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Autore: __Lily    23/03/2017    0 recensioni
"Nonostante tutto Jon rimase nell’ombra mentre Sansa Stark fece un passo verso l’oscurità. [...] Jon aveva osservato la sorella: la veste smossa dal vento, il metalupo degli Stark ricamato nel suo vestito e i suoi occhi blu come quelli della madre si erano fatti freddi - quasi glaciali - come il vento del Nord. 
I suoi capelli rossi come le fiamme del fuoco illuminavano l’oscurità nella quale si stava addentrando.

«Fai ciò che devi Sansa» aveva sussurrato guardando la sorella scomparire dentro quel canile."
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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DICIANNOVE


 


 

 

 

Fu Sansa la prima ad abbracciare Brandon Stark, scompigliò i suoi capelli scuri e gli diede un bacio sulla guancia, Bran rimase colpito da quanto sua sorella fosse cambiata e soprattutto dalla somiglianza con la loro madre; avevano gli stessi occhi blu e il colore dei capelli era simile, solo che quello di Sansa era più chiaro.
Poi fu la volta di Arya, anche lei era cresciuta, portava i capelli scuri legati come un tempo li portava il loro padre, infine toccò a Jon che quasi con le lacrime agli occhi strinse forte a se Brandon Stark.
«Bran» disse scompigliandogli i capelli.
Grande Inverno era stata in parte ricostruita, ma la sua torre era ancora spezzata proprio come lui.
Jon osservò la ragazza con cui suo fratello era tornato a casa, era alta i suoi capelli ricci e scuri e gli occhi marroni; sotto a quei pesanti abiti da maschio si nascondeva una ragazza forte e determinata.
«Lei è Meera, la figlia di Howland Reed» disse Bran.
«Meera, benvenuta a Grande Inverno» rispose Jon.
«Grazie maestà.»
«Chiamami Jon.»
Bran vide Sansa fare un cenno al loro fratello, lui annuì e subito lei uscì dalla Sala Grande sorridendo.
Quei due non si erano mai sopportati e ora invece comunicavano con lo sguardo, con una complicità tale che Bran un po’ li invidiò.
«Dov’è andata Sansa?»
«Lo vedrete presto.»
«Jon c’è una cosa che devi sapere. Una cosa molto importante.»
Suo fratello gli si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla.
«Parleremo dopo che vi sarete riposati e cambiati.»
«Ma…»
«Avete affrontato un lungo viaggio, tutti e due. Riposate, fate un bagno caldo e mangiate, dopo parleremo.»
In quel momento Sansa tornò accompagnata da un uomo che a Bran sembrava familiare ma non capiva dove lo avesse visto, finché non sentì Meera piangere e capì.
«Padre!» disse lei correndogli incontro, incurante dei presenti, erano anni che non lo vedeva, dalla mattina in cui lei e Jojen se ne erano andati per trovare Brandon Stark e aiutarlo a compiere il suo destino.
«Meera» disse stringendo la figlia accarezzando i suoi capelli, era così cresciuta e lui era così orgoglioso di lei.
«Perdonami, io, Jojen…»
«Va tutto bene» la rassicurò lui.
Bran tirò un sospiro di sollievo, non era solo, Howland Reed lo avrebbe aiutato a dire la verità a Jon.
«Lord Reed, sono felice di conoscerti.»
«Anche io principe, anche io» rispose senza smettere di abbracciare la figlia.
«Jon forse è meglio se aiutiamo Bran a sistemarsi» disse Sansa con fare materno.
«Si.»
Jon stava per aiutarlo quando Meera fece un passo verso di lui con fare protettivo.
Si era sempre occupata lei di Bran e anche se loro erano la sua famiglia avrebbe voluto continuare a farlo.
«Posso aiutarlo io se volete.»
«Grazie Meera, ma anche tu hai bisogno di riposare» le rispose il re del Nord.
«Avanti figlia mia, vieni con me.»
