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Autore: Lady White Witch    27/12/2016    3 recensioni
[Scritta in collaborazione con IMmatura. Grazie a te, che supporti sempre i miei scleri]
'' Si, ma le mie scorte di dolci sono al sicuro?'' Questione di priorità, dopotutto.
‘’ Temo di no, altezza ‘’ fu la risposta del ragazzo, ancora ansimante per la corsa.
'' Come?''
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Ariovisto voltò il viso verso l’altro, e con un’espressione che avrebbe fatto raggelare il sangue nelle vene a chiunque, disse:’’ Com’è possibile che non siano ancora nate? Eppure le profezie che abbiamo trascritto erano chiare!’’
" Colpa di come scrivi tu i numeri nelle profezie, tutte stanghette, crocette, letterine... non si capisce un cazzo e poi uno sbaglia decennio. "
‘’ Quindi, adesso che facciamo?’’
L’Oracolo fece spallucce.
‘’ Tocca inventarci qualcosa… beh, che ne dici di utilizzare i loro genitori? Sarebbe preferibile scegliere le madri, ma in caso di necessità andranno bene anche i padri.’’
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"Riesco a rintracciare solo i padri..."
"Usiamoli, allora!"
"Ma che cazzo dici? Secondo te si mettono a svolazzare in vestitini sexy?"
"Vedi che non siamo su Italia 1, si può fare. Il crossdressing al pubblico piace!"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: 2p!Hetalia, Canada/Matthew Williams, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'FrUk Collection - Quando una rana e un coniglio... '
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The Guardians – Se loro sono gli eroi, noi  siamo spacciati

 

 

Capitolo 9
Il Cacciatore - parte 2
Riusciranno i nostri eroi a non distruggere Meridian prima dell’arrivo della vera Luce di Meridian?
  




 

 

 

 

 

 

 

 

 

Heatherfield
Vicinanze del porto

Se fossero stati in un racconto di Melville, sicuramente il porto di Heatherfield avrebbe avuto quel fascino romantico ed oscuro capace di attirare coppiette di innamorati o gli amanti dell’avventura.  
Invece l’area era stata abbandonata da tempo, e sembrava di essere finiti in uno di quei filmetti horror di serie B. Francis e Feliciano quasi si aspettavano che dall’oscurità emergesse uno strano mostro d’alghe pronto a mangiarli, e si erano saldamente aggrappati alle spalle di Gilbert.
L’albino (che di resistenza non ne aveva molta, checché ne dicesse sul suo blog), era rosso in viso per lo sforzo di trascinare quei due su di lui.
‘’ Ragazzi… potrei sapere perché vi siete attaccati come cozze al Magnifico?’’
‘’ Ve… io ho paura dei mostri del porto!’’
‘’ Ed io … ehm… volevo rincuorare il mon petit ami Feliciano. ‘’ 
‘’ Vorrei ricordarvi che siete i Guardiani di Kandrakar – intervenne Elizabeta, che reggeva la mappa dei Portali e guidava il gruppetto. Lei e posti spaventosi o considerati tali era più che abituata. Basti pensare alle cucine del palazzo reale! – E se qualcosa o qualcuno ci attaccasse, potreste usare tranquillamente i vostri poteri! Poco fa Feliciano ha trasformato sua madre in una colomba…’’

‘’ Ve, senza volerlo però! ’’
‘’… e potrebbe farlo di nuovo. E pure tu biondino, non credere che mi sia dimenticata la storia della rana. Inoltre, in meno di una settimana due guardiani sono finiti a Meridian da soli e impreparati! Quando dico che avete bisogno di allenarvi, sono seria! Anche perché, sinceramente, per essere l’ultima linea difensiva di Kandrakar non siete un granché .’’
‘’ Parla per Gilbert. ‘’
 "Ehi, si può sapere che c'entra il Magnifico in tutto ciò?"
 "Oh, tu taci mitomane – lo zittì Elizabeta -  Ti devo ricordare che sei quello che non aveva neanche capito che era stato rapito da Oliver e i suoi? "
Gilbert arrossí. Miracolo! Anche lui si imbarazzava.
"Embè? Pensi che sia facile accettare in un paio di secondi l'esistenza di un mondo parallelo dominato da un folle a cui piace cucinare e che in realtà noi siamo delle sorta di fate sexy che sembrano appena uscite da un film a luci rosse di bassa lega? "
Elizaveta sospirò alzando gli occhi al cielo, chiedendosi che cosa avesse mai fatto di male in vita sua per finire a fare da babysitter a quei tre e soprattutto all'albino. Sul serio, uno più irritante non l'avrebbe mai potuto trovare!
‘’ Abbiamo un piano per recuparere gli altri due cretini? ‘’
‘’ Ovvio – intervenne Gilbert – Prendiamo a calci qualche culo alieno! ‘’
Calò un silenzio pesante sul piccolo gruppo.
‘’’ Quindi, il tuo piano geniale per recuperare Romano e Antonio sarebbe dare calci in culo a chiunque non collabori e vagare per tutta la città come pazzi furiosi?’’ chiese Francis, e Gilbert  annuì.
‘’ Beh, perché no? – fece Elizabeta – Mal che vada useremo Gilbert come capro espiatorio.’’ 
‘’ Ehi! ’’
‘’  Sei sacrificabile.’’
‘’ Sono il Guardiano del Cuore di Koar coso donna.’’
‘’ Cuore di Kandrakar. Impara a pronunciare il suo nome, miscredente.’’
Il piano ce l’avevano, anche se sembrava ideato da un bambino di quattro anni affetto da un grave disturbo dell’attenzione.  

