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Autore: Nao Yoshikawa    14/02/2017    5 recensioni
Raccolta di sette One Shot su Sirius Black, il mio personaggio preferito, e su sette storie d'amore con lui come protagonista.
Sirius/Hermione - Trust me, little girl
Sirius/Remus - My puppy
Sirius/Bellatrix - Evil witch
Sirius/James - The best joke
Sirius/Andromeda - Sweet star
Sirius/Harry - Reflex
Sirius/Lily - Red ruin
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Hermione Granger, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, Remus/Sirius, Sirius Black/Bellatrix Black, Sirius/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Evil Witch

Tra le sue cugine, Bellatrix era decisamente la più strana. Pazza, dispettosa, maliziosa, ed anche un filino sadica. Avrebbe messo i brividi a chiunque, ma non a lui.
Sirius la conosceva troppo bene per averne paura. Avevano avuto l'abitudine di farsi i dispetti a vicenda sin da bambini. Certo, Bellatrix era un' avversaria tosta: più di una volta aveva rischiato di fargli seriamente male. 
Certe volte Sirius aveva l'idea che quella piccola strega cattiva volesse ucciderlo, e forse se lo sarebbe meritato, visto che la prendeva sempre in giro e faceva di tutto per farla innervosire.
Anche adesso che erano un po' più grandi, le cose non erano cambiate affatto. Ma chissà per quanto sarebbero rimaste invariate. Poco, molto poco, lui ne era certo.
Visto l'importante famiglia a cui appartenevano, il destino di Bellatrix era stato deciso con largo anticipo: il suo promesso sposo, Rodolphus Lestrange, non aveva proprio l'aspetto di uno che avrebbe potuto tenerle testa.
Ne era sicuro, mentre lo osservava da lontano, stretto in quel vestito elegante che gli faceva mancare il respiro. Tutti i membri della famiglia Black erano stati invitati al fidanzamento della giovane strega.
E non è che Sirius avesse esattamente fatto i salti di gioia. Anzi, era rimasto piuttosto sorpreso. Era sempre stato convinto che, quando sarebbe giunta l'ora, Bellatrix si sarebbe ribellata, forse avrebbe anche ucciso qualcuno, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non sposarsi, anche perché non ce la vedeva proprio.
Invece no. L'aveva sorpreso, era stata remissiva per una volta.
Per tutta la sera non aveva osato avvicinarsi a lei. Lei che, con i suoi ricci capelli neri e un sorriso glaciale stampato sul volto, stringeva il braccio del suo fidanzato, avvolta in un abito nero.
Belltrix aveva sempre amato il nero. Come una vera strega maligna, del resto.
Non poteva credere che stesse davvero permettendo agli altri di decidere per sé. Non poteva credere che avrebbe permesso ad un uomo di starle accanto, in quel modo.
A quel pensiero strinse i pugni, senza capirne il vero motivo. Forse era solo rabbia, perché sapeva che sua cugina non si stava comportando come al solito.
Aveva forse deciso di divenire ubbidiente e calma proprio adesso? Proprio adesso che sarebbe stato necessario tirare fuori la grinta?
Sirius capì che il pensarci lo faceva semplicemente innervosire. Così si alzò, e si diresse verso il tavolo degli alcolici. Sapeva che alla sua età non avrebbe dovuto bere, ma visto che non aveva mai rispettato le regole, non ci sarebbe stato nulla di strano. Si fece versare del Whisky Incendiario in un bicchiere, per poi tracannarlo in un colpo solo. Immediatamente sentì la gola bruciare e il viso arrossarsi, ma almeno, i suoi nervi si sarebbero calmati. O forse no.
Bellatrix comparve alle sue spalle, sorridendo in modo strano.
"Che succede, Sirius? - lo cantilenò - ti mancano i tuoi amichetti del Grifondoro? Oh... mi dispiace per te, caro!"
Bellatrix non gli aveva mai perdonato il fatto che fosse finito in Grifondoro, visto che tutti i Black erano sempre stati rigorosamente Serpeverde.
