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Autore: Eilan21    08/03/2017    7 recensioni
Svezia, 443 dC. Con la morte del re, la successione al trono è incerta. La gloriosa Stirpe del Drago, che ha governato la Svezia per oltre trecento anni, rischia di estinguersi e precipitare il paese in un'era di guerre e anarchia. Tutte le speranze di un popolo sono riposte in Arianrhod, l'ultima erede della casata reale, una bambina di soli quattro anni.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Antichità, Medioevo
Capitoli:
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Dannazione, è stata tutta colpa mia!” gridò Gareth, furioso con se stesso.

Ci ha ingannati tutti, figlio mio. Non essere duro con te stesso. Credevamo di aver mandato con lei una forza sufficiente a proteggerla, ma non è stato così. Sono io il capo della Guardia Bianca: se c'è qualcuno che ha fallito, quello sono io”, disse Fjölnir mettendo una mano sulla spalla del figlio.

Siamo tutti colpevoli”, tagliò corto Vanlande, lo sguardo duro e l'espressione addolorata. Walbur era stato un amico per lui, prima ancora che un compagno di sventure, e la notizia della sua morte lo aveva colpito più di tutti. “Ora dobbiamo decidere cosa fare per trovarla.”

Cosa vi fa credere che Ale non la uccida prima che noi riusciamo soltanto a capire dove si trovi?” chiese Hrolf.

Il gelo calò sull'assemblea riunita. Ragnhild si avvicinò al suo principe e gli prese la mano.

Dobbiamo trovarla in fretta”, gli disse. Era la prima volta che trovava il coraggio di parlare di fronte a tanti uomini.

Ale si trova molto probabilmente molto più a nord. A Uppsala o nei suoi dintorni. Non può essere ancora arrivato qui e quindi Arianrhod non è ancora nelle sue mani. Forse abbiamo una piccola speranza”, intervenne Östen. Gli avevano medicato e bendato il braccio ferito, e ora doveva portarlo appeso al collo.

Bene”, concesse Fjölnir con un sospiro. Cercò una delle mappe nella pila di pergamene arrotolate e trovò quella gli serviva. La srotolò sul tavolo e cominciò a posizionare segnalini.

Cosa avete in mente?” chiese Vanlande.

Non ci sono molti posti adatti nei dintorni dove possono aver portato la regina in attesa dell'arrivo di Ale... se questo è ciò che hanno in mente.”

Dovremmo attaccare in forze, padre?” chiese Domaldr.

Dobbiamo trovarla prima di poter pensare a un piano d'attacco. I tuoi uomini possono esserci utili Morcant. Loro conoscono bene i boschi...”

Siamo al servizio di aman madhad. Faremo tutto ciò che è necessario per salvarla, ma il mio popolo non usa cavalcature come fa il vostro”, disse Morcant.

Verrete a piedi?”

Sappiamo essere molto più veloci dei vostri fanti, anche se le nostre gambe sono più corte delle vostre.”

E se Ale avesse dato ordine di ucciderla immediatamente?” intervenne Vanlande.

Tutte le teste si voltarono contemporaneamente verso di lui.

No...” mormorò Gareth, scuotendo la testa. “NO!”

Si fermò un momento a fissare i presenti, il respiro ansante. Poi uscì dalla tenda, scostandone bruscamente i lembi.

Östen gli corse dietro raggiungendolo mentre già stava sellando il proprio cavallo. Cercò di afferrarlo per un braccio, ma Gareth si sottrasse sgarbatamente.

Si può sapere cosa stai facendo?” gli chiese Östen.

Sto andando a cercarla.”

Da solo? Sei impazzito?”

Chiunque voglia unirsi a me è il benvenuto, ma non attenderò un minuto di più. Se necessario batterò questa regione palmo a palmo.”

Östen tacque alcuni istanti, prima di chiedere: “Sei arrabbiato con me, non è vero?”

Perché dovrei?”

Io ti avevo detto di pensare a lei e lasciarmi dov'ero. Ti avevo detto che la mia vita non vale quanto la sua. Sei tu che non hai voluto ascoltarmi!”

Gareth si voltò finalmente a guardare l'amico. La sua espressione di rabbia si addolcì.

Non... non sono arrabbiato con te. È stata una mia decisione, e comunque non la rimpiango. Ma lei... lo sai... io, non...”

Gareth prese un respiro profondo, cercando di calmarsi.

Östen gli mise una mano sul braccio. “Lo so. Verrò con te.”

Non puoi essermi d'aiuto con quel braccio...”

