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Autore: Justice Gundam    18/01/2017    2 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 2 - Borgo Querciantica

"E così... questa è Borgo Querciantica. E' da qui che comincia tutto..." disse Heather con un pizzico di esitazione, guardando emozionata verso il centro della cittadina. Attorno a lei e a Shelly, si avvicendavano numerosi giovani aspiranti allenatori, tutti attorno alla loro età, che si affrettavano al laboratorio del professor Salicio per ricevere il loro primo Pokemon, e partire per il loro viaggio, creando un'atmosfera rumorosa ed allegra. La giornata era calda, con un sole brillante e una fresca brezza che rendeva la temperatura confortevole, e la cittadina stessa, mezza immersa nel verde lussureggiante di Tunod, riusciva a trasmettere una sensazione di gioia. Molti genitori erano andati ad osservare i loro bambini mentre partivano per il loro viaggio, ed Heather, di tanto in tanto, vedeva qualche mamma o papà che stringeva a sè il proprio figlio o la propria figlia, inconsapevole di offrire ad Heather uno spettacolo che faceva bruciare di nuovo ferite mai del tutto rimarginate.
Shelly, da parte sua, non poteva dire di sentirsi molto a suo agio. La graziosa piccola entomologa non si era mai sentita molto a suo agio in mezzo al trambusto, preferendo il silenzio di una camera in cui poteva dedicarsi alla lettura senza alcuna distrazione... e il fatto che in tutta quella confusione nessuno sembrasse accorgersi di lei tranne Heather non la aiutava di certo.

E nessuna delle due poteva impedire ai propri pensieri di tornare agli eventi di poco prima, a chiedersi cosa volessero dire, e se si sarebbero ripresentati...

"S-solo che adesso non so... esattamente cosa dobbiamo fare." mormorò esitante Shelly, cercando di non staccarsi mai eccessivamente dalla sua migliore amica. "V-voglio dire, vedo che... il l-laboratorio è d-da quella parte, ma... noi che abbiamo già dei P-Pokemon, cosa dovremmo fare?"

"Sto cercando di pensarci, Shelly... non è facile, con tutto questo trambusto!" esclamò Heather, facendosi un po' stizzita quando due bambini della sua età le corsero dietro le spalle, quasi spingendola a terra con la loro foga. "Hey! Almeno potreste chiedere scusa, voi due impiastri! Ugh... meglio che ci allontaniamo un po', qui non concluderemo niente!"

"V-va bene..." mormorò Shelly, cominciando a seguire la piccola domatrice di draghi verso un punto in cui la folla era meno fitta. Heather e Shelly si fecero in qualche modo strada nel trambusto, un po' sgusciando tra le persone, un po' chiedendo permesso... e un po' facendosi largo grazie alle "maniere gentili" di Heather che sgomitava per farsi largo!

"Ugh... e non state tutti pigiati qui! C'è gente che deve passare, santo cielo!" esclamò la bambina dai capelli fucsia, cercando di intrufolarsi tra due ragazzi più grandi di lei. "E voi due, non statevene qui come due statuine! Non c'è spazio, un po' più in là?"

"Non direi proprio, piccola sputafuoco!" si sentì rispondere quasi immediatamente da una squillante e decisa voce femminile, appartenente ad una dei due ragazzi che si erano inconsapevolmente trovati sul suo cammino. Si trattava di una ragazza alta, di circa tredici o quattordici anni, con i capelli di colore verde chiaro tenuti raccolti in una coda appena sopra la nuca, che indossava un completo anch'esso verde che consisteva in una maglietta a maniche lunghe di fattura effettivamente un po' rozza, un paio di hot pants di colore smeraldino, e un paio di scaldamuscoli per le gambe che partivano da metà coscia e arrivavano fino alla caviglia, mentre ai piedi indossava un paio di sandali infradito. Heather non aveva mai visto una persona vestirsi in maniera così stravagante... "Perchè vedi, noi siamo qui proprio perchè non abbiamo trovato posto altrove!"

"Chiko, chiko!" esclamò la Pokemon che stava al suo fianco con voce acuta e cristallina. Era una buffa e graziosa creatura dalla pelle di colore verde chiaro, che camminava su quattro zampette tozze con un artiglio piatto su ciascuna zampa e una corta coda, un collo largo e corto con la testa tonda, e dei boccioli verdi che circondavano il suo collo come una sorta di collana. I suoi occhi erano grandi e di colore rosso, ma nonostante ciò, non aveva per niente un'espressione minacciosa, e anzi appariva una Pokemon dolce ed allegra, impressione che in qualche modo veniva accentuata anche da quella buffa foglia che le spuntava dalla testa, svolazzando qua e là.

"Hm? Questa... questa è una Chikorita, vero?" chiese Shelly, chinandosi verso la graziosa Pokemon d'Erba che la guardava con un certo sospetto. La bambina dai capelli lavada cercò nella sua borsa e ne tirò fuori un Pokedex di colore nero bordato di azzurro, decorato da un disegno che formava una P... e lo aprì con la pressione di un pulsante, mostrando uno schermo tridimensionale sul quale apparve un ologramma incredibilmente ben fatto della Pokemon che le stava davanti.

"Chikorita, il Pokemon Foglia. Tipo Erba. Ama crogiolarsi al sole, ed emana una fragranza dolce e rilassante dalla foglia che le spunta dalla testa. Può usare la sua foglia per controllare il calore e l'umidità dell'ambiente, ma anche per tenere a bada il nemico durante un combattimento." disse il Pokedex con una voce computerizzata che imitava il timbro di quella umana con sorprendente precisione!

