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Autore: Sakkaku    29/06/2017    4 recensioni
Qualche tempo fa Kim_Sunshine mi ha lanciato la sfida di pubblicare le storie scritte quando ero piccola, come fa lei nella sua raccolta "Scritti trash di una pseudo-infanzia problematica". Ora, dopo aver riesumato dalla cantina un paio di testi scritti quando ero giovane e semianalfabeta, eccomi qui a pubblicarli. Siete fortunati, perché non ne ho trovati molti... per ora.
Un consiglio: tenetevi alla larga da questa raccolta, perché non solo sarà piena di errori (è il senso della raccolta non correggerli e trascrivere i testi così come sono stati scritti in passato), ma vi porterà in un delirante turbine di demenza. Vi ho avvisato.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parte I
 

“Uffa, riuffa e strariuffa!! Questo proprio non ci voleva!! È impossibile che Ginnastica abbia deciso di andare in pensione proprio adesso, che fra una settimana abbiamo il torneo di calcio con le altre accademie e scuole! No, è stata sicuramente Matematica ad obbligarla ad andarsene, anche se non lo ammetterà mai!!“ pensò Lisbet, quando la Direttrice Matematica informò tutte le sue allieve, nell’aula delle conferenze del licenziamento improvviso di Ginnastica, la loro insegnante di ginnastica. A pranzo, le sue compagne di squadra ma anche di dormitorio, dissero la stessa cosa riguardo l’annuncio del licenziamento di Ginnastica, le stesse identiche parole che lei aveva pensato. Ormai erano destinate a tornare come un tempo, segregate dentro alla loro accademia e uscire solo se erano di turno per la spesa e basta. Da quando tre anni fa era arrivata Ginnastica invece, le ragazze potevano sempre uscire per gli allenamenti e tutto ciò per loro era sia una novità sia molto rilassante perché stare chiuse sempre in una stanza o in un aula metteva tristezza a tutte loro e le faceva sentire come in prigione. Dopo l’arrivo della loro nuova insegnante, nei tornei primaverili oltre a sfidare amichevolmente le altre accademie e scuole femminili con dei tornei sportivi, senza contare quelli teatrali e musicali invernali ed estivi, aveva preso la decisione di farle giocare anche contro le scuole e accademie frequentate da ragazzi e battere questi ultimi era alquanto divertente. L’Accademy Polar era un’accademia con sole ragazze al suo interno di diverse età era un posto enorme, siccome ogni piano era diviso per le capacità teatrale, capacità sportive o musicali, più le numerose aule.
- Ma dico, voi ci credete veramente che Ginnastica si sia licenziata di sua spontanea volontà? Secondo me, Matematica è stata obbligata a licenziarla per via della nostra odiosissima Danielle!! Non vi ricordate che due giorni fa Ginnastica l’ha sgridata per il modo in cui giocava? Le aveva detto «Se questo é il modo in cui giochi, ti consiglio o di iniziare di allenarti seriamente o di darti alla viola!». Sarà andata sicuramente a lamentarsi da paparino e mammina e loro avranno preso provvedimenti - disse Polly. Mery disse – Abbassa il tono di voce sorella e cambiamo discorso, si sta avvicinando Matematica - . Cosi Sally domandò a Lisbet – Tu cosa ne pensi Capitano? Ci faranno fare il torneo di settimana prossima anche senza Ginnastica? – la ragazza le rispose – Credo di sì. Visto che ci siamo allenate molto quindi sarebbe un peccato se non ci facessero più fare il torneo. Però penso che il prossimo torneo andremo contro le altre scuole femminili. Così non rivedremo più quei rozzoni di ragazzi una volta per tutte – l’ultima frase la disse per far contenta la Direttrice, la quale odiava tutto il genere maschile dopo che suo marito la abbandonò per inseguire il folle sogno di trovare una tomba piena d’oro di qualche indiano nell’Amazzonia e diventare così un grande archeologo conosciuto in tutto il mondo. Da quel giorno decise che la sua accademia sarebbe stata per sole ragazze. Appena Lisbet ebbe finito di parlare le ragazze sedute al tavolo alzarono la testa e fingendoci sorprese di vedere la loro insegnante sorrisero e dissero in coro – Buon giorno Signora Direttrice Professoressa Matematica, ha pranzato bene? – annuendo ella rispose – Sì, grazie mille – poi aggiunse - Bene ragazze, vi comunico che il torneo che si terrà la settimana prossima sarà l’ultimo che farete contro l’Accademy Queen. Perciò, vi lascio il pomeriggio libero in modo che vi possiate allenare. Non voglio che perdiate contro quei ragazzi, voglio che teniate alto il valore della nostra accademia. Buona continuazione di giornata! - - Grazie anche a lei Signora Direttrice Professoressa Matematica - .