Posso cavalcare, e anche se non posso combattere, se la tengono in qualche luogo sicuro servirà più l'astuzia che la forza per tirarla fuori di lì.”

Va bene”, acconsentì infine Gareth. “Östen, se dovesse succedere qualcosa a lei o a mio figlio, io non potrei continuare a vivere con questo rimorso...”

Qualcuno si schiarì la voce alle loro spalle, facendoli sussultare.

Girandosi di scatto, i due cavalieri si trovarono di fronte il duca Fjölnir, i piedi ben piantati sul terreno e le mani sui fianchi.

Padre, io...”, cominciò a dire Gareth, pallido in viso.

Il duca lo fulminò con lo sguardo. “Ne parleremo più tardi”, disse secco. “Ora ci sono cose più urgenti a cui pensare.”

Aspetta”, lo trattenne Gareth, “posso spiegarti!”

Non ora, Gareth. Rimandiamo questa discussione ad un altro momento, o temo che non avrò la lucidità per salvare la nostra regina. Proteggerla era anche il tuo compito, ma a quanto ho potuto capire, tu hai fatto molto di più...”

Gareth deglutì. Non poteva ribattere alle parole di suo padre, né offrire una valida giustificazione. La vergogna e il senso di colpa erano troppo forti.

Come volete, padre. Verrete con noi?”

Ci divideremo. Tu, Domaldr e Morcant andrete a nord ovest. Io, Vanlande e Hrolf nella direzione opposta. La troveremo più in fretta in questo modo. Avrete a disposizione una decina di uomini, e noi altrettanti. Sarà più semplice non dare nell'occhio e ci muoveremo più velocemente.”

Duca, e io?” chiese Östen.

Tu sarai il responsabile dell'accampamento fino al nostro ritorno. Non ci saresti utile con il braccio in quelle condizioni.”


***


Arianrhod guardava con livore la figura familiare che le stava davanti. Se aveva creduto di provare odio in passato, si era sbagliata. Quello non era niente. Aveva creduto di odiare gli assassini dei suoi genitori, ma ora scopriva che l'odio era un sentimento molto più profondo e intenso di quanto avesse pensato.

Tu!” gridò, mettendosi in piedi. “Ci sei tu dietro tutto questo?”

Non dirmi che non te lo aspettavi” la prese in giro Owainn, avvicinandosi a lei. “Non dirmi che in quella testolina vuota nemmeno per un secondo ti è balenato il sospetto...”

Io mi fidavo di te.”

Owainn scoppiò a ridere, e Arianrhod sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non dover sentire quella risata.

Ti fidavi di me? Accidenti, Ale ti ha davvero sopravvalutata! Se penso a quanta pena si è dato per trovarti e ucciderti...”

Come hai potuto fare questo? Mio padre ti ha sempre trattato come un figlio, Ciaran era il tuo migliore amico... come hai potuto lasciare che li massacrassero?”

Ammetto che non sarei voluto arrivare a tanto”, rispose Owainn alzando le spalle. “Ma non mi hanno lasciato altra scelta.”

Di cosa stai parlando?”

Tuo padre non voleva concedermi la tua mano. Ci teneva separati, dovevo fare qualcosa.”

Come hai scoperto la mia identità?”

Ho origliato per caso una conversazione tra i tuoi genitori. Tuo padre aveva rifiutato la mia proposta di sposarti per l'ennesima volta, e quando l'ho sentito discutere con tua madre sono rimasto nei paraggi per ascoltare. Volevo capire perché non mi volessero come genero, capisci? Doveva esserci un motivo. Certo, non mi sarei aspettato niente del genere, era una cosa più grossa di quanto avrei mai pensato. Troppo grossa per tenerla solo per me...”

Non l'hai fatto per me. Credi di prendermi in giro? Lo hai fatto solo per il denaro!”

In parte”, ammise Owainn. “Ale mi ha offerto una posizione e una ricca ricompensa. Ma l'accordo era che tu facessi parte del bottino.”

Allungò una mano verso di lei e le sfiorò una ciocca di capelli.

Non toccarmi!” ringhiò Arianrhod, scostandosi bruscamente.

E' un peccato che tu abbia tagliato quella meravigliosa chioma. Questo taglio non ti dona. Ma credo che mi accontenterò.”

Sei pazzo se credi che Ale manterrà i termini dell'accordo!” gli buttò addosso Arianrhod con disprezzo. “Lui mi vuole morta. Lo vuole sopra ogni cosa. Non mi risparmierà solo per soddisfare la tua... lussuria.”

