Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Grimilde Deveraux    15/08/2017    2 recensioni
INTERATTIVA - ISCRIZIONI APERTE FINO AL 07/02
"La ricerca è cominciata, la storia verrà raccontata e la strada verrà aperta..."
New York, 2012.
La minaccia di Voldemort non è mai uscita dalle coste dell'Inghilterra e il MACUSA e l'America hanno vissuto quegli eventi solamente di riflesso; ora però un mago conosciuto con il nome di Dhearg Bàs sta minacciando la stabilità della Grande Mela e del mondo magico, certo non sarà Colui Che Non Deve Essere Nominato e non avrà i suoi stessi progetti di sterminio ma forse le sue idee sono anche peggiori.
Genere: Avventura, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
8.Cap.7

<< Avevi ragione >> Ryan si voltò di scatto nel cortile interno del piccolo ostello trovandosi davanti Caleb con le mani nelle tasche dei pantaloni:<< Anche se mi piace sentirtelo dire Sapphyre, a riguardo di che? >> l’altro lo raggiunse alzando a sua volta gli occhi verso il piccolo pezzo di volta stellata che si intravedeva tra gli alberi e i palazzi:<< Quel giocatore di Quidditch, l’ho incontrato oggi, non mi convince per niente >> Ryan annuì voltando appena la testa per guardare in faccia il collega:<< Dobbiamo fare qualche ricerca, non voglio che Lena… >> Caleb alzò una mano per fermarlo:<< Ehi frena, frena, frena…abbiamo una missione McFly e non siamo ancora giunti a nessun punto, dobbiamo prima indagare su quello, poi sul tuo rivale, ok? >> Ryan non disse nulla, sapeva che, almeno in quell’occasione, Caleb aveva ragione.

 

Brunch, domenica sera

<< Com’è potuto succedere? Come diavolo è potuto succedere? Dove eravate? Dove diavolo eravate? >> e Alastair guardò i suoi sottoposti con gli occhi scuri di rabbia:<< Signore noi…abbiamo controllato chiunque. Non c’era niente di sospetto e… >> << A quanto pare qualcosa di sospetto c’era eccome! >> il gruppo di Auror tacque, nessuno aveva mai visto Alastair Carsen in quello stato ma, ovviamente, dopo quello che era successo chiunque poteva capirlo.

<< Rivoltate ogni sasso, perquisite ogni borsa, ispezionate ogni bacchetta >> poi girandosi verso i due teli bianchi a terra sotto cui si intravedevano le salme aggiunse:<< Che nessuno lasci questa casa finché non avremo trovato qualcosa >> il gruppo annuì e cominciò a disperdersi per eseguire gli ordini mentre alzando gli occhi Al si avvicinò al giovane biondo appoggiato alla colonna del portico:<< Edward come stai? >> il giovane Garrett si voltò verso il secondo di suo padre:<< Ci avevo parlato cinque minuti prima, mi aveva ricordato di un caso a cui sto lavorando >> anche se la sua voce sembrava normale i suoi occhi erano persi nel vuoto:<< Troveremo il responsabile Edward, lo troveremo presto >> quasi come un automa l’altro annuì poi Alastair lo lasciò solo andando ad interrogare ospiti e personale.

<< Come stai? >> Ed Garrett si girò sentendo quella voce, fece per ripeter per la centesima volta che stava bene ma lei alzò una mano per anticiparlo:<< I tuoi genitori sono appena morti a pochi passi da te, non puoi stare bene >> lui per un attimo rimase immobile davanti a quelle parole ma poi un piccolo sorriso spento si fece strada sulle sue labbra: quella biondina era l’unica lì dentro che aveva avuto il coraggio di prenderlo di petto e di non trattarlo come un povero orfano:<< Sì, forse hai ragione tu, non sto bene >> lei annuì avvicinandosi e appoggiando le mani sulla ringhiera del balcone guardando poi lui con quei suoi grandi occhioni grigioazzurri così limpidi:<< Troveranno i responsabili >> si ritrovò poi a dire lui, forse nella speranza di autoconvincersene e di nuovo la risposta di Lilian lo sorprese:<< Ma vorresti farlo tu >> << Non sono un auror >> lei scosse la testa:<< No, ma sei un figlio a cui hanno ucciso i genitori, hai diritto ad avere le tue risposte >> lui stava per rispondere quando uno degli Auror arrivò correndo fermandosi vicino ad Alastair e, poco dopo, Carsen insieme alla compagna di Lilian lo seguì sul lato della casa.

