui ce n’era soprattutto uno che non smetteva di sorridere e di chiedersi quando avrebbe fatto amicizia con gli studenti delle altre scuole. Un’altra sua “preoccupazione” era conoscere, e magari uscirci, qualche ragazza, per sua fortuna parlava molto bene l’inglese. Ma per un fusto come Kenst Vernava, non sarebbe stato comunque difficile, che conoscesse o meno l’inglese.
 
NOTA AUTRICE:
Bene, eccoci qui.
Ho finalmente presentato tutti i personaggi e spero che ne siate soddisfatti. Se volete che cambi qualcosa perché a vostro parere non è così che è il vostro personaggio, ditemelo!
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensate degli altri OC, compresi quelli dello scorso capitolo.
Se avete delle preferenze sulle relazioni gradirei che me lo diceste, compresi chi lo ha già fatto, cosi che io possa farmi un quadro generale.
Comunque, come già sapete, l’ultima parola è la mia.
Non ci sarà subito l’estrazione dei campioni, vi avverto subito, voglio prima farveli conoscere un po’ di più anche se per me è abbastanza dura visto che non vedo l’ora di dirvi chi sono i campioni.
Detto questo vi saluto, mi auguro vi sia piaciuto sebbene la lunghezza.
Besitos,mepiasanolefasola.
  
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