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Autore: Miss Fayriteil    24/01/2017    1 recensioni
Abby e Parker sono cresciuti insieme e si amano fin da bambini. Per un caso finiscono a viaggiare in epoche passate, ma il tempo non riuscirà mai a separarli.
Ho provato un genere che amo ma con cui non ho dimestichezza.
Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il laboratorio


 
 
Settembre 2008, casa di Abigail, Dullingham

Ormai Abigail Raymond e Parker Jones avevano compiuto quindici anni, adesso erano due adolescenti e nel corso del tempo la loro amicizia era gradualmente cresciuta, trasformandosi a poco a poco in un amore acerbo, ma profondo e nessuno era rimasto stupito da questa cosa. Nonostante entrambi avessero altri amici e amiche il loro rapporto era rimasto quello unico che avevano da bambini. Un mese dopo la fuga di casa dei due bambini i genitori avevano cercato una soluzione, così alla fine Marcus e Annie erano riusciti a trasferirsi nella casa accanto a quella dei Raymond senza che il loro lavoro di insegnanti, Marcus alle elementari e Annie alle superiori, ne risentisse. La decisione aveva tranquillizzato i due bambini che da quel momento erano sempre uno a casa dell’altra e la cosa non era cambiata per nulla con il passare degli anni.
  L’anno precedente, in occasione del compleanno di Abby, Parker le aveva chiesto di uscire ufficialmente per la prima volta e da allora le cose erano cambiate in maniera definitiva. Abby considerava ancora Parker il suo migliore amico, ma adesso era anche il suo ragazzo, il che le sembrava la naturale evoluzione del loro rapporto. E la stessa cosa valeva per Parker, naturalmente, ma anche per le loro famiglie.
 
 
  Quel pomeriggio Parker era andato a studiare a casa di Abby, ma erano talmente concentrati che dopo un’ora si trovavano in giardino a rincorrere Dolly, il cocker spaniel di Abby che aveva deciso che i due ragazzi potevano allenarsi tranquillamente per la corsa campestre. Brian era fuori con gli amici, mentre Billy e Pat avevano deciso di approfittare di quel sabato per fare la spesa. Prima che potessero fare qualsiasi cosa, Dolly aveva preso le scale esterne che portavano al sotterraneo; senza pensarci Abby la seguì di corsa con Parker alle calcagna. Fu quando si trovavano ormai sulla soglia dell’unica stanza che occupava il sotteraneo, che Abby si rese conto di quale fosse. Vedeva Dolly ferma in mezzo a un incredibile caos di attrezzi e strani congegni.
  «Oh no» mormorò lei fermandosi di colpo e arretrando di qualche passo. Parker la raggiunse e le mise delicatamente una mano sulla spalla.
  «Che ti prende?» le chiese. Lei si voltò verso di lui con aria preoccupata. «Questo è il laboratorio di papà. Non si può entrare» spiegò.
  «E perché no?» fece lui con aria perplessa. Scuotendo appena la testa fece per entrare, ma Abby lo bloccò con un braccio.
  «Ci sono degli attrezzi pericolosi. È tutto quello che so, infatti non ci sono mai entrata. E nemmeno tu dovresti. Non voglio finire nei guai» rispose. Lui le lanciò un sorrisetto ironico.
  «Andiamo, ora non sei più una bambina. Non credo che ti verrà in mente di giocare con qualcuno di questi aggeggi. E poi dobbiamo recuperare Dolly. Scommetto che se entriamo, prendiamo lei e usciamo subito non ci succederà niente. Tuo padre non saprà nemmeno che siamo stati qui». Allungò la mano, lei esitò, ma alla fine annuì e la prese. Parker entrò per primo con lei dietro, che chiuse gli occhi aspettandosi come minimo che il pavimento si sarebbe aperto sotto i loro piedi per inghiottirli.
  «Hai visto?» disse lui e Abby aprì gli occhi. Erano ancora entrambi tutti interi. «Te l’avevo detto. Non ci è successo niente». Parker aveva appena finito di parlare che si accorsero che Dolly aveva iniziato a giocare con uno degli arnesi di Billy appoggiati sul pavimento. Era una specie di antenna con una base piena di levette e pulsanti.
  Abby gli lanciò un'occhiataccia e si avvicinò a Dolly per recuperare l'antenna. «Stavi dicendo?» gli chiese sarcastica. Parker assunse un'aria leggermente colpevole, ma non aveva il coraggio di muoversi per paura di peggiorare la situazione. Dopo alcuni secondi di tira e molla con la cagnolina, Abby prese in mano l'antenna, con aria soddisfatta. Una volta che l'ebbe afferrata però non resistette alla curiosità e si mise a studiarla affascinata, avendo cura comunque di non toccare niente.
  Fu un attimo: Dolly si alzò sulle zampe per addentare l'antenna e Abby la alzò per allontanarla dalla sua portata, ma nel fare questo spostò inavvertitamente la levetta al centro e prima che uno di loro potesse fare qualsiasi cosa, sparì nel nulla. Parker corse verso il punto in cui si trovava fino a un secondo prima, ma lei non c'era più. Come se non fosse mai esistita.






NdA: Ecco il nuovo capitolo! Non aggiungo altro, se non fatemi sapere cosa ne pensate e have fun!
 
 
  
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