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Autore: Batsutousai    04/01/2017    2 recensioni
Il mondo di Harry viene distrutto da coloro per i quali una volta aveva combattuto. Un Harry adulto ritorna nel corpo di un se stesso più giovane.
Semi-Super!Harry, VoldemortHarry, Slash - per gli idioti.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Harry/Ginny, Harry/Voldemort, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
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Autore: Batsutousai

Traduttrice: krystarka

Beta Italiano: Clothis

Link al capitolo originale: qui!


 

Harry non si era accorto di che ora fosse, distratto dal suo lavoro d'incanto, finché i suoi amici non lo vennero a cercare, guardandolo un po' strano ma in generale accettando i suoi segreti.

"Non eri a cena." disse Terry quando Harry osservò il gruppo in silenzio, all'altro capo del suo tavolo. Luna si era già lasciata cadere sulla sedia accanto alla sua.

Harry sbatté le palpebre, guardando l'ora, poi fece una smorfia. "Oops. Mi devo essere distratto. Luna, cosa mi stai mettendo nei capelli?"

Luna sorrise mentre sistemava con cura la corona, di fiori di consolida, che aveva intrecciato, mentre gli altri parlavano delle rivelazioni di Harry, in riva al lago. "Ti ho fatto una corona."

"E' meglio che non sia di nuovo di digitale, " la avvertì Harry, più divertito che irritato dal comportamento della sua migliore amica. "Un pomeriggio con le allucinazioni è più che sufficiente."

Luna ridacchiò. "E' stato divertente, però!"

"Tu non sei stata messa all'angolo da Siri, dopo, quando cercava di capire che pozione avessi sniffato." rispose Harry con un brivido. "Giuro, è stata la peggior chiacchierata genitore-figlio che abbia mai affrontato."

"Sto avendo delle difficoltà a immaginare il tuo padrino vicino alle parole ‘genitore-figlio'." commentò Lillian, avvicinandosi con attenzione a una sedia e accomodandosi.

"Esattamente, " rispose Harry, roteando gli occhi. "Amore, questa corona... non è rosa, vero?"

Luna ridacchiò per risposta e gli allontanò le mani quando lui fece per togliersela. "Ti sta davvero bene, Harry. Lasciala dov'è!"

Harry sospirò e obbedì, abbassando le mani verso libro che stava leggendo quando il suo incantesimo silenziante era stato interrotto. "Finché non è digitale..." decise.

Morag occupò il posto accanto a Lillian, commentando: "Tu sei davvero un pessimo Signore Oscuro, Potter."

Harry sorrise. "Intendi che mi comporto come se fossi un pessimo Signore Oscuro, " disse in tono infantile "Ma dopotutto ho solo quindici anni."

"Balle, " rispose la ragazza quando tutti gli altri ebbero occupato i posti intorno al tavolo. Hermione si sedette alla sinistra di Harry, con grande sollievo degli altri. "I Grifondoro e Lil ci hanno detto di te, del fatto che sia la tua 'seconda possibilità' o quello che è."

"Hmm. Mi stavo giusto chiedendo se lo avrebbero fatto, " rispose Harry distrattamente, guardando il libro di fronte a lui. "A essere onesti mi divertiva interpretare la parte di un ragazzino di quindici anni che ha la tendenza a conoscere cose un po' troppo avanzate per uno studente normale e che si prefigge di sconfiggere il malvagio Lord Tu-Sai-Chi e diventare poi un cazzutissimo Auror."

"Perché?" chiese onestamente Millicent.

Harry sorrise un po' amaramente e guardò l'altra mezzosangue. "Che altro dovrei fare?" chiese, "Per quanto io sia un adulto, sono nel corpo di un ragazzino."

"Però riesci a impersonare il secondo Signore Oscuro." commentò Tracey.

"Non sarebbe mai successo se non fossi riuscito ad attirare l'attenzione del Signore Oscuro durante il primo anno, " Harry inclinò la testa da un lato. "Be', ho fatto un accordo con lui quell'estate. Uhm..."

