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Autore: Florestan    17/02/2017    1 recensioni
Rieccomi, come promesso, con una nuova storia con gli eroi “storici” della serie del ’78 insieme a nuovi personaggi che ho già introdotto nei miei due racconti precedenti. Questa lunga storia è infatti il seguito delle due precedenti “L’inverno della Regina” e “Intermezzo Tripartito”. Questa volta il nostro capitano si troverà ad affrontare una nuova (ma proveniente dal passato…) e terribile minaccia in grado di mutare drammaticamente le sorti dell’intero universo! Ma gli eventi legati a quest’oscuro ed incombente pericolo lo coinvolgeranno in prima persona in modo molto stringente, come potrete presto scoprire…e poi si spiegherà finalmente perché Esmeralda abbandonò sua figlia, la piccola Mayu, lasciandola sola con Harlock…
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Nuovo personaggio, Raflesia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                             18. Lo spiraglio nello specchio

 

 

 

 

La Cleopatra aveva viaggiato alla massima velocità per raggiungere Ombra di Morte che nel frattempo continuava a stazionare a circa seicento chilometri spaziali dalla base meccanoide. Dopo dieci ore dal contatto che Raflesia aveva avuto con Maetel, finalmente le due poterono incontrarsi di persona a bordo dell’Arcadia.

-Non abbiamo molto tempo, disse la principessa di Lamethal, rivolta al gruppetto di persone che si era riunito nella cabina del capitano. Si era deciso di riunirsi proprio là data la gravità delle scelte che dovevano essere prese in vista di quell’eccezionale situazione. Oltre alla regina, Galia ed Ariel, il gruppo comprendeva Yuki, Tadashi, Miime e Yattaran il quale si era sottratto un attimo dal febbrile lavoro che stava conducendo sotto la guida di Tochiro. Miime aveva offerto del vino a tutti i partecipanti e molti si ritrovarono a fissare nei calici i riflessi di quel rosso liquido e inevitabilmente a ripensare al loro amato capitano che in quel momento stava rischiando la vita.

-In base all’ultimatum di Helmatia ci rimangono solo quattordici ore per organizzare un piano efficace e Raflesia ne ha proposto uno che volevamo esporvi, continuò Maetel lasciando la parola alla regina:

-Il piano è semplice: grazie all’uso di sofisticati proiettori olografici io ed un’altra persona potremo assumere le sembianze di Maetel e di Tetsuro per poter penetrare nella base e liberare i nostri cari!

-Ma è pericolosissimo, intervenne Yuki, -Se Helmatia è riuscita subito ad individuare Harlock ed Esmeralda nonostante i loro dispositivi di occultamento, cosa vi fa credere di riuscire ad ingannarla con dei semplici ologrammi?

Raflesia sorrise: -La tecnologia mazoniana in fatto di proiezioni olografiche è avanti di secoli rispetto a chiunque altro…è praticamente impossibile rilevare con alcun tipo di sonda il nostro campo olografico e non credo proprio che su quella base abbiano strumenti così sofisticati…

-E’ comunque un rischio che dobbiamo correre, non abbiamo altra speranza per salvarli!

-Ma una volta dentro la base, come fare a neutralizzare tutti quei meccanoidi e la stessa Helmatia? Ci si dovrà consegnare disarmati, ovviamente! Disse Tadashi.

–E’ proprio qui il bello dei nostri proiettori, possono farci sembrare disarmati quando invece saremo armati sino ai denti! Continuò la regina.

–Ma vi perquisiranno manualmente, e allora…Intervenne Miime.

 –Allora avremo già cominciato a sparare! Concluse Raflesia mentre un lampo freddo le attraversò lo sguardo.

-Chi farà la parte di Tetsuro? Chiese a questo punto Maetel. –Giocando sul fatto che Helmatia non ha mai conosciuto il tuo giovane amico, potrà assumerne l’aspetto chiunque, ma meglio che sia di corporatura agile, spiegò la regina.

-Verrò io! Si sentì risuonare immediatamente mentre Tadashi si faceva avanti,

-No! Io sono la più adatta, sono stata addestrata alle stesse tecniche di attacco e di difesa della regina! Ariel si era imperiosamente imposta scansando il giovane un po’ bruscamente. Solo allora Tadashi si accorse della straordinaria rassomiglianza dell’ufficiale mazoniano con quella Cleo che lui stesso aveva colpito a morte anni prima. –Ma tu sei identica a…mormorò.

-Sono sua sorella, gli rispose lei seccamente, -Ma stai tranquillo, non ti serbo rancore più di tanto, ben sapendo quello che le facesti allora…eravamo in guerra e tu ti sei comportato da abile guerriero…

-No, Ariel, fece a quel punto la regina rompendo la tensione che si era inevitabilmente venuta a creare, -Preferisco sia Tadashi a partecipare a questa missione...

