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Autore: TeamFreeWill    10/05/2017    5 recensioni
Attenzione spoiler stagione 12.
Seguito de "Il rapimento di Mary (finale alternativo)". Alcuni eventi li ho cambiati a mio piacimento. Storia scritta finita di vedere la 12*19.
La resa dei conti. I british hanno superato se stessi. Come m'immagino io la sconfitta di questi inglesi in giacca e cravatta. :)
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Tra famiglia e letterati'
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Link "Il rapimento di Mary (finale alternativo)"
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3657485&i=1

Base segreta uomini di lettere ore 21.00

Mary stava facendo un gioco pericoloso. Lo sapeva. Conosceva i rischi, ma questo non la fermava. Anzi. La spingeva ad andare avanti. A continuare a indagare sugli uomini di lettere in incognito, anche se fin'ora non era saltato fuori niente.
Dopo l'attentato alla sua vita da parte di Mr Katch si era svegliata, capendo con chi avesse a che fare.

Si nascose appena in tempo dentro uno sgabuzzino, mentre passava la guardia. Fucile di precisione appoggiato alla spalla, rigida nei suoi passi, attenta a ogni minimo rumore.

Ma Mary era più silenziosa della notte che avanzava. Lei era una cacciatrice.

Appena si rese conto che poteva uscire dal suo nascondiglio, stando attenta a non farsi inquadrare dalle telecamere, la donna entrò nell’ufficio di Mr Katch.

Quando Mary passava del tempo con i figli,oltre a fare la mamma, aveva chiesto a Sam di insegnargli dei trucchetti da hacker.

Il ragazzo le insegnó qualcosa, così entró senza difficoltà in quell' ufficio che un tempo fu di Mick Davis.

La donna accese il pc, mise i pratica gli insegnamenti del suo Sammy e iniziò a controllare i vari documenti.

Si mosse tra le varie cartelle sapendo cosa cercare: Mick era da un po’ che non si vedeva e quell’improvviso viaggio a Londra era sospetto. Poi c’erano quelle morti strane ad alcuni cacciatori e cacciatrici…Doveva scoprire qualcosa.

Non ci mise molto a trovare quello che cercava e anche qualcosa che la sconvolse. Caricò i file nella chiavetta usb che portava sempre con sé se mai ce ne fosse stato bisogno, e questa volta ce n’era veramente bisogno!

Come una perfetta spia ritornò in camera sua, al sicuro e inviò un messaggio in codice come fece un mese prima.
Avrebbe funzionato anche questa volta. Si avrebbe funzionato, ma dentro sé non era tranquilla.

Lebanon ore 22.30

Da qualche parte a Lebanon, Sam e Dean erano in un bar a rilassarsi dopo l’ultima caccia. Stavano caricandosi le batterie!

Dean come al solito stava provando le sue tecniche di seduzione con la barista che ovviamente non disdegnava. Sam era a un tavolino a sgranocchiare dei salatini, il cellulare appoggiato sul ripiano. C'erano dei problemi alla linea telefonica e a volte il telefono non prendeva. Sam sbuffò osservando il simbolo del segnale su "assente".

“Ehi fratello vieni? Susan ha un’amica anche per te!” fece Dean rivolto a Sam quando arrivò a braccetto con la barista che aveva appena finito il turno di lavoro.

“No Dean…Sono stanco…Divertiti anche per…” ma il cellulare squillò e sullo schermo apparve la notifica con scritto “Mamma messaggio spedito alle 21.10”

I due fratelli si guardarono e capirono che c'era qualcosa che non andava. Un SMS in codice come un mese prima!

Staccandosi dalla ragazza Dean le disse “Sarà per un'altra volta. Ho cose più importanti per le mani”

“Cazzo…che c'è di più importante che scopare?!” disse la ragazza in malo modo stizzita. “Wuao! Che finezza ragazza! Fammi pensare? La famiglia!” fece Dean arrabbiato e si sedette vicino a Sammy. La ragazza lo offese e se ne andò.

