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Autore: xxlili_luna    25/04/2017    1 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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NON LA CONOSCI
Pov Hermione
Mi svegliai infastidita da un raggio di sole che era entrato dalla finestra. Mi tirai su e notai subito l'assenza di Draco. Accarezzai le coperte dove di solito dormiva lui e sentì che erano fredde, segno che si era svegliato da un po'. Mi guardai intorno e vidi subito un foglietto posto sulla scrivania. Mi infilai velocemente la sua camicia che avevo trovato a terra e mi precipitai a leggerla. 
[ Buongiorno principessa, 
Scusa Tuo, 
Draco ] 
Richiusi la lettera con un sorriso e andai a vestirmi. Oramai usava spesso dei nomignoli, la maggior parte erano anche per infastidirmi, ma principessa e amore erano in assoluto i miei preferiti. 
Dato che era domenica mi misi un paio di jeans neri, un magione bordeaux e un paio di convers nere per poi uscire dalla camera diretta alla Sala Grande per la colazione. Passai per la Sala Comune e uscì velocemente dai sotterranei. Appena arrivata andai a sedermi accanto alla mia migliore amica e a Neville, Harry sedeva poco distante. 
- Buongiorno Herm! - mi salutò lei abbracciandomi forte. 
- Giorno. - risposi sorridendo prima di iniziare a mangiare. Ormai un po' tutti i Grifondoro aveva più o meno accettato che la loro Regina fosse la fidanzata del Re delle Serpi. Ormai vederci camminare mano nella mano nei corridoi o vederci scambiarci un bacio quando lui mi lasciava a lezione non era più fonte di scandalo. Gli unici due che ancora provavano rancore erano i miei migliori amici, anzi ormai ex migliori amici. Passavo il tempo con Draco e con i suoi amici, ossia Blaise e Daphne che avevo scoperto non essere male. 
**
Appena finita la colazione mi avviai, insieme a Ginny e Luna, verso il campo di Quidditch. Anche lei aveva accettato tutto, anzi ne era stata molto felice e mi aveva confessato che aveva sempre saputo che prima o poi ci saremmo messi insieme veramente. Era bello avere delle amiche così. Mentre stavamo camminando però ci raggiunsero le due ragazze più pettegole della scuola. Lavanda e Calì. 
- Ciao, ragazze! - ci salutò la bionda con la sua solita voce petulante. Tutte e tre rispondemmo con un cenno del capo, senza rivolgere la parola a nessuna delle due. Le odiavamo e non semplicemente perché erano insopportabili, cioè anche per quello, ma anche perché avevano fatto un torto enorme a Luna. In parole semplici, per prenderla in giro, avevano iniziato a far girare per Hogwarts delle voci su di lei e su un ragazzo della sua casata. Queste voci affermavano che a Luna piaceva questo ragazzo, cosa vera, ma che a lui non poteva assolutamente piacere lei perché era troppo strana e se gli piaceva allora anche lui doveva avere qualcosa che non andava. Fatto sta che alla fine io e Ginny ci siamo vendicare al posto della nostra amica, inviando a tutta la scuola una foto di loro due appena svegliate e immaginatevi: struccate, capelli scompigliati e in un pigiama che non si poteva proprio dire sexy. 
- Allora, Herm-Herm, per chi tiferai? - mi chiese Lavanda e già la vorrei strozzare per come mi ha chiamata. 
- È ovvio che tirerà per il suo ragazzo, no? - fece Calì al posto mio. Mi ricordai solo in quel momento di questo piccolo, enorme problema. Per chi tifare?! 
- Bè... tiferó per entrambi. - risposi con voce lievemente titubante ma solo chi mi conosceva bene l'avrebbe percepito. Sentì che Lavanda stava per dire qualcosa ma come un raggio di sole in una giornata di pioggia apparì davanti a noi il campo di Quidditch e un lampo di genio mi passò per la mente. - Scusate ma adesso devo andare, ci vediamo dopo. - dissi per poi allontanarmi dal gruppo per avviarmi verso gli spoiatoi. Appena entrai vidi che il corridoio che portava all'entrata del campo era vuoto, anche se mancacano pochi minuti all'inizio della partita. Mi appoggiai alla parete più vicina e aspettai. Non dovetti aspettare molto dato che un paio di minuti dopo uscì la squadra della mia casata. Harry, da buon capitano, era in testa e appena mi vide si voltò subito dall'altra parte cosa che fece anche Ronald. Mi sentì profondamente ferita dal comportamento di quei due, ci conoscevamo da anni, eravamo praticamente cresciuti insieme e ora solo perché mi ero innamorata, a detta loro, della persona sbagliata tutta la nostra amicizia era andata a puttane. Perfetto. Distolsi a mia volta lo sguardo e lo puntai sul pavimento finché non sentì anche la seconda porta aprirsi. Alzai immediatamente lo sguardo e vidi tutti i giocatori di Serpeverde uscire dal loro spoiatoio. Ovviamente per ultimi c'erano Blaise e Draco. L'ultimo era voltato di spalle quindi non mi notò. Vidi Blaise farmi un piccolo sorriso e un cenno di saluto che ricambiai prima che avvertisse Draco di voltarsi. Lui lo fece e appena mi vide per un attimo sgranò gli occhi poi però sorrise e mi venne incontro.  Poggiò la scopa alla parete. 
- Ciao! - disse lui continuando a sorridere. 
- Ciao amore! - lo salutai sorridendo a mia volta, e in quel momento mi dimenticai della brutta sensazione provata vedendo Harry e Ronald che mi ignoravano. 
- Che ci fai qui? - mi chiese lui. 
- Bè... volevo salutarti dato che non ci eravamo ancora visti e volevo augurarti buona fortuna per la partita! - risposi mettendogli le braccia intorno al collo e lui mi avvolse la vita con le sue. 
- Grazie. - sussurrò sulle mie labbra prima di unirle in un bacio mozzafiato. Mi passò la lingua sul labbro inferiore prima di entrare e giocare con la mia lingua. Mi alzai in punta di piedi per avvicinarmi di più a lui e  e andai ad accarezzare con una mano la sua guancia. 
