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Autore: Dr Mirrus    30/03/2017    0 recensioni
ATTENZIONE! Questa storia non è di mia proprietà, ma di una persona Americana che ha creato il tutto con una "Screenshot Run", e ho avuto il suo consenso.
Passando alla storia, ecco un piccolo estratto dal primo capitolo: "“Sbrigati, c’è papà in TV!” “Meraviglioso, magari sta subendo un pestaggio così violento da finire la sua carriera e lasciare nient’altro che un uomo vuoto, quello si che sarebbe interessante!” si lasciò scappare Manic, ma la madre non lo sentì, era troppo concentrata sulla televisione."
Detto questo... Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 1: Il primo Pokemon
“Una sola eh? Va bene... Ma quale prendo?” si chiese Manic, osservando le tre sfere, e osservando anche il professore che cercava di ragionare con l’orda di Zigzagoon.
Poco dopo prese la sfera con il simbolo elementale dell’acqua, ed essa gli mostrò il piccolo Mudkip che riposava all’interno.

“Ok, mi sembra quello giusto. Vai Mudkip, proteggi il tuo professore da un branco di furetti con una permanente fatta male.” disse lui lanciando la Pokeball verso quello che sembrava il capobranco.
Il piccolo Mudkip uscì dalla Pokeball in un lampo cremisi, e si mise subito in posizione di combattimento, attirando l’attenzione dello Zigzagoon più grosso, che si avvicinò a lui.
Appena lo Zigzagoon capì di essere di fronte ad un nemico, ai lati dei due Pokemon comparirono due specie di Barre olografiche che mostravano livello e barra vitale, quella del capobranco mostrava il livello 2, mentre quella del Mudkip mostrava il livello 5.

“Ok,” iniziò Manic “è un semplice Zigzagoon di livello 2, puoi buttarlo giù con uno starnuto.”
Il Mudkip sorrise. “Gracias. Me llamo Gustav”
Manic rimase sbalordito per un momento prima di realizzare. “Aspetta cosa? Sai parlare? E IN SPAGNOLO?”
“Si, ma parlerò in Italiano per te, Señor”
“Ok, mi va bene. Dai, vai a disintegrare quella palla di pelo”
Il combattimento fu rapido, poco dopo il capobranco si ritrovava ai piedi di un albero, sconfitto e svenuto; visto questo gli altri Zigzagoon si ritirarono, e il Professor Birch si avvicinò a Manic, ringraziandolo.
Mio dio… ero nell’erba alta a studiare i Pokemon selvatici quando mi hanno attaccato tutti insieme. Senza il tuo aiuto non me la sarei cavata tutto intero.
“Meh, non è stato così difficile, bastavano due colpi ben piazzati.”
“Non sono molto bravo a combattere,” disse il professore “quindi non sarei riuscito comunque a battere tutti quei Pokemon.”
“Comunque, questo non è il posto migliore dove parlare, che ne dici se ci vediamo dopo nel mio laboratorio?” continuò Birch, sorridendogli.
“Prof, è meglio che io ottenga qualche seria ricompensa monetaria da questo”
“Non andare, señor. Te ne pentirai” Disse Gustav cercando di trattenerlo tirandogli il pantalone, ma Manic era deciso a ricevere la sua “ricompensa”.
“Bene” disse il professore entusiasta, “Allora ci vediamo nel mio studio, io finisco di controllare delle cose e vado, ti aspetto li!”
 
Poco dopo i due erano nel laboratorio, entrambi seduti ad una scrivania.
“Tuo padre mi ha parlato un sacco di te” Disse Birch mentre consegnava al ragazzo la sua patente da allenatore, ricevendo da Manic solo un grugnito.
“Oh, davvero? Ti ha parlato anche della fusione nucleare, del significato della vita e della vera identità di Jack lo squartatore? Perché conosce quelle cose esattamente quanto conosce me.”
“Ehi, non essere triste, almeno tu hai ancora un genitore, questo pendejo mi ha preso solo perché entrambi i miei genitori sono stati uccisi da dei Mightyena selvatici” disse Gustav con una nota di tristezza nella voce.
“Ahi… Mi dispiace molto.”
Birch sembrò ignorare quel discorso, perché continuò a parlare senza considerare i due. “Sai Manic, vorrei che tenessi il pokemon che hai usato prima, ho notato una certa affinità tra voi due”
“Bene, perché me lo sarei tenuto comunque. È la prima persona che conosco che non è un completo idiota.”
“Bene, perché sarei andato con lui comunque. È la prima persona che conosco che non è un completo idiota.”
Questa frase venne detta dai due all’unisono, guardandosi poi in faccia e sorridendo.
“Andremo molto d’accordo io e te.”
“Si.”