 

<< Dove lo avete trovato? >> sentì domandare da Alastair mentre l’uomo si girava tra le mani un pezzo di carta con stampato sopra qualcosa, anche se lui non riusciva a capire cosa:<< Vuoi che vada a scoprire cos’è? >> si girò trovando Lilian di nuovo al suo fianco:<< Cosa? >> << Sono un auror e sono nella squadra, scoprirò cos’è e te lo farò sapere se servirà ad aiutarti >> lui fece per accettare ma poi si bloccò: certo era il figlio delle vittime e voleva dannatamente delle risposte ma era anche un avvocato stimato e rispettato che conosceva bene la legge e sapeva che non doveva intromettersi nelle indagini degli auror.

<< No, Carsen mi informerà di tutto quando saprà qualcosa di certo, è meglio così >> poi cercando di sembrare deciso si girò infilandosi le mani nei pantaloni del completo facendo per tornare dentro casa.

 

A pochi isolati di distanza intanto tre camerieri con ancora le divise addosso stavano lasciando il più lussuoso servizio catering della città dopo aver obliviato l’intero staff.

<< Hai appena ucciso il capo auror e sua moglie >> e mentre i suoi capelli tornavano del loro solito biondo oro Vieri si voltò a guardare Jacob che si stava passando una mano sul viso sorridendo per avere di nuovo la sua faccia e la sua barba:<< Sì, non ci avevi detto chi dovevi uccidere Jake, che cos’è questa novità? >> l’uomo fece spallucce:<< Ordini del capo, ora come ora gli auror lasceranno perdere qualsiasi altra cosa per trovare i responsabili della morte del loro capo >> Ellie annuì:<< Qualsiasi cosa incluse le indagini su Morte Rossa, questo vuoi dire? >> Jake annuì:<< Magari non lasceranno perdere ma di certo avranno altro per la testa >> << Come sai che non penseranno subito a noi? Voglio dire, chi poteva voler morto Marcus Garrett oltre a… >> Jacob si passò una mano tra i capelli sorridendo fiero di sé:<< Non ti preoccupare Vieri, ho lasciato agli auror un paio di tracce per indirizzarli nella direzione giusta >> che, ovviamente, era molto lontano da loro.

 

<< Penso che dovrei chiamare Hamilton >> Hannah si voltò di scatto verso Alastair che, in piedi accanto a lei nella sala autopsie, aveva appena dato voce ai suoi pensieri:<< Che cosa vuoi dire? >> << Che questa storia sta andando ben oltre le nostre possibilità e che onestamente al momento non so dove sbattere la testa, forse un punto di vista diverso potrebbe aiutarci >> la donna si avvicinò poggiando una mano su quella del collega:<< Andrà tutto bene, vedrai che sistemeremo tutto >> Al fece spallucce chinando poi il capo a guardare il suo diretto superiore steso su quella brandina immobile e freddo come il ghiaccio:<< Vorrei avere il tuo stesso ottimismo in questi momenti >> lei fece un piccolo sorriso:<< Se mi lasciassi abbattere da tutto quello che succede non farei il lavoro che faccio >> Carsen annuì:<< Sì, penso che tu abbia ragione tuttavia non pensavo di veder morire Garrett e sua moglie, non adesso e non così >> << Capo Carsen >> Alastair si voltò verso il medico legale:<< Come? >> l’uomo avanzò con la sua cartellina in mano:<< Ho eseguito l’autopsia capo e ci sono delle notizie interessanti >> di nuovo quel titolo.
In tutto il trambusto che era successo dopo l’omicidio Al non aveva ancora avuto il tempo di razionalizzare la cosa: con la morte di Garrett e fino a nuove elezioni era lui il nuovo capo del dipartimento, dio ecco una cosa che avrebbe evitato volentieri.