- Ehm... capitano? Non vorremmo interrompere il tuo allenamento ma dobbiamo andare! - ci interruppe un giocatore. Ci staccammo, rimanendo abbracciati, e ci voltammo entrambi verso la fonte della voce. Notai immediatamente che la squadra Grifondoro era già entrata in campo e che tutti i giocatori della squadra del mio ragazzo ci fissava divertito. Mi sentì avvampare e feci per staccarmi ma lui non me lo permise. 
- Arrivo e poi voltatevi! Non c'è niente da vedere! - disse con voce ostile e tutti i suoi compagni, dopo aver sghignazzato, si voltarono. Draco si voltò di nuovo verso di me e mi ribació. 
- Squadra Serpeverde?! Ci siete oppure volete dare forfait? Se fossi in voi io lo farei non ci batterete mai! - disse Daniel Conan, il commentatore della partita. 
- Devi andare. - sussurrai staccandomi di poco da lui. 
- Sì. - rispose lui lasciandomi a malavoglia. Riprese la sua scopa e, dopo avermi scoccato un'ultimo bacio a fior di labbra, andò dai suoi compagni. 
- Oh! Hermione! - mi chiamò Blaise quando feci per andarmene. - Per chi tiferai? - 
- Bè... il mio ragazzo fa parte dei Serpeverde ma io sono una Grifondoro. - risposi rimanendo sul vago. Sorrisi lievemente e uscì diretta agli spalti. Mi sistemai vicino alle mie amiche appena in tempo per vedere entrare la squadra. 
- La Pluffa viene lanciata e ha inizio la partita. La Bell si appropria della palla ma dura poco perché Pucey riesce a rubargliela. Pucey vola veloce lungo il campo pronto a lanciare e a far goal. Cerca di lanciare ma Weasley riesce a parare e la Pluffa passa alla Johnson che... uh! Deve aver fatto male quel bolide! - disse Canon, e a quelle parole sposto lo sguardo verso di lei e la vedo scendere verso terra, mentre si tiene il braccio destro premuto contro il petto. Intanto la partita continua. - E la squadra Serpeverde si riappropria della palla, più precisamente Zabini che vola veloce per il campo, riesce a scansare tutti i nostri cacciatori fino agli anelli prova a lanciare ma... goal! - fa lui quasi incredulo. Io, insieme a tutti gli spalti Serpeverde, esultai aggiudicandomi un'occhiata di disapprovazione da parte dei miei compagni di casa e di approvazione da parte di Blaise e di Draco. 
- Ora la Pluffa è in mano alla Spinnet che vola verso Bletchley e... - disse e dalla mia posizione lo vidi alzarsi lentamente in piedi e portarsi dietro il microfono per poter parlare. - Ma come?! Ma era praticamente un goal già fatto! - esclamò incazzato lui aggiudicandosi un ammunimento da parte della McGranitt. - Intanto Malfoy e Potter non sembrano ancora aver avvistato il boccino che potrebbe portare alla vittoria della propria squadra. Speriamo solo che esca presto così potrai tornare a sbaciucchiare la tua ragazza, eh Malfoy? - 
Io avvampai fino alla punta dei capelli quando sentì quella frase e il primo istinto che ebbi fu quello di andare lì e affatturarlo per bene. - Ci puoi scommettere! - sentì urlare in risposta da Draco. Grazie al cielo la partita ripartì e gli sguardi di tutti si puntarono di nuovo ai giocatori. 
Dopo non so quanto tempo sentì dire da Canon che Harry era partito inseguito da Draco ed adesso gli occhi di tutti erano puntati su loro due. Volavano veloci dietro qualcosa che da qui a occhio nudo non riuscivo proprio a vedere e ormai Draco stava anche per superare il mio amico. Incredibile da dirsi ma anche tutti i giocatori si erano quasi dimenticati della partita per poter assistere a quell'inseguimento incoraggiando il proprio capitano. Sapevo che sotto sotto non era tanto per la partita in sé ma perché quella corsa poteva veramente sembrare  una metafora della loro storia. Scacciai immediatamente quei pensieri e mi concentrai sulla partita. Oramai Draco aveva superato Harry e aveva il braccio teso per afferrare qualcosa, mentre il suo rivale volava proprio dietro di lui e sembrava parecchio affaticato. Un attimo dopo entrambi si fermarono, Harry con una sguardo sconsolato mentre Draco vittorioso. Quest'ultimo, dopo un attimo in cui tutti rimanemmo zitti, tirò su il braccio con il pugno chiuso in segno di vittoria e Madama Bumb fischiò il fischio di fine partita e annunciò i Serpeverde campioni. Senza pensarci un secondo scesi dagli spalti ed mi precipitai negli spoiatoi. Una volta lì corsi da mio ragazzo e gli saltai in collo, lui mi prese al volo e dopo avermi guardata un attimo mi baciò. Ci mise la stessa passione e la stessa frenesia dell'ultimo bacio e come un flashback mi tornò in mente l'ultima partita dell'anno scorso, quando ancora stavo con Ronald e, dopo la vittoria di Grifondoro, lo avevo baciato solo ed esclusivamente per far ingelosire Draco. I baci, se così si poteva definire un lieve sfregamento di labbra, che mi scambiamo con Ron non sono nemmeno paragonabili a quelli di Draco. I suoi sono pieni di passione, ogni tanto gelosia, possessione e amore; le stesse cose che mi mancavano con il rosso. Appena ci stacchiamo vedo  dietro di noi Ron che ci fissa e sembra quasi disgustato. Distolsi immediatamente lo sguardo e lo puntai in quello argentato del ragazzo che amo e subito mi sento meglio, pervasa da una sensazione di calore che mi attraversa tutta. Gli sorrisi dolcemente e lui ricambiò. 
- Sei stato grande! - dissi ancora tra le sue braccia. 
- Grazie! Tutto merito dell'allenamento. - disse con un sorriso malizioso e io mi sentì di nuovo avvampare provocando l'ilarità del biondo che scoppiò a ridere, seguito poco dopo da me. Appena le risate finirono lui tornò a parlare. - Vado a sistemarmi, ci vediamo tra pochissimo. - disse prima di lasciarmi e andare nello spoiatoio. Dopo qualche minuto uscì dal corridoio e mi avviai verso il Lago Nero per fare una passeggiata. Il giardino era deserto, strano per essere domenica, e molto tranquillo. Il sole era praticamente invisibile, coperto da nuvole bianche portatrici prossimamente di neve e gelo. Era uno scenario spettacolare. 