Ma Sirius era molto più contento così.
"Sicuramente sarebbe molto più divertente che stare qui!"
"Suvvia, è la mia festa -  disse suadente - dovresti essere felice"
Sirius bevve immediatamente un altro bicchiere, poi chiuse gli occhi, aspettando che il bruciore alla gola e al petto scemasse.
"E tu? Tu sei felice così?" - domandò.
"Mi sorprende che ti preoccupi della mia felicità. Io e tu non ci siamo mai sopportati. Oh, aspetta, forse ho capito - disse sorridendo malignamente - tu sei innamorato di me"
L'altro si voltò a guardarla con gli occhi sgranati. Non sapeva se a guidarlo fossero le emozioni o l'alcol, sta di fatto che non resistette dall'impulso di afferrarla, ignorando il fatto che tutti potessero guardarli.
"Sei una stupida! - esclamò - da quando in qua fai quello che gli altri ti dicono? Che fine ha fatto il tuo essere ribelle? Che fine ha fatto la Bellatrix che conoscevo?! Allora?!"
La ragazza era rimasta piuttosto stupita, non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte del cugino. E quando capì di come gli occhi del resto della famiglia fossero puntati su entrambi, non potè fare a meno di arrossire violentemente, indignata.
"Sirius... lasciami immediatamente... o giuro che ti ammazzo..." - sussurrò piano, ma abbastanza forte così che potesse sentirla.
Il suo tono era minaccioso, e il suo profumo pungente. La stava tenendo ferma dalle braccia, stava toccando la sua pelle pallida e liscia, tutte sensazioni che, messe insieme, formavano un connubio strano.
Sirius si staccò con la stessa violenza con cui l'aveva afferrata, indietreggiando. Solo adesso si era reso conto di aver attirato l'attenzione e di aver mostrato, probabilmente, qualcosa che non avrebbe dovuto mostrare, e al solo pensiero fu colto dalla vergogna. Indietreggiò ancora, e poi si incamminò più alla svelta, in modo da sparire di lì.
Bellatrix lo aveva osservato sparire, arrabbiata, ma non per la reazione di Sirius, né per il fatto che l'avesse messa in imbarazzo. Era arrabbiata perché non capiva, non capiva il suo modo di fare, non capiva perché avesse reagito in quel modo, gli era sembrato quasi preoccupato. Ed era assurdo, lui non si sarebbe mai preoccupato per lei.
Rodolphus le arrivò vicino, preoccupato.
"Tutto bene?"
Lei si voltò a guardarlo, non preouccupandosi di nascondere un sorriso nervoso.
"Ma sì, certo, va tutto perfettamene bene!" - esclamò.
Sei una stupida! Da quando in qua fai quello che gli altri ti dicono? Che fine ha fatto il tuo essere ribelle? Che fine ha fatto la Bellatrix che conoscevo?
Come aveva osato rivolgersi a lei in quel modo? Non riusciva a cancellare dalla mente le parole del cugino, che tanto avevano smosso i suoi nervi. 
Lei non era cambiata, tanto meno era diventata remissiva, sentiva di essere sempre la stessa. Era lui che non capiva nulla.

Sirius era consapevole del fatto di aver esagerato. Adesso si era allontanato, aveva raggiunto il terrazzo, nela speranza di poter prendere una boccata d'aria e schiarire le idee. 
Bellatrix, così forte e indipendente, una volta finiti gli studi si sarebbe sposata. Non riusciva proprio a farsela piacere come idea.
Non è che per caso sei innamorato di me?
La domanda e l'espressione maliziosa della cugina gli erano tornati in mente in un secondo, facendolo sussultare.
"Neanche per sogno, scherziamo?!" - esclamò ad alta voce, non rendendosi neanche conto di star parlando da solo.
Lui innamorato di lei, era semplicemente assurdo. Il loro era un rapporto più simile a quello di due fratelli che non si sopportavano e che trovavano il loro divertimento nel prendersi in giro in continuazione. Nulla di più, anche volendo. Dopotutto, chi voleva stare accanto a quella strega? Sicuramente solo un pazzo.