<< Che cos’ha scoperto dottore? >> domandò Hannah al suo posto capendo che lui aveva bisogno ancora di qualche minuto per metabolizzare la cosa:<< Beh dalle testimonianze che mi ha fornito si parlava di un Avada Kedavra >> Al alzò la testa incuriosito:<< Sì, i testimoni hanno riferito di un lampo di luce verde e poi Garrett e sua moglie sono caduti a terra >> il patologo girò intorno al tavolo sfogliando i suoi appunti:<< Beh sì, in effetti la signora Garrett è stata colpita da un incantesimo ma per quanto riguardare il signore, beh la situazione è leggermente – sembrò cercare la parola giusta – diversa >> << Diversa? >> chiese Alastair perplesso:<< Sì: il capo Garrett è stato pugnalato >> << Ma non ci sono segni di ferite >> commentò Hannah guardando il corpo praticamente intatto e la camicia di Garrett perfettamente a posto e pulita, non c’erano tracce di sangue o altro, come potevano averlo accoltellato?

<< È questa la cosa strana miss, qualcuno si è preso la briga di sistemare la camicia del capo e la parte esterna delle sue ferite in modo che sembrasse stato ucciso da un incantesimo, ma era già morto quando la maledizione senza perdono lo ha colpito >> poi sapendo bene che doveva qualche spiegazione in più aggiunse:<< Ho aspettato a ricucirlo per farle vedere signore >> e alzando leggermente il lenzuolo mostrò ad Alastair gli organi interi di Garrett che all’altezza di fegato, stomaco e milza erano praticamente ridotti ad un colabrodo ma dall’esterno non era per niente evidente:<< Sicuro che non sia un qualche incantesimo oscuro che non c0nosciamo? >> il medico annuì:<< Assolutamente sicuro capo, ho eseguito ogni genere di test per rilevare la magia, niente >> poi girandosi verso il piccolo tavolo dei reperti aggiunse:<< Inoltre ho trovato questo incastrato in una costola dietro al fegato, credevo fosse una scheggia d’osso ma in realtà è selce >> per un attimo Al rimase paralizzato, era così strano da sembrare impossibile, davvero.
<< Sa che non scherzerei mai su una cosa del genere signore >> sì, il capo medico del dipartimento era il più competente che c’era sulla piazza e quel piccolo frammento di selce non prometteva niente di buono, se era successo davvero ora avevano due nemici da combattere.

 

<< Lena… >> la ragazza si voltò verso la porta della camera sentendosi chiamare:<< Ciao Ryan >> salutò poi vedendo il ragazzo che avanzava piano con la testa bassa:<< Ciao, senti se hai un attimo io volevo…volevo parlarti >> lei annuì tornando poi a guardare la sua valigia:<< Ho dieci minuti a dire il vero, Vieri mi ha invitato a cena in un posto che conosce e passerà tra poco >> Ryan cercò di restare calmo, non voleva finire un’altra volta a litigare:<< A dire il vero è proprio di questo che ti volevo parlare, anche Caleb è d’accordo con me e quel Vieri non… >> la mano alzata di Lena lo bloccò:<< No, non ci provare Ryan, non di nuovo >> << Cosa? >> << Non rovinerai la prima cosa bella che mi sta accadendo da un sacco di tempo >> poi scoppiando in una risata acida aggiunse:<< Inoltre, scusami se te lo dico ma: tu e Caleb? Voi due non andate d’accordo su niente, vi odiate praticamente dal primo giorno e la sola cosa su cui siete d’accordo è che io non debba uscire con un ragazzo? >> poi cercando alla rinfusa qualcosa nella sua valigia aggiunse:<< Cos’è è così difficile da credere che un tipo bello e interessante come un giocatore di Quidditch possa provare qualcosa per me? È così strano da dover avere per forza un secondo fine? Deve esserci sempre qualcosa sotto? È così difficile credere che io possa piacere a qualcuno? >> Ryan contò mentalmente fino a dieci, dio non sapeva se cominciare di nuovo ad urlarle contro o seguire il consiglio di Caleb e baciarla per farle capire quanto si sbagliava:<< No, non è difficile >> mormorò alla fine:<< Bene, allora fammi un favore e lasciami in pace Ryan, sono grande abbastanza per scegliere da sola chi frequentare >>