Presa ad osservare il paesaggio non mi accorsi che qualcuno si stava avvicinando finché non me lo ritrovai a pochi metri di distanza. 
- Ron! - dissi mentre un minuscolo sorriso mi si apriva sulle labbra, immediatamente spento appena vidi la sua espressione furente. 
- Dimmi un po' ma sei impazzita o cosa? - fece lui stringendo i pugni. 
- Di cosa stai parlando? - chiesi anche se sapevo bene la risposta. 
- Lo sai benissimo. - rispose lui. 
- No, non sono impazzita, anzi. - dissi sicura.
- Allora deve aver usato un incantesimo. Si deve essere così! - fece Ron con un piccolo sorriso come se avesse appena trovato la soluzione a tutti i problemi del mondo. 
- No, non mi ha fatto nessun incantesimo! - esclamai adesso arrabbiata. - Ascolta, sei stato tu a lasciarmi quest'estate quindi io adesso ho diritto di stare con chi mi pare e piace. - continuai con tono più calmo. 
- No, invece! Perché io mi sono reso conto di aver commesso un errore, Hermione. Ti rivoglio con me e voglio che tu sia di nuovo la mia ragazza, Hermione. - disse prendendomi una mano. Io la ritiro immediatamente come se mi fossi scosttata e arretro di qualche passo. 
- Ma sei impazzito?! No! Io sto benissimo con lui e lo amo. - dissi decisa. 
- Certo, come no. Cavolo 'Mione sei proprio una brava attrice e anche quella Serpe del cazzo lo è, davvero. Avete fatto credere a proprio tutti che siete veramente innamorati ma con me questa messinscena non attacca. Quindi lascia quel Malfoy e ritorna con me. Io sono qui e lo sai che non mi permetterei mai di tradirti o di farti soffrire come invece farà quel bastardo... - non lo feci finire. 
- No! - urlai incazzata mentre arretrato di un altro passo ma lui continuò ad avvicinarsi. Non ero incazzata solo per quello che aveva detto ma anche per come mi aveva chiamata. Tutti sapevano che detesto quando abbreviano io mio nome in 'Mione o Herm-Herm, come Lavanda e Calì. O almeno Harry, le mie migliori amiche e Draco lo sanno. - Io non ritornerò mai con te, chiaro?! - 
- Preferisci stare con quel bastardo puttaniere, eh? - 
- Basta! Non ti permetto di parlare così di Draco! - urlai più forte e ringraziai che lì in giro non ci sia nessuno perché sennò qualcuno avrebbe già chiamato un professore dati i toni alti della discussione. 
- Draco? Ma come diavolo fai a chiamarlo per nome?! - fece in tono disgustato. 
- Ascoltami attentamente Ronald, io non mi rimetterò mai con te. Non ho idea di cosa mi sia preso quando mi sono ceduta a te per la prima volta e ringrazio il Dio per non averlo fatto una seconda. Credimi, prima, quando stavo con te ero una pazza e ringrazio  Merlino, Morgana e qualsiasi altro mago che sia esistito perché abbia ritrovato un po' di buon senso e non ti abbia richiamato o cercato di sistemare le cose dopo che tu mi hai lasciato. Prima ci sono stata male ma adesso ringrazio il cielo per essermi liberata di te! Sei solo un verme! - dissi con quanto più disprezzo avevo in corpo. Non mi sarei mai rimangiata una sola delle parole che gli avevo detto perché erano la pura verità. 
Un secondo dopo lo vidi alzare una mano e prima che me rendessi conto lui mi dette una schiaffo talmente forte da farmi girare la testa. Mi portai la mano alla guancia pulsante e portai gli occhi lucidi su di lui. Aveva uno sguardo furente, non l'avevo mai visto così e mi faceva veramente paura. Lo vidi alzare nuovamente la mano, probabilmente per darmi un secondo schiaffo che però non arrivò mai dato che qualcuno urlò: - STUPEFICIUM! - 
Pov Draco 
Appena avevo lasciato Hermione ero entrato nello spoiatoio e mi ero fatto una doccia super veloce, poi mi ero asciugato e vestiti prima di prendere la mia roba da Quidditch e uscire. Fuori, però, Hermione non c'era e immediatamente mi venne l'idea che fosse tornata in camera nostra così mi avviai verso il castello. Mi bloccai quando sentì una voce dire: - Ti rivoglio con me e voglio che tu sia di nuovo la mia ragazza, Hermione. - 
Mi lanciai verso quella voce e appena vidi che apparteneva al pezzente un moto di rabbia si impadronì di me, soprattutto quando lo vidi prendere la mano della MIA ragazza, ma grazie al cielo lei la ritirò subito. Mi nascosi dietro un albero per decidere quando era meglio intervenire e ascoltai la conversazione. 
- Ma sei impazzito? No! Io sto benissimo con lui e lo amo. - 
- Certo, come no. Cavolo 'Mione sei proprio una brava attrice e anche quella Serpe del cazzo lo è, davvero. Avete fatto credere a proprio tutti che siete veramente innamorati ma con me questa messinscena non attacca. Quindi lascia quel Malfoy e ritorna con me. Io sono qui e lo sai che non mi permetterei mai di tradirdi o di farti soffrire, come invece farà quel bastardo... - 
- Basta! Non ti permetto di parlare così di Draco! - 
- Draco? Ma come diavolo fai a chiamarlo per nome?! - 
-  Ascoltami attentamente Ronald, io non mi rimetterò mai con te. Non ho idea di cosa mi sia preso quando mi sono ceduta a te per la prima volta e ringrazio il Dio per non averlo fatto una seconda. Credimi, prima, quando stavo con te ero una pazza e ringrazio  Merlino, Morgana e qualsiasi altro mago che sia esistito perché abbia ritrovato un po' di buon senso e non ti abbia richiamato o cercato di sistemare le cose dopo che tu mi hai lasciato. Prima ci sono stata male ma adesso ringrazio il cielo per essermi liberata di te! Sei solo un verme! - disse la mia ragazza e in quel momento non mi sono mai sentiti così fiero di lei. Sembrava proprio una leonessa, pronta a sbranare le sue prede quando vuole. Poi vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere. Il pezzente le aveva appena dato una schiaffo! La vidi mettersi una mano sulla guancia rossa e gonfia, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. La voglia di prendere a pugni quel Weasley era altissima, non solo per aver fatto piangere Hermione ma per aver osato toccare la MIA piccola! 
