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Autore: Kimi97    08/04/2017    1 recensioni
Un giovane Jedi viene esiliato dall’Ordine Jedi dopo aver esplorato Korriban in cerca di risposte. Anche se ormai non è più un Jedi, la sua vita sarà strettamente collegata con i principali eventi della storia della galassia. Questa storia, divisa in quattro parti, racconta la sua nuova vita da esule.
-Prima Parte: L’inizio delle Guerre dei Cloni: L’inizio dell'esilio;
-Seconda Parte: La fine delle Guerre dei Cloni: Il crepuscolo dei Jedi;
-Terza Parte: Guerra Civile Galattica: L'Impero e i Ribelli;
-Quarta Parte: L'Ascesa del Primo Ordine: La fine del Viaggio.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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III.C: Le Fauci

 

Tornato sul Basilisk, Zurom si era rinchiuso in quella che era diventata la sua stanza personale per meditare. Si sedette a gambe incrociate sul pavimento e appoggiò le sue due spade laser davanti a se. Chiuse gli occhi e lasciò che la il flusso della Forza lo inondasse. Le due spade laser iniziarono a lievitare davanti a se, iniziando a ruotare intorno a lui. Una aveva dentro il cristallo che aveva trovato quasi venticinque anni prima su Korriban, mentre l’altra aveva il cristallo che aveva trovato su Dxun. Proprio quell’ultimo cristallo gli aveva suggerito in tutti questi anni cosa doveva fare. Era come una specie di guida. Lo aveva portato ad intraprendere un sentiero oscuro. Il cristallo rosso non gli aveva dato più nessuna visione dalla fine delle Guerre dei Cloni. Mentre i suoi pensieri tornavano agli ultimi avvenimenti sentì una voce insinuarsi nella sua mente:

L’alleanza ribelle ha bisogno del tuo aiuto, Zurom”.

Aveva già sentito quella voce, molti anni prima…era quella del Maestro Kenobi.

“No! Continua ad agire da solo! Così ti vendicherai di Palpatine! Sconfiggerai l’Impero!”.

Sentiva la voce proveniente dal cristallo che cercava di non fargli dare ascolto alle parole di Kenobi. 

Nell’Alleanza c’è una nuova speranza per l’intera galassia. Una speranza che potrà riaccendere il fuoco sacro dei Jedi nella Galassia. L’uomo che darà inizio ad un nuovo ordine jedi”.

“Sono solo inganni. Continua ad accumulare potere”.

“Non posso rimanere per molto tempo a parlare con te, Zurom. Fidati di quello che ti sto dicendo. Unisciti all’Alleanza Ribelle e non te ne pentirai. L’Ordine Jedi rinascerà. Abbandona il Lato Oscuro. Che la Forza sia con te!”

Dopo che la voce del Maestro Kenobi cessò di parlare, ebbe una visione: un intero pianeta era stato trasformato in una gigantesca Morte Nera. Il pianeta aveva appena fatto fuoco e stava distruggendo tutti i pianeti di un intero sistema stellare con una potenza superiore alla Morte Nera. Sentiva le grida di dolore delle popolazioni dei pianeti. La testa iniziava a fargli male dal troppo dolore.

Aprì gli occhi e le due spade laser caddero di colpo a terra. Zurom appoggiò la fronte sulla propria mano destra e guardò per qualche secondo le spade a terra. Aveva seguito per diciannove anni gli insegnamenti del lato oscuro ed era riuscito solo a mettere insieme un piccolo esercito e a rubare una Star Destroyer, mentre i ribelli erano riusciti a distruggere la Morte Nera. Il Lato Oscuro non lo stava portando ad ottenere grandi risultati, ma solo piccolissime vittorie prive di significato.

Il cristallo trovato su Dxun stava continuando a persuaderlo…ma Zurom ormai aveva deciso. Prima di tutto doveva rompere i suoi legami con il passato sbarazzandosi dei due cristalli Sith. 

Si diresse verso il ponte di comando. HK era la tavolo olografico studiando la mappa della galassia.

-Sorpresa: Oh, padrone! Pensavo che stessi meditando-.

-Il tempo della meditazione è finito, HK. I ribelli mi hanno fatto aprire gli occhi. Se ci uniamo a loro avremo più chance di fermare l’Impero-.

-Considerazione: Felice di sentirtelo dire, padrone. Domanda: qual è la nostra prossima mossa?-.

-Dobbiamo liberarci di questi cristalli sith. Dobbiamo trovare un luogo in cui nessun essere vivente possa venir tentato dal loro potere. Idee?-.

-Risposta: In realtà ci stavo pensando da tempo… e ho trovato un posto dove potremmo lasciarli per sempre-.

-Dove?-.

-Domanda: Avete mai sentito parlare delle Fauci? Risposta: Credo di no. Spiegazione: Le Fauci sono un insieme di buchi neri che si trovano a breve distanza tra di loro in una piccola zona vicino allo spazio Hutt. Di solito nessuna nave cerca di addentrarsi in quel pezzo di galassia per il rischio che si corre nel venire risucchiati dentro i buchi neri, quindi c’è una piccolissima probabilità che i cristalli vengano trovati da qualcuno-.