Lussuria? Credi che sia questo?” Owainn divenne improvvisamente serio. “Non capisci che io ti amo. Ho fatto tutto questo per poter stare con te e darti quello che meriti. Ora possiedo terre e un titolo: posso offrirti tutto ciò di cui hai bisogno. Non avrei mai potuto farlo se fossi rimasto un semplice bracciante.”

Tu sei pazzo!”

Sono pazzo di te, mia adorata.”

No, tu sei pazzo e basta! Tutto ciò che hai ottenuto, i tuoi titoli, le tue terre, sono macchiati del sangue della mia famiglia. Credi che potrei mai provare qualcosa per te? Sei solo un vigliacco e mi fai ribrezzo”, gli disse guardandolo negli occhi, senza indietreggiare.

Owainn fu su di lei in pochi attimi e le strinse il mento in una morsa ferrea. Arianrhod rimase immobile. Poteva vedere le narici di lui fremere di rabbia repressa, il guizzo di follia che gli accendeva lo sguardo.

Sei fortunata, se solo lo volessi potrei spezzarti il collo con due dita. Ma non ho ancora deciso di rinunciare con te.”

Finalmente la lasciò andare, allontanandosi da lei. Ma Arianrhod non mosse un muscolo.

Bene”, continuò Owainn, alzando le mani. “Vorrà dire che resterai ancora un po' in questa stanza a riflettere su cosa preferisci: diventare mia moglie e una rispettabile suddita di Ale, o affidarti alla sua pietà sperando che ti conceda la morte veloce che ha concesso ai tuoi genitori. A te la scelta.”

Poi se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.

Se pensi che mi lascerà in vita per esaudire un tuo desiderio, sei più stupido di quanto pensassi!” urlò Arianrhod battendo con forza i pugni contro la porta chiusa. Ma Owainn non raccolse la provocazione, e lei rimase sola in quella stanza vuota. Si toccò la mascella dolorante, su cui già cominciava a comparire un livido scuro.


Arianrhod ispezionò con cura la sua cella nella speranza di trovare qualcosa di utile alla fuga, ma senza risultati. Si sentiva profondamente frustrata: le avevano portato via la Spada del Drago e anche il pugnale di pietra del Piccolo Popolo. Non c'era speranza che potesse servirsi di un'arma per risolvere la situazione. Allora cercò di capire qualcosa sul luogo in cui la tenevano prigioniera. L'unica finestra che affacciava all'esterno era la feritoia che aveva già avuto modo di notare, ma si trovava troppo in alto rispetto a lei. Con un discreto sforzo riuscì a spostare il letto fin sotto la finestra e, salendoci sopra, riuscì a sbirciare attraverso la feritoia. Scoprì che la costruzione dove la tenevano era una casupola ad un solo piano. Non era certo una fortezza, e questa era una buona notizia. Evidentemente non avevano trovato di meglio nelle vicinanze. Inoltre Arianrhod sospettava che quello fosse solo un accomodamento temporaneo: presto l'avrebbero portata a nord, verso Uppsala. Sempre che non l'avessero uccisa prima.

Tuttavia a impedirle qualsiasi tentativo di fuga c'era sempre una porta sbarrata e quattro muri di solida pietra.

Arianrhod sospirò: non poteva fare altro per il momento, se non cercare di riposare e di mantenersi in forze. Il sole era ormai tramontato del tutto e lei si sdraiò sulla sua brandina, nella speranza di riuscire a dormire.

La mattina seguente, dopo una nottata di sonno agitato, una donna entrò nella stanza portandole qualcosa da mangiare. Come si era sforzata di dormire, Arianrhod si sforzò di mangiare. Il formaggio era praticamente insapore, il pane duro e la birra annacquata, ma lei ingollò tutto senza protestare.

Quando la donna rientrò per portare via il vassoio vuota, Arianrhod l'afferrò per la manica.

Cosa volete da me?” chiese lei, sospettosa.

Arianrhod quasi non ricordava la sua madrelingua: un po' a gesti e un po' utilizzando i vocaboli che conosceva, chiese alla donna se poteva lasciarle il cucchiaio di legno che portava alla cintura. In cambio le avrebbe dato la spilla d'oro che usava per chiudere il mantello.

Era uno scambio vantaggioso, e la donna fu quasi tentata di accettare. Ma poi scosse la testa e cercò di divincolarsi dalla presa della principessa, che ancora le stringeva il braccio. Evidentemente aveva troppa paura di quello che avrebbero potuto farle,

se lo avessero scoperto.