Appena lo vedi alzare  nuovamente la mano per darle un altro schiaffo tirai fuori la bacchetta e con quanta più rabbia avevo urlai: - STUPEFICIUM! - 
Immediatamente il rosso venne scaraventato lontano da Hermione e io raggiunsi  la mia piccola, che intanto era scoppiata a piangere, e la trinsi forte tra le mie braccia. Lei si accucciò al mio petto mentre io, lentamente, le accarezzai i capelli per calmarla. 
- Lasciala immediatamente lurido bastardo! - sentì urlare dal Weasley. Alzai la testa e lo vidi fissarci con sguardo pieno di odio. 
- No! - risposi secco. Intanto, intono a noi, si era affollata molta gente proveniente dalla partita. - L'hai sentita bene, ti ha detto che non ti vuole più e che adesso vuole stare con me. - continuai stringendola più forte. - E ti avverto Weasley, prova di nuovo a toccarla e ti giuro che non te la caverai con uno Stupeficium. - 
- TU L'HAI INSULTATA PER ANNI! IO LE SONO SEMPRE STATO ACCANTO! TU NON SAI UN CAZZO DI LEI! E SO CHE LEI MI VUOLE ANCORA! - 
Lo guardai per pochi secondi prima di iniziare a parlare. - È innamorata della letteratura, principalmente inglese, ma le va bene anche quella italiana, quando parla dei suoi libri preferiti le brillano gli occhi e potrebbe starne a parlare per ore e ore, adora i posti silenziosi, quando è nervosa si mangiucchia le unghie oppure si stropiccia l'orlo delle gonna, quando è arrabbiata se non la si contiene potrebbe far saltare in aria tutta Hogwarts, la sua zia preferita si chiama Caroline, quando è concentrata su qualcosa si morde il labbro inferiore, quando era piccola beveva solo tè, uno dei suoi piatti preferiti sono le polpette di sua zia e devo ammettere che in effetti sono molto buone, non le piacciono le feste, odia il suo nome abbreviato in 'Mione... Oh! E adora i Serpeverde. - mi fermai perché realizzai che avevo detto veramente troppo ma la faccia di Weasley era impagabile. 
Dopo un'ultima occhiata a quell'idiota presi Hermione, che ancora tremava leggermente, in braccio e la portai via, mi fermai appena raggiunto il ponte che poi portava a una delle entrate del castello. Se avevo anche solo il minimo dubbio di non essere innamorato di lei cambiai idea, ne ero perdutamente innamorato e non mi ero mai reso conto di tutto quello che sapevo su di lei finché non l'avevo spiattellato in faccia a Weasley. Sapevo che era distrutta a causa del comportamento del suo "amico" ed io avrei fatto di tutto per aiutarla. 
- Perché? - la sentì sussurrare. - Perché ha detto quelle cose? - 
- Non lo so, piccola. - risposi abbracciandola di nuovo. Lei si accucciò conto il mio petto e strinse il tessuto della mia maglietta tra le sue asili mani. Rimanemmo così per un bel po' prima che lei si staccasse da me. Si voltò e appoggiò le mani al davanzale, io l'abbracciai da dietro e poggiai la testa sulla sua spalla. 
Pov Harry
Uscì dagli spoiatoi nel momento esatto in cui vidi Ron passare lì davanti. 
- Ron! - lo chiamai raggiungendolo. Lui si voltò verso di me e mi guardò un secondo prima di riprendere a camminare verso il castello. Aveva un'espressione strana sul volto, sembrava arrabbiato e aveva un'andatura molto rigida. Lo seguì confuso. Il mio migliore amico non aveva mai avuto un comportamento così strano, raramente lo avevo visto così arrabbiato. 
- Ha scelto lui. - sibilò lui dopo aver varcato la soglia. 
- Chi? - chiesi ancora più confuso. 
- Secondo te?! Hermione! - quasi urlò. Abbassai lo sguardo e potei ben immaginare la scena. Lui che le diceva che era ancora innamorato di lei ma lei che lo respingeva, e poi per chi? Per il nostro nemico! Il ragazzo che ci aveva sfottuti per tutti questi anni! 
- Lo so. Lo ha fatto anche con me. - sussurrai mentre  arrivavamo alla torre di Grifondoro. Entrammo nella Sala Comune e ci sedemmo su un divano libero. 
- Ha scelto Malfoy al posto mio! - esclamò lui con tono un po' più alto. 
- Lo so, Ron. - feci con tono duro. - Te l'avevo detto. - 
- Non mi stai aiutando. - disse lui con lo stesso tono. 
- Ascolta Ron, non ho idea di cosa sia preso a Hermione ma lei ha fatto la sua scelta e quando capirà di aver sbagliato noi non saremo lì a consolarla. - dissi sicuro. Quelle erano le stesse parole che avevo detto a lei qualche giorno fa e ne ero ancora sicuro. Sapevo, anzi ne ero certo, che lui l'avrebbe fatta soffrire ed ero certo che anche lei in cuor suo lo sapeva. Aveva fatto uno sbaglio già solo ad andare a letto con quel biondo del cazzo ma mettendocisi insieme non aveva fatto un errore, aveva fatto una catastrofe. Sia io che Ron le avevamo dato la possibilità di rimediare e lei non l'aveva fatto. 
- Questo è certo. - commentò lui con un sorrisetto che non mi piacque per niente ma lasciai correre e tornai a fissare il fuoco che scoppiettava davanti a noi. Non avevo idea di che cosa passasse per la testa del rosso e sinceramente non mi importava più di tanto. 
Pov Ronald
Maledetta! Maledetta lei e quella dannata Serpe! Oh, ma me la pagheranno, tutti e due! Come aveva osato quella maledetta stronza dirmi delle cose così! Come mi aveva chiamato? Verme?! Senti chi parla! La fidanzata di una Serpe! Me la pagheranno e ho già in mente qualcosa... e dopo aver appurato il mio piano Hermione ricadrà tra le mie braccia. 
Non odiatemi. Sì è corto ma diciamocelo non è male!  Comunque sia, cosa ne pensate del capitolo? Cosa avrà intenzione di fare Ron? E soprattutto i nostri piccioncini supereranno anche questo ostacolo?? 
Un bacio! 😘 

