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Autore: Alieno Disperso    15/02/2017    0 recensioni
[Programmi tv]
[Programmi tv]Ispirata alla serie "Cacciatori di fantasmi", una nuova troupe di ricerca sul paranormale investigherà in alcuni dei luoghi più infestati al mondo... saranno in grado di portare a termine la loro missione?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono Alfred Hoffman e oggi, assieme al mio gruppo d'investigazione ci troviamo a Long Island, New York, per investigare su alcuni incredibili avvistamenti di fantasmi all'interno di questa casa, situata al 112 Ocean Avenue... la residenza resa famosa sotto il nome di "Orrore ad Amityville".
O almeno questo era quello che avrei voluto dire... mi spiace comunicare a tutti i telespettatori del nostro programma che, questa, sara' la nostra ultima indagine. "Come mai?", potrebbe chiedersi qualcuno, dato che stavamo andando cosi' bene con il nuovo gruppo? Il motivo e' semplice... Martha e' morta.
Sebbene le sue condizioni, dopo essere uscita dal Sanatorio Waverly Hills fossero migliorate e, anzi, era riuscita a guarire del tutto da non si sa ancora bene quale male, ieri sera, lungo la strada che avrebbe portato al nostro hotel, l'ha fatta svenire.
Pensammo subito si trattasse di pressione bassa o simili ma, una volta all'ospedale, i medici ci dissero che era morta gia' da diversi minuti al momento del nostro arrivo... per lei non c'era piu' niente da fare.
Non vi dico le lacrime che abbiamo versato per la perdita di un ottimo elemento quale era lei... comincio a pensare che davvero debba smettere di dare la caccia ai fantasmi; ogni persona che mi sta vicino muore.
Essendo quindi preoccupato per l'incolumita' degli altri, abbiamo deciso insieme di fare questa ultima indagine, in onore di Martha, in quanto fu proprio lei a consigliarci questa meta.
Non so quanto potro' resistere.
Tutto cominciò nel 1973 quando un certo Ronald Defoe narcotizzò tutta la famiglia per introdursi, alle 3:15 del mattino nelle loro stanze per ucciderli; questo orario sarà alla base di tutto il caso.
Prima di lasciare la casa ai Lutz, l'uomo lamentò di udire strane voci e presenze assieme a lui... da quando la nuova famiglia prese possesso della dimora, la loro vita non fu più la stessa.
Fin dai primi momenti la famiglia lamentò problemi paranormali all'interno di quelle mura, soprattutto circa strani spostamenti di oggetti e/o presenze che li seguivano in ogni stanza.
La loro permanenza in essa durò appena 28 giorni prima di decidere di abbandonarla del tutto; durante uno degli innumerevoli sopralluoghi da parte di medium e fotografi, uno di loro scattò una foto nella camera dei figli di Ronald Defoe, immortalando quello che sembrerebbe essere lo spettro uno dei figli dell'uomo, diventando col tempo lo "stemma" del caso.
La casa era talmente inquietante da costringere perfino i famosi Warren ad abbandonarla per l'enorme quanità di eventi ed energia al suo interno.
La cosa strana è che, ora che la famiglia se n'è andata, i nuovi proprietari non lamentano alcun tipo di fenomeno strano al suo interno... che fossero i Lutz ad avere un effetto negativo sulle presenze che un tempo abitavano la dimora oppure furono proprio loro a portarli in essa?
Forse nessuno lo saprà mai.
Non abbiamo trovato nessuno disposto a parlarci della propria esperienza in questa casa, tantomeno l'attuale famiglia... ci hanno chiamato, ma hanno preferito non essere rivelati al mondo intero.
Tutto ciò che abbiamo sono le nostre strumentazioni e i racconti del padre di famiglia dei Lutz che, ogni sera, lamentava strani avvenimenti tra i quali la pesante porta in legno che si apriva da sola, sebbene i perni fossero stati bloccati dall'interno... dobbiamo entrare e vedere cosa c'è di vero in questa storia e, in generale, nel caso Lutz.

ORE 20:00
Sono appena entrati in casa; colui che provvederà a chiuderli all'interno sarà l'attuale proprietario il quale, ricordo, ha chiesto testualmente di non essere nè nominato nè intervistato con la telecamera.
Subito dentro, i ragazzi avvertirono uno strano brivido di freddo, condiviso successivamente con Loreley... lamentarono una presenza dietro le loro schiene, mentre Mark disse di avere già visto "qualcuno" muoversi da un lato all'altro della porta del bagno; nemmeno entrati che subito gli spiriti ci hanno dato prova della loro presenza.

ORE 22:00
Sono due ore che non accade nulla.
Joseph si è appostato nella cameretta dei figli dell'ex proprietario cercando di ascoltare, tramite EVP, se qualcuno in essa avesse intenzione di raccontarci la sua storia.
Il ragazzo registrò qualcosa durante una delle sue 5 domande... mentre chiedeva chi fosse il fantasma che abitava in quella casa, una voce rispose distintamente "si"; nessuno sapeva il senso di una tale risposta ma forse era il momento giusto per cominciare seriamente le nostre indagini.

