Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: WeArePerfectlyImperfect    14/05/2017    4 recensioni
Rose Mickle sta frequentando il suo ultimo anno di liceo alla Monument Valley High School e tutto ciò che vuole è passare un anno tranquillo e senza drammi. Quello che non si aspetta però è il ritorno del suo ex migliore amico, Kyle Arscott, perché espulso da un collegio situato dall’altra parte del Paese per cattiva condotta. Bello da mozzare il fiato e proprio come un Dio greco, Kyle è pericoloso per tutte le “comuni mortali” ed è pronto a portare scompiglio nella vita di ogni studente della MVHS, in quella di Rose inclusa.
«Ogni ragazza vorrebbe avere un cattivo ragazzo che sia bravo solo con lei. Ogni ragazzo vorrebbe avere una brava ragazza che sia cattiva solo con lui.»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come faccio a crederti?
 
 Mi fermai sul patio fuori e guardai Kyle avvicinarsi.
 
«Di cosa vuoi parlarmi?» mi chiese grattandosi la nuca.
 
«Non pensi che debba sapere un po’ di più sulla tua vita visto che ti devo reggere il gioco?» gliela misi come se fosse una cosa necessaria per la nostra messa in scena, quando in realtà ero io che volevo sapere.
 
Dovevo sapere.
 
«Cosa vuoi sapere?» me lo chiese con tranquillità, come se non avesse proprio nulla da nascondere. Forse ero io che mi stavo sbagliando… Forse Jess mi aveva raccontato balle.
 
«Perché sei stato espulso dal collegio?» chiesi incrociando le braccia sul petto
 
I suoi occhi diventarono più profondi per un secondo, sogghignò e si passò la lingua sul labbro «E questo a cosa serve per la nostra messa in scena?»
 
«Cosa rispondo se qualcuno mi chiede?»
 
«Nessuno te lo chiederà.» passò oltre a me e cercò di rientrare in casa, ma io gli bloccai la strada. Perché cercava di scappare?
 
«Bhé, Jess me l’ha appena chiesto.» decisi di giocare a carte scoperte, tanto l’avrebbe scoperto prima o poi.
 
«Credi davvero a Jess e non credi a me?» disse lui con uno sguardo ferito.
 
Mi sentii un verme in quel momento. Kyle l’ho conoscevo da una vita, ed è vero che ci eravamo avvicinati solo nell’ultimo periodo, ma comunque ci fidavamo l’uno dell’altro… O almeno credo. Jess invece la conoscevo si e no da 12 ore e non mi era sembrata proprio la più santa delle sante.
 
«Kyle…» iniziai, ma lui mi prese il viso tra le mani e mi accarezzò la guancia.
 
«Jess mente, Rose. Per una volta credimi, ti prego.»
 
C’era qualcosa che non quadrava, me lo sentivo, ma mi ritrovai ad annuire e a sorridere a Kyle.
Lui avvicinò il viso al mio e mi sfiorò le labbra con le sue, non so come le cose tra noi si fossero evolute così velocemente, ma devo ammettere che stavo iniziando a confondere finzione e realtà. Stavo per dirgli qualcosa, ma una voce proveniente da dentro casa mi interruppe, facendomi perdere il momento.
 
«La cena è pronta!» gridò Maria affacciandosi alla finestra
 
«Arriviamo…» rispose Kyle, prendendomi per mano e accompagnandomi dentro.
 
Presi posto davanti a Jess, delle sue amiche non c’era più traccia, probabilmente erano tonate a casa, e lei era di nuovo diventata ostile nei miei confronti.
 
«Verrete al matrimonio?» chiese Maria servendosi dell’insalata nel piatto.
 
«Ehm sì, penso di sì…»
 
«Devo dire a tua madre che non è invitata oppure lo capisce da sola?» chiese mio padre sarcastico.
Strinsi i pugni e mi concentrai sul cibo: non rispondere Rose, non rispondere.
 
«Jess sarà la mia damigella.» continuò Maria «Perché non fai la seconda Rose?»
 
«Sono sicuro che Rose non abbia voglia.»
 