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NON LA CONOSCI


Pov Hermione


Mi svegliai infastidita da un raggio di sole che era entrato dalla finestra. Mi tirai su e notai subito l'assenza di Draco. Accarezzai le coperte dove di solito dormiva lui e sentì che erano fredde, segno che si era svegliato da un po'. Mi guardai intorno e vidi subito un foglietto posto sulla scrivania. Mi infilai velocemente la sua camicia che avevo trovato a terra e mi precipitai a leggerla. 


[ Buongiorno principessa, 
Scusa se non sono lì ma sono dovuto correre agli ultimi allenamenti prima della partita. Buona colazione e ci vediamo dopo! 
Tuo, 
Draco ] 


Richiusi la lettera con un sorriso e andai a vestirmi. Oramai usava spesso dei nomignoli, la maggior parte erano anche per infastidirmi, ma principessa e amore erano in assoluto i miei preferiti. 
Dato che era domenica mi misi un paio di jeans neri, un magione bordeaux e un paio di convers nere per poi uscire dalla camera diretta alla Sala Grande per la colazione. Passai per la Sala Comune e uscì velocemente dai sotterranei. Appena arrivata andai a sedermi accanto alla mia migliore amica e a Neville, Harry sedeva poco distante. 
- Buongiorno Herm! - mi salutò lei abbracciandomi forte. 
- Giorno. - risposi sorridendo prima di iniziare a mangiare. Ormai un po' tutti i Grifondoro aveva più o meno accettato che la loro Regina fosse la fidanzata del Re delle Serpi. Ormai vederci camminare mano nella mano nei corridoi o vederci scambiarci un bacio quando lui mi lasciava a lezione non era più fonte di scandalo. Gli unici due che ancora provavano rancore erano i miei migliori amici, anzi ormai ex migliori amici. Passavo il tempo con Draco e con i suoi amici, ossia Blaise e Daphne che avevo scoperto non essere male. 