Tuttavia, ora aveva un altro problema: la mappa dei portali non funzionava! Insomma, lei cercava di capire dove cavolo si fosse aperto il nuovo portale, ma niente.
Nessuna lucina che la guidasse! Sospirò. Cosa aveva detto suo padre a proposito della mappa? Ah si... la poteva utilizzare solo il guardiano custode. Fisso di sott'occhio Feliciano, attaccato come una cozza a Gilbert, e seppur titubante alla fine disse :" Ehi guardiano dell'aria! Mi servi! "
‘’ Ve io? Ma sei sicura? ‘’
" Purtroppo si. Se la mappa è stata data a te vuol dire che sei il solo capace di attivarla "
"Ve, davvero?"
Feliciano si staccò dal tedesco e si avvicinò titubante.
"Forza, sbrigati" mormorò Elizabeta stizzita, con un tono di voce che solitamente non avrebbe mai usato con uno tenero e cuccioloso come l'italiano, ma quel giorno era parecchio nervosa.
 "Ve, ma siamo sicuri che non mi morde?" domandò titubante il castano.
 " Che non ti...? E’ una mappa. Una. Mappa. Perché mai dovrebbe morderti, è la cosa più stupida che io abbia mai sentito"
"Ve, non si sa mai. Come faccio a sapere che alle mappe interdimensionali non piace il cibo italiano?"
 "Feliciano, per favore. Ho mal di testa, sono stanca, l'unica cosa che voglio è recuperare i due guardiani assenti e poi andarmene a casa a dormire, quindi tu ora prendi questa fottuta mappa e la usi!"
 Le ultime parole erano uscite con tono di voce stridulo, e una luce pericolosa era scintillata negli occhi del capo dei ribelli.
Il castano emise un pigolio spaventato e prese la mappa, mentre dietro di lui Gilbert e Francis si abbracciarono spaventati.
Ed è così che una donna senza poteri riuscì a sottomettere al suo volere tre dei cinque essere più potenti della galassia. Oddio....a vederli così spaventati qualche dubbio sulla loro utilità gliene venivano. Insomma, se si facevano spaventare da lei, figuriamoci da un pazzo esaltato come Oliver ! Che tempi !
Feliciano aprì la mappa e la osservò confusa: "Che dovrei fare?"
"Prova a chiederglielo come in Biancaneve, mon petite? Specchio specchio delle mie brame..." suggerì Francis da dietro la sua spalla.
" Bah non dargli ascolto, sii severo e ordinagli di dirti ciò che vuoi! Con 'sti cosi l'unica cosa che puoi fare è essere diretto!" sentenziò invece Gilbert, mentre guardava male il cuore di Kandrakar, che pulsò.
" Sì, sto parlando esattamente con te, coso!"
Un'altra pulsazione.
"E non fare l'offeso!"
Intanto Elizaveta li guardava, prima di darsi una pacca sulla fronte. Aveva a che fare con tre idioti. Tre emeriti idioti.
Ok, la calma è la virtù dei forti . Doveva ricordarselo, ecco tutto. Bastava un po di calma e avrebbe aggiustato tutto. No ok, bluff. Con quegli  imbecili era impossibile restare calmi e sereni.
" Ve... io che devo fare?"
‘’ Concentrati sulla mappa e che Dio ce la mandi buona. ‘’
"Ve, okay" Feliciano chiuse gli occhi e si concentrò. In quel momento la mappa si illuminò di una fievole luce e sulla mappa comparve l'indicazione di un punto.

