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Autore: cerbero2518    20/03/2017    0 recensioni
In tutti quei giorni non aveva accennato ad aprire gli occhi o a muoversi fino a quel momento.
Severus Piton era, suo malgrado, vivo e, come sempre, solo.
Non aveva mai amato molto la vita, non era mai riuscito a vivere come avrebbe voluto, la sua esistenza era stata costellata di errori. Nonostante tutto ciò non era un tipo arrendevole, aveva sempre cercato di rimediare ai suoi sbagli e alla fine c'era riuscito anche se ancora non lo sapeva.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Minerva McGranitt, Narcissa Malfoy, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Un'altra volta

"Professore, ho bisogno che lei menta al processo". Mentire? Il paladino dei grifondoro gli aveva appena chiesto di mentire? "E cosa dovrei dire esattamente?" Il ragazzo non rispose subito, era visibilmente turbato "dovrebbe dire che era presente quando Draco ha preso il marchio nero e che è stato obbligato con la forza a farlo".

"Perchè mai dovresti voler salvare Draco?" "Non mi sembra di ricordarvi come grandi amici a Hogwarts".
Il ragazzo sprofondó ancora di piú nel suo angolo di divano, avrebbe potuto inventarsi una complicata spiegazione piena di complicati sentimenti ma alla fine optó per la soluzione più semplice "Tutti meritano una seconda possibilitá". "Come me, Draco non ha potuto scegliere chi essere. Vorrei che questa possibilità gli fosse data, ma per fare questo ho bisogno del suo aiuto professore." In condizioni normali Severus avrebbe aiutato Draco senza pensarci un attimo ma era restio a legarsi a Potter con qualsiasi forma di patto.
"Lei sa come ci si sente ad avere bisogno di una seconda possibilità, salvi qualcuno che si trova nella stessa situazione". Severus non rispose, aveva il sospetto che la faccenda fosse più complicata di come Potter gliela stava presentando. "Non deve rispondermi ora, il processo é tra una settimana".

A quel punto calò un silenzio imbarazzante, probabilmente il ragazzo si aspettava una risposta. "Ci penserò Potter, non so se voglio farmi vedere in giro per il momento". Severus pensò che la soluzione migliore fosse cambiare argomento. "Come sta il piccolo Lupin?" Harry sembrò contento della domanda. "Sta bene, è in balia di Andromeda e della signora Weasley, cerco di andare a trovarlo il più spesso possibile".
E in quel momento Severus fece un errore. "Sembra che Molly Weasley non ne abbia mai abbastanza di bambini, sette figli non le bastano." Harry sbiancò "Sei figli professore".
Sei? I Weasley avevano perso un figlio in guerra? Poteva forse essere... no se si fosse trattato di Ron Weasley, Potter non sarebbe stato lì in quel momento.
"Mi dispiace Potter, non ne sapevo niente, di chi-" il ragazzo non gli lasciò finire la frase. "Fred, la sua famiglia è distrutta, siamo tutti distrutti". Era evidente che Severus non fosse bravo nelle conversazioni amichevoli, perfortuna ci pensò Potter a sistemare la situazione. "Ora devo andare, sono sicuro che ci rivedremo al processo". Severus rimase sulla poltrona a guardare il fuoco mentre il ragazzo se ne andava accompagnato da un elfo. Sapeva che c'erano stati molti morti durante la battaglia ma non aveva voluto sapere i nomi, non voleva pensare che dei ragazzi che aveva conosciuto non vivevano più.

La sera andó a letto senza cenare, era stanco, confuso e dolorante. Non aveva intenzione di prendere e pozioni che gli avevano dato all'ospedale, le avrebbe distillate lui stesso appena si fosse sentito meglio. Aveva le mani che gli tremavano, non sarebbe riuscito a meneggiare coltelli e provette per un po'. Quella notte l'uomo fece un sogno che non avrebbe dimenticato facilmente.
Era a Hogwarts, solo nella sala grande decorata a festa. C'erano la musica e il buffet ma nessuno studente. A un certo punto qualcuno apparve dal nulla alle sue spalle
"Severus, balliamo?". L'uomo si giró di scatto e riconobbe subito Lily Evans, occhi verdi e capelli rossi, nello stesso abito azzurro che aveva indossato a un ballo di Natale del loro quinto anno, ballo a cui non aveva avuto il coraggio di invitarla. Non sapeva ballare ma dopotutto si trattava di un sogno, quindi senza dire una parola la prese tra le braccia sorridendo. Poteva sentirla vicino a sè, era calda, delicata e profumata. Inizió a stringerla tra le braccia, sempre di piú, sempre piú vicina.
Ma a un certo punto il corpo che stava stringendo divenne freddo, rigido e viscido. Severus fece un passo indietro: sangue. La sua Lily era interamente ricoperta di sangue. "Svegliati Severus, svegliati adesso"
Fortunatamente in quel momento si sveglió, sudato e tremante. La ferita al collo aveva iniziato a sanguinare, doveva prendere subito la pozione che gli avevano dato a San Mungo.
Lily lo aveva salvato un'altra volta.

 



 

  
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