«So rispondere da sola papà, grazie.» dissi con fastidio
 
«Lo dicevo solo per te… So quanto tu non ami i vestiti e i tacchi.»
 
Perché mi sembrava che qualsiasi cosa che dicesse lo facesse per sminuirmi? Sentii la mano di Kyle posarsi sul mio ginocchio e iniziarlo a massaggiare lentamente, cercando di calmarmi. Spostai lo sguardo su di lui e vidi il modo in cui la sua mascella era serrata e il modo in cui cercava di trattenersi dal parlare.
 
Gli appoggiai una mano su quella che aveva sul mio ginocchio. Non volevo fare scenate, ma allo stesso tempo non volevo darla vinta a mio padre.
 
«Sarò con piacere la tua damigella.»
 
«Non ti devi sentire obbligata. Non devi dimostrare niente a nessuno…» mio padre mi guardò severo. Non riuscivo a capire cosa volesse da me, prima mi invitava a casa sua e giocava alla famiglia felice e poi quando cercavo di integrarmi nella sua nuova vita, lui mi buttava giù.
 
«Signor Mickle…» incominciò Kyle, ma io lo interruppi.
 
«Sai cosa non riesco a capire papà?» dissi con calma controllata «Non riesco a capire se tu mi vuoi nella tua vita o no.» alzai lo sguardo su di lui e appena lui cercò di aprire bocca io alzai una mano per non farlo parlare.
 
«Ma sono sicura di una cosa.» posai le posate e mi pulii la bocca con il tovagliolo «Io nella mia vita non ti voglio.» mi alzai in piedi e uscii dalla cucina
 
«Dove credi di andare?!» mio padre si alzò in piedi e mi afferrò per il polso
 
«Torno a casa.»
 
«Tu non vai da nessuna parte.» disse lui strattonandomi
 
Kyle scattò in piedi e mise una mano sulla spalla di mio padre «Lasciala Tom.»
 
«Torna al tuo posto ragazzo. Non sono affari tuoi.» ringhiò lui
 
«Invece lo sono. Giuro che se provi anche solo a sfiorarla niente mi fermerà dal spaccarti la faccia.» lo sguardo di Kyle era minaccioso e vidi il terrore dipingersi sul volto di mio padre. Aveva capito che faceva sul serio.
 
«Lasciala andare tesoro.» si intromise Maria.
 
Cercai di divincolarmi e Tom mollò la presa.
 
Corsi su in camera, presi il borsone e inizia a buttarci dentro tutto ciò che quella mattina avevo tirato fuori. La porta si aprì e Kyle apparì al mio fianco.
 
«Rose, aspetta.» non lo ascoltai, continuavo a correre da una parte all’altra e a gettare cose alla rinfusa.
 
«Rose, calmati, ti prego.» mi prese delicatamente per i polsi e mi attirò a sé «Respira e calmati.»
 
Feci un respiro profondo e lo guardai negli occhi. Lui mi sorrise e spostò il suo sguardo sulle mie labbra.
 
Non so cosa mi prese in quel momento, ma mi gettai praticamente sulla sua bocca come un naufrago si getterebbe su una scialuppa di salvataggio.
Sembrò sorpreso all’inizio, ma poi si riprese e ricambiò il bacio, circondandomi la vita con un braccio e attirandomi ancora di più a sé, facendo scontrare i nostri petti.
Mi aggrappai al suo collo e dischiusi le labbra per acconsentirgli di approfondire il bacio.
 
Mi fece indietreggiare fino a che le mie ginocchia non si scontrarono con il letto, caddi di schiena e lui sopra di me.
Spostò le sue labbra sul mio collo, lasciando una scia di baci fino a raggiungere il punto sotto l’orecchio che per me era super sensibile. Mi lasciai sfuggire un gemito e strinsi la sua maglietta tra le dita.
 
Lui tornò sulle mie labbra con voracità.
Dio, se ci sapeva fare, adesso capivo perché le ragazze avrebbero dato di tutto per stare con lui.
 
Con un movimento fluido si tolse la maglietta e la gettò di lato.
Passai una mano sul suo petto, i suoi muscoli guizzavano sotto il mio tocco «Rose…» sussurrò baciandomi di nuovo il collo, poi prese il lembo della mia maglietta e tirò verso l’alto, facendomi rimanere in reggiseno.
 