'' Non ci credo, ha funzionato!'' esclamò felice la ragazza. Chissà, magari non erano così senza speranze come pensava.
" Ve, posso usarlo per trovare i ristoranti di pasta?"
" NO!"
 " Ve io avevo solo chiesto ! Che caratteraccio!"
L'italiano osservò con più attenzione la mappa, e fece una smorfia.
" Ve... mi dispiace dirlo...ma dovremo andare nelle fogne...qui..."
Francis si esibì in un verso disgustato, mentre Elizaveta lo osservava impassibile: "Non vedo il problema"
"Forse miss Neanderthal non lo vede, ma hai idea di che cosa io abbia addosso?! Hai idea di quanto abbia pagato questi vestiti?!"
'' Sicuramente meno di quanto vale il tuo cervello '' rispose prontamente Elizabeta, lasciando allibito il francese.
Gilbert intanto scoppiò in una fragorosa risata.
'' Questa è bella! – esclamò, piegato in due dalle risate - Lei si che ti ha capito bene!'' '' Mon amie, vive con te. Mi sa che da tempo abbia capito che ci sono altri livelli di degrado che può raggiungere un uomo.''
 '' Oh parla pure tanto da sofisticato Franny, ma almeno io non ho paura di sporcarmi un po’  le mani.''
'' Qui non si tratta di sporcarsi solo un po', come dici tu. Qui si tratta di scendere nelle fogne! Nelle fogne che si trovano qui al porto! E sai cosa troveremo? Lo sai?''
 '' Ehm... è importante?''
 '' Sì che è importante! Solo questi bifolchi di americani potrebbero tenere così vicino le fogne al mare! E'... è un orrore. ''
 '' Se adesso parte la nenia ambientalista giuro che ti fulmino Franny.''
'' Non sono un ambientalista Gil. Sono seriamente preoccupato per i miei capelli. Insomma... rifletti per una volta nella tua vita! ''
Elizaveta sbuffò, prima di prendere in mano la situazione. Afferrò di peso il francese e, come se non pesasse nulla, se lo portò sopra la testa.
Ignorando le proteste dell'europeo lo buttò a capofitto nel tombino più vicino con un verso stridulo da parte del biondo.
"Bene, c'è bisogno che convinca anche qualcun altro? - gli altri due fecero un segno di diniego - Bene. Ed ora andiamo forza!"
Fece passare avanti Feliciano, e gli disse:'' Bene guardiano dell'aria... a te l'onore di guidarci. Non può essere peggio di quando lasciai Vlad farmi da guida per i sotterranei del castello. ''
'' Ve... chi è Vlad?''
'' Nessuno di nostro interesse. E ora... MUOVIAMOCI! ''
 Feliciano non se lo fece ripetere due volte e, gambe in spalla, cominciò a seguire la via indicata dalla mappa. E non si sentiva sotto pressione, affatto! Solo... ecco... non gli sarebbe dispiaciuto restarsene a casa in pigiama e con Netflix sul pc.
" Ve, magari ora chiudo gli occhi, li riapro e scopro che in realtà è tutto un brutto sogno..."
"Embè?! Vogliamo muoverci!"
L'italiano emise un verso stridulo, prima di correre in avanti.
"Kesesese, e chi se lo aspettava che eri un tale sergente istruttore"
 La ragazza lo fulmino: "Che intendi dire, scusa?"
"Beh, che eri un maschiaccio si capiva subito, ma che eri anche un dittatore non ci ero ancora arrivato"
"Guarda che so essere molto femminile quando voglio" borbottò stizzita la castana.
'' Certo, ci credo pure. Quando ti vedrò vestita come Milady forse in quel caso potrò riconsiderare le mie posizioni.''
 Il capo dei ribelli rimase in silenzio per alcuni istanti, pensierosa. Poi disse:'' Questa Milady chi è? Una donna potente del vostro mondo?''
 '' Mhm... non esattamente. E' complicato '' intervenne Francis, capelli sporchi per essere caduto nell’acqua fetida.
Poi al suo migliore amico disse:’’ Ah Gil… Niente riferimenti alla cultura pop che alcuni di noi non potrebbero capire!''
'' Andiamo, il film è del 2011! ''
'' Ignorante, ci sono i libri! ''
'' Ah ci sono anche i libri? Questa mi è nuova. E da quanto?''
 '' Da duecento anni! ''
 '' Oh... sono un po' datati.''
'' Come te non appena io...''
'' Ehi voi - li richiamò all'ordine Eliza - Siete uomini o bestie? Io opterei per la seconda, però... ''
"Eliza - mormorò Francis, ansioso di sembrare un minimo decente agli occhi della fanciulla - Ciò che Gil stava provando a dire è che noi finora ti abbiamo sempre visto con la tuta e i pantaloni a sguazzare per le fogne e a dirigere una rivolta. Non ti abbiamo mai visto fare cose, ecco, da ragazza"
"Oh, cose tipo?"
 "Non so: ballare, cucinare, essere premurosa..."
"Ve, ora che ci penso: ho visto la pubblicità di un ballo che si terrà molto presto" intervenne allegro Feliciano.
 "Bene, allora io vi parteciperò, dimostrandovi quanto so essere femminile, e tu – disse,  indicando Gilbert - Mi ci accompagnerai"
E detto ciò, se ne andò avanti, accanto a Feliciano.
Il tedesco fissò confuso l'amico: "Sbaglio, o mi ha appena chiesto di uscire?"
"No, non sbagli. ‘’
Gilbert non sapeva se ridere, piangere o fare entrambe le cose. Andiamo, di solito era lui a proporre alle ragazze di uscire, non il contrario! Se lo sentiva nel profondo (e sentiva anche le risatine sommesse di Francis) che Francis avrebbe utilizzato questa cosa contro di lui per sempre.
O almeno fino a quando Gilbert non troverà sul francese qualcosa di altrettanto imbarazzante. Stava per richiamare Elizabeta, quando Feliciano gridò:'' Ve ragazzi... venite! Ho trovato qualcosa di interessante! ''
All'istante i due si fondarono verso l'italiano ed Elizaveta, già al suo fianco.
" Che hai trovato? Ti prego, dimmi che hai trovato qualcosa che ci farà uscire da questa fogna al più presto. Ho i vestiti rovinati e i miei capelli necessitano di tre shampoo al più presto!" esclamò Francis.
‘’ Mhm… non so se ci farà uscire… ma sembra mooolto misterioso ‘’ disse il ragazzo, indicando degli strani simboli incisi sul muro. Uno sembrava una fiamma, e l’altro sembrava un cerchio con un punto nel mezzo. Beh, sicuramente chi li aveva fatti non aveva molto spirito artistico.
Gilbert si avvicinò e vi appoggiò la mano.
‘’ Wow, fanno dei graffiti anche quaggiù. ‘’
‘’ Non sono comuni graffiti – disse Elizabeta, seria – Quei simboli rappresentano i guardiani di fuoco e terra. ‘’
‘’ Ve… il fratellone ha una stemma? Tipo gli Stark? ‘’
‘’ Non so chi siano questi Stark ma sì, è uno stemma. E questo vuol dire solo una cosa… abbiamo trovato il nostro portale. ‘’
Il tedesco roteò gli occhi e disse:’’ Ma fammi il piacere! Questi sono stati fatti da dei ragazzi che si credono Michelangelo o Raffaello! Sai, se proprio dovevamo trovare il portale, mi aspettavo qualcosa di più eclatante, come quello della biblioteca o della piscina! ‘’
Gilbert fece appena in tempo a finire la frase, quando all’improvviso un’onda d’acqua putrida li investì in pieno e li trascinò con sé.
‘’ Ma noooo!  - si lamentò Francis – Di nuovo l’acqua no! E’ una tortura! ‘’
‘’ Amico… SEI IL FOTTUTO GUARDIANO DELL’ACQUA, FA QUALCOSA PORCA MISERIA!’’
‘’ Ah sì Gil? E COSA?! ‘’
‘’ Ve… che ne dite di… una bolla? ‘’
E in effetti, i quattro si ritrovarono all’interno di una bolla d’aria fatta apparire da Feliciano ed ora erano trasportati dalla corrente senza ulteriori danni ai capelli o alla dignità.
‘’ Feli – iniziò Gilbert – Dimmi… come hai fatto? ‘’
‘’ Ve… non lo so! Ho solo pensato che volevo stare all’asciutto. E così… eccoci qui! Ve… secondo voi adesso dove andremo? ‘’
Il capo dei ribelli avrebbe voluto uscire da lì e affogarsi. Si stavano davvero totalmente affidando alla sorte per salvare Meridian e il Metamondo? Che amarezza…

 

 

 

 

*

 

 

 

 

