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Autore: Lightning Plasma    25/07/2017    5 recensioni
Il portone si apre e immediatamente il mormorio smette all'istante, lasciando posto al silenzio. L'attesa è finita! S'intravede una figura dietro la porta in penombra che avanza verso il primo spiraglio di luce. Il cavaliere fa il suo ingresso acclamato e festeggiato dal popolo ateniese.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente Alexiel, senza dire niente a nessuno, scende fino alla terza casa ed, evitando anche le ancelle, entra nella stanza di Saga. 

 

Cerca di fare molto piano a chiudere la porta dietro di lei, visto che sta ancora dormendo. 

 

Si avvicina al capezzale del letto, sedendosi su di una sedia e con la mano destra gli sposta i capelli per vedere ciò che era rimasto della ferita facendo un leggero sorriso, felice che non gli sia rimasto nessun segno.

 

Passa del tempo ad osservarlo in silenzio, dalla finestra passa un lieve vento, pian piano si addormenta appoggiando la sua mano a quella di Saga. 

 

Poco più tardi entra nella stanza Kanon e vede la scena dei due addormentati rimanendone stupito, sentendo crescere dentro di lui una rabbia nei confronti del gemello. 

 

 

Nella tredicesima casa Shion convoca la persona incontrate nel Jamir, Micene Mystikos, oltre a Galan. 

 

Micene guarda Galan dall’alto in basso e Galan fa un’aria superiore non interessandosene. 

 

Shion nota il comportamento di Micene;

“Che succede, Micene?” 

 

Micene guarda Shion con uno sguardo rimproveratore;

 “Non puoi usare dei bambini per simili cose! Hanno rischiato molto!” 

 

Shion: “Guarda che Saga sarebbe un Saint… e Galan è l’aspirante Saint del Leone!”

Micene: “Ma la bambina? Lei ha rischiato più di tutti!” 

 

Galan lancia uno sguardo senza muovere un muscolo facciale a Micene;

“Quanto siete rumoroso…” 

 

Micene lo guarda; 

“Sei sicuro di essere un ragazzino di undici anni , tu?”

 

Galan: “Cos’altro, sennò?” 

 

Micene si rivolge nuovamente a Shion;

“Poi quell’armatura dorata a forma di bilancia… a chi apparteneva?”

 

Galan: “Questa informazione non deve interessare a un civile!” 

 

Micene comincia a perdere la pazienza e stringe il pugno, voglioso di tirarglielo in testa. 

Galan sta sulla difensiva, pronto a parare qualsiasi colpo. 

 

Shion scoppia a ridere davanti ai due. 

 

Micene: “Che hai da ridere?” 

Shion: “Ho deciso che manderò voi due in missione!”

 

Micene/Galan: “Missione insieme?” - rimangono di stucco 

 

Shion si alza in piedi;

“Più precisamente in Sicilia, Agrigento! Non ti preoccupare, Micene… Ho già avvertito i tuoi superiori e mi hanno riferito che posso usarti come voglio!”

 

Micene rassegnato; 

“Tsè…” 

 

Galan: “Come mai in Sicilia?” 

Shion: “Avverto che li possa esserci un nuovo Gold Saint… Ha un cosmo molto elevato!” 

 

Micene guarda la piccola culla;

“Non ne hai trovato già uno?” 

 

Shion si avvicina al piccolo che gli sorride elevando le braccine verso di lui; 

“Si… Ma i Gold Saint sono in tutto dodici!” 

 

Lo prende in braccio. 

 

Galan: “Quando volete che partiamo?”

Shion: “Anche oggi stesso!”

 

Galan fa un leggero inchino difronte a Shion e fa per uscire dalla sala del trono. 

 

Micene gli va dietro;

“Ehi, aspettami!” 

 

 

Nello stesso momento…

 

Italia, Agrigento:

 

Un uomo entra in casa propria, ormai pomeriggio tardi, con una bottiglia di Vodka quasi finita in mano. 

Si appoggia allo stipite della porta dopo essersela chiusa dietro di lui, guardando la moglie che le va incontro con uno sguardo assente.

 

Moglie: “Hai ancora bevuto?” 

 

L’uomo non risponde e, appena riprende un attimo di lucidità, le tira un colpo alla testa con la mano con cui teneva la bottiglia. 

La donna non fa in tempo a far resistenza e cade a terra stordita per qualche secondo sentendosi scendere dalla nuca il sangue. 

La bottiglia che l’uomo tiene in mano si è rotta in due parti, i vetri restanti sono sparpagliati a terra. 

 

I rumori molesti svegliano il bambino che riposa nella propria stanza, uscendo di camera si avvicina verso l’ingresso dove i rumori si fanno sempre più forti notando per terra dei frammenti di vetro. 

 

Alza il viso verso l’altro e vede la madre con varie ferite di taglio in tutto il corpo. 

 

La madre grida al figlio di scappare  ma lui rimane immobile, non capendo ciò che sta succedendo, quasi terrorizzato per ciò che sta vedendo. 

 

L’uomo afferra la donna tirandole i capelli e nel prendere un vaso con l’altra mano glielo tira in testa a quest’ultima, davanti al figlio.

 

La donna cade definitivamente a terra ormai priva di vita.  

 

Uomo: “Stupida donna… Sempre a criticare ciò che faccio! Questa è la fine che meritavi!” 

 

Il bambino rimane in silenzio, impaurito, e il padre si gira verso di lui;

“Tu… mi ricordi troppo questa donna! Maledetto il giorno in cui sei nato!”

 

Comincia a tirargli calci a ripetizione facendolo sdraiare a terra rannicchiato vicina al muro a ricevere ogni singolo colpo. 

 

Avendo lo sguardo rivolto verso la madre morta sente qualcosa ribollire dentro di lui, qualcosa che cresce…. Si alimenta in rabbia… fino ad esplode. 

 

 

Al Grande Tempio Alexiel si sveglia di soprassalto avvertendo un cosmo pieno di tristezza, di rabbia e sconforto al contempo e senza rendersene quasi conto una lacrima riga il suo viso. 

 

Si alza dalla sedia lasciando la mano di Saga asciugandosi la lacrima, non comprendendo cosa stia succedendo e a chi, ma in lei, nel suo cuore, avverte solo molta tristezza. 

 

   
 
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