 

Mentre i due cercavano di appianare la loro discussione Caleb era tornato nel bar dove aveva incontrato quell’irriverente e bellissima barista, Lena non era l’unica ad aver trovato qualcuno di suo gradimento, anche lui aveva messo gli occhi addosso a quella Ellie e, poteva morire per riuscirci, l’avrebbe avuta.

<< Che cosa vuoi? >> domandò la voce scorbutica di un barista di mezz’età con uno strofinaccio in mano:<< Cercavo Ellie >> commentò Caleb deciso ad andare fino in fondo:<< Ellie non è qui bamboccio, se vuoi ordinare bene, altrimenti puoi anche uscire da quella porta >> bamboccio lui? Caleb stava quasi per alzarsi e dirne quattro all’uomo quando una voce preceduta da una risata decisamente divertita lo bloccò:<< Tranquillo Max, ti levo io dalle scatole questo scocciatore >> Sapphyre si voltò incrociando gli occhi chiari della donna che stava cercando:<< Il tuo amico qui diceva che non c’eri >> Elizabeth sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi:<< Mi sono presa un giorno libero, sono passata solo a fare un giro >> poi avvicinandosi e sfiorando, accidentalmente o meno, una coscia di Caleb:<< Tu che ci fai qui? >> domandò con quanta più innocenza le riuscisse:<< Cercavo te, mi sembrava avessimo un discorso in sospeso noi due >> un piccolo sorriso di trionfo si dipinse sulle labbra di Elizabeth…dio com’erano prevedibili gli uomini…
<< Un discorso in sospeso? Davvero? >> continuò poi alzando una mano per ordinare da bere:<< Oh andiamo non fare la santarellina con me, so che non me lo sono immaginato >> quando le arrivò il bicchiere di burrobirra lei fece scorrere un dito sul bordo superiore raccogliendo un po’ di schiuma per poi ficcarsela in bocca:<< Immaginato? Dipende da quello che hai in mente >> commentò poi mentre si passava la lingua sulle labbra per eliminare ogni piccola traccia di schiuma guardando la reazione nel suo interlocutore; aveva affinato quella tecnica negli anni e quel Caleb era così pieno di sé che sarebbe caduto nel suo inganno nel giro di un paio d’ore, doveva solo giocare bene le sue carte e avrebbe avuto il suo colloquio con il capo nel giro di un paio di giorni, sarebbe diventata la prima donna a fare parte della cerchia interna di Morte Rossa, sarebbe stata la prima ad avere il comando di uno dei suoi gruppi, la prima a…:<< Se vuoi che andiamo in un posto più tranquillo basta dirlo dolcezza >> si riscosse un attimo dai suoi pensieri immaginando la faccia che poteva aver avuto mentre pensava alla sua scalata al successo, probabilmente Caleb aveva pensato che quello sguardo era per lui.

Pensando di giocare la cosa a suo favore per velocizzare le cose Ellie poggiò una mano sulla coscia di lui sporgendosi in avanti in modo che il suo profumo avvolgesse il ragazzo:<< Così mi tenti lo sai >> commentò poi muovendosi in modo da lasciargli intravedere l’interno della sua scollatura, con gli uomini era facile, bastava poco per farli capitolare, decisamente poco…
Infatti poco dopo Caleb le strinse un polso con la mano e lasciando un paio di monete sul bancone la trascinò fuori nell’aria della sera.