"Ah, allora eri tu che parlavi da solo"
Ad aver parlato era stato proprio l'oggetto dei suoi pensieri. Bellatrix, sotto la luce della luna, risultava incredibilmente attraente. In realtà, Sirius non si era mai soffermato sul fatto che fosse bella o meno, però adesso doveva ammettere che aveva un fascino particolare.
"Che cosa vuoi? - sbottò lui - sei venuta a vendicarti per poco fa?"
"In effetti, l'idea di torturarti fino a farmi supplicare mi alletta molto - disse lei sorridendo e  avvicinandosi - ma stasera mi sento clemente, quindi mi limiterò a parlare e basta. Non so cosa ti passi per la testa, ma tieni ben in mente una cosa: Bellatrix Black non cambia mai, né si fa sottomettere da alcuno"
"Allora perchè hai accettato di così buon grado il tuo fidanzamento?"
"Perchè sinceramente non mi importa con chi passerò il resto della vita - affermò freddamente - può essere chiunque, tanto è uguale. L'amore e tutte quelle cose smielate e da diabete non fanno proprio per me. E non fanno neanche per te. Io e tu siamo uguali, Sirius"
"Pff, io e tu non siamo uguali"
Nel cercare di distogliere lo sguardo, non si era accorsa che Bellatrix si era morsa un labbro. E poi si era avvicinata a lui, come un serpente velenoso pronto ad avvolgere la sua preda tra le spire. 
Si alzò sulle punte, e con una mano gli afferrò il viso. Era innegabile che Sirius possedesse una bellezza e un fascino selvaggio, quasi da delinquente, e quella era la cosa che faceva impazzire di più le ragazze.
Lei però non l'avrebbe mai ammesso chiaramente.
"Sì, invece - sussurrò - e adesso tocca a te dire la verità. Perché ti sei arrabbiato tanto? E non dirmi che si tratta di semplice preoccupazione, perché non sei mai stato tipo da preoccuparsi per me. Non credo neanche che si tratti di amore... Allora?"
Più andava avanti nella conversazione, più il suo tono diveniva mellifluo, caldo, addirittura eccitante. Sirius sapeva che riservare certi pensieri proprio a lei sarebbe stato assurdo, ma in quel momento il suo corpo e le sue emozioni parevano non volerlo ascoltare.
Probabilmente, un po' di gelosia doveva provarla. Lei era sempre stata con lui, sin dalla più tenera età, anche se non nel modo in cui si poteva immaginare. Il loro rapporto era fatto di dispetti, insulti e litigi, tuttavia era un rapporto profondamente passionale.
Bellatrix questo lo aveva capito, e senza troppi problemi, si avvicinò al suo collo, mordendolo con i denti.
Sirius rabbrividì, ma allo stesso tempo fu preso da una sorta di rabbia. Bellatrix non si faceva sottomettere, ma neanche lui.
Così, con impeto la afferrò, la afferrò con la stessa violenza di poc'anzi, e la baciò, divorando voracemente prima le sue labbra  e poi la sua lingua.
Se avesse potuto, Bellatrix avrebbe sorriso soddisfatta, ma la sua bocca era ora troppo occupata a lottare contro quella dell'altro.
Anni ed anni passati ad odiarsi e a non sopportarsi, erano esplosi nella passione  e nella frenesia più totale e impossibile da fermare.
I due cugini Black erano inesorabilmente l'uno attratti dall'altro, e questo neanche loro stessi avrebbero potuto cambiarlo.
L'eccitazione divampò immediatamente, e solo allora Sirius si staccò dalle sua labbra per scendere sul collo e morderlo. Bellatrix non esitò dal farsi scappare un piccolo gemito.
Era sicuro di aver trovato quello che stava cercando. Lo afferrò per il viso, costringendolo a guardarlo.
"Sei consapevole del fatto che adesso dovrai andare fino in fondo, vero?" - domandò.