"Sì, è una Chikorita... ma cos'è quel Pokedex che avete con voi? Non ne ho mai visto un modello simile qui attorno!" affermò il secondo dei due ragazzi. Sembrava avere attorno ai 12-13 anni, e aveva i capelli neri che diventavano improvvisamente rossi sulle punte, pettinati in una serie di ciuffi appuntiti e disordinati sulla testa, e il cui abbigliamento consisteva di una maglietta nera con sopra una giacca a maniche lunghe dello stesso colore, pantaloni lunghi di colore blu-verde, e scarpe nere, e dava l'impressione di essere un tipo sveglio, anche se non aggressivo come la sua compagna dai capelli verdi. Ad accompagnarlo c'era un altro Pokemon, che evidentemente era il suo starter - un piccolo mammifero simile ad un toporagno grande come un grosso gatto, con un muso allungato e un paio di occhi perennemente chiusi, piccole orecchie nascoste tra il pelo della testa, e quattro corte zampette, delle quali quelle posteriori erano più robuste e scattanti. La sua corta pelliccia era di colore beige, che diventava scura sulla fronte, il muso e la schiena... e sulla schiena presentava quattro macchie tonde di colore rosso, dalle quali sprigionava di tanto in tanto una fiammata.

"Beh, è un Pokedex che viene da Reborn! O meglio, è l'ultimo modello che hanno sviluppato da quelle parti!" rispose prontamente Heather, guardando incuriosita i due starter dei ragazzi. Shelly fece un cenno con la testa, salutando educatamente il ragazzo e la ragazza più grandi, e diede un'occhiata anche al Pokemon del ragazzo...

"Cyndaquil, il Pokemon Fuocotopo, tipo Fuoco. E' timido e spesso se ne sta appallottolato, ma se viene attaccato si difende spruzzando fiamme scarlatte dal dorso. Più è arrabbiato, più le fiamme sul dorso diventano calde. Tuttavia, quando è stanco diventano fiammelle dalla combustione incompleta." disse il Pokedex, sopra il cui schermo era apparsa una perfetta riproduzione olografica in 3D dello starter del ragazzo.

"Reborn? Non è quel postaccio pieno di malavita e spostati oltre l'oceano?" chiese la ragazza dai capelli verdi, un po' sorpresa. Shelly non dava certo l'impressione di una che era vissuta in quel covo di vipere, anche se il cipiglio di Heather era verosimile per una persona vissuta in un luogo pericoloso come lo era Reborn City.

"Lo era una volta, stangona. Adesso non lo è più." replicò Heather freddamente. Lei e la ragazza più grande si squadrarono con aria di sfida - sembrava che tra loro ci fosse antipatia a prima vista! "Il Team Meteora, i malfattori che facevano quello che volevano da quelle parti, è stato sconfitto per sempre. E adesso, io e la mia amica abbiamo deciso di affrontare una Lega Pokemon dopo tutto quel tempo in cui eravamo troppo impegnate a guardarci le spalle per poter allenare i nostri Pokemon. Guarda caso, abbiamo pescato la Lega di Tunod! Non siete molto aggiornati su quello che succede in giro per il mondo, da queste parti!"

"Evidentemente non ce n'era bisogno... e ditemi, per caso sareste state voi due a mettere fine al Team Meteora, soldi di cacio?" la stuzzicò la ragazza vestita di verde, strizzando un occhio e guardando Heather con un'espressione di sfida. Shelly giocherellò nervosamente con le dita, non sapendo se fosse il caso di intervenire mentre la sua migliore amica e la ragazza più grande si guardavano con tanto di scintille elettriche che sfrecciavano tra i loro occhi.

"Chikorita?" esclamò la Chikorita della ragazza, muovendo con fare sicuro la foglia sulla sua testa...

"Okay, okay, ragazze, non c'è bisogno di litigare." rispose il ragazzo dai capelli neri. Il suo Cyndaquil si mise a fianco della Chikorita della ragazza dai capelli verdi, facendole cenno di non farsi provocare. "E quindi, voi due siete di Reborn, eh? Avevo sentito dai notiziari che il Team Meteora, l'organizzazione criminale che spadroneggiava a Reborn, era stato finalmente sconfitto. Spero che questo voglia dire che per il vostro paese sia giunto il momento di ricostruire ciò che è andato perduto."

"Lo speriamo anche noi..." affermò Shelly sorridendo speranzosa. "Tuttavia... io non sono proprio di Reborn. Sono... ehm... sono nata ad Azalina, nel continente di Johto... un po' ad est rispetto a qui..."

"Azalina? Ah, già, certo... la città famosa per la fiera degli Slowpoke e per la sua palestra di Pokemon Coleottero!" rispose la ragazza dai capelli verdi. "Beh, buono a sapersi, significa che non siete delle dilettanti in ogni caso. Il mio nome è Chelle, e questa è la mia starter, Chikorita. Niente male, eh?"

"Chikorita!" affermò Chikorita con fierezza. "Chiko chiko, chikorita!"

"Quill? Cyndaquil..." mormorò il Cyndaquil del ragazzo, che guardò la starter di tipo Erba con espressione dubbiosa. Scosse la testa, come se ormai fosse abituato a certi colpi di testa della graziosa Pokemon Foglia, e si voltò verso il ragazzo con i capelli appuntiti, facendogli un cenno per dirgli che era il momento che lui si presentasse.

"Giusto, dove avevo la testa..." disse il ragazzo, togliendosi un po' di polvere dai vestiti. "Il mio nome è Percy, e vengo da Ciocolina, una città non troppo distante da Borgo Querciantica... è giusto al di là del lago, tanto per darvi un'indicazione." Indicò con un braccio la strada che dall'affollata piazza centrale proseguiva verso le rade foreste appena fuori da Borgo Querciantica, e raggiungeva un laghetto cristallino appena visibile da quella distanza.

"Beh, allora vorrà dire che presto visiteremo la tua città, visto che stiamo partendo anche noi per il nostro viaggio." disse Heather, ora un po' più socievole. Gettò una breve occhiata alla ragazza di nome Chelle, che rispose alzando le spalle e guardando da un'altra parte con una faccia da finta innocentina! "Comunque... il mio nome è Heather Molinar, ho dieci anni, e sono specializzata in Pokemon Drago... anche se per ora ho soltanto Shelgon, Vibrava, Druddigon e Noivern."