Il linguaggio che si utilizzava all’Accademy Polar doveva essere estremamente raffinato ed educato, senza contare che dovevano salutare all’uninsono se si era in gruppo e mai contraddire la professoressa o suora, perché chi osava dissubbidire alle regole veniva espulso nel giro di pochi minuti. Quel giorno era il turno di Chelsy di andare a fare la spesa, ma siccome era raffreddata e le ragazze per una volta avevano il pomeriggio libero con il permesso di libera uscita, Lisbet, Polly, Mery, Sally e Charlotte decisero di andare tutte insieme a fare la spesa al posto della loro amica. Di solito erano obbligate ad andare da sole, in fondo senza Chelsy era inutile che si allenavano e poi qualcuno doveva pur riempiere la cucina. In fondo era una bella giornata di sole e una passeggiata in città se la potevano anche permettere, visto che era assai raro che uscivano tutte insieme in gruppo. Una volta giunte al Market incontrarono il fratello delle trigemine, Thomas. Appena le vide, le raggiunse di corsa col carrello pieno zeppo di cibi poco salutari, le salutò cordialmente – Salve ragazze, tutto ok? Mi raccomando per settimana prossima, dovrete vincere altrimenti che figura ci faccio io?? Però credo che fareste meglio a lasciare Polly in panchina, vi converrebbe molto! Questo é il mio consiglio d’oro del giorno! – .
Thomas adorava stuzzicare sua sorella Polly, perché era l’unica delle sue tre sorelle che reagiva quando la prendeva in giro. Infatti Polly gli rispose infuriata, non che si fosse realmente offesa, voleva reggere di più al suo gioco, in fondo si divertiva pure lei a litigare con suo fratello anche senza un motivo ben specifico. – Stai zitto una buona volta faccia di bronzo arrugginito che non sei altro! E poi non sai altro che mangiare schifezze! Guarda qua!! – alzò un pacchetto di patatine al gusto di cipolla e aglio - Mi chiedo come mai un sacco di ragazze vogliono uscire con uno che mangia queste cose bleah, cipolla e aglio!! - - Io non mi devo mica mantenere in forma o mangiare verdure o cibi dietetici, non sono una ragazza!! – ribattè il fratello.
Iniziarono una vivace discussione, però senza esagerare o offendersi seriamente. La scena era talmente buffa che le altre ragazze si misero a ridere per la loro discussione che era partita da un pacchetto di patatine. Sentendosi ridicoli rimasero in silenzio un attimo, poi Thomas si congedò – Ciao ragazze, mi raccomando salutatemi Chelsy ed augurategli buona guarigione da parte mia. Ci vediamo alla partita, sarò come al solito sulla panchina a fare il tifo per voi! – allontanandosi ci lanciò uno dei suoi sorrisi. Thomas aveva fatto perdere un sacco di tempo con le sue chiacchiere e se fossero arrivate in ritardo avrebbero ricevuto una bella ramanziana da Matematica più una severa punizione, quello che le ragazze volevano evitare poco prima del torneo, visto che avrebbero rischiato di non potervi partecipare. Una volta uscite dal Market si misero a camminare a passo veloce, ma una volta raggiunto il parco, che era situato alla sinistra dell’accademia, rallentarono il passo e si misero a chiacchierare tranquillamente del più e del meno. Passare dal parco era stata una bella idea, sentivano il profumo dei fiori che stavano sbocciando e udivano i canti dei passeri, si sentiva che la primavera era alle porte e di questo erano tutte molto contente. Mentre parlavano di progettare qualcosa da fare con Scienza, siccome le sue lezioni erano veramente noiose, decisero di proporle di fare una visita al loro giardino botanico, in fondo era una buona scusa per perder tempo e di sicuro avrebbe fatto piacere alla loro insegnante. Stranamente sentirono delle voci e decisero di andare a controllare di chi fossero.



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Ciao a tutti, rieccomi ad aggiornare questa raccolta! =)
Come vi avevo annunciato nel precedente capitolo, stavolta ci prendiamo una pausa dai temi di scuola e passiamo alla mia primissima long, scritta sempre nel periodo delle medie (mi vergogno solo ad affermare qualcosa di simile), quindi qualcosa inventato di mia sana pianta. Questa storia è senza un titolo, non gliene ho mai dato uno, a quei tempi probabilmente pensavo che fosse una cosa superflua, per cui se volete, sentitevi liberi di assegnargliene uno voi! I suggerimenti sono ben accetti! Dopo aver letto il primo capitolo, ho capitolo perché questa storia è rimasta senza titolo e non mi biasimo per non averglien assegnato uno XD
Sinceramente non so cosa dire... andavo a capo così senza un senso, a caso proprio, la punteggiatura e i dialoghi mi metteno i brividi, per non parlare dei nomi... veramente mi vergogno talmente tanto che scappo a nascondermi e termino qui queste note!

 

  
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