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Autore: LightPhoenix    21/03/2017    2 recensioni
E se al momento della rinascita di Voldemort una nuova scoperta cambiasse completamente la storia e le sorti della guerra? Cosa succederà ad Harry? E soprattutto, quale sarà l'obiettivo primario del Signore Oscuro,una volta rinato? Una storia che stravolgerà le certezze del Bambino Sopravvissuto, facendogli capire come tutto può cambiare in pochissimo tempo...
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Più contesti
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Nota: Non era mia intenzione pubblicare questo capitolo cosi tardi, avrei dovuto sfruttare meglio le feste di Natale. In ogni caso, oggi andiamo a terminare questa storia, la mia prima storia su questo sito e spero che il finale vi piaccia. Vi chiedo inoltre di leggere anche il mio consueto angolo dello scrittore alla fine del capitolo perché vi dirò cose importanti. Buona lettura.

 

LA RESA DEI CONTI (PARTE 2)

 

Aveva gli occhi chiusi.

Buio.

Li aprì.

Sempre buio.

Provò a muoversi.

Non ci riuscì.

Provo a parlare.

Gli uscì solo un lamento.

Sono morto quindi? E’ così quando si muore?”

Non esattamente.”

Halphas si pietrificò, per quanto fosse possibile visto che già non riusciva a muoversi.

La voce continuò a parlare e sembrò rispondere ad ogni sua domanda non formulata:

Io sono la Morte Halphas, ma nonostante questo non sei morto ed è per questo che vedi buio e puoi solo sentirmi.”

Il ragazzo rimase basito. Si trovava al cospetto della morte, ma non era morto. Ma che cosa era successo?

“E’ giusto che tu sappia prima di farti decidere una cosa importantissima. Vedi, ragazzo, io so tutto di voi che siete sulla Terra, anche da vivi. E posso dirti che non sei morto perché tu eri un Horcrux di tuo padre. Si, eri, perché la maledizione che ti ha colpito ha distrutto la parte di anima di Voldemort e questo ti ha salvato in parte.”

Halphas sbarrò gli occhi. Questo significava solo una cosa… ora suo padre era sicuramente mortale. Ma poi pensò… come faceva ad avere una parte dell’anima del padre nel suo corpo?

“Ti risponderò subito. Quella notte di molto tempo fa, quando eri nella casa dei Potter, Voldemort ti colpì con la maledizione mortale, ma come ben sai non funzionò. Questo perché tuo padre non sapeva che quel bambino eri proprio tu, ma la sua bacchetta si. Infatti la bacchetta “tremò” riconoscendoti come consanguineo del suo proprietario e quindi rimanesti in vita. Ma una parte dell’anima di Voldemort già frammentata si agganciò a te.

Halphas era letteralmente sconvolto. Non riusciva a capire se fosse felice per essersi liberato di un peso simile oppure se fosse triste per aver “contribuito” alla mortalità del padre.

Ora devi prendere una decisione, se tornare in vita a combattere o seguirmi. Io non ti influenzerò perché tanto prima o poi tutti vengono da me.”

La risposta era scontata. Halphas DOVEVA tornare indietro per sconfiggere una volta per tutte Silente e Modi e per aiutare il padre.

La Morte come fatto anche in precedenza lesse nel pensiero il ragazzo, sorrise e fece per andarsene, ma Halphas, accorgendosi di poter parlare, forse ingenuamente gli chiese:”Ma non sei arrabbiato con mio padre che ha creato degli Horcrux proprio per evitarti?”

La Morte sorrise ancora e rispose:”Ti ripeto, prima o poi tutti vengono da me.” E continuò il suo cammino chissà verso dove.

E dopo interminabili minuti di buio, apparve la luce.

 

Voldemort avrebbe potuto lanciare le peggiori maledizioni a Silente solo con gli occhi, divenuti scarlatti come di consueto in momenti di rabbia estrema. E questo era un momento di rabbia esplosiva, unita al dolore che a turno si presentavano nella mente del Signore Oscuro.