"Beh, non posso certo dire che sia male, come squadra!" affermò Percy con un cenno della testa, sgranando gli occhi impressionato.

"IO invece... mi chiamo Shelly Citra, ho dodici anni e come ho detto, vengo da Azalina. Ho vissuto per diverso tempo... lì a Reborn, ed è stato lì che ho conosciuto Heather..." si presentò la piccola entomologa, inchinandosi davanti ai due ragazzi più grandi e facendo ondeggiare un po' la sua lunga treccia. "Comunque, io sono specializzata in Pokemon Coleottero! Sono la mia passione, a parte la lettura!"

"Pokemon Coleottero, eh?" chiese Chelle, sfregandosi il mento. "E vieni da Azalina... fammi indovinare, sei in qualche modo imparentata con il capopalestra Raffaello, vero?"

Il viso di Shelly si illuminò come sempre faceva quando Raffaello veniva menzionato. "Sì, certo! Lui è mio fratello! E l'ho sempre ammirato fin da quando ero piccola! Ho sempre sognato di diventare brava come lui, e adesso che io e la mia migliore amica possiamo partire per il nostro viaggio... beh, forse ne avrò la possibilità!" affermò. "Ehm... c-comunque... ecco, noi volevamo giusto parlare con... con il professor Salicio per avere qualche dritta su quello che ci potrebbe aspettare... qui a Tunod!"

"Aaah, capisco. Beh, non siete delle dilettanti, ma non sottovalutate neanche la lega che vi trovate davanti." disse la ragazza dai capelli verdi. "Beh, se avete intenzione di competere nella lega di Tunod, sappiate che parteciperò anch'io! Sarà anche la mia prima volta, ma non ho nessuna intenzione di fare la figura della pivellina! Vedrete come diventerà forte la mia squadra!"

"Chikorita, chiko chiko..." affermò Chikorita con fare sognante, immaginandosi già come una possente e fiera Meganium che troneggiava assieme alla sua allenatrice sul podio della vincitrice al Grande Stadio della Lega Pokemon di Tunod!

"Anche per me è la prima volta... ma il mio Cyndaquil è carico e pronto a dare battaglia a qualunque avversario!" continuò Percy, prendendo in braccio il suo grazioso starter di Fuoco ed accarezzandolo sulla testa. Cyndaquil reagì con evidente gradimento, tenendo gli occhi chiusi ed emettendo un verso di piacere. "Hehehee... e con un Pokemon così simpatico dalla mia parte, voglio proprio vedere se non ce la farò!"

"La simpatia di un Pokemon non ha nulla a che vedere con il successo, amico!" esclamò Chelle, con un tono di amichevole presa in giro, sottolineato dalla lieve gomitata che la ragazza diede al suo amico. "Piuttosto, ti farò vedere io come si fa a salire in cima alla Lega POkemon di Tunod! La mia squadra sarà così ben allenata, che farai fatica a riconoscermi, una volta che avrò finito!"

"Sei spavalda, mia cara Chelle, ma non hai dimenticato un piccolo particolare? Anzi, due?" affermò il giovanotto dai capelli neri. Il suo Cyndaquil indicò verso Heather e Shelly che erano rimaste ferme lì vicino... con Heather che guardava da un'altra parte, tenendo le mani dietro la nuca con espressione disinteressata. "Le nostre due amichette di Reborn, qui presenti, non sono delle principianti! E parteciperanno anche loro alla Lega Pokemon di Tunod di quest'anno... credo che ci troveremo di fronte delle rivali piuttosto agguerrite!"

Shelly ridacchiò imbarazzata e si sfregò la nuca con una mano. Non era certo abituata ad essere notata in quel modo, dopo quasi tutta una vita passata ad essere ignorata in favore del suo più talentuoso fratello maggiore. "Hehehee... addirittura... beh, noi... cercheremo senz'altro di fare del nostro meglio, ma non credo di essere poi un'allenatrice così brava!"

"Oh, e non fare la modesta, Shelly! Abbiamo fatto o no parte della resistenza che ha liberato Reborn dal Team Meteora?" esclamò Heather. "E poi non vedo l'ora di dare una lezioncina a questa simpaticona! Ti faccio vedere io cosa vuol dire affrontare dei veri ostacoli!"

Chelle ghignò con fare sicuro. "See, see... al momento, certo, non posso gareggiare con te, sei troppo forte per me. Ma... tra non molto, ci affronteremo in una vera lotta di Pokemon, e allora ti farò vedere io chi è la più forte!" esclamò, guardando Heather dall'alto in basso. "Ma in ogni caso... credo che fareste bene a dare un'occhiata al laboratorio, visto che la folla si sta finalmente diradando..."

"Hm? Hanno già finito?" chiese Heather, un po' stupita di vedere che la folla di bambini e ragazzi che si era riunita là attorno si era ridotta di molto. Numerosi allenatori di Pokemon in erba si stavano allontanando lungo la strada principale o stavano tornando a casa con entusiasmo per far vedere i loro primi Pokemon alle loro famiglie - Heather e Shelly guardarono con attenzione gli starter che accompagnavano i bambini, e videro che oltre ad alcuni Chikorita, Totodile o Cyndaquil, si vedevano anche numerosi Piplup, Chimchar, Turtwig, e anche qualche Shinx ed uno o due Riolu! "Accidenti, avevano ragione a dire che hanno una grande scelta di starter qui a Tunod... vedo che ne avete addirittura otto!"

"Già, una volta erano disponibili solo Cyndaquil, Totodile e Chikorita... ma da quando qui a Tunod hanno cominciato a diffondersi Pokemon di altre regioni, abbiamo potuto espandere la nostra scelta, e adesso c'è la possibilità di selezionare anche i tre starter della regione di Sinnoh, Shinx o Riolu." affermò Percy con sicurezza. "Comunque, adesso il professor Salicio dovrebbe essere disponibile per parlare con voi, quindi... venite, vi accompagnamo!"

