Cap.7 Ha il tuo viso
Vegeta
atterrò silenziosamente tenendo la
schiena arcuata in avanti e avanzò, mise un braccio davanti
al viso e con l’altro
caricò un ki-blast, stringendolo nella mano in modo che la
luce che emanava non
filtrasse dalle sue dita. Si avvicinò al punto da cui
proveniva l’aura, era
sempre più debole.
Si
nascose dietro un albero, scorgendo una
figura umana.
Lo
sconosciuto avanzò con le gambe tremanti,
si lasciò sfuggire un gemito strozzato e crollò a
terra incosciente.
<
La voce sembra quella di un
ragazzino. Non è una minaccia > pensò.
Raggiunse il ragazzo e s’inginocchiò
su una gamba al suo fianco e gli appoggiò la mano sulla
schiena. Il petto del
giovane si alzava e abbassava in modo irregolare.
“Tsk.
Donna, apri la porta d’ingresso!”
gridò Vegeta. Issò il giovane prendendolo in
braccio e se lo appoggiò al petto,
sentendolo respirare affannosamente.
<
All’apparenza sembrava più robusto,
invece è veramente leggero > pensò. Si
voltò e si diresse verso la propria
porta, si fermò davanti ad essa e ticchettò con
lo stivale sporcandolo di
terra.
<
Non posso fare nuovamente fretta alla
Donna o rischierò di farla cadere dalle scale >
rifletté.
Il
giovane abbracciò Vegeta nell’incoscienza
e mugolò di dolore.
<
Decisamente è molto giovane > si
disse il principe dei saiyan. Seguì l’aurea della
moglie scendere al piano
inferiore e dirigersi verso l’uscio.
La
porta si aprì e Bulma si spostò di
lato, facendo passare il marito. Vegeta entrò e
avanzò, raggiungendo il divano.
Bulma richiuse la porta e raggiunse il saiyan, guardandolo stendere lo
sconosciuto sul divano.
Impallidì
sgranando gli occhi e si portò
la mano alla bocca, socchiudendola.
“E’
identico a te da giovane! Chi è?”
domandò con voce tremante.
“Non
lo so” rispose Vegeta. Osservò il
giovane illuminato dalla luce delle lampade, i capelli a fiamma del
ragazzo
ricadevano da un lato. Sganciò il pesante mantello rosso
dalle spalle del
ragazzo, osservò il simbolo della famiglia reale inciso in
oro sul pezzo di
sopra della battle-suit.
“Resta
da scoprire chi è questo ragazzo…”
disse Bulma. Si voltò verso il marito e lo vide
indietreggiare, con le gambe tremanti.
“Che
succede?” domandò.
Vegeta
chinò il capo, la fronte corrugata,
un pugno stretto all’altezza del petto.
“L’aura
di Kakaroth. Si è incrementata all’improvviso
e poi si è quasi del tutto annullata”
sussurrò.
Il
telefono squillò.