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Autore: Soul Mancini    30/07/2017    1 recensioni
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, ma uniti da una grande amicizia.
Insieme, sotto il sole californiano, combineranno follie, si lanceranno sfide, si aiuteranno e si confronteranno. Tra intrecci amorosi impossibili, avventure sempre nuove e appassionanti e accese discussioni, i ragazzi vi terranno compagnia e vi coinvolgeranno in un anno scolastico pieno di colpi di scena ed emozioni.
♥ NOTE:
Ciao! Ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa, spero che vi piaccia! Vi avviso già da ora che i primi capitoli sono stati scritti quando avevo undici/dodici anni e non li ho voluti modificare, quindi sono un granché, ma spero che la trama possa piacervi e incuriosirvi lo stesso! ;)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, accetterò di buon grado anche le critiche!
Buona lettura! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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ReggaeFamily

Capitolo 37



Wow ragazzi, è stupendo!” esclamò Cathleen, armandosi di macchina fotografica per immortalare quello stupendo panorama.

I ragazzi si trovavano presso il Griffith Observatory all'interno di Griffith Park; in quel punto si aveva una visuale mozzafiato dell'animato centro della città che si estendeva fino al mare e, soprattutto, della leggendaria scritta Hollywood sulla collina.

Lo so che è stupido da dire, ma in questo momento mi sento importante!” si lasciò sfuggire Tiffany in preda all'entusiasmo, con un enorme sorriso stampato sul viso.

Tiff, tesoro, Hollywood attende solo te!” intervenne subito Alex posandole una mano sul fianco.

Lei se la scrollò subito di dosso e raggiunse la sorella minore. “Mi sa che ci facciamo una foto con la scritta di Hollywood sullo sfondo! Kel, ce la potresti scattare?” propose, intercettando il ragazzo. Quest'ultimo osservava il panorama con le mani nelle tasche dei pantaloni e sembrava essersi perso nei suoi pensieri.

Certo” rispose qualche secondo dopo, cadendo dalle nuvole.

A che pensavi?” gli domandò Cathleen mentre gli porgeva la sua fotocamera.

Questo posto mi mancherà quando sarò in Spagna. Mi dispiace non essere riuscito a visitarlo tutto.”

Nemmeno io che abito qui sono mai riuscito a visitare tutto; sai, questo posto è talmente grande che non basterebbe una vita!” tentò di rassicurarlo Alex senza troppa convinzione. La sua attenzione era stata attirata da un uomo alle prese col suo cane; quest'ultimo, un pitbull enorme, tentava di trascinare il suo padrone che faticava a stargli dietro e a tenere il guinzaglio.

No mamma, abbiamo poco tempo, te l'ho già detto... sì, siamo a Griffith, non so di preciso dove andremo dopo... no, macché, so che col taxi spendiamo troppo, suppongo in metro... eh già, andremo a fare i ricconi in Hollywood Boulevard!” blaterava Lionel al telefono.

Di' a mamma che, anche se avessimo tutto il tempo del mondo, farei in modo di non incontrarla!” gridò Alex avvicinandosi al fratello.

Mamma ti ha sentito e ha detto che, se continui così, d'estate non ti fa più entrare in casa! Speriamo che lo metta in pratica, almeno ci sarebbe un po' di pace!” ribatté il più piccolo tra le risate. “Mamma vi saluta!” aggiunse poi rivolto al resto del gruppo.

Salve mamma di Lionel!” ricambiò Tiffany a gran voce.

Sarebbe bellissimo venire qui all'osservatorio di notte” osservò Cathleen con aria sognante.

Non è così facile, si crea una fila chilometrica ogni giorno per l'osservatorio; chi non è curioso di guardare le stelle?” spiegò Grace. “Ma visitando il quartiere potremmo sempre imbatterci in altre stelle, quelle del cinema!”

Oddio!” esclamarono le due sorelle.

Alex sbuffò. “Aiuto, finiremo in Rodeo Drive, me lo sento...”

Che sarebbe?” si informò Ben.

Una delle vie dello shopping più costosa e raffinata della città.”

Ma per chi ci hai preso? Non andrei mai in un posto in cui non posso comprare niente!” obiettò Cathleen con una smorfia.

E poi non siamo qui per fare shopping” aggiunse Tiffany.

