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Autore: cerbero2518    17/05/2017    1 recensioni
In tutti quei giorni non aveva accennato ad aprire gli occhi o a muoversi fino a quel momento.
Severus Piton era, suo malgrado, vivo e, come sempre, solo.
Non aveva mai amato molto la vita, non era mai riuscito a vivere come avrebbe voluto, la sua esistenza era stata costellata di errori. Nonostante tutto ciò non era un tipo arrendevole, aveva sempre cercato di rimediare ai suoi sbagli e alla fine c'era riuscito anche se ancora non lo sapeva.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Minerva McGranitt, Narcissa Malfoy, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Sarai sempre il benvenuto a Hogwarts
 

Doveva vedere Potter, doveva parlargli, forse glielo doveva veramente, e doveva tornare al San Mungo perchè quella ferita gli stava dando veramente fastidio.
Severus si asciugò un paio di lacrime che non era riuscito a trattenere e stava per lasciare la stanza quando si sentì chiamare "Severus, ragazzo mio, non mi saluti neanche?". Albus Silente, nessuno poteva sfuggirgli, neanche ora che non era altro che un quadro polveroso.
L'uomo rispose evitando di guardare l'abitante del dipinto "E' un piacere vederti Albus".
"Tornerai a lavorare qui? Sarai sempre il benvenuto a Hogwarts"
"Non credo che sarei esattamente il benvenuto, potrei aver ucciso il vecchio preside e mantenuto un regime di terrore per un anno, non sono cose che passano inosservate" rispose sarcastico sempre senza guardare il suo interlocutore.
"Severus guardami"
"Devo andare, non penso che tornerò"
Così Severus aveva lasciato la stanza a passo sostenuto. Non sarebbe riuscito a guardare negli occhi un uomo che aveva ucciso e non un uomo qualunque.
Albus Silente l'aveva salvato e protetto in momenti in cui nessuno sano di mente l'avrebbe fatto e lui l'aveva ucciso. Ci aveva pensato a lungo e spesso aveva considerato il fatto di salvare il professore e di lasciarsi morire per aver infranto il voto infrangibile. Ma non era possibile, la sua morte era stata necessaria.

Una volta uscito aveva subito incontrato Minerva che evidentemente l'aveva aspettato lì fuori.
"Stai bene? Posso fare qualcosa per te?"
"Si credo di si, avrei bisogno di un gufo, ce ne sono ancora alla guferia?"
"Qualcuno dovrebbe essere rimasto"
"Allora penso che ne prenderò uno in prestito, devo scrivere a Potter".
Minerva l'aveva abbracciato ancora una volta e gli aveva fatto promettere di rifarsi vivo al più presto, poi si erano separati.
Severus non aveva mai frequentato la guferia da insegnante e l'aveva fatto poco da ragazzo, non amava scrivere, non pensava mai di avere cose particolarmente interessanti da raccontare. Nonostante ciò quel posto era legato ad un ricordo particolare di cui in realtá si vergognava un po'.
Era stato lì che aveva baciato una ragazza per la prima volta anzi per essere esatti era stata lei a baciate lui. Si chiamava Elizabeth Green, lui era al quarto anno e lei al terzo, anche lei era una serpeverde e ogni tanto si salutavano nei corridoi ma non avevano mai parlato veramente.

Erano appena iniziate le vacanze di Natale e lui stava andando a mandare una lettera di auguri a sua madre.
Elizabeth era lì, sola, l'aveva salutato ma non aveva distolto lo sguardo timidamente come le altre volte. "Resti qui per le vacanze?"
Severus era rimasto sorpreso, non s aspettava che gli rivolgesse la parola "Si, non ho niente di interessante da fare a casa". Avrebbe dovuto ricambiare, un semplice "e tu?" sarebbe stato sufficiente ma al tempo non era riuscito a capire il perchè di quella domanda.
Era rimasto in silenzio senza sapere cosa fare o dire, in ogni caso ci aveva pensato lei, si era avvicinata, si era alzata sulla punta dei piedi e l'aveva baciato delicatamente sulle labbra. Severus si era allontanato subito imbarazzato e aveva detto, probabilmente anche a voce troppo alta, la cosa sbagliata: "No"
La ragazza ci era evidentemente rimasta male ed era corsa via, forse piangendo, mentre lui, rimasto solo, sussurrava un debole "mi dispiace".
Non lo aveva mai raccontato a nessuno e probabilmente neanche lei l'aveva mai fatto, dopotutto aveva baciato mocciosus dai capelli unti.  
A distanza di tempo si era reso conto di aver sbagliato,ovviamente i suoi pensieri erano solo per Lily ma forse avrebbe dovuto provare e magari molte cose sarebbero andate diversamente. Non era stato il suo unico bacio ma sicuramente era stato il più sincero.

Severus si riscosse dai suoi pensieri, ormai erano passati tanti anni, non avena più saputo niente di quella ragazza dopo la fine della scuola e ormai neanche più gli interessava. Tornato in sé prese un foglio di pergamena e una penna da una tasca interna del mantello e scrisse poche righe : "Potter, penso sia arrivato il momento di parlare vediamoci domani sera alla Testa di porco, vieni solo". Secco ed essenziale come sempre. Firmò e attaccò il messaggio alla zampa di un vecchio gufo che spiccò il volo bubulando.

  
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