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Autore: fulmineo    16/01/2017    0 recensioni
"Sono innamorata di te sin dal giorno in cui ti vidi, dall'alto della torre. Il mio sguardo si specchia nel tuo, i nostri cuori battono all'unisono e forse un giorno ci leggeremo come libri aperti... Ma non oggi, perchè la guerra mi chiama. Aspettami, io tornerò!"
Di solito le più belle storie d'amore iniziano con un fugace incontro e rapidi scambi di sguardi, il classico colpo di fulmine. Il problema è l'attesa, perchè quando la guerra ti porta lontano, non sai se ritornerai e, soprattutto, cosa troverai al ritorno nella tua Patria, che dovrai proteggere da un terribile despota e riprendere ciò che è tuo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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Passò una settimana e Robyn, aiutata dal padre e dalle amiche o da John, aveva iniziato a muovere piccoli passi e fu letteralmente un'impresa, visto che la castana faticava molto "Accidenti..."

"Fa male, cara?" Chiese Robert.

"Si, ma non posso mollare... Devo riprendermi al più presto per continuare a combattere!"

"Fai con calma, altrimenti guarirai a fatica!"

Robyn annuì col capo e suo padre la riaccompagnò nella sua capanna, ove vi erano Milena e Damien "Obbin!"

"Ciao, cucciolo... Vieni!" Disse la castana, sedendosi accanto al piccolo che, ricordando sempre le parole dell'altra madre, si sedette sulle gambe della castana, che gli baciò il capo.

Il bimbo si mise in piedi sulle gambe della madre facendo leva sulle sue spalle e le diede diversi bacetti sulla guancia sinistra "Ti voio bene!" Sorrise il piccolo e Milena guardò la dolce interazione.

"Te ne voglio anch'io, figlio mio!"

"Vieni, lasciamo cenare la mamma in pace... OK?"

"Si!" Disse il piccolo, che tornò a sedersi accanto a Robyn, che gli carezzò i capelli.

La castana cenò assieme alla compagna ed al piccolo, che si addormentò circa un paio d'ore dopo sulla sua coperta di lana, cucitagli dalla moglie di John "Ho avuto davvero paura di non poterlo più vedere..."

"Immagino. Non posso dire di capirti fino in fondo, ma immagino cosa provi..."

"Non potevo perdervi. Vi amo troppo... Siete il mio tesoro più prezioso!"

Milena sorrise, abbracciando la compagna, baciandola sulla guancia destra "E tu sei il nostro! Sei la speranza di tutti noi, ognuno ti vuole bene, a proprio modo..."

"E questo mi fa piacere!" Sorrise la castana e Milena con lei.

"Togli la maglia, devo cambiarti la fasciatura e fare la medicazione!"

Robyn obbedì e la mora deglutí innanzi al bel fisico della compagna, iniziando a spalmare sulla ferita che cicatrizzava pian piano l'unguento preparato da Miles, finché la castana non le prese le mani tra le proprie, facendole posare a terra la boccetta "Ti amo."

"Ti amo anch'io! Tantissimo."

La mora arrossí quando Robyn la tirò a sé, stringendola tra le proprie braccia e rubandole un bacio molto dolce, accarezzandole il collo con delicati bacetti "Mi mancava il contatto con la tua pelle..."

"Anche a me..." Sussurrò la mora, inclinando il collo verso destra per dare libero accesso alla compagna, voltandosi poi nel suo abbraccio "È da tanto tempo..."

"Già! Non voglio più perdere tempo."

Nuovi baci seguirono il primo, tutti pieni di passione e le due si stesero sulle coperte di yuta, ma entrambe dovettero fare attenzione alla ferita che Robyn portava al ventre, per evitare che si riaprisse ed infettasse.

Invece fuori dal campo, Eliza era seduta in riva al lago a guardare la luna piena "È bellissima, vero?"

"Berens!" Disse la ragazza, sobbalzando "Sei tu..."

"Scusa, non volevo spaventarti! Posso?"

"Certo... Siediti pure!" Sorrise la castana e Berens la ringraziò, sedendosi accanto a lei "Come mai sei qui?"

"Non eri nella capanna, così sono venuta a cercarti..."

"Hai appena finito il turno di guardia, dovresti riposare."

"Può essere pericoloso, qui fuori. Vieni, dai... Sarai stanca anche tu."

Berens s'alzò e tese la mano ad Eliza, che la strinse piano e la bionda la tirò in piedi, poi la prese in braccio "Ma...?!"

"Niente ma... Ti porto nella capanna in braccio!"

Eliza le cinse il collo con le braccia e le diede un bacio sulla guancia sinistra, accettando più che volentieri il galante gesto e Berens era più che felice di viziare colei che amava, perché aveva un sorriso bellissimo.

  
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