“Bene!” esclamò il professore allegro, “E dimmi, vuoi dare un soprannome al tuo Mudkip?”
“Nah,” disse Manic alzando le spalle “ha già un nome. Si chiama Gustav.”
“Bene, vedo che già ve la intendete… Ma adesso passiamo alle cose importanti, vorrei che tu raggiunga mia figlia, Vera, nel percorso 103, e magari che la aiuti nelle ricerche che sta facendo.”
“Beh, non vedo perché no, magari riesco a conoscerla un po’ meglio” rispose il ragazzo prendendo la Pokeball di Gustav e attaccandosela al cinturino.
“e magari riesco a convincerla a lasciare questo lavoro da schiava” continuò sottovoce uscendo dal laboratorio.

Poco dopo Manic e Gustav si trovarono a Solarosa, piccolo villaggio in cui erano presenti un Pokemon Market e un Centro Pokemon.
Mentre si guardavano intorno la loro attenzione venne attratta da un ragazzo di circa 20 anni, con un grembiule bianco che copriva una maglietta azzurra e un paio di Jeans
“Salve ragazzo! So che probabilmente conoscerai già questa struttura, ma questo è un Pokemon Market, facilmente riconoscibile dal tetto blu.
Qui vendiamo molte cose, dalle Pokeball, alle Pozioni, fino anche ai rimedi di stato! Ecco, un piccolo omaggio dalla ditta per ogni nuovo allenatore!”
Disse il ragazzo porgendo a Manic una fiaschetta con una testina a spruzzo che conteneva un liquido Viola
“Questa è una pozione, è un rimedio spray per le ferite di un Pokemon, anche se queste sono le meno efficaci, basta spruzzarle sulle ferite di un Pokemon e, se non sono troppo gravi, guariranno in men che non si dica!”
Manic posò la fiaschetta nello Zaino e, ringraziando il Venditore, si diresse verso il percorso 103, trovando la figlia del Prof.

“vediamo… nel percorso 103 possiamo trovare questi pokemon…”
Vera era in mezzo all’erba, con un taccuino in mano, e il ragazzo la stava osservando interessato.
“Wow, è una Bulbapedia vivente! Va benissimo, le pupe Nerd sono fighe.”
“Bulbapedia? Di cosa parli?”
“oh, giusto, tu non puoi conoscerla… è un libro che mi comprò mio padre. Ci sono moltissime informazione sui Pokemon, è l’unico libro che possiedo, quindi l’avrò letto circa un milione di volte.”
Gustav era sconvolto “UN SOLO libro?”
“Un solo libro.”
Vera, sentendo Manic parlare, si girò sorridendogli.
“Ciao Manic! Vedo che mio padre ti ha dato un pokemon come regalo” disse lei, iniziando a prendere la sua Pokeball, “Ti darò un assaggio di come si è allenatore!”
Manic sembrava Confuso
“Gustav, aiutami un attimo. Ci sta provando con me?” sussurrò lui al piccolo Mudkip, da cui ricevette un sospiro, e una sola risposta
“Sei un uomo molto solo, vero?” Disse il pokemon entrando in campo, e trovandosi di fronte un treecko.