Ma all’improvviso sentì uno strano movimento alle sue spalle e temendo un trucco del vecchio pazzo si girò, ma vide soltanto con la gioia nel cuore Halphas che si stava rialzando, i cui occhi rivedevano la luce. Il suo volto era arrabbiato e determinato.

In quel momento Voldemort abbandonò la battaglia e pensò solo al figlio e il volto del Lord stupì molto chi non lo aveva mai visto sorridere.

Ma il mago, nonostante la sua grande esperienza, dimenticò una regola fondamentale, mai dare le spalle al nemico.

Infatti Silente, fregandosene altamente di un duello leale e sfruttando l’occasione lanciò l’anatema mortale che colpì in pieno il rivale.

Lord Voldemort morì, ma lo fece con il sorriso sulle labbra, il sorriso di un padre che ha ritrovato un figlio.

E come potevano reagire Halphas, appena tornato in vita che si vide sottrarre il padre, oppure Bellatrix ed Hermione, con le lacrime per il ritorno del giovane che ora si sommavano a quelle per la morte di Voldemort.

Halphas avrebbe voluto piangere, buttarsi a terra, ma poi pensò che il padre distraendosi era morto e quindi posticipò il suo dolore e si concentrò sul nemico.

Poi un pensiero terribile gli invase la mente, fragilissima in quel momento.

Era stato lui(indirettamente) ad uccidere il padre. Se non si fosse risvegliato, il Lord non si sarebbe distratto.

Mentre gli mancava il fiato, cercò di ragionare e fece qualcosa che gli fece sollevare leggermente il morale. Salvò sua madre ed Hermione. Infatti sacrificando una parte della sua forza magica rimasta creò un portale in modo da far tornare le due donne e i Mangiamorte rimasti al Manor di famiglia.

Quando si lamentarono, Halphas sbraitò:”Basta! Ho rischiato di morire io, è morto mio padre, salvatevi almeno voi, che siete l’unica cosa che mi è rimasta. Il portale rimarrà aperto per un altro po’ e se ne avrò bisogno lo userò anch’io, non preoccupatevi.”

Convinte da queste parole, Bellatrix, Hermione e tutti i Mangiamorte attraversarono il portale con la paura negli occhi.

Finalmente Halphas ebbe modo di concentrarsi su Silente e Modi, che, sebbene ancora scossi per il ritorno in vita del ragazzo, sfruttando il momento delicato, lo provocarono.

Appena tornato, hai visto tuo padre morire. Ovunque  tu fossi, era meglio se ci fossi rimasto, oppure vuoi morire di nuovo, e questa volta definitivamente?”

Halphas rispose lanciando una ventina di maledizioni tutte insieme, ma la foga di certo non sarebbe servita in quello scontro.

Silente e Modi bloccarono tutto con sufficienza e replicarono con molte meno maledizioni, ma più precise che colpirono in pieno Halphas che non provò a difendersi. Si era per caso arreso?

Halphas però provò a rialzarsi senza riuscirci e capì che i due avversari gli avevano bloccato l’uso delle gambe, ma poteva ancora strisciare per terra come un verme. Di questo L’Erede di Grifondoro ed il vecchio pazzo se ne sarebbero pentiti.

Fu proprio in quel momento che qualcosa si ruppe nel ragazzo, pronto ad affrontare la morte che del resto aveva già conosciuto.

Mentre Silente si avvicinava lentamente, L’Erede di Serpeverde ingaggiò una complicata battaglia con la sua coscienza.

E quindi ti sei arreso, eh? Ma capisci cosa significa questo?

“Non ti ci mettere anche tu, sono stanco fisicamente, mentalmente e poi meglio la morte che la fuga.”

“Ma cosa dici, morire così a terra senza combattere fino alla fine non è onorevole,anzi è meglio la fuga. Attraversa quel portale oltre il quale ti aspettano famiglia medici riposo seguaci e la possibilità di rivalsa. Quello che non capisci è che se muori subiranno conseguenze Bellatrix ed Hermione, che verranno uccise o peggio ancora, fatte praticamente schiave da Silente o Modi, e anche tutto il Mondo Magico che sarà comandato da un vecchio pazzo tiranno travestito da eroe che ha ucciso Voldemort.  E TU VORRESTI DIRMI CHE VUOI MORIRE?”