**


Appena finita la colazione mi avviai, insieme a Ginny e Luna, verso il campo di Quidditch. Anche lei aveva accettato tutto, anzi ne era stata molto felice e mi aveva confessato che aveva sempre saputo che prima o poi ci saremmo messi insieme veramente. Era bello avere delle amiche così. Mentre stavamo camminando però ci raggiunsero le due ragazze più pettegole della scuola. Lavanda e Calì. 
- Ciao, ragazze! - ci salutò la bionda con la sua solita voce petulante. Tutte e tre rispondemmo con un cenno del capo, senza rivolgere la parola a nessuna delle due. Le odiavamo e non semplicemente perché erano insopportabili, cioè anche per quello, ma anche perché avevano fatto un torto enorme a Luna. In parole semplici, per prenderla in giro, avevano iniziato a far girare per Hogwarts delle voci su di lei e su un ragazzo della sua casata. Queste voci affermavano che a Luna piaceva questo ragazzo, cosa vera, ma che a lui non poteva assolutamente piacere lei perché era troppo strana e se gli piaceva allora anche lui doveva avere qualcosa che non andava. Fatto sta che alla fine io e Ginny ci siamo vendicare al posto della nostra amica, inviando a tutta la scuola una foto di loro due appena svegliate e immaginatevi: struccate, capelli scompigliati e in un pigiama che non si poteva proprio dire sexy. 
- Allora, Herm-Herm, per chi tiferai? - mi chiese Lavanda e già la vorrei strozzare per come mi ha chiamata. 
- È ovvio che tirerà per il suo ragazzo, no? - fece Calì al posto mio. Mi ricordai solo in quel momento di questo piccolo, enorme problema. Per chi tifare?! 
- Bè... tiferó per entrambi. - risposi con voce lievemente titubante ma solo chi mi conosceva bene l'avrebbe percepito. Sentì che Lavanda stava per dire qualcosa ma come un raggio di sole in una giornata di pioggia apparì davanti a noi il campo di Quidditch e un lampo di genio mi passò per la mente. - Scusate ma adesso devo andare, ci vediamo dopo. - dissi per poi allontanarmi dal gruppo per avviarmi verso gli spoiatoi. Appena entrai vidi che il corridoio che portava all'entrata del campo era vuoto, anche se mancacano pochi minuti all'inizio della partita. Mi appoggiai alla parete più vicina e aspettai. Non dovetti aspettare molto dato che un paio di minuti dopo uscì la squadra della mia casata. Harry, da buon capitano, era in testa e appena mi vide si voltò subito dall'altra parte cosa che fece anche Ronald. Mi sentì profondamente ferita dal comportamento di quei due, ci conoscevamo da anni, eravamo praticamente cresciuti insieme e ora solo perché mi ero innamorata, a detta loro, della persona sbagliata tutta la nostra amicizia era andata a puttane. Perfetto. Distolsi a mia volta lo sguardo e lo puntai sul pavimento finché non sentì anche la seconda porta aprirsi. Alzai immediatamente lo sguardo e vidi tutti i giocatori di Serpeverde uscire dal loro spoiatoio. Ovviamente per ultimi c'erano Blaise e Draco. L'ultimo era voltato di spalle quindi non mi notò. Vidi Blaise farmi un piccolo sorriso e un cenno di saluto che ricambiai prima che avvertisse Draco di voltarsi. Lui lo fece e appena mi vide per un attimo sgranò gli occhi poi però sorrise e mi venne incontro.  Poggiò la scopa alla parete. 
- Ciao! - disse lui continuando a sorridere. 
- Ciao amore! - lo salutai sorridendo a mia volta, e in quel momento mi dimenticai della brutta sensazione provata vedendo Harry e Ronald che mi ignoravano. 
- Che ci fai qui? - mi chiese lui. 
- Bè... volevo salutarti dato che non ci eravamo ancora visti e volevo augurarti buona fortuna per la partita! - risposi mettendogli le braccia intorno al collo e lui mi avvolse la vita con le sue. 
- Grazie. - sussurrò sulle mie labbra prima di unirle in un bacio mozzafiato. Mi passò la lingua sul labbro inferiore prima di entrare e giocare con la mia lingua. Mi alzai in punta di piedi per avvicinarmi di più a lui e andai ad accarezzare con una mano la sua guancia. 
- Ehm... capitano? Non vorremmo interrompere il tuo allenamento ma dobbiamo andare! - ci interruppe un giocatore. Ci staccammo, rimanendo abbracciati, e ci voltammo entrambi verso la fonte della voce. Notai immediatamente che la squadra Grifondoro era già entrata in campo e che tutti i giocatori della squadra del mio ragazzo ci fissava divertito. Mi sentì avvampare e feci per staccarmi ma lui non me lo permise. 
- Arrivo e poi voltatevi! Non c'è niente da vedere! - disse con voce ostile e tutti i suoi compagni, dopo aver sghignazzato, si voltarono. Draco si voltò di nuovo verso di me e mi ribació. 
- Squadra Serpeverde?! Ci siete oppure volete dare forfait? Se fossi in voi io lo farei non ci batterete mai! - disse Daniel Conan, il commentatore della partita. 
- Devi andare. - sussurrai staccandomi di poco da lui. 
- Sì. - rispose lui lasciandomi a malavoglia. Riprese la sua scopa e, dopo avermi scoccato un'ultimo bacio a fior di labbra, andò dai suoi compagni. 
- Oh! Hermione! - mi chiamò Blaise quando feci per andarmene. - Per chi tiferai? - 
- Bè... il mio ragazzo fa parte dei Serpeverde ma io sono una Grifondoro. - risposi rimanendo sul vago. Sorrisi lievemente e uscì diretta agli spalti. Mi sistemai vicino alle mie amiche appena in tempo per vedere entrare la squadra. 
- La Pluffa viene lanciata e ha inizio la partita. La Bell si appropria della palla ma dura poco perché Pucey riesce a rubargliela. Pucey vola veloce lungo il campo pronto a lanciare e a far goal. Cerca di lanciare ma Weasley riesce a parare e la Pluffa passa alla Johnson che... uh! Deve aver fatto male quel bolide! - disse Canon, e a quelle parole sposto lo sguardo verso di lei e la vedo scendere verso terra, mentre si tiene il braccio destro premuto contro il petto. Intanto la partita continua. - E la squadra Serpeverde si riappropria della palla, più precisamente Zabini che vola veloce per il campo, riesce a scansare tutti i nostri cacciatori fino agli anelli prova a lanciare ma... goal! - fa lui quasi incredulo. Io, insieme a tutti gli spalti Serpeverde, esultai aggiudicandomi un'occhiata di disapprovazione da parte dei miei compagni di casa e di approvazione da parte di Blaise e di Draco. 
- Ora la Pluffa è in mano alla Spinnet che vola verso Bletchley e... - disse e dalla mia posizione lo vidi alzarsi lentamente in piedi e portarsi dietro il microfono per poter parlare. - Ma come?! Ma era praticamente un goal già fatto! - esclamò incazzato lui aggiudicandosi un ammunimento da parte della McGranitt. - Intanto Malfoy e Potter non sembrano ancora aver avvistato il boccino che potrebbe portare alla vittoria della propria squadra. Speriamo solo che esca presto così potrai tornare a sbaciucchiare la tua ragazza, eh Malfoy? - 