 

<< Sei silenziosa >> e Vieri attirò l’attenzione della sua interlocutrice che, seduta davanti a lui, stava mangiando la sua cena quasi del tutto in silenzio:<< Cosa? >> domandò Lena alzando gli occhi su di lui:<< Va tutto bene? Sembri distante >> lei scosse la testa:<< Non è niente, va tutto bene >> rispose poi mandando mentalmente al diavolo Ryan McFly, maledizione le aveva rovinato lo stesso la serata con le sue insinuazioni, perché cavolo doveva fare così? Perché non la smetteva con quella storia?
<< Lena… >> di nuovo lei alzò la testa:<< Scusami Vieri, non sono molto di compagnia stasera >> lui prese il proprio bicchiere di vino bevendone un sorso:<< Mi dispiace, se c’era qualche problema o non ti andava, avremmo rimandato >> << No, non è quello >> poi sorridendo aggiunse:<< Mi andava di uscire con te, davvero >> lui sorrise allungando una mano sul tavolo aspettando che lei gli porgesse la propria:<< Bene perché non voglio in alcun modo rovinare il nostro primo appuntamento mia bellissima Lena >> << App…appuntamento? >> domandò lei cercando di non arrossire:<< Sì, che cos’altro dovrebbe essere? >> poi intrecciando le loro dita aggiunse:<< Ci sto pensando da quando ti ho incontrato quel primo pomeriggio al pub, non penso ad altro da allora >> incapace di mascherarlo ancora Lena arrossì:<< Vieri io non…non so cosa… >> lui sorrise di nuovo:<< Dimmi solo di sì >> lei lo guardò cercando di capire cosa intendesse:<< Andiamocene da qui, sono stufo di dover fare il bravo ragazzo e seguire le regole, andiamo in un posto dove possiamo restare soli >> la vide arrossire ancora e sentì le dita di lei che stringevano le sue:<< Che cosa mi stai proponendo? >> se giocava bene le sue carte sarebbe arrivato dove voleva nel giro di poco, certo Ellie aveva le sue armi e le sue buone motivazioni quando diceva che gli uomini erano prede facili e che bastavano un paio di mosse azzeccate, ma con le donne…beh per uno come lui bastavano un paio di frasi sviolinate a dovere e il gioco era fatto!
<< Niente che tu non voglia fare >> un piccolo sorriso imbarazzato si fece largo sulle labbra di Lena:<< Andiamo >> << Sicura? >> doveva mandare avanti quella farsa da gentiluomo ancora un po’:<< Sì, portami via da qui >> senza farselo ripetere lui si alzò tirandola in piedi e stringendola a sé mentre uscivano dal locale.

 

<< Avete scoperto qualcosa? >> Alastair si voltò sentendo quella voce:<< Ciao Edward >> poi tornando a guardare il rapporto che aveva in mano aggiunse:<< Abbiamo qualche pista, ma ci stiamo ancora lavorando >> il giovane si avvicinò alla scrivania cercando di restare calmo e controllare il dolore:<< Qualche pista utile? >> << Forse, ma sai che non posso parlare di indagini in corso >> << Sì, lo so e so di chiederti molto, ma erano i miei genitori, sono i miei genitori quelli che hanno ammazzato stasera >> Alastair annuì, capiva il suo dolore e non sapeva come avrebbe reagito lui se fosse successo qualcosa a Nicole o ai bambini tuttavia non poteva venire meno al protocollo, non in quel caso e non con quello che stava succedendo:<< Non posso ancora dirti niente Edward ma sappi che stiamo facendo tutto il possibile per trovare i responsabili >> << Avete dei sospettati? >> << Stiamo indagando >> << Indagando? >> era indignato, che cavolo di risposta era? <> << Non puoi dirlo, andiamo torchiate qualche sospettato, qualche informatore, uscirà fuori qualcosa no? >> Al annuì piano:<< Potrei farlo Edward, davvero e lo farei se fossi convinto che servirebbe a qualcosa, chi ha ucciso i tuoi genitori non è un pazzo isolato, ha qualcuno dietro che lo protegge, ha chi lo aiuterebbe in caso fosse preso e noi non arriveremmo a capo di niente, voglio prendere i veri responsabili e voglio vederli marcire in cella per il resto dei loro giorni, ma devi darmi il tempo di trovare le prove >> << Almeno hai scoperto qualcosa? Gli Auror hanno trovato qualcosa a casa? >> << Alcuni di loro stanno ancora ispezionando i dintorni ma come ho già detto non posso dirti molto al momento >> Eddy annuì:<< Sì, certo capisco >> poi girandosi si diresse verso la porta:<< Grazie comunque >> << Lo troveremo Edward, lo troveremo >> il ragazzo non rispose uscendo dall’ufficio.
Stava per tornare in albergo, casa sua era inagibile per via degli Auror quindi aveva dovuto trovare un altro posto, quando i suoi occhi incrociarono una chioma bionda: Lilian indossava ancora l’abito di pailettes rosa chiaro che aveva al brunch, senza pensarci troppo allungò il passo avvicinandosi a lei.