Lanciò uno sguardo a Bran per capire se fosse d’accordo e lui le sorrise e così se ne andò con suo padre, mentre lui aiutato da Jon e seguito da Sansa tornò in quella che per tutta la vita era stata la sua stanza.
La vasca venne riempita con acqua calda e Jon lo aiutò a lavarsi, era molto tempo che non faceva un bagno decente, poi entrò Sansa, un po’ si vergognò che lei lo vedesse in quel modo ma era sua sorella era lì solo per aiutarlo.
Sansa si mise in ginocchio e tagliò i suoi capelli, erano cresciuti troppo da quando Meera glieli aveva tagliati.
«Così va molto meglio» disse lei alzandosi, poi porse un asciugamano a Jon e lo aiutò a tirare Bran fuori dall’acqua.
Una volta vestito lo adagiarono sul letto e prima ancora di rendersene conto Bran si addormentò come un bambino.
Sansa gli diede un bacio sulla fronte, lo coprì con una soffice coperta e poi si avvicinò a Jon, lo abbracciò e si accoccolò contro il suo petto come faceva durante la notte.
«Siamo di nuovo una famiglia» sussurrò Jon all’orecchio di lei accarezzandole i lunghi capelli ramati.
«Si. Gli Stark sono davvero tornati» disse, poi diede un bacio a Jon che lui ricambiò.
Sapeva da sempre di non essere uno Stark ma loro erano comunque la sua famiglia, o almeno ciò che ne restava.
Tenere Sansa tre la sue braccia era una delle cose che più gli piaceva; il suo profumo delicato, la sua pelle calda, il sorriso che gli rivolgeva, i suoi occhi blu.
Non c’era nulla che non amasse di lei, per tutta la vita era fuggito dall’amore ma con Ygritte aveva avuto il primo assaggio di cosa fosse realmente e con Sansa aveva capito cosa significasse davvero amare.
Da quando si erano ritrovati al Castello Nero era cambiato tutto, per entrambi.
«Lasciamolo dormire.»
Sansa lo prese per mano e insieme uscirono dalla stanza di Bran per recarsi in quella padronale.
Nonostante le pareti riscaldate il camino era stato acceso.
«Non dovrei trovarmi qui, non ora.»
«Sono giorni che non riusciamo a stare soli, voglio solo passare del tempo da sola con te Jon.»
«Sai che non desidero altro» rispose accarezzandole i capelli.
«Allora è qui che devi essere» disse mettendo le braccia intorno al collo di lui.
Jon la baciò come non aveva mai fatto prima, la desiderava con ardore, i loro volti si allontanarono solo per alcuni istanti.
«Jon…»
Sansa iniziò a slacciare le sue vesti, in breve il pesante vestito scuro cadde a terra lasciandola con solo una corta sottana bianca, come quella che usava per dormire.
Jon rimase a fissare il corpo, la sua pelle simile alla seta, lo aveva toccato tante volte senza mai però spingersi troppo oltre, Sansa si avvicinò a lui e iniziò a togliere i suoi vestiti.
«Sansa, non possiamo…»
«Perché no? Non voglio più aspettare Jon.»
Lo baciò nuovamente, le labbra, il collo, il petto, la mano, voleva tutto di lui e lui voleva tutto di lei.
La prese in braccio e la mise sul letto, era così bella forse troppo per uno come lui, un bastardo senza nome, figlio di un peccato.
«Non voglio farti del male.»
«Non mi farai del male.»
Tolse ciò che resta dei suoi vestiti e piano piano tirò su la veste bianca di lei, le accarezzò le gambe, le baciò le spalle, in breve divennero finalmente un tutt’uno, finalmente Jon si sentì completo, come mai prima di allora.
Il corpo dei lei sembrava bruciare contro il suo, più volte sussurrò il suo nome, detto da lei sembrava la parola più bella che l’uomo avesse creato.
Jon, sono tua, solo tua.
I loro respiri irregolari si fusero nell’aria fredda di Grande Inverno, il lenzuolo si attorcigliò intorno ai loro corpi sudati e caldi, non avrebbero voluto smettere di baciarsi.