-Ma, mia regina...tentò di protestare l’ufficiale.

-Non te ne avere a male, Ariel, le rispose Raflesia con voce conciliante. -Le tue capacità di decisione e di comando ci saranno indispensabili fuori di quest’azione proprio per fronteggiare ogni tipo d’imprevisto possa accadere...

Yuki a questo punto intervenne preoccupata: -Tadashi. Tu non sei più abituato da tempo a combattere, non mi sembra affatto una buona idea! E’ meglio che vada qualcun’altro più allenato!

-No, Yuki, è il minimo che possa fare per Harlock e i suoi cari...in questi giorni sono tornato ad allenarmi intensamente proprio in previsione di un simile evento! Non mi tirerò indietro!

Yuki tentò allora di controbattere con motivate ragioni alla ferma decisione del giovane, ma a malavoglia dovette alla fine arrendersi all’insistenza del marito.

Grazie a delle più accurate scansioni effettuate sulla base spaziale dal sistema di sensori della Cleopatra insieme a quelli dell’Arcadia, si riuscì a ricostruire una più dettagliata mappa del planetoide artificiale. Maetel riconobbe una struttura molto simile a quella dell’antico pianeta meccanico di Andromeda e grazie alle sue indicazioni si poterono dedurre l’ubicazione dei centri nevralgici relativi al supporto energetico ed al controllo difensivo.

–Al momento opportuno dovremo cercare di colpire queste zone della base, purtroppo i loro schermi protettivi sono molto resistenti e senza un aiuto dall’interno sarà difficile intaccare le loro difese...disse Yuki.

-A quello penseremo noi...le rispose Raflesia, -Una volta liberata Mayu, Harlock ed Esmeralda, mineremo la base con delle cariche esplosive gravitazionali, non resterà traccia di quel maledetto posto!

In quel momento all’interfono interno alla cabina risuonò la voce di Maji, -Ragazzi scusate se v’interrompo ma vi è una comunicazione subspaziale molto urgente, proviene dalla base della SDF sul pianeta Destiny! –Ci vorranno comunicare la situazione presso Marte, speriamo siano riusciti a respingere l’attacco dei meccanoidi! Disse Yuki, -Passacela subito in viva voce, aggiunse rivolta al capo ingegnere. Inaspettatamente la voce che seguì fu quella di Leila Destiny in persona:

-Ho delle notizie della massima importanza da comunicarvi...l’attacco alle basi marziane è stato respinto con successo...Un urlo di vittoria fu a malapena trattenuto dall’uditorio, ma Leila non aveva finito: -Purtroppo la notizia preoccupante è che a causa del collasso imprevisto di una piccola stella nella costellazione del Cigno si è inaspettatamente aperta un’anomalia dimensionale! Si sono venute a ricreare le condizioni che già a suo tempo avevano permesso ai Metanoidi di passare quel varco ed invadere il nostro universo! Ancora non abbiamo rilevato loro navi nel nostro perimetro galattico, ma, come ben sapete, la loro capacità di muoversi con salti warp è impressionante, e potrebbero così comparire in un attimo in un qualunque punto nel raggio di migliaia di anni luce dal varco! Inoltre se dovessero attivare le loro micidiali armi “divora materia”, saremmo tutti in grande pericolo!

A quel punto intervenne Raflesia: -Perdonate se v’interrompo, Leila, o meglio Divina Shura, ma questa comunicazione è criptata, immagino...-Naturalmente sì, regina... rispose Leila. –Ebbene ho da comunicarvi quanto abbiamo appena scoperto sul pianeta Drellius io e i miei collaboratori...riprese Raflesia. –Le sentinelle dello spazio! Avete scoperto il santuario e l’arma contro i Metanoidi! L’anticipò Leila, grazie alle sue divine facoltà. –Ebbene sì! Confermò la regina tradendo una certa emozione, e cominciò a raccontare la loro recente incredibile avventura.

-Straordinario! Esclamò alla fine Tadashi –Una melodia in grado di neutralizzare quei demoni, ma sarà vero? Funzionerà veramente? Si domandò.

–Posso confermarvi quanto vi ha appena raccontato la regina, riprese Leila, -Io ero a conoscenza di questo tipo di arma, ma non potevo rivelarne l’esistenza e comunque non mi era dato di sapere dove si trovasse esattamente il santuario. La mia particolare natura non mi consente d’interferire più di tanto con lo scorrere del tempo e degli avvenimenti nel nostro universo, ma adesso che lo avete scoperto posso assicurarvi che quell’arma è assolutamente efficace!

-C’è un bel problema, però, intervenne a quel punto Yattaran –I suoni non si propagano nello spazio cosmico dove vi è il vuoto quasi assoluto!

-Dai, vicecomandante, non mi deludere!