<< Vieni con me >> le sussurrò poi all’orecchio prendendola per un braccio e tirandosela dietro in uno stanzino.
<> << Lumos >> sussurrò lui accendendo la punta della propria bacchetta per poter vedere il viso della ragazza:<< Dicevi davvero oggi quando hai detto che mi avresti aiutato a scoprire chi ha ucciso i miei? >> lei rimase immobile per un attimo:<< Ho parlato con Alastair Carsen ma non ha intenzione di dirmi niente e ho come l’impressione che stiano brancolando nel buio >> << Hanno delle piste, ma una più confusa dell’altra, almeno è quello che si dice in giro >> << Puoi scoprire qualcosa di più? Puoi aiutarmi Lilian? >> << Io non…non… >> poi guardando gli occhi tristi di lui aggiunse:<< Che cos’hai in mente? >> Ed era risoluto:<< Trovare il responsabile e fargliela pagare >> Lilian scosse il capo:<< Niente vendette personali, ti aiuterò ma se troveremo il vero responsabile lo consegneremo agli Auror, non voglio che anche tu finisca dietro le sbarre >> << Mi stai chiedendo di non uccidere l’assassino dei miei genitori? >> << Ti sto chiedendo di non fare una sciocchezza che ti rovinerà la vita, la vendetta non ti porterà a niente >> lui rimase per un attimo in silenzio indeciso su cosa dire, lo scombussolava un po’ che qualcuno che avesse appena conosciuto tenesse così tanto a lui:<< Mi aiuterai? >> lei annuì:<< Vedo cosa riesco a scoprire ma non ti assicuro nulla >> << Questo è il mio indirizzo, raggiungimi quando scoprirai qualcosa >> e le allungò un biglietto da visita:<< È nella parte babbana di New York così nessuno ci vedrà >> le spiegò poi:<< Ci vediamo domani, scoprirò qualcosa te lo prometto >> lui annuì:<< Grazie Lilian >>

 

