Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Eirynij    24/01/2017    2 recensioni
È davvero possibile che nasca qualcosa tra due persone così diverse come Perona e Zoro? Certo che due anni sono lunghi e, se passati a stretto contatto sull’isola di Kuraigana, potrebbe succedere qualsiasi cosa... anche un miracolo! E cosa è più miracoloso dell’amore? Il confine tra la mancanza di sopportazione e l’attrazione può essere labile. Tra liti, incomprensioni, risate, paure e momenti di tenerezza, dal forzato percorso condiviso nascerà un sentimento che va oltre il semplice affetto…
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perona, Roronoa Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A mezzanotte in biblioteca
 
Zoro, 87 bpm
 
Rimasi qualche minuto a fissare Perona ancora meravigliato per il suo gesto improvviso, quindi la coprii col lenzuolo e me ne andai scoccando un’ultima, intensa occhiata alla rosa scarlatta che ardeva minacciosa e sinistra sulla cassapanca vicino la finestra.
Sovrappensiero mi avviai verso il bagno, una doccia fredda mi avrebbe riportato coi piedi per terra e mi avrebbe convinto che il bacio era solo frutto dei fumi dell’alcol e non di un reale sentimento nei miei confronti. Eppure più cercavo di convincermi e più le sue parole “grazie per la giornata” mi risuonavano nella mente e mi facevano credere… No, non credere, sperare!
Maledissi la vastità del castello e il mio scarso, per non dire assente, senso dell’orientamento quando aprii la porta e, con mio enorme disappunto, davanti a me comparvero scaffali e scaffali di libri invece del bagno. Feci per andarmene, non amavo i libri e trovavo le biblioteche luoghi inutili e austeri, è l’azione il pane per i miei denti. Tuttavia una forza sconosciuta mi indusse ad entrare ed aggirami, come un fantasma, tra i toni polverosi finché non ne urtai uno che cadde aprendosi. Mentre mi chinavo per raccoglierlo e rimetterlo al suo posto lessi ad alta voce un paio di righe: ‹‹Le vittime perseguitano i loro assassini, io credo. Io so di fantasmi che hanno errato sulla terra. Sta sempre con me… prendi qualunque forma… rendimi pazzo! Ma non lasciarmi in questo abisso, dove non ti posso trovare!1››.
‹‹Ti dedichi alla lettura ora?›› una voce alle mie spalle mi fece voltare di scatto. Era Mihawk che, col suo solito sorriso beffardo, mi scrutava con un’aria maliziosa dipinta negli occhi ferini.
‹‹Mi è caduto›› risposi sulla difensiva.
‹‹Ah… una lettura d’amore per di più›› continuò lui indicando il libro, come se non avessi nemmeno parlato.
Ricambiai lo sguardo con astio cercando le parole per ribattere.
‹‹E dimmi, di chi sei innamorato? Avevi una bella intesa con quel ragazzo biondo della tua ciurma…›› ridacchiò lui.
‹‹Io non amo nessun ragazzo›› ribattei.
Il sorriso del mio maestro si tese ancora di più: ‹‹Nessun ragazzo? Allora è una ragazza… Una tua compagna, forse? A quanto ricordo non erano per nulla male... vorrà dire che consolerò io la ragazzina-fantasma quando te ne tornerai da loro!››.
‹‹Non toccare Perona!›› urlai sfoderando le spade.
Mihawk si mise a ridere sguaiatamente e solo allora mi resi conto di essere caduto nella sua trappola: la mia reazione gelosa era più eloquente di una confessione esplicita. La sua risata morì di colpo indicandomi, allarmato, la finestra della biblioteca che si apriva sul retro del castello mostrando i giardini ricchi di fiori appassiti ed arbusti rinsecchiti e le guglie dell’ala ovest del castello, la zona dove vi era la camera della ragazzina. Riconobbi la finestra della stanza di Perona e mi gelò il sangue nelle vene vedendo che era avvolta dalle fiamme.
Corsi a perdifiato.
 