Rimasero così, uno nelle braccia dell’altro a guardarsi, per la prima volta in vita sua Sansa Stark capì cosa significasse davvero amare qualcuno.
Era lui, era sempre stato lui eppure lei era stata così cieca da non accorgersene, così stupida da allontanarlo da lei ogni volta che aveva provato a tenderle la mano, si era pentita così tanto del suo comportamento passato.
«Ti amo Jon» disse piano, tenendo la testa sul suo petto, sentiva il suo cuore battere veloce, erano settimane che quel suono la calmava, era ascoltando quel suono che riusciva ad addormentarsi ogni sera e quando Jon non era con lei le notti sembravano non avere mai fine.
«Ti amo anch’io Sansa» rispose lui accarezzandole i capelli sciolti.
Restarono lì per un po’ finché il sole non iniziò a calare e allora si alzarono da quel letto, si rivestirono e insieme uscirono dalla stanza padronale.
Sansa non riusciva a non sorridergli, con Ramsay aveva conosciuto solo il dolore con Jon invece aveva scoperto quanto fosse bello essere amati e poter amare.
Bran era già lì assieme a tutti gli altri, stava quasi ridendo con Gendry, Arya li osservava sorridente e Meera sedeva vicina a suo padre.
Smisero di tenersi per mano poco prima di entrare, anche se Arya sapeva gli altri non ne erano al corrente.
«Jon, ti stavo aspettando» disse suo fratello.
«Ti sei riposato un po’?»
«Si, non credevo di averne bisogno ma mi sbagliavo.»
Jon gli sorrise, Bran non ricordava più l’ultima volta che Jon Snow aveva sorriso.
Spero che potrai perdonarmi un giorno.
«Allora, che cosa devi dirmi di così importante?»
Sansa e Jon si sedettero vicini agli altri ma i pensieri di Bran erano solo per colui che sarebbe stato per sempre suo fratello, nonostante tutto.
«La verità sulle tue origini, so chi sei davvero.»
«Di cosa stai parlando Bran?»
«Da quando sono caduto ho iniziato ad avere delle visioni, Jojen e Meera mi hanno aiutato a raggiungere il corvo con tre occhi ma lui è morto e sono io ora il nuovo corvo con tre occhi. Ho visto chi sei in una visione, ho seguito nostro padre in una torre.»
Howland Reed si pietrificò, era davvero giunto il momento?
«Una torre?» chiese Jon.
«Forse non mi crederai, ma c’è qualcuno che potrà confermare ciò che sto dicendo» disse Bran voltandosi verso il padre di Meera.
«Si, ero lì quel giorno. Ho aiutato io Ned Stark a metterti in salvo, non credevo che questo giorno sarebbe arrivato anche se mio figlio me lo aveva detto, non potevo crederlo.»
«Di cosa state parlando?»
Sansa prese la sua mano, qualunque cosa stesse per dire Bran era certa che avrebbe fatto a pezzi il cuore di Jon.
«Ti chiedo perdono per ciò che devo dirti, non spettava a me farlo ma nostro padre è morto ed è ora che tu sappia la verità. E’ ora che tu sappia chi sei davvero.»
Tutti i presenti trattennero il fiato, Arya guardava Jon senza sapere cosa fare o dire, ma non poteva fare nulla per lui.
«Chi sono Bran?» chiese con voce tremante.
«Eddard Stark non era tuo padre Jon.»
«Questo è assurdo, Jon è nostro fratello!» disse Arya voltandosi verso Jon.
«Per me lo sarà sempre, ma tuo padre era un altro uomo… tu sei il figlio del principe Rhaeagar Targaryen e di Lyanna Stark.»









 

 E finalmente Jon ha scoperto la verità! Come pensate che la prenderà? 
Vi anticipo solo questa piccola cosa, per il resto dovrete continuare a leggere la storia ;)

[...] Non sono uno Stark e non sono nemmeno un Targaryen. Non sono nessuno.
«Perché?!» urlò furioso contro la statua di Eddard Stark, «Perché?!» [...]
 

  
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