"Per me non c'è problema, ma... deve proprio venire anche lei?" borbottò Heather. Mentre lei e la sua migliore amica cominciavano a seguire Percy ed il suo Cyndaquil verso il laboratorio, Chelle si affiancò alla bambina dai capelli fucsia e le arruffò i capelli con la mano, con abbastanza forza da lasciare Heather intontita per un istante! C'era qualcosa in Chelle che ad Heather proprio non piaceva, e la bambina stessa non sapeva esattamente di cosa si trattasse.

"Certo che devo venire anch'io, piccola! Percy è il mio migliore amico, e a questo punto voi siete le mie rivali!" affermò Chelle, parlando come se fosse già stato tutto deciso! "Quindi, mi sembra giusto che mi impicci un po' anch'io dei vostri affari, no? Heheheheheeee..."

"Non... non sono sicura di aver capito la logica di tutto questo..." disse Shelly, con un grosso gocciolone di sudore che le scendeva lungo la testa. La Chikorita di Chelle ed il Cyndaquil di Percy si piazzarono l'una a fianco dell'altro, e la graziosa Pokemon Foglia tirò un breve sospiro prima di rivolgersi al suo "collega", dando l'impressione di non essere molto convinta delle due nuove arrivate.

"Chikori, chikorita?" cinguettò rivolta a Cyndaquil. Il simpatico Pokemon Fuoco, tuttavia, non sembrava condividere le preoccupazioni della starter di Chelle, e rispose con un'alzata di spalle, facendo scaturire una fiammata dai puntini rossi sulla sua schiena.

"Cyndaquiiil..." affermò, dando una rapida occhiata ad Heather... il cui sguardo continuava a puntare quasi minacciosamente contro una tranquillissima Chelle, che si comportava come se stesse portando delle vecchie amiche a vedere un film al cinema! Questo modo di fare stava spiazzando la sospettosa Heather, e anche Shelly si sentiva un po' a disagio nel trovarsi davanti ad una persona dal carattere così sopra le righe.

Il fatto che i bambini rimasti nella piazza centrale di Borgo Querciantica stessero tutti guardando verso le due nuove arrivate non aiutava certo la timida entomologa a sentirsi a suo agio...

"Quil, quil. Cyndaquil." affermò il piccolo Pokemon Fuocotopo, facendo un cenno con la testa a Chikorita come per dirle di non preoccuparsi tanto. Alla Pokemon Foglia sembrava più che altro che Cyndaquil non vedesse l'ora di evolvere per poter affrontare i Pokemon di Heather e Shelly ad armi pari. Non era una cosa che a lei interessasse così tanto, visto che a lei importava soprattutto di far vincere la sua allenatrice e fare in modo che il suo sogno di diventare una grande allenatrice si realizzasse... ma decise che tanto valeva lasciar correre e non contraddire Cyndaquil. Del resto, pensò tra sè la Pokemon Foglia, il fatto che Heather e Shelly non fossero delle dilettanti voleva dire che potevano essere una buona prova per lei e per i Pokemon che da lì a poco si sarebbero uniti al gruppo di Chelle...

"Okay, siamo arrivati!" affermò Percy, raggiungendo la porta d'ingresso del laboratorio di Borgo Querciantica - un edificio bianco e dall'aspetto ben tenuto, ad un solo piano ma particolarmente grande ed ampio, con delle antenne dall'aspetto complesso sul soffitto, e una porta automatica che si apriva grazie ad una piccola telecamera posta sul suo stipite. In quel momento, la porta era aperta, permettendo di dare una sbirciata all'interno del laboratorio, dove il professor Salicio, in mezzo a numerosi terminali altamente tecnologici e dall'aspetto un po' inquietante, stava distribuendo qualche starter agli ultimi ragazzini rimasti. Il più famoso studioso di Pokemon di Tunod era un uomo di una certa età, che probabilmente si stava avvicinando alla sessantina d'anni, con i capell brizzolati e un po' radi, e un paio di folti baffi dello stesso colore grigio quasi argentato, che indossava un completo beige scuro composto di pantaloni e giacca, con le scarpe di un colore un po' più scuro e una bombetta in pefetto stile inglese sulla testa. Un orologio da tasca di modello ormai antiquato spuntava leggermente dalla tasca sinistra della sua giacca, e sotto la sua giacca si vedevano di sfuggita una camicia bianca ben tenuta e una cravatta, che contribuivano a dargli un aspetto nobile e distinto.

Il gruppetto di allenatori e Pokemon si fermò sull'ingresso del laboratorio, attendendo che il professore finisse di distribuire gli starter. Da dove si trovavano, Heather e Shelly riuscivano a vedere che una bambina aveva con sè un grazioso Shinx e lo stava già coccolando, mentre un ragazzino con un paio di spessi occhiali da vista abbracciava il suo Riolu. Heather ammise tra sè di provare un pizzico di invidia - magari avesse avuto nche lei la fortuna di ricevere il suo starter in quel modo...

"Yu-huuuu! Guardate il mio Shinx quant'è carino!"

"Sì, non c'è male. Ma sono sicuro che il mio Riolu potrebbe batterlo senza tanti problemi!"    

"Perchè non proviamo? Vieni fuori che facciamo la nostra prima battaglia!"

"Heh... e va bene, ma non perderò!"

"Shishinx!"

"Riooooolu!"

"Hohohooo.. sempre pieni di entusiasmo, questi giovani allenatori!" commentò il prof. Salicio con voce profonda, per poi rivolgersi ai due giovanissimi allenatori - dovevano avere la stessa età di Heather, forse solo un po' di più - e fare loro qualche dovuta raccomandazione. "Bene, ragazzi, sono contento per voi. Ma ricordatevi che questi Pokemon non sono giocattoli vivi. Hanno sentimenti e bisogni come noi uomini, e per noi sono degli amici e dei compagni di viaggio."

"Certamente, professor Salicio! Ce ne ricorderemo!"

"Grazie mille! A presto!"