***
 
Perona, 92 bpm
 
Mi ero svegliata a causa di un brutto sogno ma, aperti gli occhi, mi avvolgeva un inferno di fiamme. Tossendo convulsamente per il fumo soffocante strisciai fuori dalla stanza e, quando arrivarono, Zoro e Mihawk mi trovarono immobile mentre fissavo i miei averi divorati dal fuoco. La rosa che avevo preso nel pomeriggio era il cuore pulsante dell’incendio.
Secchi colmi d’acqua mi passavano accanto, tra le mani dei due spadaccini: quando tornò il buio in camera mia tutto era fradicio e annerito. Scoppiai a piangere.
‹‹Due idioti!›› urlò occhi-gialli. ‹‹Ho visto la rosa! Non vi è venuto in mente che se una cosa è chiusa dentro una scatola è perché deve stare lì?››.
‹‹Era solo un fiore…›› ribatté Zoro.
‹‹Era una Rosa Incendiaria! Le usano spesso i sicari per uccidere la gente facendo passare l’omicidio per un incidente! Ragazzina-fantasma, sei stata maledettamente fortunata ad esserti svegliata in tempo!››.
‹‹E tu perché ce l’avevi nel castello?›› singhiozzai.
‹‹Precauzione! Tengo tutto quello che potrebbe essermi utile. Quindi›› disse scoccando un’occhiata eloquente sia a me che allo spadaccino ‹‹vedete di non combinare altri guai e, vi prego, astenetevi dal frugare in giro››.
Annuimmo come due bambini sgridati dal papà.
‹‹E ora andate a dormire, è tardi›› ordinò Mihawk ritirandosi.
Rimasti soli guardai le punte strinate dei miei capelli, la camicia da notte bruciacchiata e la camera inutilizzabile: ‹‹Cosa faccio ora?››.
‹‹Posso darti asilo, se vuoi›› propose Zoro ‹‹ma sappi che non dormirò sul pavimento! Domani devo allenarmi!››.
‹‹Faccio una doccia e arrivo!›› esclamai entusiasta. Ero contenta di non stare da sola quella notte, avevo bisogno di compagnia per scacciare la tristezza che mi stava attanagliando ed ero contenta che Zoro, ancora una volta, si era rivelato gentile con me.
Puzzavo di pollo bruciato, i miei capelli puzzavano di pollo bruciato, anche la camicia da notte puzzava di pollo bruciato quindi la gettai nel cestino del bagno prima di farmi una doccia (con molto bagnoschiuma e shampoo) non pensando che, una volta rinfrescata, mi sarebbe servita ancora. Avvolta dalla salvietta più grande che avevo trovato, andai in camera di Zoro chiedendo un indumento per coprirmi e ricevendo una maglietta verde dritta in faccia. Mi accoccolai a letto avvolgendomi nelle lenzuola e, dopo qualche minuto, anche lo spadaccino si sdraiò e spense la luce. Insieme al buio calò anche l’imbarazzo. Mi rigirai diverse volte nel letto.
‹‹Stai un po’ ferma!›› si lamentò Zoro.
‹‹Senza un pupazzo non riesco a dormire›› mi scusai pensando a Kumacy con rimpianto e mi venne un’idea: ‹‹Posso abbracciare il tuo braccio?››.
‹‹Cosa?››.
‹‹Farò finta che sia il mio orsacchiotto e starò ferma! Promesso!››.
‹‹Sei proprio una ragazzina… E va bene›› si arrese.
 
***
 
Zoro, 96 bpm
 
Perona mi stringeva forte il braccio ed io ne ero felice. La stima nata dopo l’episodio con Yasu, l’allegria che lei mi trasmetteva, la confusione dopo il bacio, la rabbia sorda che avevo provato immaginandola tra le braccia del mio maestro... Forse era amore? Ripensai anche alle parole del libro “rendimi pazzo ma non lasciarmi in questo abisso”. Era vero. Ora che era così vicina a me con il corpo caldo premuto contro il mio e la bocca a un soffio di distanza non volevo più separarmene.
‹‹La prima regola di uno spadaccino è affrontare i nemici brandendo le spade›› iniziai ‹‹mentre la seconda è non abbassare mai la guardia››.
Stavo sparando fesserie. Così non andava bene.
‹‹Oggi ho letto un libro che parlava di…›› tentai di nuovo.
Le parole morirono in gola.
Con uno sforzo raccolsi tutto il coraggio che avevo.
‹‹Credo che tu mi piaccia›› dissi d’un fiato e poi ridacchiai nervoso aspettando una risposta maligna da parte sua. In quel caso le avrei detto che era uno scherzo e che ci era cascata, ma la risposta tardava ad arrivare. In me la speranza si rianimò e mi voltai cercando sul suo volto una reciprocità o almeno l’accettazione dei miei sentimenti ma aveva gli occhi chiusi: dormiva.
 
***
 
Perona, 96 bpm
 
Le parole di Zoro fluivano dalle orecchie al cuore mentre lottavo contro l’istinto di aprire le palpebre temendo che fosse solo un sogno, un desiderio che sarebbe andato in frantumi a contatto con la realtà.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice: rieccoci qui! E così Perona è sveglia eh… ma il seguito nel prossimo capitolo, che spero di pubblicare a breve! Ringrazio tutti voi che avete letto fin qui e attendo le vostre impressioni. Sono stata molto indecisa se fare o meno dichiarare Zoro, alla fine ho optato per il sì, lo vedo troppo uomo “risoluto e schietto / con la sfera emotiva di un bradipo” per tenersi dentro simili emozioni! Spero non vi risulti troppo OOC!!
Stavo dimenticando… la nota 1 è un riferimento a “Cime tempestose” di Emily Bronte, uno dei miei libri preferiti!
Grazie ancora a tutti voi che leggete e un grazie ancora più grande a chi utilizza un po’ del suo tempo prezioso per recensire!
Un bacio,
Eirynij
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Eirynij