In ogni caso non abbiamo tempo per visitare la città. Ci sono un sacco di posti in cui vorrei portarvi...” si rabbuiò Grace.

Per esempio Santa Monica! Quella zona piacerebbe un sacco a tutti!” intervenne Lionel, che era finalmente riuscito a liquidare sua madre.

A Santa Monica c'è un molo” raccontò Grace, “e proprio lì abbiamo girato una scena finale del film. Però vi confesso che la spiaggia della Newton è meglio; non so, l'acqua sembra più limpida e pulita.”

Ma dimmi, non ti hanno chiamato per qualche altro film?” volle sapere Kelsey.

Sì, mi hanno proposto qualcosa, ma non saprei” borbottò, tenendo lo sguardo fisso a terra.

Tutti si accorsero che qualcosa non andava, ma non osarono rivolgerle delle domande per non sembrare troppo indiscreti. Sapevano che Grace aveva un carattere chiuso e difficilmente si confidava, specialmente con sei paia di occhi puntati addosso.

Allora, quali sono i nostri programmi?” domandò Ben per cambiare argomento.

Se il cinema in cui vedremo il film si trova a Hollywood Boulevard, ci conviene dirigerci in quella zona e cercare lì un posto in cui mangiare, no?” osservò Kelsey liberandosi del suo giubbotto leggero.

Nonostante si trovassero all'interno del Griffith Observatory, il sole stava già cominciando a far sentire il suo calore. Quel periodo sarebbe stato particolarmente afoso a Los Angeles, nemmeno la presenza del mare sarebbe riuscita a mitigare i gradi di troppo di quella giornata.

Prendiamo lo shuttle per uscire dal parco, poi raggiungiamo Sunset Boulevard con la metro. In Sunset è pieno di luoghi in cui poter pranzare, negozi carini... insomma, una bella strada!” spiegò allora Grace, scuotendo la testa come a voler scacciare i pensieri che le affollavano la mente.

Lo shuttle sarebbe quella specie di pullman che abbiamo visto mentre venivamo qui?” domandò Ben.

Esatto, quelli con la scritta Dash. Oggi abbiamo avuto fortuna, ma in genere nel fine settimana questo parco è super trafficato e muoversi non è così semplice. Inoltre il parco è enorme, spostarsi a piedi può essere faticoso.”

Sai praticamente tutto di questo posto!” constatò Tiffany ammirata, continuando a contemplare le colline e la rete di strade che si estendeva davanti a lei.

Conta che il film è stato girato quasi del tutto tra le strade della città; ho visto come funzionano le cose.”

Il gruppo si diresse quindi all'esterno dell'osservatorio e si radunò davanti alla fermata del bus.

Lisa sarà invidiosa di noi” commentò Cathleen mentre dava un'occhiata alle foto scattate da poco.

Forse sto per dire una grandissima fesseria per cui tutti voi mi vorrete tagliare la testa, ma sinceramente non ho capito cos'ha di tanto speciale una scritta su una collina” se ne uscì Ben con estrema naturalezza.

Alex scoppiò a ridere e diede una pacca sulla spalla all'amico.

Non hai tutti i torti” ammise Lionel facendo spallucce.

Ma no, è carino!” lo contraddisse Cathleen.

Il ragazzo le si avvicinò. “Un giorno torneremo qui a L.A. e ti farò visitare luoghi molto più belli. Hollywood non mi piace proprio.”

I due si scambiarono un'occhiata intensa, colma di promesse e speranze. La frase che Lionel aveva appena pronunciato premetteva un legame speciale tra loro, un legame che sarebbe dovuto durare a lungo.

Dopo quello che era successo quella mattina durante il viaggio, i due non erano più sicuri che si trattasse di un'amicizia, ma allo stesso tempo non si sentivano all'altezza di qualcosa che andasse oltre.

Mia madre non mi darebbe mai il permesso di fare una vacanza a Los Angeles, le prosciugherei il conto in banca!” scherzò Cathleen per alleggerire l'atmosfera.

Te lo darebbe solo se ci fossi anch'io!” intervenne Tiffany.

Uh sì, io sono pronto a ospitarvi!” si offrì prontamente Alex in tono malizioso.

Sì, divertente... piuttosto dormo per strada.”