"Durante il nostro primo anno?" ripeté Li. "Quando? Come?"

"Il professor Raptor teneva Vol..." Harry si fermò quando la maggior parte delle persone intorno al tavolo trasalì. "Oh, per l'amor di Merlino! Lui non andrà in giro a scagliare maledizioni sulla gente solo perché ho pronunciato il suo nome!" Scosse la testa e ricevette sguardi vagamente imbarazzati come risposta. "Perché si sarebbe preso tanto disturbo a trovare un anagramma del suo nome per poi vietare alle persone..."

"Anagramma?" Chiese Hermione.

"Uh?" Harry sbatté le palpebre. "Oh! Sì. Ha preso il suo nome completo e l'ha ricomposto in uno nuovo con le stesse lettere. Non pensate che sarebbe stato poco intelligente da parte sua farlo, e questo è il punto, se poi avesse saputo che nessuno lo usava mai?" Lui alzò gli occhi. "Idioti."

Gli studenti risero a queste parole, tutti un po' nervosi.

Luna emise un sospiro sognante e si allungò per aggiustare la ‘corona' di Harry. "Potresti anche usare il suo vero nome." commentò.

"Non vorrei sciuparlo." rispose Harry.

Luna sorrise e tirò fuori qualche stringa dalla tasca con cui si mise a giocherellare.

Harry alzò gli occhi verso di lei, poi tornò a guardare gli altri. "Giusto, quindi... " Lui aggrottò la fronte. "Che cosa stavo dicendo?"

"Qualcosa su Raptor?" disse Terry.
 
"Oh, giusto." Harry scosse la testa. "Aveva Volde..." alcuni dei ragazzi quasi soffocarono "... aveva il suo spirito attaccato sulla parte posteriore della testa." Sorrise ai loro sguardi inorriditi. "Lunga storia, quella. Comunque era a scuola per mettere le mani sulla Pietra Filosofale che era custodita nel corridoio proibito del terzo piano, su cui Silente ci aveva avvertito durante il banchetto d'inizio anno, ricordate?" Tutti annuirono mentre Luna canticchiava tranquillamente una canzone e si allungava a intrecciare le corde, con cui stava giocando, nei capelli di Harry. "Luna... " Harry sospirò.

Luna gli sorrise e continuò, guadagnandosi alcune risatine da parte del tavolo.

Harry alzò gli occhi. "Comunque, Voldie era qui per la Pietra e così l'ho scambiata con lui, in cambio della sua promessa che non mi avrebbe ucciso mentre ero ancora uno studente."

"E non poteva semplicemente farti espellere?" rilevò Tracey.

Harry scrollò le spalle. "Avrebbe potuto provarci, immagino. In effetti, mi stava facendo spiare da Barty. Così ho preso Barty e sono tornato alla sua base per avere un piccolo tête-à-tête con Voldie. Abbiamo fatto un paio di accordi, sono volate alcune maledizioni, tutto molto noioso... " Harry sorrise alle loro espressioni incredule. "E' stato durante l'estate prima del terzo anno che abbiamo formato una specie di collaborazione, " Il suo sorriso si trasformò in una specie di ghigno malvagio. "Mi piace chiamare ‘amicizia' questa relazione e lui s'irrita davvero molto."

Ci fu qualche risata impotente e poi Millicent chiese "Sei pazzo?"

"Sì." confermò Harry.

Lo stomaco di Harry fece un rumore forte, ricordando a tutti loro che l'adolescente non aveva ancora mangiato. "Andiamo a cercare qualcosa da mangiare, Harry." disse Lillian, scuotendo la testa.

Harry sospirò. "Oh, bene. Mi aiuti a mettere via questi libri?"

Quando i libri furono riposti, tutti si diressero fuori dalla biblioteca sotto lo sguardo vigile di Madama Pince. In mezzo al corridoio convennero di separarsi, perché non c'era modo per tutti loro di scendere nelle cucine, e di essere di ritorno, prima del coprifuoco. I Grifondoro, Morag, Terry e Li diedero a tutti loro la buona notte, poi si avviarono alle loro torri, Terry portando con sé le scope di Harry. Luna e Harry accompagnarono i Serpeverde al piano di sotto, quindi si divisero davanti alle scale per i sotterranei.