“Hola”
“Bonjour”
“Mi scuso per ciò che sta per succedere”
“Qu’est-ce que c’est? Di cosa stai..:”
Senza dare nemmeno il tempo di finire di parlare al Treecko, Gustav si buttò contro di lui a tutta forza, mandandolo contro un albero e mandandolo KO in poco tempo.
“La mia carriera nella politica può finalmente iniziare” disse Gustav alzandosi su due zampe, scatenando una leggera risatina da parte di Manic “Sai Gustav? Sei abbastanza strano… Ma mi stai simpatico.”
Dopo la battaglia, Vera sorrise, e osservando Gustav disse a Manic: “sai, sei un allenatore nato! Cioè, hai appena ottenuto questo pokemon e guardalo, già ti si è affezionato!”
Manic era molto sorpreso, “Cosa? Seriamente?” non si aspettava né che vera potesse capire cosa provassero i Pokemon, né che Gustav potesse essersi già affezionato a lui
“Es verdad. Una persona che non mi fa venire da vomitare… è raro.”  Rispose Gustav con aria di indifferenza. A Manic scappò un sorriso: “Tutto ok, anche tu mi sta simpatico. Ma ho una domanda… Sembra che Vera non sia capace di capirti… Come mai?”
Gustav alzò le spalle:  “Non ne ho la più pallida idea, è raro che qualcuno mi capisca”
“Beh, è comunque una buona cosa il fatto che tu sia riuscito a fare amicizia con il tuo pokemon così facilmente, dai torniamo al laboratorio, che mio padre ci starà sicuramente aspettando li!” Disse Vera sorridendo e iniziando a correre verso Albanova, seguita a ruota da Manic, che camminava con aria seccata sbuffando. “Calma, non c’è bisogno di correre, mica il laboratorio scompare!”

Poco dopo Manic entrò nel laboratorio, trovandosi davanti il Professor Birch e Vera, ed entrambi sfoggiavano un sorriso a 32 denti. “Manic! Ho saputo che sei riuscito a battere mia figlia al primo tentativo. È una cosa fantastica!” Il prof era entusiasta, e Vera era dietro di lui con le mani dietro la schiena come a nascondere qualcosa. “Sai, Vera ha già molta esperienza come allenatrice, quindi devi essere veramente bravo per essere riuscito a batterla al primo tentativo” disse il professor Birch fiero della propria figlia.
“Aspetta, cosa?” Manic era stranito. “È un’allenatrice esperta, e ha solo un pokemon al livello 5?”
“Comparata a lui, lei è la campionessa” Disse Gustav con aria di insofferenza, guardando male il Professore e facendo riflettere Manic. “aspetta, credo di aver capito… Lei combatte ed esplora e lui…” “… si prende tutti i crediti. Si.” Manic era indignato dal comportamento del professore, ma si trattenne dal dire qualcosa per due motivi: non voleva essere buttato fuori senza ottenere la sua licenza e, in più, il professore gli stava porgendo ciò che sembrava molto un cellulare dal colore rosso con un simbolo simile a una pokeball e la sua licenza da allenatore, seguita da un sorriso a 32 denti del professore.
Manic all’inizio sembrava perplesso, poi alzò un sopracciglio e guardò il professore con aria interrogativa. “Aspetti… Mi ha seriamente reclutato come suo nuovo schiavetto?”
Birch sembrò ignorarlo e Vera si avvicinò a lui, porgendogli 5 pokeball. “tieni! Queste ti serviranno per riuscire a completare il Pokedex! Le vendono in tutti i negozi!”
“Huh, non vedi l’ora di condividere il tuo peso eh?” disse il ragazzo con una nota sarcastica nella voce, ricevendo un colpetto leggero alla gamba da parte di Gustav. “Ehi, lei lo ha fatto per tutta la sua vita, nel suo caso lo saresti anche tu.”

Detto questo, il ragazzo non rispose e prese le pokeball, uscendo subito dal laboratorio e dirigendosi verso il percorso 101 per iniziare la sua “Avventura da schiavo del professore Allenatore”.
Questo era quello di cui il ragazzo era convinto prima di imbattersi in sua madre, completamente nuda, e coperta di… uno strano liquido semitrasparente. Manic coprì subito gli occhi a Gustav, ma non gli impedì di vedere la scena. “Oh mio dio donna! Torna in casa e mettiti dei vestiti!” disse lui scandalizzato, tenendo ancora le mani sugli occhi di un ormai scandalizzato Gustav, il quale l’unica cosa che riuscì a dire fu: “Dios mio…”
la donna non disse nulla, ma si abbassò e iniziò ad osservare il pokemon con curiosità. Poco dopo si alzò, e con una mano (ancora sporca) accarezzò la guancia del figlio, che fece una faccia mista tra lo schifato e lo sconvolto.
“Sei proprio il figlio di tuo padre… tu e il tuo pokemon state davvero bene insieme…” disse lei sorridendo, per poi tornare un attimo in casa.
“Mio dio” disse Manic, cercando di pulirsi il più possibile la faccia. “nonostante la sua approvazione, continuo a sostenere che siamo davvero una bella squadra”