-Bene, ottimo lavoro HK-.

-Dichiarazione: Il mio non essere un sacco di carne fa in modo che ogni lavoro che io faccia sia ottimo, padrone. Non sono mica Roger-.

Il droide da battaglia si trovava poco più avanti, e lo sentì:

-Ehi, rottame! Ti ho sentito, roger-roger!-.

-Dai , non iniziate a litigare. HK, Roger e K7, raggiungetemi alla navetta: abbiamo una missione da compiere-.

Appena tutti furono a bordo della navetta, Zurom impostò la rotta per le Fauci, lasciando per la seconda volta la flotta senza di lui e i suoi tre droidi fidati.

Appena la navetta uscì dall’iperspazio, si ritrovarono davanti una vista meravigliosa ma allo stesso tempo inquietante. Molti buchi neri ruotavano lentamente vicini tra di loro, in svariate posizioni. Zurom riuscì a contarne almeno tredici, ma il navicomputer ne indicava venti in più.

-Vado a posizionare le spade laser nella stiva. Appena tornerò, aprirò il portellone e le lasceremo precipitare nello spazio-.

I droidi non dissero niente. Zurom fece come detto e quando tornò a sedersi rimase titubante sul pulsante dell’apertura del portellone della stiva. Sentiva la voce del cristallo di Dxun che continuava a chiamarlo. Chiuse gli occhi e gli tornò in mente l’arma che aveva visto nella sua ultima visione. Aprì gli occhi e premette il pulsante, lanciando le due spade laser nello spazio.

-Osservazione: Hai fatto bene, padrone!-.

K7 cinguettò anche lui d’accordo con HK, mentre Roger fischiettava, guardando i buchi neri. 

Zurom impostò la rotta per tornare alla flotta su Endor. 

Il viaggio di ritorno durò circa cinque ore, come quello di andata e quando uscirono dall’iperspazio si ritrovarono davanti uno scenario che mai si sarebbero aspettati: la loro flotta era stata completamente distrutta. Al suo posto trovarono uno Star Destroyer enorme, lunghissimo e molto molto pericoloso.

-Che cos’è quel coso?-.

-Osservazione: Sembra uno Star Destroyer molto più potente e motlo più grande del normale…Domanda: si potrebbe chiamare…Super Star Destroyer?-.

-Come hanno fatto a trovarci?-.

-Risposta: Non ne ho idea, padrone. Forse l’Impero sta cercando qualcosa in questo sistema-.

-Imposta una rotta per un altro sistema…scappiamo finchè possiamo-.

-Domanda: Su quale sistema ci dirigiamo?-.

-Mon Calamari-.

 

Quando vidi per la prima volta la nave a cui ero stato riassegnato ero rimasto senza parole…era enorme. Dopo poco tempo mi dissero che era il primo Super Star Destroyer costruito dall’Imperatore come regalo per Darth Vader per farne la sua ammiraglia. La chiamavano Executor. Mi diedero il compito di monitorare alcune comunicazioni. Lord Vader era diventato ossessionato dal trovare i ribelli e l’uomo che aveva distrutto la Morte Nera. mentre varie sonde imperiali furono spedite in lungo e in largo nella galassia, Vader decise di andare a conquistare l’orbita spaziale di Endor. Nessun ufficiale riusciva a capire perchè Vader volesse andare in quel luogo, ma dopo che l’Executor spazzò via una piccola flotta spaziale su Endor, i piani dell’Imperatore furono noti a tutto l’equipaggio. L’Impero doveva costruire una nuova Morte Nera. La distruzione della prima non avrebbe fermato l’impero, anzi l’avrebbe rafforzato. Tempo dopo, arrivarono i primi addetti alla costruzione della nuova stazione spaziale e iniziarono a progettare la nuova base. Anche se ero a bordo dell’ammiraglia di Vader, nei primi periodi non ebbi mai l’occasione di vederlo, fino a quando un ufficiale seduto ad una console accanto a me diceva di aver individuato una base ribelle, ma quando gli assaltatori imperiale erano andati a controllare, avevano trovato solo un vecchio avamposto separatista. Vader apparve come un’ombra dietro di me. L’ufficiale alla mia destra iniziava ad ansimare, toccandosi il collo. iniziò a ondeggiare davanti a Vader, mentre stava per morire asfissiato. Poi, la voce metallica di Vader. La sentì per la prima volta. Era spaventosa. 

“Mi ha deluso per l’ultima volta, tenente!”

Il mio collega cadde a terra, morto. Dopo, un paio di assaltatori portarono via il suo corpo, mentre dentro di me una paura prese il controllo della mia mente. Bastava un solo sbaglio e si veniva eliminati da Vader. Da quel giorno, vidi il Signore Oscuro più spesso. Quando sentivo i suoi passi e il suo respiro rimanevo paralizzato, non sapevo come comportarmi. Stavo rimpiangendo il fatto di essere stato assegnato all’Executor. Avrei potuto disertare, ma ero sicuro che Vader potesse leggere anche nelle nostre menti e quindi ogni tentativo di libertà sarebbe stato soffocato. Non mi rimaneva che fare al massimo delle mie capacità il mio dovere. Non avrei fatto la fine del mio collega.

   
 
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