I due bambini uscirono rapidamente dal laboratorio, evitando di poco il gruppo di Heather e Shelly che attendeva vicino alla porta... e la bambina dai capelli fucsia, pensando che finalmente era venuto il momento di parlare con il luminare di Pokemon di Tunod, si schiarì la voce e si rivolse al professore.

"Professor Salicio?" chiese Heather. "Professor Salicio, è... disponibile? Forse le hanno già detto di noi... siamo Heather e Shelly, e siamo qui per... registrarci alla Lega di Tunod!"

Immediatamente, l'uomo si voltò verso le nuove arrivate e le guardò con un pizzico di sorpresa. "Oh, bene, bene, molto bene... voi siete le allenatrici di Reborn di cui ho sentito parlare, giusto?" disse il prof. Salicio, facendo cenno alle due bambine di entrare. "Shelly Citra ed Heather Molinar. Ho sentito che siete due giovani allenatrici di talento, e vi do il benvenuto a Tunod. Spero che il vostro soggiorno qui sia proficuo... e soprattutto, che non abbiate problemi."

Shelly, ancora un po' intimorita dalla situazione a lei poco familiare, rispose sorridendo timidamente e facendo un cenno con la testa, mentre Heather si schiarì la voce per rispondere. "Beh... diciamo che come primo giorno, non è stato male." affermò. "Dobbiamo ringraziare anche Percy e Chelle, qui presenti, per averci dato una mano ad orientarci." Indicò con un cenno i due neo-allenatori dietro di lei, ed entrambi loro annuirono per confermare quello che la giovane allenatrice di draghi aveva detto.

"Ora... ehm... ora saremmo qui per iscriverci ufficialmente... alla Lega di Tunod..." continuò Shelly.

"Oh, certo, ovviamente. Se non vi iscriveste, non potreste partecipare al torneo annuale." rispose Salicio. "Quindi... prego, se voleste darmi per qualche attimo i vostri Pokedex, io provvederò a far pervenire i vostri dati alla Lega di Tunod."

Le due bambine porsero al professore i loro dispositivi elettronici, che Salicio prese con un cenno di ringraziamento e piazzò sopra un tavolino, vicino ad un computer. Collegò ciascun Pokedex ad una presa USB con dei cavi, e digitò alcune righe alla tastiera, con il risultato che lo schermo delle enciclopedie elettroniche lampeggiò per qualche istante, segno che l'iscrizione era stata accettata. Dopo aver avuto la conferma che tutto era andato a buon fine, il prof. Salicio distaccò i cavi USB dal computer e restituì i Pokedex alle due ragazzine di Reborn. "Ecco fatto, adesso dovreste essere a posto. Siete ufficialmente registrate come partecipanti alla Lega di Tunod."

"G-grazie, professor Salicio!" rispose Shelly, riprendendo il suo Pokedex assieme alla sua migliore amica.

"Di niente. Piuttosto, penso che sia il caso di dirvi due cose riguardo la Lega di Tunod, giusto perchè voi siate preparate a quello che vi aspetta lungo il viaggio..." affermò il professore. "Percy, Chelle, volete venire anche voi? Vi ho già detto queste cose, ma magari volete accompagnare le nostre nuove amiche."

Heather storse il naso. Non avrebbe esattamente definito Chelle un'amica, anche se almemo Percy sembrava un po' più a modo... la ragazza dai capelli verdi, da parte sua, restituì alla bambina un sorrisetto trionfante.

"Con molto piacere." rispose Percy. Il suo Cyndaquil emise un acuto verso di entusiasmo e accese una fiammata sulla sua schiena, e il professore guidò il gruppetto di allenatori fuori dal suo laboratorio e di nuovo nella piazza principale di Borgo Querciantica, in mezzo al quale spiccava la strana scultura che le bambine avevano già visto prima - una rappresentazione di tre degli starter di Tunod, Cyndaquil, Chikorita e Totodile. "Allora, ragazze, è il caso che voi sappiate che, un po' come in molti altri continenti, la Lega di Tunod consente l'accesso dopo aver ottenuto otto Medaglie."

"A capo della Lega Pokemon di Tunod si trova il Campione, il signor Griso, che tra l'altro è mio fratello maggiore. Appena sotto di lui, abbiamo i Superquattro - Rosalba, Magnus, Tania e Nerone." continuò a spiegare Salicio. "Una cosa un po' particolare della Lega di Tunod è che i nostri Superquattro non sono specializzati in un tipo in particolare. I loro Pokemon sono invece selezionati in base al colore - ognuno dei Superquattro ha Pokemon che corrispondono ad un particolae schema cromatico. Per esempio, uno potrebbe avere solo Pokemon rosa, mentre un altro, solo Pokemon viola, mi spiego?"

"E' un modo di fare un po' originale, lo so." disse Chelle alzando le spalle. "D'altronde, è perfettamente nel diritto di una Lega Pokemon indipendente, e nessuno se n'è mai lagnato."

"Okay..." mormorò Heather non troppo convinta, con tanto di gocciolone di sudore che le scendeva dalla nuca, e una piccola Yanma stilizzata che svolazzava allegramente dietro di lei...

"Nel corso della vostra avventura, incontrerete molti Pokemon, tra cui anche alcuni che provengono da luoghi finora sconosciuti." affermò Salicio, riprendendo il discorso alle due allenatrici più giovani. "Penso che nei luoghi più caldi potrete addirittura trovare qualche Pokemon proveniente dal continente di Alola. E' da un po' che viene segnalata la loro presenza in alcune zone di Tunod."

La notizia fece illuminare in volto Shelly. "Alola? Volete dire... quel bellissimo arcipelago inmezzo all'oceano?" esclamò la piccola entomologa. "Aaaaah, ho letto molte cose su Alola, e ho visto anche i Pokemon che ci vivono! Come mi piacerebbe vederne uno dal vivo! Dov'è che si trovano, professor Salicio? La prego, me lo dica!"

"Non capisco perchè ti ecciti tanto, Shelly..." disse Heather con fare corrucciato. "Sono dei nuovi Pokemon, e allora?"