ORE 21:49
Poco prima delle dieci decisi, in nome di tutti i miei compagni morti, di entrare in casa per prendere parte all'attività; così chiamai (soprannominiamolo "X") per chiedergli di aprirmi la porta della dimora.
Arrivammo davanti l'entrata, infilò la chiave ma la porta non si muoveva, era letteralmente incollata; cercammo anche di prenderla a spallate ed a calci per cercare di smuoverla ma invano.
Mentre combattevamo contro quel pezzo di legno, sentimmo Loreley gridare dal piano superiore; corsi quindi a visionare i nastri delle telecamere precedentemente piazzate dai ragazzi e la vidi che correva giù per le scale "inseguita" da una lingua di luce, molto flebile, dalla chiara forma umana.
La chiamai ma non riuscì a mettermi in contatto nè con lei nè con i ragazzi... eravamo totalmente tagliati fuori dall'azione, il solo mezzo con il quale potevamo rimanere in contatto erano le telecamere, anche se stranamente prive di suono.

ORE 3:15
Sono ore che nessuno si è più fatto sentire; le telecamere si sono spente da sole circa 2 ore fa e, da allora ho cercato di chiamare il gruppo con tutta la voce che avevo in corpo, ma inutilmente.
Finalmente, di colpo, la porta della casa si aprì, permettendomi quindi di entrare, mentre "X" rimase fuori, bloccato dalla troppa paura.
Entrai e, Santo Dio, l'atmosfera era, a dir poco, tombale... vi era un silenzio incredibile, ogni cosa sembrava essere a suo posto, il solo rumore che sentivo era il mio cuore che mi martellava nel petto, assecondando quasi ogni mio passo in quelle piccole mura.
Chiamai il gruppo ma nessuna risposta; mi voltai verso "X" ma non lo vidi più, così come la sua macchina... sembrava si fosse dileguato nel nulla.
Arrivai al piano di sopra, nella stanza del bambino; sul pomello della porta vidi una piccola goccia di sangue... a quel punto pensai subito al peggio.
Entrai con una lentezza incredibile, ansioso di cosa avrei potuto vedere dall'altra parte e, con mio stupore, vidi i tre ragazzi messi di spalle, in fila indiana da destra a sinistra, che guardavano il termosifone.
A quel punto chiesi
- Tutto bene? Non vi fate sentire da ore...-
Nessuno si voltò.
Mi avvicinai lentamente verso Joseph e, appoggiandogli la mano sulla spalla sinistra, notai che era incredibilmente freddo... di colpo cadde all'indietro, rivelando il fatto che fosse senza faccia; qualcuno gliel'aveva strappata.
Lo stesso per Loreley e Mark... ancora una volta ero rimasto da solo a fronteggiare le mie paure ed i miei spettri, ma non sapevo che fare.

ORE 4:04
Ero da solo... per la seconda volta in vita mia da quando ho cominciato questo lavoro ero rimasto solo; la solitudine mi è piaciuta da sempre, a patto che non sia il risultato della perdita di qualche persona a me cara.
Mi sentivo uno schifo, un verme, una nullità; avevo scherzato un po troppo con i morti e loro hanno voluto vendicarsi facendo così... lo capisco, è colpa mia, non avrei mai dovuto cominciare questo lavoro.
Che cosa farò adesso? Non ho più nessuno, sono condannato a vagare nel mio vortice di autocommiserazione per l'eternità?... temo di si.
Sebbene senza la minima traccia di speranza, continuai a cercare un modo per uscire da lì, contando che, nuovamente, la porta si rifiutava di collaborare.
Poco prima dell'alba vidi 6 figure umanoidi venire verso di me; non capì subito chi fossero ma, esaminandole con attenzione, mi resi conto che si trattava di Joseph, Mark, Loreley, Martha, Francisco e Marcus... tutti coloro che erano morti per la mia stupida voglia di conoscenza circa queste entità.
Non so cosa successe a quel punto; mi risvegliai due giorni dopo all'ospedale... i medici mi dissero che avevo tentato di suicidarmi buttandomi dal tetto della casa nella quale mi trovavo e che, nel farlo, mi ero rotto due costole, un braccio ed ero riuscito a slogarmi anche la caviglia, oltre naturalmente a graffi e contusioni su gran parte del corpo.
...
Sono passati 3 mesi dal mio rilascio dall'ospedale e da allora, ogni notte, i miei amici defunti tornano a perseguitarmi; non so cosa vogliano da me, mi appaiono nei sogni, negli incubi, nella vita reale... non ho un solo momento durante il quale non li vedo o non li sento accanto a me.
Ho capito; vogliono torturarmi così come io ho permesso che i fantasmi facessero con loro.
Hanno ragione, io merito di morire, sebbene non abbiamo ancora mai dimostrato tale intenzione nei miei confronti.
Ormai non ho scelta se non quella di convivere con i loro spettri, farmi seguire come delle ombre e sperare che, un giorno, spero non molto lontano, essi possano finalmente trovare pace... anche se temo che ciò avverrà solo al momento della mia morte.
   
 
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