Quello sfogo della sua coscienza lo sfibrò ancora di più, ma gli aveva aperto gli occhi, doveva salvarsi per proteggere negli anni a venire quello che restava della sua famiglia e per vendicarsi di Silente e Modi in futuro.

Intanto Silente, convinto della vittoria, continuava ad avanzare con tutta la calma del mondo, ma ormai era arrivato a pochi metri dal ragazzo, che senza dare nell’occhio stava indietreggiando sempre di più.

Parlò Silente con voce dolce:”Sai, vorrei così tanto toglierti quella maledizione e farti morire in piedi, forse ancora sicuro di battermi, ma sei adorabile lì giù a strisciare. Ora muori.”

Era il momento. Con le ultime forze rimaste Halphas stordì il Preside e strisciò alla massima velocità contro il portale.

Quando Silente si riprese, Halphas non c’era.

Il vecchio si sfogò con urlo e ridusse in polvere una finestra della scuola in macerie.

Questo sarà un bel problema da risolvere quando sarò Ministro della Magia.”

 

E’ un nuovo giorno Halphas, ma il dolore ti distrugge ancora dentro.

Osservi con gli occhi pieni di lacrime il medaglione spezzato,il primo oggetto importante che tuo padre ti aveva affidato, simbolo del vostro incontro dopo tanti, troppi anni separati.

Ma hai fallito. Hai permesso che fosse distrutto, hai contribuito alla morte del tuo punto di riferimento.

Ricordi con amarezza le parole della Morte di ieri. Non dirai a nessuno di  quello che hai vissuto in quei momenti.

Tanto prima o poi tutti vengono da me.”

Verissimo, ma non avresti mai immaginato che a tuo padre fosse successo così presto. Perché anche quando era diventato immortale, tu credevi stupidamente che fosse invincibile.

Concluderò quello che tu hai iniziato” sussurri al medaglione, quasi come se potesse portare le parole al destinatario.

Ti prepari per andare dai Mangiamorte. Non puoi mostrarti debole davanti a loro, hanno bisogno di rassicurazioni.

Fai il tuo ingresso.

Nessuno osa fiatare, ti ammirano e capiscono il momento.

Parli da vero leader:”Ieri l’Ombra ha perso. Se ci troviamo in questa situazione, tutti abbiamo sbagliato qualcosa, io e mio padre compresi.

Passeranno anni, rideranno sui nostri resti ma vi giuro che ci prenderemo la nostra rivincita.

Ieri sono caduto, ma ricordatevi che sarò sempre il Principe Oscuro.”

 

ANGOLO DELLO SCRITTORE:

Prima di tutto, volevo chiedervi se vi è piaciuto il finale e soprattutto la seconda persona nel finale, mai usata in questa storia.

Inoltre volevo ringraziare chi ha recensito praticamente quasi ogni capitolo, ma anche i molti che hanno seguito la storia in silenzio, grazie a voi avevo la motivazione per continuare a scrivere.

Ho capito gli errori fatti in questa fic (sono andato troppo veloce in alcuni punti) e chiedo scusa se per questo motivo qualcuno non ha ritenuto godibile la trama. Sono comunque molto soddisfatto, per essere la mia prima storia sul sito forse con un po’ di presunzione credo di aver fatto una buona produzione. Infine volevo dirvi che leggendo questo capitolo i presupposti per un sequel ci sarebbero eccome, ma non so se lo farò perché avrei paura di rovinare tutta la trama(infatti mi piace il fatto che il finale sia aperto ed immaginiate voi cosa succederà in futuro), in ogni caso aiutatemi anche voi. Chiedo anche a chi non ha mai recensito di dirmi se vorrebbe un seguito.

Al prossimo capitolo, o meglio, alla prossima storia.

LightPhoenix

P.S Inoltre sarei reticente nel fare un sequel perché dovrei portare avanti l’altra storia(per chi vuole la trovate sul mio profilo) e avrei in mente un’idea per una nuova storia totalmente staccata da questa, ma come detto sopra fatemi sapere voi.

 

 

   
 
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