Matt sospirò. Aveva finito di riordinare la biblioteca secondo le istruzioni dategli dal rettore, e ora poteva finalmente tornarsene a casa.
Non in quel buco che Oliver gli aveva rifilato anni fa, giustificandosi che tanto Matt era un mutaforma, poteva benissimo diventare più piccolo e godersi pienamente la casa.
L’università gli aveva concesso un piccolo appartamento nel campus molto grazioso, adiacente alla biblioteca. Non era arredato secondo i suoi gusti, ma ehi… meglio di dove viveva prima!
Se non fosse per il suo capo, si godrebbe quella vacanza lontano da Oliver e i suoi… capolavori d’arte culinaria.
Purtroppo, quella non era una vacanza, ma una vera e propria missione per controllare lo stato dei Portali e contribuire alla distruzione della Muraglia.
Oh, e non dimentichiamoci trovare la Luce di Meridian! 
Oliver gli avrà anche scassato le palle dicendogli che finchè era sulla Terra non bisognava preoccuparsi e, anzi, lasciarlo lì dov’era.
‘’ Ci risparmiamo guai a non finire, amico. Mica sono come quei cattivi da filmetti di serie B che cercano di uccidere il loro nemico! No, io lo ignoro beatamente! Così non saprà mai niente di niente, e io potrò dedicarmi alla mia cucina in santa pace!’’ gli diceva il principe, ogni volta che lui gli diceva di mandare una squadra nel mondo umano per rintracciare il fratello.
Ovvio che uno con più glassa che cervello in testa non se ne preoccupava, ma Matt non era scemo!
Aveva visto abbastanza film per sapere che non bisognava mai, mai lasciare in pace gli avversari.
Anche perché in un modo o nell’altro ti fregavano epicamente.
Così, dal momento che aveva la serata libera, aveva deciso di prendere in mano la situazione e andare a fare le sue indagini nel registro degli alunni.
Certo, probabilmente da parte sua era un po’ troppo ottimistico credere che il suo uomo fosse in quell’università.
Ma ehi, un uomo (pardon, un mutaforma alieno) aveva pur bisogno di credere in qualcosa, no?
Stava per spegnere le luci, quando vide entrare uno dei ragazzi del campus.
‘’ Ehi – disse, ricordandosi di tornare nel personaggio del timido e innocuo bibliotecario Matthew – M-mi dispiace dirtelo, ma stavo per andarmene. ‘’
Il ragazzo (Arthur, gli pareva di ricordarsi) gli rispose:’’ Senti, lo so che è tardi e tutto, ma io ho bisogno di prendere dei libri per studiare. Domani devo consegnare una lista al professor Collins e ho già perso abbastanza tempo. Non certo per colpa mia, ma di un dannato francese e del mio ex capo che… ‘’
‘’ Dio, ma questo quanto parla? ‘’ pensò l’alieno, ignorando il desiderio di strozzarlo.
Doveva rimanere calmo, per non far saltare la sua copertura. E per non venir licenziato.
Lì sulla Terra erano molto permalosi su queste cose!
‘’ … e poi mi ha licenziato! – finì finalmente il biondo – Mesi e mesi di lavoro e lui mi fa andare via così, senza neppure una buona uscita! Oh ma giuro che gliela faccio pagare! ‘’
‘’ E’ molto… ehm… interessante… ma io dovrei proprio andare. ‘’
‘’ Lo so, lo so. Ma, come ho detto, è una questione di soli cinque secondi. Firmo tutto quello che vuoi, basta che abbia quei dannati libri. ‘’
Se fossero stati a Meridian, il mutaforma lo avrebbe rispedito a casa a calci in culo senza troppi complimenti. Ma erano sulla Terra, e se voleva riuscire a liberarsene lo doveva accontentare.
Aveva detto che era una questione di poco, giusto?  
Matt scrollò le spalle, e disse:’’ Va bene, va bene. Spero che i libri che ti servano non siano stati danneggiati dall’incidente della settimana scorsa. ‘’
‘’ Perché? ‘’
‘’ Perché… mhm… in questo caso noi dovremmo cercare nel catalogo dei libri della scuola, vedere quale facoltà ha delle copie in più… e non è detto che ce l’abbiano, sai? E’ un’operazione molto lunga, e potrebbe richiedere molto tempo. E da quanto ho capito… neppure tu nei hai molto. ‘’
Arthur sbiancò, e a stento Matt dovette trattenersi dal ghignare. Prenditi questo, ragazzino.
Purtroppo, il karma era un gran bastardo: i libri effettivamente  erano rovinati. E loro dovettero perdere un sacco di tempo a cercare sull’archivio informatico della scuola per cercare delle copie in altre facoltà.
Matt sbuffò.
La prossima volta, col cavolo che sarà gentile con qualcuno!

 

 

Meridian, Palazzo reale
Sala del Trono

 

Oliver si sistemò come meglio poteva sul trono. Accidenti se era scomodo!
Controllò di avere tutto l’occorrente per la serata: pop corn, pigiama, pantofole rosa a forma di coniglietto e, ovviamente, la sua fida sfera di cristallo.
Gli ci erano volute settimane per trovare la giusta connessione, ma ora che ce l’aveva fatta, poteva finalmente godersi in pace Teen Wolf!
Accidenti, se aveva aspettato!
Era arrivato al finale della prima stagione, e voleva assolutamente sapere come si sarebbero risolte le cose tra Allison e Scott, la sua OTP!
Accese lo schermo e mise l’episodio che voleva vedere. E in pochi minuti era già totalmente immerso nella visione.
Si emozionò, piane addirittura, nel vedere come interagivano i personaggi sullo schermo.
E quando vide Lidya lì, tutta sola, e Peter alle sue spalle, si sentì il cuore in gola.
Che pathos, che attesa! Voleva vedere la fine dell’episodio, voleva saperne di più!
Tuttavia, l’immagine di bloccò, e al posto di Lidya e Peter, apparve il viso tronfio di Allen, che lo salutò così:’’ Ehilà Boss, la vedo bene. Bello quel pigiama. Ne ha uno in più per me? ‘’
‘’ ADESSO DOVEVI CONTATTARMI? ‘’ urlò Oliver, in preda a una crisi di nervi. Nessuno doveva mettersi in mezzo tra lui e il suo telefilm preferito.