"E tu? Come la metti con il tuo matrimonio?" - domandò lui scettico.
"Ah, che vuoi che sia. Il matrimonio non implica l'amore, e  dopotutto non è che io ne abbia bisogno. Non ne hai bisogno neanche tu, Sirius, e lo sai. Noi... noi abbiamo bisogno di questo... di pura passione. E chi meglio del sangue del mio sangue, per soddisfare questo mio bisogno?"
Sirius trattenne il fiato, pensando a quanto fosse assurdo a come le cose fossero cambiato nell'arco di pochi minuti. Davanti a lui, non aveva più una bambina cattiva che si divertiva a vederlo soffrire. Davanti a lui c'era una donna, in tutto e per tutto, il suo sangue, che voleva trascinarlo insieme a sé in un rapporto puramente carnale.
Una cosa a cui non avrebbe ami pensato. E probabilmente si sarebbe anche rifiutato, se solo Bellatrix non avesse osato sfidarlo.
"O... hai forse paura?"
Nell'udirla, lui la afferrò per un polso, fulminandola con uno sguardo infuocato.
"Io non ho paura di niente, Bellatrix Black" - dichiarò fiero.
"Allora dammi vedere" - lo stuzzicò lei, sussurrando ciò sulle sue labbra.
Sirius rimase fedele a ciò che aveva appena detto. I due scivolarono dentro casa, si rinchiusero dentro la camera da letto di Bellatrix, e lì consumarono un rapporto passionale, caldo, carnale, dando sfogo a  tutte quelle voglie represse che non sapevano neanche di possedere.
Il loro sangue si mescolò, rendendoli uniti per sempre.
Quando quella porta venne nuovamente aperta, Bellatrix uscì per prima con i capelli leggermente arruffati, il rossetto sbavato, ed il vestito ancora da sistemare.
"Devo dire la verità, mi hai piacevolmente sorpreso" - annaspò lei.
Sirius la seguì, con i capelli altrettanto arruffati e la camicia sbottonata.
"Avevi qualche dubbio, forse?"
"Attento, ti ricordo che se voglio posso anche cambiare idea"
"Oh, ma so che non lo farai  - sussurrò lei, ancora carico di eccitazione, costringendola con le spalle al muro - non mi importa di essere speciale per te. Ma sappiamo entrambi che dopo stanotte, tutto sarà diverso"
"Certo che sarà diverso. Solo una cosa sarà sempre uguale, l'antipatia e l'odio nei tuoi confronti"
Sirius rise, avvicinandosi poi al suo viso.
"Adesso vorresti tanto non volerti sposare, vero?"
"Ti sbagli di grosso - rispose lei, altezzosa - forse dovrò sposarmi, ma questo... questo non mi impedisce certo di avere un amante.. no?"
Nel suo sguardo, mille promesse. Bellatrix si staccò dal muro, e scivolò via, con un'ultima occhiata che lasciava intendere tante, troppe cose ancora da scoprire.
Sirius e Bellatrix, i due amanti più improbabili che si potessero immaginare, così simile, così maledettamente attratti l'uno dall'altro.
Lui, lui aveva accettato l'idea di essere il pazzo che sarebbe stato con lei.
Il ragazzo la osservò, osservò ogni linea ogni curva del suo corpo, a braccia conserte, pensando a quanto l'avesse sorpreso.
"Ah, Sirius - disse infine - dì a qualcuno dei tuoi amici di questa storia e ti crucio all'istante"
La sua era una minaccia chiara e limpida. Ma Sirius non se ne sorprese affatto, perchè adesso aveva la conferma. La sua Bellatrxi era rimasta la stessa strega maligna di sempre.

Nota:
Salve e buon S.Valentino!
E' la prima volta che scrivo di questa coppia, e devo essere sincera, mi piace. Perché hanno un carattere simile, ed insieme fanno le cosiddette "scintille", credo che fra i due, un rapporto di tipo passionale/carnale si potrebbe portare avanti tranquillamente.
Spero vi sia piaciuta, alla prossima!
   
 
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