Quando furono finalmente soli in cucina - in quel momento della notte gli elfi domestici avevano altre cose da fare - Harry chiese: "Com'erano?"

Luna si strinse nelle spalle. "Sapevano già che non eri chi sembravi essere a scuola o a casa. E' stato un po' uno shock, forse, scoprire che sei Xerosis, ma non sembravano sinceramente sorpresi. Gli hai fatto un incantesimo per costringerli a tacere? "

"L'ho lanciato sulle loro sedie appena Lil si è messa a sedere." ammise Harry, non senza un po' di vergogna. Si fidava dei suoi amici, sì, ma non vi era alcun motivo per dare loro la possibilità di cadere in tentazione.

Luna annuì, poi piegò la testa da un lato, considerando la 'corona' e le 'decorazioni dei capelli' che aveva messo a Harry. "Sei assolutamente incantevole."

Harry alzò gli occhi al cielo e cominciò a prendere del cibo. "Puoi almeno lanciare un incantesimo in modo che i fiori siano blu Corvonero o verde Avada Kedavra? Indossare il rosa mi fa sentire come se fossi una sorta di Grifondoro gay con dei complessi."

"E non lo sei?" chiese Luna.

Harry le lanciò un'occhiataccia. "Cambia il colore o mi rifiuto di indossarla, domani."

Luna spinse fuori il labbro inferiore, mettendo su un broncio impressionante.

Harry puntò la forchetta verso di lei. "Ho avuto una figlia e Merlino sa quante nipoti, amore, io sono immune a tutte le forme di broncio femminile."

Luna sospirò e tranquillamente gettò un incantesimo cangiante per trasfigurare i fiori in un blu pallido. Vedendo il sopracciglio di Harry alzato, tirò fuori un piccolo specchio dalla tasca e glielo porse.

Harry considerò il cambiamento, poi annuì e le restituì lo specchio. "Accettabile".

Luna tirò su col naso e mise via lo specchio. "Mi hai sconvolto. Terribilmente. Insisto che tu faccia qualcosa."

Harry ridacchiò e le porse un bignè al cioccolato che aveva messo da parte. "Va bene questo, per adesso?"

Luna prese il bignè e si mise a rosicchiarlo. "Per adesso, " decise "ma mi devi dell'altro. A me piace molto il rosa su di te."

Harry alzò gli occhi. "I Signori Oscuri non mettono il rosa."

"I normali Signori Oscuri non passano le giornate circondati da adolescenti con problemi ormonali o il sesso nel cervello..." replicò Luna.

"Be ', no, non credo che lo facciano... "

"... o a curare i fiori."

"Va bene, va bene! Punto per te!" Harry alzò gli occhi verso l'alto e fissò il soffitto per un attimo, poi si voltò verso Luna. "Io non sono un normale Signore Oscuro, ma non metterò comunque niente di rosa. Va bene?"

Luna sospirò. "Oh, suppongo che dovrò farmelo andare bene."

"Bene."

"E il lavanda?"

Harry rabbrividì. "Sto avendo un flashback del matrimonio tra mia nipote e il mio figlioccio, grazie."

Luna sorrise. "Hanno usato un sacco di lavanda?"

"Gli abiti delle damigelle d'onore, il vestito del Portatore dell'Anello, le composizioni floreali, anche la fottuta torta, " lamentò Harry. "E' stato l'unico colore sul quale Victoire, Teddy, Andy, Ginny, Molly e Fleur si fossero trovati tutti d'accordo."

"E tu non hai detto niente?"

"Ho evitato tutta l'organizzazione come la peste." Harry rabbrividì. "Teddy era provato, però. Ha cercato di trascinare me e Bill nella cosa, in modo da poter avere un po' di ‘sostegno maschile', ma noi abbiamo fatto comunella e ne siamo rimasti fuori." Lui inclinò la testa da un lato al pensiero. "Beh, a essere onesti, Bill ed io abbiamo messo il veto su tutte le tonalità di rosa fin dall'inizio, ma fu il nostro unico intervento."

