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Autore: Geh__    24/07/2017    2 recensioni
E si sa, se sei uno Stark non puoi avere una vita tranquilla, figuriamoci se tuo fratello è Iron Man.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, T’Challa/Black Panter
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana da quando Emma si era trasferita in Wakanda e le cose non potevano andare meglio: poco a poco si stava ambientando e conosceva nuova gente. Akin, il ragazzo che le aveva fatto fare il giro il primo giorno, da Emma ribatezzato dottor Jekyll, era molto strano, un giorno si comportava come il suo migliore amico e quello dopo sembrava avesse un conto in sospeso con lui. Aveva conosciuto due sorelle scienziate, erano gemelle e le avevano spiegato il significato dei loro nomi: la più grande si chiamava Ada,'bellezza', la seconda, Bushra 'buon auspicio'. Era passata una settimana  da  quando aveva avuto l'idea di vedere nel cervello del soldato, e dopo aver 'combattuto' con il fratello per riuscire ad avere l'invenzione di Killian, era riuscita nel suo intento. Con sua grande sorpresa, anche gli scienziati Wakandiani e il Re T'Challa avevano pensato fosse una buona idea e che erano pronti a procedere.
Il problema è che quella a non essere pronta fosse lei. Durante la settimana passata, non aveva pensato a quando avrebbe dovuto lavorare con il Soldato, non aveva pensato a quando lo avrebbe avuto davanti, e non aveva idea di come avrebbe reagito. Non chiuse occhio tutta la notte, e quando la mattina del primo giorno si guardò allo specchio, non si stupì affatto di somigliare a Gollum del 'Signore degli Anelli'. 
«Il mio tesssssoro...»
Dopo essersi lavata, prese la lente colorata marrone per "correggere" il suo occhio verde. Ad Emma la sua eterocromia non dispiaceva, ma da quando a scuola era stata presa di mira per questo suo "difetto" fisico aveva iniziato ad usare la lente colorata verde, o marrone. La cosa le divertiva parecchio. Ma quella mattina decise di non metterla, non era più a New York. Conciata in maniera quantomeno presentabile, si recò nella mensa per cercare di mangiare qualcosa.
«Eccola, la Stark Junior»
Dio, no. Non aveva alcuna voglia di parlare la mattina, figuriamoci quella mattina. Ma, con un bel po' di falsità, si girò abbozzando un sorriso.
«In teoria Stark Junior Junior»
«Giusto, giusto»
Ad Emma, per qualche strano motivo, Sam Wilson aka Falcon, non le era mai piaciuto. Sarà stato il suo modo di fare, sarà stato il costume con quelle ali ridicole... non ne aveva idea. 
«Allora... oggi scongelate Bucky, e tu sei una dei leader del progetto»
«Così pare»
Non aveva idea di dove Wilson volesse andare a parare, ma era sicura che volesse provocarla. Con aria indifferente continuava a guardare tra i cibi che la mensa quella mattina offriva... 
«Si, così pare... sai, ho una domanda che mi affligge da qualche giorno... perché Emma Stark, la sorella di Tony Stark, dovrebbe aiutare l'uomo che ha ucciso i loro genitori?»
Ed ecco qua, proprio come lei aveva immaginato. Sul viso di Emma si dipinse un sorriso freddo, quasi cattivo. 
«Finalmente sei arrivato a ciò che volevi dirmi, caro Sam. Cosa dovrei pensare con questa domanda? Credi che io abbia cattive intenzioni con il Soldato?»
«Sì, è esattamente ciò che penso»
«Lo immaginavo. Allora risponderò con quanta più sincerità possibile: sì, ho pensato di vendicarmi di James Buchanan Barnes, sa quando l'ultima volta? L'anno scorso, quando Tony mi raccontò tutto. Quella è stata la prima  e l'unica volta a cui ho pensato una cosa del genere. Perché io voglia aiutarlo? E che ne so? Sono un dottore... sono una Stark... l'unione delle due razze più egocentriche di questo mondo, forse sto solo cercando un po' di gloria. Ora, se non ti dispiace, andrei a mangiare perché ho del lavoro da fare oggi»
Sam però la bloccò, talmente forte da farle male, e la portò nuovamente avanti a sè, ora non aveva l'aria di chi volesse scherzare. 
«Come faccio a sapere che tuo fratello non ti stia consigliando su ciò che fare?»
Tra tutte le cose che potesse dirle, questa era la peggiore. 
«Ricordati questa cosa, Sam: io e mio fratello non siamo la stessa persona. Si, forse ci somigliamo fisicamente, avremo lo stesso colore di capelli... gli stessi occhi, o occhio, come vuoi tu... ma credimi, siamo diversi in ogni cosa. E non mi faccio consigliare da lui su ciò che fare e non fare»
Si girò per andarsene, ma non aveva finito. Gli fece vedere il bracciale che portava, uno dei regalini del fratello.
«Vedi questo bracciale? E' un generatore di elettricità, e può generare una scarica elettrica di almeno 100 kiloampere, cioè pari a quella di un fulmine. La prossima volta che mi oserai dire una cosa del genere o mi metterai una mano addosso, ti faccio diventare un pollo allo spiedo. Buona giornata»
Si sentiva soddisfatta come non mai per la discussione avuta con Wilson, per il modo in cui era riuscita a tenergli testa. Allo stesso tempo era anche arrabbiata: no, non perché credevano che volesse fare chissà cosa al Soldato, di quello non le importava, lo aveva già immaginato. Ma perché per il tempo non avrebbe mangiato.         