Arianrhod avrebbe voluto gridare di frustrazione quando la vide affrettarsi a chiudersi la porta alle spalle. Si gettò a sedere sul letto, la testa fra le mani. Uno ringhio rabbioso le uscì dalla gola, mentre afferrava e stringeva il bordo del letto con tutte le sue forze.

Ma si bloccò quando le sue dita tastarono qualcosa di interessante. Si sdraiò supina sul pavimento e scivolò con il corpo per metà sotto il letto.

C'era effettivamente qualcosa di interessante: una grossa scheggia di legno si stava staccando da quel vecchio letto rotto. Arianrhod la rimosse con attenzione. Non era lontanamente un'arma, ma forse sarebbe riuscita a ricavarne qualcosa di utile.


***

Gareth era felice che Morcant fosse con lui; un po' meno felice che anche Domaldr fosse della partita, ma aveva tutta l'intenzione di dare fiducia al fratello, purché lavorassero tutti insieme per trovare Arianrhod il prima possibile.

Morcant stava seguendo le tracce del contingente di soldati che aveva preso con sé la principessa, e Gareth aveva dovuto riconoscere che si era rivelato molto abile. Nessun occhio appartenente alla “gente alta” - come loro chiamavano la sua razza – sarebbe stato in grado di individuare determinate tracce, e anche per quelle più evidenti avrebbe impiegato molto più tempo.

Si stavano dirigendo in una direzione diversa da quella che il duca aveva ordinato loro di seguire, ma Gareth aveva deciso che preferiva fidarsi dell'intuito di Morcant. Domaldr aveva provato a protestare, ma Gareth l'aveva zittito tanto bruscamente che il fratello non aveva più osato aprire bocca.

Fortunatamente era riuscito a convincere Morcant a salire con lui a cavallo, anche se lui si era inizialmente rivelato molto diffidente.

La mia gente non sfrutta altre creature viventi per farsi portare. La dea ci ha dato gambe funzionanti ed è con quelle che dobbiamo spostarci”, aveva dichiarato.

Aveva ceduto solo quando aveva notato lo sguardo disperato di Gareth.

Lo faccio solo per la nostra sorella di sangue. Anch'io sono impaziente di ritrovarla.”

Avevano cavalcato per un pezzo in silenzio, finché Morcant, che cavalcava dietro Gareth, gli rivolse inaspettatamente la parola.

Non è morta.”

Come?” chiese Gareth.

So che il tuo cuore se lo sta chiedendo. Lo sento tormentarsi in continuazione. Aman madhad non è morta.”

E tu come fai a saperlo?”

Perché io ascolto il mio cuore. Se lo facessi anche tu, lo sapresti.”


Deve essere in una di quelle stanze”, commentò Domaldr, indicando la casupola che avevano appena raggiunto grazie alla pista seguita da Morcant. “Ma come facciamo a sapere quale?”

Acquattato dietro a dei cespugli, Gareth rifletté.

Ci sono solo quattro guardie all'ingresso della casa”, disse, “non vedo il resto del contingente, che comunque non era numeroso.”

Ce ne saranno altre dentro”, obiettò Domaldr.

Forse una ventina, fra esterno e interno.”

Avremmo dovuto far avvicinare di più i soldati.”

No”, intervenne Morcant. “Questa non è una battaglia. Avremmo solo attirato inutilmente l'attenzione. Dobbiamo essere rapidi e silenziosi.”

Farò appostare i soldati a poca distanza, così che possano intervenire quando ci inseguiranno. Ma è meglio far credere di essere in pochi: sfrutteremo l'effetto sorpresa”, disse Gareth.

Perché non assaltiamo in forze e basta?” insistette Domaldr.

Per gli dei, non capisci che non si tratta di uno scontro in campo aperto? Cosa gli impedirebbe di uccidere Arianrhod nel tempo che noi impiegheremmo a entrare in un luogo chiuso con una massa di soldati? Piuttosto che lasciare che venga liberata le taglierebbero la gola. Non possiamo rischiare. Una volta che sarà al sicuro con noi, potremo anche attaccare e annientarli come vuoi tu, ma sinceramente non ne vedo l'utilità.”

Parli con saggezza, giovane uomo”, disse Morcant soddisfatto.

Domaldr tacque, sconfitto ancora una volta nella guerra delle parole.




Angolo autrice: Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitoletto, su cui non ho molto da dire se non che ne sono abbastanza soddisfatta. Spero che anche a voi piaccia! Il duca ha scoperto tutto e, come era prevedibile, non ne è troppo felice. Riuscirà a capire le ragioni Gareth? Grazie a tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono, siete fantastici come sempre.

Alla prossima

Eilan



   
 
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