Gustav non aveva una bella cera, infatti l’unica cosa che rispose fu: “Señor, credo di essere stato avvelenato. Mi sto sentendo male” ricevendo una pacca sulla testa da parte di Manic, che subito gli ricoprì gli occhi vedendo la madre uscire dalla casa ancora nuda, ma con un pacco regalo in mano
“Ecco a te piccolo! Se vuoi andare ad avventurarti, faresti meglio a metterti queste scarpe da corsa!” dopo questo Manic rimase Esterrefatto. “Aspetta… Mi hai comprato qualcosa? Mi hai davvero comprato qualcosa oltre le cose di cui ho bisogno per vivere?”
Il ragazzo le prese, assicurandosi che non fossero sporche allo stesso modo della madre, e si accorse che erano appena comprate, quindi prese lo scatolo e le ripose, programmando di mettersele una volta arrivati a un centro Pokemon.
La madre, che si era pulita un po’, si avvicinò per dargli un bacio amorevole, che però venne evitato come fosse letale. “Per favore Manic, stai attento… e se succede qualcosa, puoi sempre tornare a casa.” Disse lei sorridendo e tornandosene in casa per… Tornare “A lavoro”.
Dopo che la porta della casa di Manic si chiuse, lui e Gustav si guardarono negli occhi, per poi scoppiare in una sonora risata, fermandosi ogni tanto per riprendere fiato: “BWAAAAaahaahahahahahahahaahahaahaHAAHAHAHAHAhaahahaa… No. No

Una volta passato dal centro pokemon per cambiarsi le scarpe, e aver curato Gustav, si incamminarono verso il percorso 101 a Sud di Solarosa per catturare qualche pokemon, finché a Manic non balenò in mente un’idea.
“Sai… mi è venuta un’idea… Io non voglio fare questo lavoro senza paga, e tu vuoi vendicarti con i Mightyena che hanno ucciso i tuoi genitori, vero?”
“Si?”
“Allora che ne pensi di questo? Sfidiamo la lega. Se diventiamo campioni, Avrò abbastanza potere per distruggere la carriera di mio padre, e tu sarai abbastanza potente da Picchiare a sangue quei Mightyena (e magari anche Birch)”
“Mmh… È un buon piano, ma Birch continuerà a prendersi tutto il merito”
Manic sorrise a questa affermazione. “E qui viene il bello! Catturerò solo il PRIMO pokemon di ogni percorso, facendo ciò dovremmo avere abbastanza potere da sfidare la lega, ma il Pokedex che riporterò a Birch sarà nel migliore dei casi un Puzzle. Sarà screditato in maniera assurda!
Il volto di Gustav sentendo queste parole si illuminò. “È… È un piano meraviglioso. Dobbiamo farlo.”
“Alla grande, Andiamo!”
Detto questo i due uscirono dal paesino di Solarosa, dirigendosi verso il percorso 101 per ottenere la loro prima cattura.
 
 
 
ANGOLO AUTORE
Ok, non picchiatemi, lo so che sono in ritardo, ma tra scuola, computer a cui si rompe la tastiera e devo comprarne un’altra, e la mia pigrizia, ho avuto problemi a continuare la storia…
Beh, spero che vi sia piaciuto… mi dispiace, non posso garantirvi una periodicità dei capitoli… ma spero di riuscirne a postare ALMENO uno al mese…
Fatemi sapere se va bene il testo colorato, anche perchè se no sarebbe complicato far capire chi parla quando arriveremo più avanti...
Detto questo... ci vediamo alla prossima!
*si para dai millemila pomodori volanti*
AH! PIANO! SONO ANCORA FRESCHI!
*uno lo colpisce in faccia e cade a terra svenuto, per poi venir tirato via da un tipo delle quinte*
  
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