Gli occhi di Shelly continuarono a sbrilluccicare, e delle stelline dorate si accesero attorno a lei, che guardava trasognata nel nulla. "Ma non capisci, Heather?" esclamò raggiante. "C'è una bella differenza tra leggere un libro sui Pokemon di Alola e vederli dal vivo! Per una come me, questa è un'occasione da non perdere!"

"E va bene... vorrà dire che non appena ne avremo la possibilità, andremo a cercare qualche Pokemon di Alola, se ci sono davvero." rispose la più giovane delle due amiche, massaggiandosi la fronte con una mano. Non ebbe il tempo di continuare prima che Shelly le si gettasse al collo con entusiasmo, abbracciandola davanti ai sorpresi Percy e Chelle, e ad un professor Salicio evidentemente divertito.

"Yu-huuuuu! Sei grande, Heather! Lo sapevo che avresti capito!" esclamò, stringendo la sua amica in un abbraccio quasi soffocante! "Non vedo l'ora! Non vedo l'ora!"

"Ugh... per quanto... apprezzi... la gratitudine... ho bisogno... di ossigeno..." mormorò Heather, il cui viso stava diventando di un comico colore azzurro.  Percy, Chelle e i loro Pokemon restarono ad osservare con vago stupore la scena tra le due amiche, e la Chikorita della ragazza dai capelli verdi mosse la foglia che le cresceva sulla testa come per dire di no. Aveva appena conosciuto la sua allenatrice, e già incontravano due tipe strambe...

"Chikorita..." affermò la piccola Pokemon Erba.

Il professor Salicio sembrò capire, e fece una bonaria risata a mezza bocca. "Hohohohooo, non essere troppo rigida, Chikorita. Dopotutto, vedere quelle due mi ricorda un po' gli anni della mia giovinezza, di quando ero entusiasta e pieno di energia come loro!" affermò. "Eh, quanti anni sono passati!"

"Okay, okay... quindi, fatto questo, possiamo cominciare il nostro viaggio, giusto? Ora siamo riconosciute come partecipanti, vero?" chiese Heather, cercando di mantenere un'aria seria e distaccata nonostante tutto. Ancora una volta, constatò con un pizzico di acredine che non era abituata ad un luogo tranquillo e sicuro come Tunod, e si rendeva conto che stava apparendo un po' troppo sul chi vive.

"Certo, adesso siete libere di partecipare e farvi battere da me e dalla mia Chikorita!" affermò Chelle. "Heheheee, certo, adesso siete voi più forti, ma aspettate di vederci all'opera! La nostra squadra sarà imbattibile!"

"Cyndaquil!" esclamò il Cyndaquil di Percy, deciso a non essere da meno, e il ragazzo dai capelli neri e rossi si passò un indice sotto il naso e rivolse alle ragazze un sorrisetto arguto.

"Mi sa tanto che il mio Cyndaquil ha detto una cosa sensata. Aspettiamo di vedere cosa sai fare, Chelle, e vediamo un po' con che squadra ti presenterai al torneo!" affermò con sicurezza. "E non fare l'errore di pensare che Heather e Shelly non siano anche loro in grado di diventare molto più forti!"

Heather, sentendosi punta nell'orgoglio, volle aggiungere qualcosa, e si parò davanti a Chelle, puntandole contro un indice. "Appunto! Te lo dico subito, spilungona, ci incontreremo al torneo di Tunod di quest'anno, e io e i miei Pokemon Drago ti conceremo per le feste! Questo è poco ma sicuro!"

"Ehm... andiamo, Heather, non è il caso di esagerare..." cercò di trattenerla Shelly.

"Raccolta la sfida, eh?" replicò Chelle, per nulla intimorita - anzi, a giudicare dal suo sorrisetto, la reazione di Heather era esattamente quello che la ragazza più grande voleva. "E va bene, voglio proprio vedere cosa farete quando ci incontreremo al Torneo di Tunod! Per il momento... io vado ad allenarmi! Mi raccomando, vedete di non farvi aspettare troppo, branco di Slowpoke! Vieni, Chikorita, comincia il nostro viaggio! Hahahahaaa!"

Con una risata impertinente, Chelle si staccò dal gruppo e si allontanò salutando con una mano, seguita a ruota dalla sua Chikorita che si fermò giusto un istante per salutare con la foglia che le cresceva sulla testa, e cacciò fuori la lingua! Percy alzò le spalle rassegnato, ormai abituato a certi modi di fare della sua amica, e la salutò a sua volta, mentre Heather restava lì, a braccia conserte, a guardare con rabbia in direzione di Chelle, e il professor Salicio alzava gli occhi al cielo con ironia.

"Ma chi si crede di essere, quella lì? Fa del suo meglio per farmi arrabbiare o cosa?" borbottò la bambina dai capelli fucsia. "Tsk, buon per lei che non ha avuto l'idea di sfidarmi, perchè io non aspetto altro che il momento giusto per darle una lezione che non si scorderà mai! Parola mia!"

"E che ci vuoi fare? Chelle è fatta un po' a modo suo." affermò Percy, prendendo di nuovo in braccio il suo Cyndaquil, che disse di sì con la testa. Anche nel breve tempo in cui l'aveva conosciuta, il piccolo Pokemon Fuoco aveva capito più o meno di che risma fosse quella ragazza. "Ma non fatemi intimorire troppo. Chelle potrà fare la dura, ma è una brava ragazza, in fondo."

"Beh... se lo dici tu, Percy..." mormorò Shelly massaggiandosi la nuca. "Io... ehm... no è per giudicare, ma... non posso dire che la prima impressione della mia amica sia stata un granchè..."

"Quella è un pallone gonfiato, e ci penserò io a farle abbassare la cresta!" sentenziò Heather sferrandosi un pugno sulla mano.