La voce di Tochiro era in quel momento risuonata inaspettatamente nella grande cabina del capitano: -Basterà creare delle potenti emissioni su tutte le frequenze radio sia spaziali che subspaziali che siano modulate da quelle frequenze musicali, e farle accompagnare contemporaneamente da dei campi gravitazionali sempre modulati dalla stessa melodia! In questo modo ogni oggetto investito, che sia anche nel vuoto, risuonerà inevitabilmente a quelle frequenze!

-Perbacco, è verò! Esclamò Yattaran, -Che idiota a non pensarci prima! Corro subito ad approntare un trasmettitore del genere! Disse correndo via in tutta fretta.

-Dovremo fornire tutti i nostri alleati di un trasmettitore simile, disse Yuki, rivolgendosi a Leila.

-Non c’è problema, ci basterà conoscere la melodia segreta e anche noi sapremo approntare degli opportuni trasmettitori... le rispose con la sua voce calma. –In men che non si dica ogni treno della SDF sarà equipaggiato con una tale arma!

-Vi faccio avere immediatamente tutti i dati del caso, Divina Shura! Riprese la regina. Fatto ciò il collegamento con Destiny potè interrompersi.

 -E noi la useremo subito contro Helmatia, ma prima dovremo essere entrati dentro la fortezza ed essere sicuri di poter salvare i nostri cari! Disse a quel punto Maetel che aveva riacquistato un po’ di fiducia.

La riunione andò avanti per un’altra ora e mezza durante la quale si discussero ulteriori dettagli necessari a completare e a perfezionare il più possibile il piano proposto da Raflesia. Alla fine dell’incontro tutti quanti tornarono rapidamente alle loro postazioni  per attuare al più presto ciò che era stato programmato.

In realtà non proprio tutti, la regina e Miime si erano attardate per ultime nella cabina del capitano quasi come si fossero date una sorta di tacito appuntamento.

-Devo chiederti il permesso di cercare una cosa qui nella stanza di Harlock...Disse Raflesia rivolta all’amica.

-Se è ciò che penso, non solo te la lascerò cercare, mia cara, ma ti aiuterò a trovarla! Esclamò Miime illuminandosi intensamente.

 

                                                                          **

 

Harlock riaprì lentamente gli occhi cercando di mettere faticosamente a fuoco l’ambiente circostante. Si trovava strettamente legato a quello che aveva tutta l’aria di un tavolo operatorio, ma la strana strumentazione che lo circondava non lo rassicurava per nulla. Accanto a lui, nella stessa scomoda situazione giaceva Esmeralda, ancora priva di sensi.

-Esmeralda, mi senti? Svegliati! Gridò rivolto all’amica. –Dove siamo? Si lamentò lei rianimandosi lentamente. –Nei guai fino al collo! Le rispose lui. - Ora ricordo! Helmatia... ed Hardgear! E’ tornato dall’inferno! Riprese lei.

-Poveri mortali! Ancora schiavi delle vostre credenze e superstizioni! Quando sarete diventati delle macchine perfette sarete immortali e nulla vi potrà far paura! 

La voce di quell’essere ricordò loro che in quella stanza non erano soli.

-Maledetto! Tuonò Esmeralda, -Dov’è mia figlia? Cosa le hai fatto?

-Tranquilla, mia principessa, tua figlia sta bene, eccola! Le rispose con un tono minaccioso.

-Sono ai tuoi ordini, Ordinatore! Eccomi! Lentamente dall’ombra avanzò la ragazza. Era di nuovo vestita con l’abito e la corona delle regine di Lamethal. Sembrava come in trance e la sua voce era monocorde.

-Avvicinati a quelli che saranno presto tuoi nuovi sudditi! Le ordinò Hardgear. –Sarai tu personalmente a condurre l’operazione di trasformazione!

–Sì, Supremo, sarà un onore per me!

-E’ orribile! Disse Esmeralda, -Siamo legati ai congegni che trasformarono i miei compatrioti in meccanoidi! Mayu, Figlia mia, non mi riconosci? Sono Esmeralda, tua madre! Non ti ricordi più di quando suonavi per me?

-Tu sei solo la mia madre biologica, io sono la Regina Andromeda Prometium II, e anche tu diventerai mia suddita, tutti dovranno diventare miei sudditi e l’universo intero giungerà così alla sua perfezione!

-Mayu, riprenditi, non sei in te, sei soggiogata da quell’entità malvagia!

-Taci! Non puoi parlarmi così, Mayu non esiste più, ora sono la vostra regina! Continuò la ragazza senza mostrare il minimo cedimento.

-E’ inutile, fece Harlock, -Quel congegno la rende completamente docile ai voleri di quell'ammasso di transistor!

-Esatto, capitano, la vostra figlioletta è sotto il mio completo potere, e voi non potrete minimamente opporvi al vostro destino! Riprese quell’essere. –Rassegnatevi!

 

 

   
 
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