Io avvampai fino alla punta dei capelli quando sentì quella frase e il primo istinto che ebbi fu quello di andare lì e affatturarlo per bene. - Ci puoi scommettere! - sentì urlare in risposta da Draco. Grazie al cielo la partita ripartì e gli sguardi di tutti si puntarono di nuovo ai giocatori. 
Dopo non so quanto tempo sentì dire da Canon che Harry era partito inseguito da Draco ed adesso gli occhi di tutti erano puntati su loro due. Volavano veloci dietro qualcosa che da qui a occhio nudo non riuscivo proprio a vedere e ormai Draco stava anche per superare il mio amico. Incredibile da dirsi ma anche tutti i giocatori si erano quasi dimenticati della partita per poter assistere a quell'inseguimento incoraggiando il proprio capitano. Sapevo che sotto sotto non era tanto per la partita in sé ma perché quella corsa poteva veramente sembrare  una metafora della loro storia. Scacciai immediatamente quei pensieri e mi concentrai sulla partita. Oramai Draco aveva superato Harry e aveva il braccio teso per afferrare qualcosa, mentre il suo rivale volava proprio dietro di lui e sembrava parecchio affaticato. Un attimo dopo entrambi si fermarono, Harry con una sguardo sconsolato mentre Draco vittorioso. Quest'ultimo, dopo un attimo in cui tutti rimanemmo zitti, tirò su il braccio con il pugno chiuso in segno di vittoria e Madama Bumb fischiò il fischio di fine partita e annunciò i Serpeverde campioni. Senza pensarci un secondo scesi dagli spalti ed mi precipitai negli spoiatoi. Una volta lì corsi da mio ragazzo e gli saltai in collo, lui mi prese al volo e dopo avermi guardata un attimo mi baciò. Ci mise la stessa passione e la stessa frenesia dell'ultimo bacio e come un flashback mi tornò in mente l'ultima partita dell'anno scorso, quando ancora stavo con Ronald e, dopo la vittoria di Grifondoro, lo avevo baciato solo ed esclusivamente per far ingelosire Draco. I baci, se così si poteva definire un lieve sfregamento di labbra, che mi scambiamo con Ron non sono nemmeno paragonabili a quelli di Draco. I suoi sono pieni di passione, ogni tanto gelosia, possessione e amore; le stesse cose che mi mancavano con il rosso. Appena ci stacchiamo vedo  dietro di noi Ron che ci fissa e sembra quasi disgustato. Distolsi immediatamente lo sguardo e lo puntai in quello argentato del ragazzo che amo e subito mi sento meglio, pervasa da una sensazione di calore che mi attraversa tutta. Gli sorrisi dolcemente e lui ricambiò. 
- Sei stato grande! - dissi ancora tra le sue braccia. 
- Grazie! Tutto merito dell'allenamento. - disse con un sorriso malizioso e io mi sentì di nuovo avvampare provocando l'ilarità del biondo che scoppiò a ridere, seguito poco dopo da me. Appena le risate finirono lui tornò a parlare. - Vado a sistemarmi, ci vediamo tra pochissimo. - disse prima di lasciarmi e andare nello spoiatoio. Dopo qualche minuto uscì dal corridoio e mi avviai verso il Lago Nero per fare una passeggiata. Il giardino era deserto, strano per essere domenica, e molto tranquillo. Il sole era praticamente invisibile, coperto da nuvole bianche portatrici prossimamente di neve e gelo. Era uno scenario spettacolare. 
Presa ad osservare il paesaggio non mi accorsi che qualcuno si stava avvicinando finché non me lo ritrovai a pochi metri di distanza. 
- Ron! - dissi mentre un minuscolo sorriso mi si apriva sulle labbra, immediatamente spento appena vidi la sua espressione furente. 
- Dimmi un po' ma sei impazzita o cosa? - fece lui stringendo i pugni. 
- Di cosa stai parlando? - chiesi anche se sapevo bene la risposta. 
- Lo sai benissimo. - rispose lui. 
- No, non sono impazzita, anzi. - dissi sicura.
- Allora deve aver usato un incantesimo. Si deve essere così! - fece Ron con un piccolo sorriso come se avesse appena trovato la soluzione a tutti i problemi del mondo. 
- No, non mi ha fatto nessun incantesimo! - esclamai adesso arrabbiata. - Ascolta, sei stato tu a lasciarmi quest'estate quindi io adesso ho diritto di stare con chi mi pare e piace. - continuai con tono più calmo. 
- No, invece! Perché io mi sono reso conto di aver commesso un errore, Hermione. Ti rivoglio con me e voglio che tu sia di nuovo la mia ragazza, Hermione. - disse prendendomi una mano. Io la ritiro immediatamente come se mi fossi scosttata e arretro di qualche passo. 
- Ma sei impazzito?! No! Io sto benissimo con lui e lo amo. - dissi decisa. 
- Certo, come no. Cavolo 'Mione sei proprio una brava attrice e anche quella Serpe del cazzo lo è, davvero. Avete fatto credere a proprio tutti che siete veramente innamorati ma con me questa messinscena non attacca. Quindi lascia quel Malfoy e ritorna con me. Io sono qui e lo sai che non mi permetterei mai di tradirti o di farti soffrire come invece farà quel bastardo... - non lo feci finire. 
- No! - urlai incazzata mentre arretrato di un altro passo ma lui continuò ad avvicinarsi. Non ero incazzata solo per quello che aveva detto ma anche per come mi aveva chiamata. Tutti sapevano che detesto quando abbreviano io mio nome in 'Mione o Herm-Herm, come Lavanda e Calì. O almeno Harry, le mie migliori amiche e Draco lo sanno. - Io non ritornerò mai con te, chiaro?! - 
- Preferisci stare con quel bastardo puttaniere, eh? - 
- Basta! Non ti permetto di parlare così di Draco! - urlai più forte e ringraziai che lì in giro non ci sia nessuno perché sennò qualcuno avrebbe già chiamato un professore dati i toni alti della discussione. 
- Draco? Ma come diavolo fai a chiamarlo per nome?! - fece in tono disgustato. 
- Ascoltami attentamente Ronald, io non mi rimetterò mai con te. Non ho idea di cosa mi sia preso quando mi sono ceduta a te per la prima volta e ringrazio il Dio per non averlo fatto una seconda. Credimi, prima, quando stavo con te ero una pazza e ringrazio  Merlino, Morgana e qualsiasi altro mago che sia esistito perché abbia ritrovato un po' di buon senso e non ti abbia richiamato o cercato di sistemare le cose dopo che tu mi hai lasciato. Prima ci sono stata male ma adesso ringrazio il cielo per essermi liberata di te! Sei solo un verme! - dissi con quanto più disprezzo avevo in corpo. Non mi sarei mai rimangiata una sola delle parole che gli avevo detto perché erano la pura verità. 
Un secondo dopo lo vidi alzare una mano e prima che me rendessi conto lui mi dette una schiaffo talmente forte da farmi girare la testa. Mi portai la mano alla guancia pulsante e portai gli occhi lucidi su di lui. Aveva uno sguardo furente, non l'avevo mai visto così e mi faceva veramente paura. Lo vidi alzare nuovamente la mano, probabilmente per darmi un secondo schiaffo che però non arrivò mai dato che qualcuno urlò: - STUPEFICIUM! - 