Kelsey si lasciò sfuggire una risatina. Tiffany era davvero forte, le ricordava la sua ex ragazza che aveva dovuto lasciare quando era partito per l'America. In cuor suo sperava che lei provasse ancora dei sentimenti nei suoi confronti, così che una volta tornato alla sua vecchia vita i due avrebbero potuto stare nuovamente insieme.

Ma aveva paura di essere respinto come Alex lo era da Tiffany.

Sta arrivando il bus!” annunciò Ben, facendo un cenno verso il mezzo di trasporto bianco che si avvicinava.

Una volta al suo interno, Grace perse subito lo sguardo fuori dal finestrino. Quella giornata non la stava aiutando per niente a tirarsi su di morale; con un film di Hollywood alle spalle e una possibile carriera da attrice alle porte, la sua vita restava comunque un disastro.

Mentre osservava i campi da tennis e da golf che le scorrevano accanto, le famiglie che si apprestavano ad allestire un bel picnic sul prato e la struttura del Greek Theatre che ormai conosceva a memoria, non si preoccupò di controllare chi avesse preso posto nel sedile accanto al suo.

Ehi.”

La voce di Ben la fece sobbalzare; si voltò lentamente e si ritrovò faccia a faccia proprio con lui.

Come mai si era seduto accanto a lei?

Sei triste?” le domandò in tono esitante.

I loro amici facevano baccano nei posti subito dietro di loro, quindi lei si sentiva ancora più a disagio nel dover intrattenere una conversazione esclusivamente con lui.

Un po'” ammise senza realmente volerlo. Ma che le prendeva?

Ho visto che prima, quando Kel ti ha chiesto di un prossimo film, hai abbassato lo sguardo... okay, non voglio obbligarti, ma se ti può far stare meglio e ne vuoi parlare puoi sempre contare su di me!”

I miei non sono d'accordo” sbottò Grace tutto d'un fiato, stringendo con più forza la tracolla della sua borsa e perdendo nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino. Non voleva che lui si accorgesse del suo rossore, ma soprattutto non aveva nessuna intenzione di intavolare quella conversazione. Perché allora lo stava facendo?

Non sono d'accordo per il fatto che vorresti fare l'attrice?”

Io non voglio fare l'attrice, voglio semplicemente recitare. Lo so, sembra la stessa cosa, ma non lo è. Io voglio fare ciò che mi piace e scappare da tutto e da tutti, da casa, da scuola... ma i miei genitori dicono che fare l'attrice di Hollywood è squallido, non è dignitoso, e che dovrei mettere la testa a posto. Hanno paura che la loro figlioletta venga sbandierata ai quattro venti, neanche avessi girato un film a luci rosse!”

Ben rimase un attimo destabilizzato da quella confessione; sapeva che Grace non si trovava molto bene nell'ambiente scolastico, ma non si aspettava che avesse dei problemi anche in casa.

Beh, io non conosco i tuoi e non li posso giudicare, ma... magari non sanno del tuo grande talento, hanno paura che le cose possano andare male per te.”

No Ben, loro sanno benissimo quali sono le mie passioni e non mi hanno mai aiutato a coltivarle. Per girare il film ho litigato con loro, sono andata contro la loro volontà, ed è per questo che oggi loro non saranno con me. Mi hanno detto che avrei potuto portare sei persone con me alla prima del film, e io ho scelto voi perché la mia famiglia ha smesso di supportarmi già dal principio.” Grace sospirò e si tirò indietro i capelli con una mano; nei suoi occhi si poteva leggere la rabbia, ma non c'era nessuna traccia di lacrime o dolore. “Sai, sembra proprio la storia di Grace, la protagonista del mio film. Devo ringraziare Cat perché tutto ciò mi ha aiutato a capire meglio la mia vita, se lei non mi avesse ceduto il posto sarei ancora nel mio angolino a piangermi addosso.”

Sai che ti dico?” cominciò Ben dopo qualche istante di pausa; aveva pensato bene alle parole da rivolgere alla ragazza, voleva incoraggiarla e farle capire che non doveva mollare per nessuna ragione al mondo. “Fregatene dei tuoi, perché la vera famiglia non è quella a cui sei legata tramite il sangue. Okay, i tuoi non credono in te e questo sicuramente fa male, ma nel mondo ci sono tante altre persone che invece hanno fiducia nelle tue capacità. Ora ti sono state offerte nuove possibilità e tu le devi sfruttare per poi costruire la vita che vuoi. Hai quindici anni ormai, presto sarai definitivamente indipendente, quindi sei tu a decidere della tua vita.”