‘’ Ohi, non si arrabbi boss. Io sto lavorando per lei! ‘’
‘’ Ok ok… dimmi quello che hai scoperto, però non perdere tempo! ‘’
‘’ Boss, nessun aggiornamento. Purtroppo, sembra che Lei sia diventata invisibile. Un po’ inverosimile, vista la stazza. Inoltre… ‘’
‘’ Allen, muoviti – disse irritato il principe – Stavo vedendo il finale di stagione di Teen Wolf e… ‘’
‘’ Oh quale finale di stagione stai vedendo, boss? La prima stagione, quelloin cui Lidya viene morsa dallo zio Peter, Kate viene uccisa e… ‘’
Ad Oliver cadde il pacco di pop corn da mano.
‘’ Tu brutto… IO LO STAVO ANCORA VEDENDO! STAVO AL FINALE DI PRIMA SAGIONE. ‘’
Allen , finalmente, si zittì .
‘’ Ah… certo boss che siete piuttosto in ritardo, eh? ‘’
‘’ Allen… ‘’
‘’ Sì? ‘’
‘’ Ritorna subito a palazzo. Io e te dobbiamo parlare. Di fronte a un bel piatto di biscotti. Preparati da me, ovviamente. ‘’
Allen sbiancò, e sembrò sul punto di morire di crepacuore.
‘’ Non c’è bisogno boss… anche perché credo di… sì insomma… ‘’
‘’ Allen caro, io insisto. Su, torna. Sarai anche stanco. Alla mia cucciola penserai domani! ‘’
‘’ Mi piacerebbe ma… tu guarda un po’ che strano, in quella taverna mi sembra di aver visto delle tracce! Ora la devo lasciare boss, ci si vede più tardi. ‘’
La linea cadde, e l’episodio tornò  sullo schermo. Oliver però era troppo irritato per continuare a guardarlo.
E poi, Allen gli aveva già spoilerato tutto! Non era giusto!
Oh, ma lui si vendicherà! Eccome!
‘’ Alle cucine reali! – esclamò, rivolto a nessuno in particolare – Preparerò ad Allen dei biscotti… esplosivi! Niente di troppo eccessivo… mi deve riportare ancora indietro la mia innocente cucciola! ‘’