Per fortuna, ci pensò il professor Salicio a raffreddare un po' l'animo della piccola ed irascibile domatrice di draghi. "Beh, effettivamente il modo di fare di Chelle più essere un po'... sopra le righe, diciamo. E' stata mia allieva alla scuola di Pokemon, e ha sempre avuto molto talento... e poca modestia, una combinazione non esattamente salutare per un giovane. Ma vi posso assicurare che Chelle ha buone intenzioni. Avrete modo di conoscerla meglio nel corso della vostra avventura. Piuttosto... perchè non mi fate vedere un po' i vostri Pokemon? Giusto a titolo di curiosità personale, tutto qui."   

"Sì, con piacere, professor Salicio!" affermò Shelly, contenta che il professore avesse trovato un modo per distrarre Heather dalla sua arrabbiatura. La sua amica era capace di tenere il broncio abbastanza a lungo, e lei lo sapeva meglio di tutti. "E poi... credo che i nostri Pokemon saranno contenti di sgranchirsi un po' e di vedere da loro com'è Tunod! Forza, ragazzi, finalmente potete venire fuori... e fino a domattina, potete correre quanto volete!"

Shelly aprì le sue Pokeball una alla volta, facendo uscire i Pokemon che l'avevano aiutata nello scontro con il Team Meteora - un Volbeat, una Beedrill, un Galvantula, un Ariados, una Yanmega e uno Scizor. Ognuno di loro si mise in posizione di guardia non appena uscito dalla sua sfera, come tanti soldatini pronti a difendere la loro allenatrice!

"Beeeeeedriiiiiill!" esclamò Beedrill, puntando le sue braccia-lance davanti a sè e drizzando le antenne. Scizor sferrò un fendente in aria con una delle sue chele, e si mise in ginocchio, in una posa da samurai, mentre Galvantula alzò le zampe anteriori e arruffò la sua pelliccia elettrificata in modo da sembrare più grande. Dava l'impressione di essere una squadra forte e ben allenata, e Percy e Salicio non poterono fare a meno di esprimere la loro ammirazione.

"Niente male davvero! E' un po' inusuale che una ragazza preferisca i Pokemon Coleottero, ma vedo che ci sai fare, Shelly!" commentò Percy. Shelly arrossì imbarazzata e si mise una mano davanti alla bocca in segno di timidezza, ma il suo Volbeat le diede una pacchetta amichevole sulla spalla come per dirle di non essere troppo modesta.

"Vol volbeat!" esclamò il simpatico Pokemon lucciola, la coda che si illuminava ad intermittenza.

"Shelly conosce molto bene i Pokemon Coleottero. Lei... legge sempre un sacco di libri! E' davvero un topo di biblioteca!" affermò Heather, ora di umore migliore. "E ora, beh... credo che sia il momento di presentarvi i miei Pokemon! Forza, ragazzi, venite pure fuori!"

Heather prese le sue quattro Pokeball e le lanciò in aria, facendo uscire i suoi guerrieri: il suo Shelgon, la forma evoluta del Bagon che era stato il suo primo compagno di avventura e sventura; il suo Vibrava, il suo Noivern - una sorta di incrocio tra un drago ed un pipistrello, con delle grandi orecchie ed un paio di ali membranose; e infine, il Pokemon che per ultimo era entrato a far parte della sua squadra, il suo Druddigon, un grosso drago alto un po' meno di una persona normale, ricoperto di affilate squame blu-verdi, la testa rossa ornata di creste appuntite, e numerosi spuntoni rossi che fuoriuscivano dalle braccia e dalla spina dorsale, dandogli un aspetto feroce e battagliero.

"DRRRRRRUDDIGON!" esclamò il feroce Pokemon Grotta, aprendo le braccia e mostrando i suoi letali artigli, con il risultato che la maggior parte dei Pokemon lì vicino si tirarono indietro in un moto di paura. Druddigon ghignò, soddisfatto del risultato della sua "esibizione"... almeno finchè Heather non tirò fuori un ventaglio di carta e non gli diede una pacca sulla testa con espressione esasperata.

"Per favore, Druddigon, la conosciamo già questa messinscena..." affermò la bambina dai capelli fucsia. "Lo sappiamo che in realtà non faresti del male a nessuno, quindi piantala di fare il buffone!"

"Gon..." grugnì Druddigon, piuttosto seccato che la sua entrata in scena fosse stata rovinata così. Lo Shelgon di Heather, uno dei pochi che non si era lasciato impressionare, ridacchiò beffardo, ottenendo in cambio un'occhiataccia da parte del Pokemon Grotta.

"Ehm... comunque... ecco, questi sono i nostri Pokemon. Sono i nostri compagni che ci hanno aiutato a combattere e sconfiggere il Team Meteora." affermò Shelly, permettendo al suo Volbeat di atterrarle sulla spalla. Il suo Galvantula emise un verso cinguettante e si strusciò sulla gamba della sua allenatrice, come un gatto che fa le fusa al suo padrone. "E... adesso siamo qui per cominciare il nostro viaggio nel continente di Tunod... speriamo che sarà un'esperienza interessante per noi e per i nostri Pokemon."

Ariados alzò le zampe anteriori ed annuì, aprendo e chiudendo le mandibole mentre emetteva un verso acuto e melodioso simile a quello di Galvantula. "Ariad!"

"Vern, noivern!" esclamò la Noivern di Heather con voce acuta e stridula. Impressionati, Percy ed il suo Cyndaquil si tennero ad una certa distanza, osservando i Pokemon delle due bambine. Per quanto fossero giovani, davano veramente l'impressione di essere allenatrici esperte e sicure di loro - in particolare Heather, visto che Shelly si teneva sempre un po' sulle sue - e i loro Pokemon erano chiaramente forti e ben addestrati.

"Beh... che posso dire, sono veramente colpito. Non trovi anche tu, Cyndaquil?" rispose Percy, ricevendo in cambio un cenno affermatico da parte del suo grazioso starter di Fuoco, che non nascose un brivido di paura osservando Noivern e Druddigon. In effetti, ammisero tra sè sia il Pokemon che il suo allenatore, avrebbero dovuto fare abbastanza strada per potersi misurare da pari a pari con le squadre di Shelly e di Heather. "Davvero incredibile. Dovete essere davvero due allenatrici molto abili!"