La ragazza si lasciò sfuggire un debole sorriso. “Grazie, le tue sono parole bellissime. Ma la mia mente è davvero contorta e anche la situazione non è così facile come sembra, non so come andrà a finire” disse con una nota di tristezza. “Sapere di avere delle persone su cui poter contare però mi aiuta” aggiunse con le guance nuovamente imporporate dall'imbarazzo.

Lo shuttle raggiunse in quel momento la sua destinazione e i ragazzi si affrettarono a scendere.

Grace era più luminosa di prima; la giornata non era cominciata nel migliore dei modi, ma dopo quell'assurda conversazione con Ben sentiva di poter affrontare tutto con il sorriso. Del resto, se quei sei ragazzi avevano accettato di accompagnarla, significava che poteva contare su di loro.

Inoltre non avrebbe mai pensato di lasciarsi andare a quegli sfoghi e trovare conforto proprio grazie a Ben.

Proprio lui.


Questo viaggio in metro non finisce più” sbadigliò Lionel, abbandonandosi sull'asta alla quale si stava reggendo.

Il vagone in quel momento non era tanto affollato – cosa assai strana, dato il gran viavai di gente all'interno delle stazioni sotterranee – e i ragazzi si potevano concedere un attimo di respiro; tuttavia non erano riusciti a recuperare nemmeno un posto a sedere.

Incredibile: dall'osservatorio la scritta di Hollywood sembrava così vicina” commentò Cathleen.

I due si trovavano uno davanti all'altra ed entrambi erano intenti a proteggere i loro bagagli da eventuali ladruncoli. Faceva troppo caldo e i piedi cominciavano a far male a furia di stare in piedi.

Se c'è una cosa che accomuna tutte le città è la metropolitana: è squallida ovunque” commentò Alex dall'altro capo del vagone, portandosi una mano davanti al naso. L'aria era davvero irrespirabile, odorava di chiuso e di sudore.

Oddio, guarda quanta gente” mormorò Lionel esasperato mentre il mezzo si fermava presso una stazione.

Un enorme gruppo di persone aspettava con impazienza che le porte si aprissero e presto sarebbe cominciata la folle corsa per salire a bordo in tempo.

Così i due ragazzi che condividevano il palo si appiattirono più che poterono per lasciare lo spazio agli altri passeggeri, ritrovandosi schiacciati contro la parete, uno accanto all'altra.

Nonostante il contesto non fosse tra i più romantici, a Cathleen non dispiaceva trovarsi così vicina al suo amico.

Prima dicevo sul serio” sussurrò lui quando il treno ripartì.

Riguardo a cosa?”

Sarebbe bello se tu venissi in vacanza a Los Angeles una volta, ti porterei a visitarla.”

Lei sorrise al solo pensiero di attuare una follia del genere. “Sei davvero folle!”

Lo so, e ne vado fiero!”

Ragazzi!” li richiamò Grace, che si trovava a qualche metro da loro. “La prossima fermata è la nostra!”

Evviva, non ne posso più di stare schiacciato come una sardina!” esultò Lionel.

Il treno cominciò a rallentare e un fastidioso stridio accompagnò la frenata. Non appena le porte si aprirono, Lionel afferrò il braccio di Cathleen e la trascinò subito fuori, felice di poter respirare finalmente un po' d'aria fresca. Poi si voltarono per intercettare i loro amici tra la folla.

Ci siamo tutti?” domandò Kelsey, uscendo a fatica dalla calca con Tiffany e Alex.

Sì, non proprio interi ma ci siamo!” rispose Ben con il fiato corto.

Andiamo!” li incitò Lionel con impazienza. “Sto già morendo di fame!”

Lui e Cathleen fecero strada al resto del gruppo verso la rampa di scale che conduceva all'uscita. Forse loro non se ne rendevano conto, ma gli altri lo notarono e presero a scambiarsi occhiate eloquenti.

Ancora si tenevano la mano, nonostante ormai la folla si fosse smaltita.



* * *


Tutti i luoghi e le cose che ho descritto e nominato sono realmente esistenti. Quando inserirò dei luoghi da me inventati lo specificherò.

Spero di essere riuscita a rendere l'idea di ciò che i ragazzi hanno vissuto ^^



   
 
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