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

L'idea di entrare in quella taverna non gli era sembrata tanto male. Insomma, aveva pur bisogno di mangiare anche lui, no?
Solo, quei due tizi che facevano da animatori...erano sospetti!
Allen ci scommetteva la testa che non erano affatto di Meridian. E neppure del Metamondo! Insomma...erano troppo belli!
Specialmente quel tipo col ricciolo, gli ricordava una delle creature di cui si prendeva cura a tempo perso.
Niente di troppo impegnativo, solo tigri, giaguari e leoni.
Però, facendo attenzione ai loro trucchi, capì una cosa : era tutto vero.
Giocoliere col fuoco? Il ragazzo non si bruciava e sembrava che fosse lui a controllarlo . Far apparire dal nulla dei fiori?
Allen conosceva bene il territorio di Meridian e dintorni e sicuramente quei fiori non erano stati presi da li. Con le dovute considerazioni, c'era una sola spiegazione possibile : quei due erano dei Guardiani di Kandrakar!
Il Cacciatore ghignò.
Finalmente, un colpo di fortuna. Oliver probabilmente vorrà la sua testa dopo il lievissimo spoiler su Teen Wolf , ma se gli porterà dei guardiani non solo gli sarà grato ma si dimenticherà persino di ucciderlo!
E no, quella si che era un'occasione più unica che rara! Doveva approfittarne!
Prese il suo boomerang, e mirò al tipo dei fiori.
Insomma, rispetto al guardiano della fuoco era evidente che lui fosse meno pericoloso.
Peccato solo per due cose: era un pessimo giudice del carattere e aveva una pessima mira. Così, invece di colpire il guardiano della Terra, colpi quell'altro, quello carino, diritto in testa.
Ops.
Romano si bloccò all'istante, mentre prendeva con calma eccessiva il boomerang da terra e lo osservava.
Allen  distolse lo sguardo mentre cercava di apparire disinvolto.
" E va bene, lo chiederò una volta sola... Chi BEEP è il BEEP che si è divertito a lanciarmi questo BEEP di boomerang in testa?! Chi?!" urlò fuori di sé l'italiano, per poi voltarsi verso il compagno.
" Ma che cavolo erano quei BEEP?"
"Censure, Lovinito, siamo pur sempre di fronte a dei bambini. ‘’
'' Bambini un emerito BEEP...Sono dei piccoli mostri!"
" Lovi, non è gentile. Cosa diranno i loro gentili gentiori? "
" Oh non si preoccupi- intervenne il padre del festeggiato - Lo sappiamo che i nostri...ehm...tesorini ...non sono ...propriamente normali...."
 " Avete paura dei vostri marmocchi, si è capito. Intanto chi è stato il pezzo di BEEP che mi ha lanciato un BEEP di boomerang? "
All'istante le schiere di avventori si fecero da parte come il Mar Rosso lasciando scoperto Allen.
Il Cacciatore si guardò attorno nel panico, prima di indicare la porta e dire: " È andato da quella parte agente, io non centro nulla. Mi hanno incastrato! ‘’
Romano fece scricchiolare le nocche delle mani.
" Bene marmocchi - disse con un cipiglio il giovane - Avete voglia di assistere a un bellissimo incontro di wrestling?"
 " SI!" tuonarono i bambini, iniziando a battere le mani al ritmo di Burning Heart.
 " Bene! Che la festa abbia inizio!"
Allen, che non era esattamente un tipo da scontro diretto e che non voleva avere il culo fatto a stelle strisce, optò per l'opzione più logica: imbrogliare.
Prese uno dei suoi lazzi, pronto a prendere Antonio e filarsela al castello, sapendo che Romano lo avrebbe seguito.
E poi, sarebbero stati un problema di Oliver.
Peccato che, di nuovo, intervenne la sua pessima mira, e invece di acchiappare Antonio prese Romano.
" Ma che diavolo, di nuovo? Vabbe... io me la filo! E tu vieni con me dal principe."
E all'istante fuggì fuori dalla porta, lasciando Antonio da solo coi bambini.
 " Aspetta un po'... quello lì ha per caso... appena rapito il mio Lovinito?"
Il silenzio fu una risposta sufficiente.
 " Eh no, col cavolo che glielo lascio fare!"
E all'istante fu dietro al Cacciatore.
 Non sembrava più il ragazzo allegro e solare mezzo scemo, ma una vera e propria furia infernale.
Nel frattempo Allen aveva il suo bel da fare con Romano.
" Lasciami andare subito bastardo, o giuro che ti do fuoco al culo!"
I beep , data l’assenza di bambini nei paraggi, erano spariti, e l’italiano poteva sfoderare tutto il suo vocabolario da camionista.
 "Oh,sta calmino, ragazzino. Vedrai, sarà un viaggio breve"
"Lasciami andare stronzo codardo !"
 "Si chiama ritirata strategica. Ad ogni modo, lo sai che sei proprio carino? Solitamente non fraternizzo con le prede, ma se Oliver non decide di ucciderti subito che ne dici se... - in quel momento notò un nuvolone alle sue spalle - Ma che...?"
 "Lascia andare subito il mio Lovinito,  puerco!"
Allen imprecò sotto voce: "Me lo potevi anche dire che stavate assieme e che il tuo fidanzato è geloso, no?"
'' Non è il mio fidanzato, imbecille!"
" Oh...amici con benefici?"
" Che diavolo ti salta in mente? Lo conosco solo da una settimana!"
" Credimi, sono andato a letto con gente che conoscevo da appena un ora. Per me una settimana è sufficiente per organizzare un matrimonio ."
Allen si guardò di nuovo alle spalle, e vide Antonio farsi sempre più vicino. Eh no, così non andava. Doveva prendere la sua moto? Ma doveva l'aveva parcheggiata? Oh eccola li vicino.
Nel vederla, persino Romano rimase a bocca aperta: una Harley Davidson del ’54 originale e in perfette condizioni, nonostante il lavoro del suo proprietario!
"Beh, che c'è ragazzino? Sorpreso di vedere un simile bolide?" domandò con un ghigno il Cacciatore.
Se c'era una cosa di cui andava fiero era la sua moto.
 Spesso Matt lo aveva provocato dicendo che passava tutte le sue serate a lucidarla e a prendersi cura di lei. Il che non era assolutamente vero!
Lo faceva solo cinque sere su sette.
Doveva decisamente trovarsi una ragazza. O in ragazzo. Gli era indifferente.
Quello che non gli era indifferente, però, era salvarsi la pelle.
E dal momento che quel diavolo spagnolo gli era alle calcagna, era meglio non restare li impalati. Salto sulla moto e ingrano la marcia.
'' Preparati bello, stiamo per fare un giro in moto elettrizzante!"
Diede gas e per poco Lovino non finì fuori dalla vettura. Cosa anti producente visto qual'era lo scopo per il quale lo aveva rapito.
 "Resta in sella, amico. Immagino che tua sia ansioso di riuniti al tuo fidanzato, ma io ti devo portare da sua regale rottura di scatole cucina muffin. "
E così ebbe inizio l'inseguimento in moto più emozionante mai visto su Meridian e l'intero Metamondo!
 Beh...in realtà era il primo, perché nessuno li aveva idea di cosa fosse una moto.
Ma quisquilie. Allen ingrano la marcia e andò a tutta velocità, mentre Antonio, capendo che a piedi non sarebbe mai riuscito a raggiungerlo, decise di...volare.
Si insomma...se in allegato alla loro trasformazione c'era anche un paio di ali, una ragione ci doveva pur essere!
E così, detto fatto, lo spagnolo liberò dai vestiti presi in prestito poch’innanzi e volò in tutta la sua gloria all’inseguimento del Cacciatore.
" Ma che cazz...? Che diavolo di problemi avete voi guardiani per andarvene in giro vestiti in un modo del genere? Avete un minimo di dignità?" domandò il Cacciatore dopo aver visto come era vestito veramente lo spagnolo.
" Guarda, non chiedermelo. Penso che in una settimana io abbia perso completamente la mia dignità " sospirò affranto Lovino.
E così, l'inseguimento si fece più interessante.
Nonostante le ali fossero un po striminzite e piccole, Antonio potè seguire alla pari Allen.
 Anzi, se avesse avuto un minimo di abitudine e allenamento, sarebbe stato in grado di superarlo. E da un bel po anche!
 " Idiota rallenta stiamo per schiantarci!"
 " Amico - fece con aria di sufficienza Allen – Credi che gli unici a poter usare la magia siate voi guardiani? Questa piccolina può correre dappertutto! "
"E pensi che io creda ad un imbecille che sembra la brutta copia dei super-cattivi della Marvel? O peggio, la brutta copia del cattivo di Luke Cage. Un cattivo che già di per sé mi fa schifo! "
 "Non sto capendo la metà delle cose che dici, ma la parte del super-cattivo mi piace. Potresti dirmi..."
 "Occhio!" strillò Lovino mentre la moto finiva sopra una pietra e slittava in aria. Allen non si scompose, ruotò il mezzo, gli fece fare un salto mortale, atterrarono, fece due testacoda e ripresero tranquillamente.
" Che ti avevo detto, ragazzino? Che te ne pare del mio bolide?"
"Sto per risponderti vomitando sul sellino" rispose l'italiano che non sembrava stare granché bene.
Iniziò  un folle inseguimento sui tetti, con Antonio che rimaneva alle loro calcagna come un cane da caccia.
" Dannato, ridammi Lovinito!"
 " Vieni a prendertelo !" esclamò Allen.
Pessima mossa: Antonio non era tipo da farsi scoraggiare, e non si fece scrupoli ad utilizzare i suoi poteri. Non era una cima ok, ma nessuno gli fregava il ragazzo e rimaneva impunito!
All'istante un miriade di viticci e radici sbucò dal terreno, proprio di fronte alla moto.