Pov Draco 


Appena avevo lasciato Hermione ero entrato nello spoiatoio e mi ero fatto una doccia super veloce, poi mi ero asciugato e vestiti prima di prendere la mia roba da Quidditch e uscire. Fuori, però, Hermione non c'era e immediatamente mi venne l'idea che fosse tornata in camera nostra così mi avviai verso il castello. Mi bloccai quando sentì una voce dire: - Ti rivoglio con me e voglio che tu sia di nuovo la mia ragazza, Hermione. - 
Mi lanciai verso quella voce e appena vidi che apparteneva al pezzente un moto di rabbia si impadronì di me, soprattutto quando lo vidi prendere la mano della MIA ragazza, ma grazie al cielo lei la ritirò subito. Mi nascosi dietro un albero per decidere quando era meglio intervenire e ascoltai la conversazione. 
- Ma sei impazzito? No! Io sto benissimo con lui e lo amo. - 
- Certo, come no. Cavolo 'Mione sei proprio una brava attrice e anche quella Serpe del cazzo lo è, davvero. Avete fatto credere a proprio tutti che siete veramente innamorati ma con me questa messinscena non attacca. Quindi lascia quel Malfoy e ritorna con me. Io sono qui e lo sai che non mi permetterei mai di tradirdi o di farti soffrire, come invece farà quel bastardo... - 
- Basta! Non ti permetto di parlare così di Draco! - 
- Draco? Ma come diavolo fai a chiamarlo per nome?! - 
-  Ascoltami attentamente Ronald, io non mi rimetterò mai con te. Non ho idea di cosa mi sia preso quando mi sono ceduta a te per la prima volta e ringrazio il Dio per non averlo fatto una seconda. Credimi, prima, quando stavo con te ero una pazza e ringrazio  Merlino, Morgana e qualsiasi altro mago che sia esistito perché abbia ritrovato un po' di buon senso e non ti abbia richiamato o cercato di sistemare le cose dopo che tu mi hai lasciato. Prima ci sono stata male ma adesso ringrazio il cielo per essermi liberata di te! Sei solo un verme! - disse la mia ragazza e in quel momento non mi sono mai sentiti così fiero di lei. Sembrava proprio una leonessa, pronta a sbranare le sue prede quando vuole. Poi vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere. Il pezzente le aveva appena dato una schiaffo! La vidi mettersi una mano sulla guancia rossa e gonfia, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. La voglia di prendere a pugni quel Weasley era altissima, non solo per aver fatto piangere Hermione ma per aver osato toccare la MIA piccola! 
Appena lo vedi alzare  nuovamente la mano per darle un altro schiaffo tirai fuori la bacchetta e con quanta più rabbia avevo urlai: - STUPEFICIUM! - 
Immediatamente il rosso venne scaraventato lontano da Hermione e io raggiunsi  la mia piccola, che intanto era scoppiata a piangere, e la trinsi forte tra le mie braccia. Lei si accucciò al mio petto mentre io, lentamente, le accarezzai i capelli per calmarla. 
- Lasciala immediatamente lurido bastardo! - sentì urlare dal Weasley. Alzai la testa e lo vidi fissarci con sguardo pieno di odio. 
- No! - risposi secco. Intanto, intono a noi, si era affollata molta gente proveniente dalla partita. - L'hai sentita bene, ti ha detto che non ti vuole più e che adesso vuole stare con me. - continuai stringendola più forte. - E ti avverto Weasley, prova di nuovo a toccarla e ti giuro che non te la caverai con uno Stupeficium. - 
- TU L'HAI INSULTATA PER ANNI! IO LE SONO SEMPRE STATO ACCANTO! TU NON SAI UN CAZZO DI LEI! E SO CHE LEI MI VUOLE ANCORA! - 
Lo guardai per pochi secondi prima di iniziare a parlare. - È innamorata della letteratura, principalmente inglese, ma le va bene anche quella italiana, quando parla dei suoi libri preferiti le brillano gli occhi e potrebbe starne a parlare per ore e ore, adora i posti silenziosi, quando è nervosa si mangiucchia le unghie oppure si stropiccia l'orlo delle gonna, quando è arrabbiata se non la si contiene potrebbe far saltare in aria tutta Hogwarts, la sua zia preferita si chiama Caroline, quando è concentrata su qualcosa si morde il labbro inferiore, quando era piccola beveva solo tè, uno dei suoi piatti preferiti sono le polpette di sua zia e devo ammettere che in effetti sono molto buone, non le piacciono le feste, odia il suo nome abbreviato in 'Mione... Oh! E adora i Serpeverde. - mi fermai perché realizzai che avevo detto veramente troppo ma la faccia di Weasley era impagabile. 
Dopo un'ultima occhiata a quell'idiota presi Hermione, che ancora tremava leggermente, in braccio e la portai via, mi fermai appena raggiunto il ponte che poi portava a una delle entrate del castello. Se avevo anche solo il minimo dubbio di non essere innamorato di lei cambiai idea, ne ero perdutamente innamorato e non mi ero mai reso conto di tutto quello che sapevo su di lei finché non l'avevo spiattellato in faccia a Weasley. Sapevo che era distrutta a causa del comportamento del suo "amico" ed io avrei fatto di tutto per aiutarla. 
- Perché? - la sentì sussurrare. - Perché ha detto quelle cose? - 
- Non lo so, piccola. - risposi abbracciandola di nuovo. Lei si accucciò conto il mio petto e strinse il tessuto della mia maglietta tra le sue asili mani. Rimanemmo così per un bel po' prima che lei si staccasse da me. Si voltò e appoggiò le mani al davanzale, io l'abbracciai da dietro e poggiai la testa sulla sua spalla. 


Pov Harry


Uscì dagli spoiatoi nel momento esatto in cui vidi Ron passare lì davanti. 
- Ron! - lo chiamai raggiungendolo. Lui si voltò verso di me e mi guardò un secondo prima di riprendere a camminare verso il castello. Aveva un'espressione strana sul volto, sembrava arrabbiato e aveva un'andatura molto rigida. Lo seguì confuso. Il mio migliore amico non aveva mai avuto un comportamento così strano, raramente lo avevo visto così arrabbiato. 
- Ha scelto lui. - sibilò lui dopo aver varcato la soglia. 
- Chi? - chiesi ancora più confuso. 
- Secondo te?! Hermione! - quasi urlò. Abbassai lo sguardo e potei ben immaginare la scena. Lui che le diceva che era ancora innamorato di lei ma lei che lo respingeva, e poi per chi? Per il nostro nemico! Il ragazzo che ci aveva sfottuti per tutti questi anni! 
- Lo so. Lo ha fatto anche con me. - sussurrai mentre  arrivavamo alla torre di Grifondoro. Entrammo nella Sala Comune e ci sedemmo su un divano libero. 
- Ha scelto Malfoy al posto mio! - esclamò lui con tono un po' più alto. 
- Lo so, Ron. - feci con tono duro. - Te l'avevo detto. - 
- Non mi stai aiutando. - disse lui con lo stesso tono. 
- Ascolta Ron, non ho idea di cosa sia preso a Hermione ma lei ha fatto la sua scelta e quando capirà di aver sbagliato noi non saremo lì a consolarla. - dissi sicuro. Quelle erano le stesse parole che avevo detto a lei qualche giorno fa e ne ero ancora sicuro. Sapevo, anzi ne ero certo, che lui l'avrebbe fatta soffrire ed ero certo che anche lei in cuor suo lo sapeva. Aveva fatto uno sbaglio già solo ad andare a letto con quel biondo del cazzo ma mettendocisi insieme non aveva fatto un errore, aveva fatto una catastrofe. Sia io che Ron le avevamo dato la possibilità di rimediare e lei non l'aveva fatto. 
- Questo è certo. - commentò lui con un sorrisetto che non mi piacque per niente ma lasciai correre e tornai a fissare il fuoco che scoppiettava davanti a noi. Non avevo idea di che cosa passasse per la testa del rosso e sinceramente non mi importava più di tanto. 


Pov Ronald


Maledetta! Maledetta lei e quella dannata Serpe! Oh, ma me la pagheranno, tutti e due! Come aveva osato quella maledetta stronza dirmi delle cose così! Come mi aveva chiamato? Verme?! Senti chi parla! La fidanzata di una Serpe! Me la pagheranno e ho già in mente qualcosa... e dopo aver appurato il mio piano Hermione ricadrà tra le mie braccia. 




Non odiatemi. Sì è corto ma diciamocelo non è male!  Comunque sia, cosa ne pensate del capitolo? Cosa avrà intenzione di fare Ron? E soprattutto i nostri piccioncini supereranno anche questo ostacolo?? 
Un bacio! 😘 

   
 
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