Luna scosse la testa, sorridendo. "Niente lavanda, quindi. Verde pallido e azzurro luminoso."

Harry ridacchiò e tornò al suo cibo.


-0-



"Mi ero chiesto quando mi avresti rintracciato." Commentò Harry, senza alzare lo sguardo dalla scopa su cui stava lavorando. "Onestamente mi aspettavo che saresti venuta da me dopo aver lasciato l'ufficio di Silente e che avrei trovato il mio letto in fiamme."

Fanny si stabilì sul trespolo della Stanza delle Necessità, proprio di fronte al ragazzo seduto sul pavimento. La fenice sembrava contenta di appollaiarsi e di guardare il lavoro d'incanto di Harry, per il momento, così l'adolescente proseguì.

Una volta che ebbe raggiunto un buon punto per fermarsi, Harry appoggiò la scopa di lato e guardò l'uccello. "Parla".

Fanny arruffò le piume, poi incontrò gli acuti occhi verdi di Harry e si collegò mentalmente con lui. Il ragazzo rabbrividì alla sensazione di avere qualcuno nella mente, anche solo nella parte più esterna, ma non buttò fuori la fenice, e così Fanny gli disse 'Albus è tornato da me con una storia su come nei sogni uccidi e torturi Voldemort. Io non sono una sciocca, bambino, anche se Albus si è bevuto le tue bugie. Che cosa sei?'

Le labbra di Harry si arricciarono in un sorriso freddo. "Così lui ci ha creduto, dopotutto? Eccellente. Sono un essere umano, anche se la Morte mi ha donato le abilità di un Dissennatore."

Fanny emise un suono arrabbiato. 'Ti stai tenendo sul vago, piccolo Signore Oscuro. Non prendermi in giro o ti brucerò fino alla morte'.

"Non mi minacciare, uccello, " sibilò Harry, gli occhi che mandavano scintille, mentre il suo potere raffreddava la camera. "So come mettere fine al tuo ciclo di rinascita. Tu non vuoi davvero sapere chi ne uscirebbe vincitore."

Fanny si ritrasse dall'aria gelida e si avvolse in un alone fiammeggiante per proteggersi.

Rimasero fermi per dieci minuti buoni, fissandosi in minaccioso silenzio.

Infine, sia il fuoco sia il freddo svanirono e furono avvolte dall'oscurità. "Ora, normalmente io davvero non m'interesso a quello che la gente fa con la propria vita, " commentò la Morte mentre appariva accanto a loro, "ma questo è ridicolo."

"Non riesci proprio a stare fuori dai piedi?" chiese Harry all'apparizione.

"No." Sbuffò la Morte e girò il cappuccio oscuro verso Fanny. "Non puoi ucciderlo, quindi non provarci nemmeno. Sta lavorando a mio nome e come sceglie di portare a termine il compito è affar suo."

Fanny cinguettò e Harry sentì le sue parole tradotte: "Di solito non giochi con la vita dei mortali, quindi cos'ha di così speciale questo qui?"

"Ha avuto tutti i miei doni, in un'altra vita, e mi diverte." rispose Morte.

Fanny rivolse gli occhi penetranti sul giovane Signore Oscuro. "Un'altra vita?"

"Sono morto come Maestro della Morte e la Morte mi ha dato una scelta. Non mi piaceva come andava il mondo, così ho scelto di tornare e risolvere il problema."

"Hai scelto di tornare per uccidere dei babbani indifesi."

"Quei ‘babbani indifesi' stavano mettendo fine a tutta la vita sul pianeta, quando sono morto, uccello."

Fanny lo guardò sorpreso e si voltò verso la Morte, interrogandola.