" Ma che cazz...?!" riuscì solo ad urlare il Cacciatore, mentre schivava per un soffio gli ostacoli.
" Questo si chiama barare! E solo io posso barare!" esclamò indignato verso il guardiano della terra.
Ma Antonio non aveva finito. Coi suoi poteri richiamò delle rocce, che divise in tanti pezzi più piccoli che poi scagliò sulla moto.
" Occhio, che così mi rovini la carrozzeria! E hai idea di quanti meccanici esistano su Meridian? Nessuno!" si lamentava nel frattempo Allen, non curandosi delle varie botte.
E avrebbe fatto meglio a farlo:  i colpi erano troppo forti, e Romano cadde dal sellino. Le sue ali erano bloccate dal cappio, e se Allen non prendeva in tempo la corda, ci sarebbe stata un omelette italiana spacciata a terra.
 Ma Allen era preso i ben altri pensieri ( evitare i colpi di Antonio, tipo) e non si era accorto di niente.
Per fortuna, il guardiano della terra se ne era accorto  e lasciò perdere il Cacciatore per volare in picchiata verso il giovane.
Riuscì a prenderlo un attimo prima che impattasse il terreno e volò in alto assieme a lui, in una brutta copia di quelli che potevano essere Superman e Lois Lane. "Lovinito stai bene?" domandò con un sorriso lo spagnolo, cercando di sembrare un minimo figo in quel costume indecente.
La risposta gli arrivò sotto forma di testata da parte dell'italiano.
" Ahi, ma perché?"
 "E me lo chiedi?! E’ tutta colpa tua, sei tu che con i tuoi attacchi sconsiderati per poco non mi mandavi all'altro mondo, coglione!"
'' Oh... che ne dici di un bacetto riparatore? ''
 '' NO!''
Poi, dopo alcuni istanti...
‘’ Cazzo stai facendo?!’’ sbottò Romano, quando si accorse di una mano che gli stringeva la natica destra.
 ‘’ Ti salvo la vita, mi amor!’’
‘’ E mi dovevi stringere il culo?’’
‘’ E’ per accertarmi che fossi tutto intero ‘’ rispose lo spagnolo.
Bisognava riconoscerlo, aveva una notevole faccia tosta. Ma non c'era tempo per pensare al bastardo dalle mani lunghe: c'era anche quel tipo in moto che aveva bisogno di una sonora lezione.
'' Ehi bastardo. ''
'' Si Lovi? ''
 '' Che ne dici di rifare quella cosa con le rocce... però dandole fuoco?''
 '' Dico che è una splendida idea! ''
E così Allen si ritrovò sotto la mira di una miriade di rocce infuocate, come piccoli pezzi di meteora. Faceva quasi pena il poveretto.
"Ahi! Maledetti bastardi! Ouch! Giuro che questa, ahia!, giuro che questa me la pagate! Ohi! Mi state rovinando la moto!| Ouch! Guardate che vi mando il conto del carrozziere! Ahi! Sigh, Oliver non mi paga abbastanza per questo lavoro"
Aveva bisogno di una via di fuga.
Mhm... forse distruggere due o tre palazzi non era una cattiva idea, giusto per distogliere l’attenzione da lui e dare a quei due qualcos’altro di cui preoccuparsi.
Abbassò lo sguardo, e vide qualcosa di luminoso brillare nei bassifondi. Ora, ne sapeva abbastanza per riconoscere uno dei famosi Portali. E lui ne aveva appena trovato uno.
Non sapeva se era fortuna o culo, ma doveva attraversarlo per sfuggire a quei due pazzi! Poi, sulla Terra, avrebbe pensato tranquillamente a trovarne un altro per tornare su Meridian.
Magari progettando anche qualche vendetta da super cattivo per ripagare quei due della nottataccia che gli stavano facendo passare.
Ah, e inoltre doveva trovare uno di quei famosi carrozzieri di cui tanto aveva sentito parlare per riparare la sua adorata moto.
 Era anche disposto a rapirne uno. Con una sgommata e un deciso rombo di acceleratore si fiondò esattamente contro il portale urlando con quanta voce aveva in gola: " Mi vendicherò, mi avete sentito?! Guardatevi le spalle, Guardiani, perché un giorno o l'altro giuro che la mia vendetta vi colpirà quando meno ve lo aspetterete! Bwahahaha... agh!"
L'ultimo verso era dato dal fatto che aveva ingoiato un moscerino. E così Antonio e Romano videro Allen che scompariva  nel Portale.
'' Bastardo... ''
 '' Sì Lovinito? ''
'' Ma tu hai capito cos'ha detto quell'esaltato?''
 '' Ah boh, non ne ho la minima idea. ''
'' Perfetto. Mi pareva che stesse blaterando su qualche vendetta o cose così. Tipo il padrino. ''
'' Forse... ''
Antonio si interruppe e sgranò gli occhi.
 '' Non ci credo.... Franny, Gil... cosa vi è successo? ''
Da un vicoletto sporco e maleodorante alla loro sinistra  uscirono Francis, Gilbert, Elizabeta e Feliciano, pesti, laceri e stravolti. Sembrava che fossero stati in ostaggio di qualche orco o di un gigante. O, peggio, come se avessero passato il pomeriggio a casa di Ivan.
'' Non .Una. Parola '' disse l'albino, togliendosi dai capelli un granchio.
‘’ Mon ami, promettimi che non lasceremo più fare il navigatore a Feliciano.’’
Erano finiti prima in una grotta, poi erano stati sommersi da dell’acqua uscita chissà dove (e no, Francis questa volta non c’entrava niente), e infine si erano miniaturizzati, finendo in un acquario. Ci mancava solo che venissero accolti  da qualche strano animaletto domestico!
"Zitti voi due! Ci manca solo che ci capiti qualcos'altro! Tipo, venire arrestati per disturbo della quiete pubblica " li rimbeccò Elizabeta, il cui umore durante il corso della giornata era andato nettamente peggiorando.
 " Ehi, che cosa centra il Magnifico adesso?! Io non ho aperto bocca!" protestò Gilbert, dopo aver ricevuto un pugno dal capo dei ribelli.
 "La tua sola presenza da fastidio" rispose la ragazza lasciando l'altro senza parole e fumante di rabbia, mentre il francese cercava di non scoppiare a ridere.
'' Ve... ho bisogno di una doccia. ''
'' Concordo - gli disse Romano - Fratellino, sembri che sei uscito da una fogna. ''
 '' Ve... ci siamo entrati, in realtà. La mappa indicava che... un momento, ora che tu sei qui… non mi ricordo dov'è finita la mamma! ''
Lovino aggrottò le sopracciglia: "Ah ah, molto divertente Feli. Ti ricordo che io ho passato tutto il giorno in un mondo parallelo, figurati se so dov'è mamma. Ora su, smettila di scherzare e..."
 Vide che l'altro lo osservava sperduto.
 " Mi stai dicendo che davvero hai perso nostra madre, razza di coglione?!"
'' In realtà... l'ho trasformata in una colomba. ''
 '' Non ti meno solo perchè sei mio fratello... come cazzo hai fatto?! ''
 '' Ve non lo so! Ero nel panico!''
'' Son cose che succedono - disse Francis , ricordandosi quello che aveva fatto lui ad Arthur - Basta veramente poco e zapp, chi ti è vicino si è trasformato! '' 
'' Stasera ucciderò qualcuno, me lo sento! ''
"Su andiamo Lovinito, sono certo che andrà tutto per il meglio!" lo rassicurò con un sorriso Antonio.
" E tu taci bastardo se non vuoi che ti riduca in cenere" ringhiò l'italiano.
" Certo che te ne sei scelto proprio uno difficile, eh?" mormorò Gilbert all'amico. "Quasi quasi potrei uccidere voi tre, così poi il nervoso mi passa e non faccio danni alla società togliendo di mezzo tre emeriti coglioni"
'' Ve fratellone... mi vuoi bene vero? Non mi uccideresti mai, vero?''
Romano rimase pietrificato. Accidenti, il fratello stava usando la sua arma segreta contro di lui: gli occhi da cerbiatto. Fanculo, non riusciva mai a resistere quando faceva così!
 '' Uhm... forse no... ''
'' Oh Lovi... vedi che anche tu hai un cuore d'oro?''
" Taci, prima di scavarti completamente la fossa da solo ‘’ gli consigliò saggiamente Gilbert.
"Mon amie , mi sa che stavolta sia meglio che tu te ne stia zitto" sussurrò Francis all'amico.
E Antonio (miracolo) tacque.
" Grazie - borbottò Lovino massaggiandosi le tempie - Ad ogni modo rimane sempre il problema: dove cazzo è finita nostra madre, o la colomba che è nostra madre?"
'' Io avrei una proposta - fece Elizabeta - Che ne dite di tornare indietro, ora che siete di nuovo tutti e cinque, provare a contattare Kiku e dirgli di non preoccuparsi ? L'ultima volta mi sembrava pronto a fare arakiri. ''
'' Fanculo il tipo, io voglio trovare mia madre prima che voli per il sud! ''
'' Ve... ma le colombe migrano?''
 '' Cazzo ne so, so solo che hai fatto un casino!''
Un'aura oscura scurì l'ambiente, mentre la voce di Elizabeta cinguettava dolce come un carillon che si mette a suonare da solo a mezzanotte: "Scusa Romano, penso di non aver capito bene che cosa tu mi abbia detto"
L'italiano impallidì di botto, prima di balbettare: "Che-che credo che tu abbia perfettamente ragione nel voler contattare lo scemo… Kiku"
"Ecco, bravo. Non ti preoccupare, penseremo dopo a vostra madre, ora su da bravi. Andiamo. Utilizziamo questo portale qui e poi chiudiamolo."
 Nel frattempo dietro i tre amici osservavano ammutoliti la scena.
" E io con una così ci dovrei anche uscire?" mormorava Gilbert, chiedendosi se poteva fingere di essersi rotto una gamba per non andare al ballo con il capo dei ribelli. Anzi, per sicurezza meglio rompersela davvero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nel prossimo capitolo di The Guardians…