                                                       *    *   *
                                                                     
Sapeva che Steve sarebbe stato presente durante lo scongelamento dell'amico, lo stesso per il Re T'Challa, ma non sapeva lo sarebbe stato anche il fratello. 
Tony non le rivolgeva la parola da due giorni, se si incontravano per i corridoi le passava avanti come se non esistesse , e quando Emma aveva provato a parlargli il giorno precedente, Tony faceva finta di parlare al telefono e urlava cose ridicole. 
«Scusa, non ti sento, c'è un insetto che mi infastidisce!»
Chissà chi era l'insetto.
Le andò incontro, e prima che potesse parlare, Emma parlò per prima.
«Cosa ci fai qui?»
Tony non ebbe il tempo di rispondere nemmeno adesso, perché Steve si intromise tra i due. 
«Infatti. Cosa ci fai qui, Tony?»
Tony non lo guardava in faccia, come se fosse impaurito e arrabbiato allo stesso tempo. 
«Sono qui per stare con te. So che è un giorno difficile...»
«Non sono più un insetto? Devo ricordatelo io che mi hai trascinata tu quaggiù? Ora se non ti dispiace, andrei a lavorare»
Emma si stava chiedendo perché quella mattina nessuno la lasciasse in pace, e mentre pensava alla tanto agognata colazione, Steve la fermò.
Non c'è due senza tre.
«Emma, lo so che è difficile, ma ti voglio ringraziare. Voglio che tu sappia che ho fiducia in te e sulla tua bravura»
Non poteva credere che qualcuno le avesse rivolto parole gentili, era così stupefatta che poteva mettersi a ridere. Notò con stupore che a Steve stava crescendo la barba. In più il suo sguardo non era quello di sempre. Qualcosa non andava.
«Strano che le uniche parole che volevo sentire le abbia dette proprio tu. In ogni caso, grazie Capitano»
Chiamarlo in quel modo fu insolito, per lei era sempre stato Steve. Ma non riusciva più a vederlo allo stesso modo ormai, non dall'anno precedente. Decidette che si doveva concentrare soltanto sul lavoro, su Barnes, e sul come non avere un crollo mentale. 
Stai tranquilla. Non succederà niente. Quei sogni erano soltanto sogni, inventati dal tuo inconscio, non significavano nulla.
«Hey, Emma, ben arrivata. So che possa sembrare strano per te ma ti prego di prendere questa tripla dose di morfina per eventuali... effetti collaterali»
Sapeva cosa Ada intendesse per effetti collaterali: Barnes che si trasformava nel Soldato D'Inverno. Al solo pensiero strinse la morfina fino a far diventare le nocche bianche. 
Notò un nuovo volto tra il team medico, era un uomo sulla quarantina che non aveva mai visto prima. 
«Ada, aspetta, chi è quell'uomo?»
«Oh, lui? Non so, è arrivato stamattina, l'hanno scelto per il caso. So solo che viene dal Canada»
«Capisco»
Il leader del caso, un dottore di nome Nassor, che a Emma ricordava per i modi di fare il primario del suo reparto a New York, diede a tutti l'ordine di cominciare.
«Per favore mettetevi tutti in postazione. E voi due » puntando il dito verso Tony e Steve «dietro al vetro. Grazie»
Il Capitano sbarrò gli occhi, e con la voce incredula, chiese «Non sarebbe meglio se restassi qui? Non credo che con della morfina riuscirete a fare molto»
Tutti a quelle parole si guardarono preoccupati, non era la cosa più appropriata da dire al momento. Tony roteò gli occhi, e si andò a sedere scocciato.
«Significa che resterò anche io. Non voglio perdere la scena del ritrovo tra Jack e Rose»
Emma non riuscì a trattenere una risata, inaspettatamente, la stessa cosa fu per Steve. 
«Davvero, dottore, sarà meglio così»
«Dottore, lascio la scelta a voi» disse T'Challa. 
Nassor ci pensò per qualche secondo, e acconsentì alla richiesta dei due.
Tutti andarono verso la propria postazione, attenti e preoccupati per ciò che sarebbe successo, o non successo, di lì a poco. 
Emma, era accanto Ada e Bushra, pronte a dover visitare il Soldato appena uscito dalla capsula. Akin si avvicinò alla capsula per poterla aprire. 
Non aveva idea di come funzionasse quel macchinario, ma il tempo che impiegò Akin le sembrò una eternità. Quando finalmente le porte si aprirono, il Soldato non uscì subito, ma tutti sentivano il suo respiro. Era sveglio. 
Credeva che la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata prendere Akin per il collo e soffocarlo, ma non fu così, la prima cosa fu accasciarsi sulla sedia a rotelle portata dall'infermiera. 
Emma, con le altre due, si avvicinarono al soldato, e mentre lei sentiva il battito del cuore, il soldato la guardò negli occhi. Non riusciva a capire cosa volessero dire. Di una cosa era certa: era spaventato. E non era una cosa buona. Ti prego, non uccidermi. Ma non lo fece. 
Le bisbigliò qualcosa di appena percettibile. 
«Sono Bucky...»
A quelle parole il soldato svenne.








Ciao a tutti! Con un po' di ritardo, eccomi tornata con un nuovo capitolo. Finalmente Bucky è stato scongelato, e la prima cosa che fa è svenire! Sempre meglio di un piccolo crollo mentale, no? Ragazzi ma avete visto i poster di Infinity War e il trailer? Sono sconvolta, davvero. E' fantastico. Comunque, vi è piaciuto il dialogo tra Emma e Sam? Anzi: vi è piaciuto il capitolo? Fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima! :)


P.S: Ok, ecco il primo poster ufficiale di Infinity War:


PARLIAMONE
  
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