"In effetti, è stato davvero drammatico, " commentò la Morte. "Sono durati circa altre due settimane prima che le radiazioni derivate dalla loro guerra sradicassero l'ultima specie del pianeta." La sua voce assunse un tono irritato quando aggiunse "Mi sono sentita un po' inutile. Potete immaginare tutto un mondo già morto? Stavo per iniziare a costringere i morti a tornare in vita, per morire di nuovo a causa della radiazione, solo per mantenermi in attività."

"Guai a te." Scherzò Harry.

"E' stato terribile!" si lamentò Morte. "Ero senza lavoro ed è stato orribilmente noioso! Era dal tempo della stupida guerra fredda che non faceva così freddo. Ho dovuto rifare tutto sette volte, prima di trovare la persona giusta per disarmare quella bomba." Fece una pausa, poi girò il cappuccio oscuro verso Harry e ordinò: "Fai che non succeda di nuovo o escogiterò il peggior castigo in assoluto, per te, quando finalmente andrai all'inferno."

Harry alzò gli occhi. "Ci sto lavorando. Merlino!"

Fanny arruffò le piume. "E come, iniziando una guerra con i babbani, pensi di impedire loro di distruggere ogni forma di vita sul pianeta?"

"Non lo so, " rispose Harry, scrollando le spalle. "Ma nel frattempo posso fare in modo che i magici non si facciano sorprendere nei luoghi degli attentati, mentre cerco di trovare una soluzione praticabile. L'ultima volta abbiamo iniziato le rappresaglie troppo tardi e loro erano tecnologicamente molto più avanzati. Questa volta, saremo preparati per tempo."

"Che cosa hai intenzione di fare? Costruire delle caverne sotterranee per nascondere tutti?" chiese la Morte. "Hai bisogno dei babbani per continuare a ripopolare la tua stessa specie."

Harry grugnì. "Non lo so. Le caverne sotterranee potrebbero essere fattibili, anche se un po' claustrofobiche, dopo troppo tempo. No, Luna ha accennato a qualcosa sulla luna. Dovrei discuterne con Tom."

"Voldemort sta lavorando con te?" Chiese Fanny . "Avrei pensato che ti avrebbe ucciso a vista."

"Non per mancanza di tentativi, " replicò Harry. "Ma ora abbiamo raggiunto un accordo e stiamo lavorando insieme."

"Sono entrambi malvagi, folli e geniali." Commentò la Morte. "Davvero un duo terribile."

"Lo prendo come un complimento." decise Harry.

Fanny cinguettò per ottenere di nuovo la loro attenzione. "Ti lascio ai tuoi affari, " informò Harry "ma non mi piaci."

"Non me ne frega niente, uccello." rispose Harry. "Ti eviterò al meglio delle mie capacità, se accetti di fare lo stesso."

"Bene." Fanny scomparve in una fiammata, lasciando Harry e la Morte soli nel nulla oscuro.

"Ho una domanda." disse Harry quando gli sembrò che la Morte si stesse preparando per andarsene.

Morte sospirò e si volse verso di lui. "Oh, molto bene. Ma solo perché sei il mio preferito."

Harry sbatté le palpebre, scosse la testa, poi chiese: "Avrei pensato che tu odiassi le fenici."

Morte piegò la testa di lato. "Odiarle? Le ho create io. Ogni volta che sono inghiottite dal loro elemento, muoiono, il che mi fa guadagnare un punto, quindi ottengono di rinascere di nuovo. Sono davvero fantastiche."

"Certo, fantastiche." disse Harry roteando gli occhi. "Eppure Fanny mi odia perché sono un assassino."

"Ha trascorso tanto tempo in compagnia degli umani, quindi di che ti meravigli? Ho creato la loro specie, non le loro personalità." Morte agitò una mano verso di lui. "Vai a giocare con le tue scope e, se vuoi spostare il tuo popolo nello spazio, attieniti alla luna, hm? Gli altri pianeti sono fuori dalla mia area di competenza."

Harry lo salutò e la sala ritornò alla sua illuminazione originale. "La luna, eh?" mormorò, raccogliendo la sua scopa per lavorare ancora un po' sugli incantesimi.

 

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