Heatherfield era anche la città del suo amico di penna, LovePasta. Il quale, dopo aver saputo del suo arrivo in città, gli aveva scritto eccitato:’’ Perché non ci incontriamo? Dal vivo, dico. Che ne pensi? ‘’
E il poveretto aveva avuto un mezzo infarto pensando che, appena LovePasta lo avesse visto dal vivo, sarebbe scappato a gambe levate.
Perché, ammettiamolo, sembrava il maniaco/pervertito/serial killer della porta accanto. Specie quando sorrideva.
‘’ Ja, LovePasta. Sembra un’ottima idea…’’
No che non lo era! Affatto! Per usare un eufemismo, era nella merda.


Gilbert non doveva divertirsi tanto alle spalle del suo fratellino (non più –ino da quando aveva superato la sacra soglia della pubertà), ma era più forte di lui.
‘’ Kesekesekese… Lud, sembra che ti stia preparando per andare in guerra, invece che ad un appuntamento.’’
‘’ Per l’ennesima volta, bruder… io e LovePasta siamo solo amici di penna che hanno deciso di incontrarsi. Tutto qui.’’
‘’ Forse non è il momento giusto per dirtelo, ma per come ti sei conciato sembra più un primo appuntamento che un normale incontro tra amici.’’
‘’ Mein Gott… cosa ho sbagliato? Nel manuale…’’
‘’ Luddy, leggi troppo quella robaccia. Fidati, ti basta avere il consiglio del tuo unico, impareggiabile fratello maggiore.’’
‘’ E’ un modo per dirmi che verrò umiliato di fronte a un vasto pubblico e che porterò con me per anni le ferite psicologiche?’’

I due sembravano stupiti e ugualmente scoccati, e da dietro un cespuglio tattico Elizebeta e Gilbert si godevano la scena.
‘’ Ve… ma tu sei il ragazzo che mi ha salvato dalla caduta dal tetto!’’
‘’ E tu… tu sei il ragazzo nudo piovuto dal cielo!’’
‘’ Oh – gongolò Gilbert – Ci sarà da divertirsi!’’



Prossimo capitolo
Primi appuntamenti e altri disastri  

 

Grazie IMmatura  per sopportare pazientemente i miei scleri. E grazie a Classicboy per avermi aiutata con la stesura di questo cap. Minimo due recensioni per continuare questa storia. Volete far felici due autrici, da?

   
 
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