“Dean te le scegli proprio bene!” fece ridendo il minore. Dean lo prese in giro facendogli il verso “Pensa per te, monaco di clausura! Che vuole la mamma?” fece poi Dean guardandolo.

Sam aprì il messaggio e lo mostrò al fratello. Il moro lo decifró in meno di 10 minuti.

“Abbiamo un problema. Incontriamoci” c’era scritto.

Sammy rispose che poteva venire nel bar dov’erano loro, sempre con il trucco dell’anagramma. Per fortuna la linea era ritornata stabile e poté inviare l'sms.

Tempo 10 minuti e una Mary alquanto trafelata entrò nel bar guardandosi attorno con aria nervosa.

“Mamma che cazzo è successo? Come fai ad essere già qui?” fece Dean quando vide la madre ridotta così e facendo segno di raggiungerla.

“Ragazzi abbiamo un problema grave… molto grave” disse una volta avvicinata parlando piano e sporgendosi verso i due.

La donna aveva un labbro spaccato e uno zigomo gonfio. “Ero nella mia stanza che aspettavo una vostra risposta. Verso le 21.30 è entrato quel figlio di puttana di Mr Katch…Mi ha aggredito e poi mi ha mostrato un video di me nel suo ufficio…nell'ultimo mese ho indagato sugli umanisti... non mi hanno mai beccata e non ho mai trovato niente... ma stavolta...non sapevo avesse installato delle telecamere a circuito chiuso!"Fece Mary e i suoi figli la guardarono scioccati.

"Problemi con la linea... Hai rischiato grosso mamma...ecco perché mi hai chiesto di insegnarti a hackerare! Mi dicevi che era per essere più tecnologica!" fece Sammy spaventato.

"Scusatemi! Ma non preoccupatevi ho sistemato Mr Katch e un paio di guardie…poi sono scappata rubando una macchina ed eccomi qua…”

Dean era scattato in piedi, la mano sulla pistola, ma Mary l'aveva fermato intimandogli di sedersi.

“Mamma ci hai mentito! E se ti scoprivano prima e non scappavi? Perché non ci hai coinvolti?! Ti avremmo aiutata! Ora guardati!!... L’avevo giurato che se ti avesse toccato ancora l’avrei ucciso…ora mi dici perché mi stai fermando?” fece Dean iniziando a urlare.

"Dean....Sam...Era una cosa mia... Cazzo mi hanno soggiogata troppe volte! Dovevo fare qualcosa....ma dovevo farla io da sola! Non volevo mettervi in pericolo!" fece la donna guardandoli negli occhi.

Quella era la donna che Dean ricordava, ammise tra sé e sé. Una donna forte e tosta! Comunque sia era troppo nervoso così diede un pugno sul tavolino facendo girare i presenti che a una sua occhiata distolsero lo sguardo!.

“Calmati Dean! Mamma ora spiegaci tutto!” fece Sammy alzandosi cercando di calmare il maggiore mettendogli una mano sulla spalla. Dovette trattenerlo per un braccio poi, perché stava per uscire dal locale infuriato.

“Per favore…Sedetevi” fece rivolta ai figli, che si sedettero. Dean era nervosissimo. La gamba che si muoveva frenetica sotto il tavolo.

“Qui ho una chiavetta usb. Ho scaricato dei documenti importanti… Sammy prendi per favore il pc e guardatene il contenuto…Io non ho parole…come possono arrivare a tanto?!” fece Mary continuando a guardarsi in torno. Si sentiva osservata.

“Ok.Vado a prendere il computer” le disse il moro mentre si alzava. “No Sammy vado io…Ho bisogno di muovermi…Sai la tensione!” si alzò e uscì, dirigendosi verso Baby.

In parcheggio mise la mano sulla pistola d’istinto. Anche lui iniziava a sentirsi osservato.
  
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