"G-grazie..." affermò imbarazzata Shelly, accarezzando prima la sua Beedrill e poi la sua Yanmega, che risposero emettendo un ronzio soddisfatto. "Speriamo... che i nostri Pokemon siano in grado di affrontare... le prove che ci attendono qui a Tunod! Noi... continueremo ad allenarli, al meglio delle nostre possibilità!"

"Galv!" affermò Galvantula, ansiosa di cominciare il viaggio. Il Vibrava di Heather spalancò le sue "ali" e si mise in posa, a sua volta desiderosa di mettersi un po' in mostra.

Il professor Salicio annuì, sfregandosi il mento con una mano. "Hmm... veramente due squadre ben strutturate, e riesco già a sentire quanto è saldo il legame che vi unisce." affermò.

Heather annuì gentilmente, tenendo in braccio il suo Shelgon, che si accoccolò su di lei con affetto. "E' vero... Shelgon ed io siamo stati assieme fin da prima che mio padre... beh... se ne andasse... allora era solo un Bagon, e abbiamo condiviso praticamente tutto assieme."

"E i miei Pokemon Coleottero sono stati i miei più grandi amici assieme ad Heather... almeno finchè non ho imparato a farmi altri amici e a non chiudermi più in me stessa..." affermò Shelly. "Possiamo dire... che se non fosse stato per i nostri Pokemon, noi ora saremmo chissà dove..."

"Capisco..." disse Percy, sentendosi d'improvviso un po' malinconico. Lui veniva da una famiglia più o meno normale, e non riusciva nemmeno ad immaginare cosa dovevano aver passato quelle bambine in un posto infido e pericoloso come Reborn. Dovevano aver avuto una storia molto difficile alle spalle... soprattutto Heather, che ancora adesso manteneva quell'espressione fin troppo matura per la sua età.

"Va bene, va bene... non facciamoci prendere dalla malinconia, adesso." affermò Salicio. "Adesso... ragazze, penso che fareste bene a trovarvi un posto per la notte. Se volete, possiamo cenare a casa mia, e vi posso trovare un posto per passare la notte... poi, domani mattina ,potete partire freschi e riposati! Ovviamente sei invitato anche tu, Percy!"

"Non vorremmo disturbare, professor Salicio." affermò Heather, schiarendosi la voce. "I nostri Pokemon potrebbero darle qualche problema, poi..."

"Shelgon!" affermò lo Shelgon di Heather, indicando la piazza centrale di Borgo Querciantica. Sembrava voler dire che avevano a loro disposizione tutta la piazza per sgranchirsi le gambe, giocare ed ambientarsi al nuovo continente. Galvantula ed Ariados annuirono entusiasti, e ognuno dei loro Pokemon si disse d'accordo, ognuno a modo suo. In particolare, il Druddigon di Heather spalancò le sue ali e mosse la coda qua e là con energia. Il lungo viaggio lo aveva lasciato un po' anchilosato, e sembrava contento di potersi sfogare un po'.

"In questo caso... immagino che non dovrebbero esserci problemi, giusto?" affermò Shelly. "Va... va bene, professor Salicio. Immagino... che sarà anche bello passare una sera con lei e con il nostro nuovo amico, Percy!"

"Grazie dell'offerta!" continuò Heather. La bambina dai capelli fucsia fece un inchino, imitata dalla sua Noivern, e tutti i Pokemon, ognuno a modo suo, esultarono per la contentezza.

"Oh, nessun problema, ragazze!" affermò il prof. Salicio. "Domani dovrete tutti fare un po' di strada per arrivare a Ciocolina... e da lì, arrivare alle Paludi Granita per raggiungere il vostro primo obiettivo, Oceanipoli, dove si trova la Palestra di Sparky, esperto di Pokemon Elettro."

"Non è una passeggiata, ve lo dico subito!" affermò Percy. "Comunque, sarò lieto di accompagnarvi fino alla mia città natale domattina, ragazze! Sono sicuro che sarà un viaggio entusiasmante, sia per me che per voi!"

"Cyndaquil! Quil, quil!" esclamò lo starter di Percy, strappando un sorriso alle due bambine e al professore. In quel momento, tutti loro avevano il sentore che quello che Percy diceva non potesse essere che la realtà dei fatti...

Certo, non immaginavano quanto incredibile sarebbe stato quel viaggio...


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Nel cuore della foresta appena fuori Borgo Querciantica, quando ormai la notte era scesa su Tunod, una piccola figura si aggirava con aria misteriosa e minacciosa lungo la strada che portava a Ciocolina, costeggiando il grande lago dalle acque limpide.

Un piccolo Pokemon dalle lunghe orecchie, con una coda a forma di fulmine, e una sciarpa legata al collo, che ondeggiava lentamente nella leggera brezza della notte, e i cui occhi fissavano sinistramente le case della piccola città, brillando brevemente di luce rossa nell'oscurità della notte.

Presto sarebbe giunto il momento...               
   

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CONTINUA...

Note dell'autore: Le nostre amiche sono arrivate a Borgo Querciantica, e adesso sono ufficialmente in gara per la Lega Pokemon di Tunod! Tra l'altro, abbiamo conosciuto anche Percy e Chelle, coloro che diventeranno i principali rivali delle nostre due eroine! Certo, per adesso sono dei principianti... ma non sottovalutateli, abbiamo già visto di cosa è stato capace Sandro nell'anime!

Nel prossimo capitolo, comincia il viaggio vero e proprio. La prima meta di Heather e Shelly sarà Ciocolina, una piccola città sulle rive di un lago che fa da trampolino di lancio per tutti gli allenatori che ambiscono a sfidare la Lega Pokemon di Tunod. Cosa attenderà Heather, Shelly e Percy nel loro viaggio?

Lo scopriremo presto... prima, però, cercherò di aggiornare A World Reborn e The Striaton Battle! Ci vediamo presto!       
                   
 
     

  
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