Con un colpo di bacino invertii i ruoli e mi ritrovai sopra di lui. Davvero non chiedetemi da dove arrivava tutta quella iniziativa, ma sapevo che lo volevo. Volevo Kyle.
Il modo in cui mi aveva difeso davanti a mio padre, per la seconda volta, mi aveva fatto scattare qualcosa dentro.
Forse avevo provato a scappare così a lungo da i miei sentimenti verso di lui che non ero riuscita a rendermi conto che in realtà erano sempre rimasti con me.
Non era solo pura attrazione fisica quella che provavo per Kyle, era qualcosa di più…
Qualcosa che si avvicinava molto all’amore.
 
Le sue mani scivolarono sui miei fianchi e mi strinsero la vita. Gli morsi il labbro e sentii il suo respiro spezzarsi per un secondo.
Anche lui mi desiderava, ne ero sicura.
 
Non so poi cosa accadde, ad un tratto spostò le mani sul mio viso, bloccandolo e cercando di mettere distanza tra di noi.
 
«Rose aspetta…»
 
«Cosa?» gli chiesi accaldata e cercando di tornare sulle sue labbra
 
«Io-» mi spostò da sopra di lui e si alzò in piedi
 
«Cosa c’è?» non riuscivo a capire. Avevo sbagliato qualcosa?
 
«Non posso Rose.»
 
Le sue parole mi trafissero. Gli facevo talmente schifo che non avrebbe mai potuto stare con me, era questa la verità.
Mi vergognai di me stessa.
Afferrai la maglietta e cercai di coprirmi in qualche modo «Capisco… Mi dispiace di averti baciato.»
 
«A me no.» disse serio «Ma-» si bloccò di nuovo.
 
Mi infilai la maglietta e raccolsi il borsone, avrei chiamato un taxi per andare a casa. Kyle però mi bloccò la strada, non lasciandomi raggiungere la porta «Rose, ti devo dire una cosa»
 
«Parla.» incrociai le braccia al petto e aspettai.
 
«Ho mentito prima.»
 
«Cosa?»
 
«Probabilmente Jess ti avrà detto il motivo per cui sono stato espulso… E ti ho mentito dicendoti che non ti devi fidare di lei.»
 
Rimasi senza parole. Mi aveva preso in giro tutto quel tempo, di nuovo?
 
«Mi hanno beccato mentre ero con la professoressa di arte.» confessò «Lei ha dovuto cambiare scuola e io sono stato espulso.»
 
«Oh mio dio.» feci un passo indietro.
 
«Rose…»
 
«Tu sei malato Kyle!» gridai, afferrai la borsa e cercai di passargli oltre.
 
«Rose ti prego.» cercò di bloccarmi
 
«Su quante cose mi hai mentito??» lo spinsi «Magari adesso scopro che non è vero che Jess ti stalkerava!»
 
«Quello non me lo sono inventato!»
 
«Come faccio a crederti?» lo guardai con le lacrime agli occhi «Come faccio a crederti se ogni tua storia a due versioni e tu mi dai sempre quella sbagliata?»
 
«Per questo mi sono fermato prima di…» mi guardò con dispiacere «Non sei come le altre Rose, io tengo davvero a te e per questo volevo-»
 
«Ti stai rendendo conto di quello che stai dicendo?? Scommetto che avrai detto le stesse parole ad almeno una ventina di ragazze… E magari anche alla professoressa di arte.»
 
Aprì la porta e uscì.
 
Sentii chiamarmi un paio di volte, ma ormai avevo deciso.
 
Quella sera mi sarei lasciata mio padre e Kyle alle spalle, una volta per tutte.




Hello gente! Sono tornata dopo secoli, scusatemi!! Ma sono davvero impegnata con gli studi! Questo capitolo è un po' di svolta, le cose si complicano... Vedremo cosa succederà :)
Ci si vede al prossimo capitolo!

WeArePerfectlyImperfect

https://www.wattpad.com/411504519-you%27re-both-the-problem-and-the-solution
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: WeArePerfectlyImperfect