Il lieve bussare alla porta lo obbligò ad aprire gli occhi mentre le note di Bach ancora risuonavano nell’aria:<> replicò la voce del suo elfo:<< Ci penso io, tu vai >> ordinò poi all’elfo alzandosi dal divano e raggiungendo la porta:<< Al…che cosa ci fai qui a quest’ora? >> domandò poi con un sorriso mentre apriva la porta, poi girando appena gli occhi incrociò la figura sottile di Hannah:<< Hannah…che piacevole sorpresa >> << Non siamo qui per una visita di cortesia Ham, ho bisogno del tuo aiuto >> tagliò corto l’auror nervoso:<< Ehi che ti succede amico? Sembra quasi che… >> << Non li leggi i giornali? Non hai sentito la notizia? >> domandò l’altro sempre scorbutico:<< Notizia? Di cosa stai parlando? Sono rimasto tutto il giorno a casa per sistemare alcune ricerche per le mie lezioni >> Hannah si avvicinò:<< C’è stato un attentato ieri pomeriggio, il capo Garrett e sua moglie sono stati uccisi a casa loro >> << Cosa? Uccisi? Siete sicuri che sia stato un omicidio? >> Al annuì:<< Eravamo presenti >> << Hai qualche pista? >> Alastair avanzò nell’appartamento:<< Non posso parlare dei casi con te, ma sono qui per chiederti una mano >> << Una mano? Per l’omicidio? >> Al scosse il capo:<< Una mano con il caso di Dhearg Bàs >> << Come? >> << Sì, devo concentrarmi su chi ha ucciso Garrett e sono ad un punto morto, ci sono alcune cose che solamente un esperto come te può chiarire >> << Un esperto come me? >> << Beh tu insegni storie e leggende della Britannia >> Hamilton rimase immobile per un attimo:<< Credi che centri qualcosa con lui? Voglio dire stiamo parlando di leggende di un sacco di secoli fa >> << Sì, ma so che centrano in qualche modo, non ho voluto coinvolgerti fino ad ora perché sei mio amico ma visto che per il momento devo accantonare il caso… >> << D’accordo, ti aiuterò >> commentò Hamilton:<< Lasciami quello che hai, farò qualche ricerca >> Alastair gli porse una voluminosa cartellina marrone di pelle:<< Sapevo di poter contare su di te >> << Ti farò sapere se scopro qualcosa >> Carsen annuì poi sorridendo debolmente aggiunse:<< Giovedì sera sarà il compleanno di Nicholas, a me e Nicole farebbe piacere averti per cena >> il professor Tatchers sorrise annuendo:<< Potrei mai rifiutare l’invito al compleanno del mio figlioccio? >> << Ok ci vediamo giovedì >> << D’accordo >> Carsen e Hannah fecero per andarsene ma Hamilton lì fermò:<< Al, puoi darci un minuto? >> Carsen guardò prima lui e poi Hannah e la donna annuì appena con il capo:<< Ti aspetto da basso >> poi lasciandoli soli si avviò giù per le scale.

 

<< Va tutto bene Hamilton? >> lui alzò una mano per accarezzarle una guancia:<< Sarei io a doverlo chiedere a te, hai assistito ad un omicidio, poteva succedere qualcosa anche a te >> lei annuì e gli strinse le mani ma sorrise:<< Sono un Auror Hamilton, è il mio lavoro, si certo non è piacevole ma ho visto cose peggiori durante la Seconda Guerra Magica in Inghilterra ed ero solo una ragazzina >> lui la guardò con quegli occhi così profondi che la leggevano dentro:<< Non è una scusa Hannah, poteva succederti di tutto oggi, potevo perderti >> << Hamilton… >> lui sorrise accarezzandole di nuovo una guancia:<< So che ho detto che ci saremmo andati piano, so che non dovrei correre ma quello che è successo, sapere che potresti essere in pericolo solamente perché stai aiutando Alastair…io non…non posso fingere che non mi importi della tua vita >> << Hamilton non so cosa…non so cosa dire, io… >> lui chinò il capo sfiorandole le labbra con il pollice:<< Non dire niente, non c’è bisogno che tu dica niente >> poi colmando la distanza tra le loro labbra baciò quelle di Hannah con una tenerezza infinita.
Lei rimase immobile per un attimo ma, preda degli stessi sentimenti di Hamilton, finì per infilare le mani in quei folti riccioli neri ricambiando quel bacio con tutta sé stessa.

Alcuni minuti dopo, bisognosi di riprendere aria, si staccarono:<< Sarà meglio che scenda, Alastair mi sta aspettando >> << Puoi restare qui se vuoi >> le sussurrò roco sorridendole:<< Meglio di no, potremmo entrambi fare cose di cui ci pentiremmo domattina >> << Non potrei mai pentirmi di passare una notte con te, anche più di una notte >> << Hamilton… >> lui le diede un piccolo bacio a stampo:<< Ne riparliamo a cena giovedì >> poi sorridendo aggiunse:<< Mettiti quel vestito che avevi la prima volta che ci siamo incontrati, eri magnifica >> << Ci penserò >> lui le sollevò il mento con due dita:<< Fallo per me >> non era un vero e proprio ordine ma, Hannah dovette ammetterlo con sé stessa, quell’uomo era davvero molto convincente.

 

Erano le nove del mattino quando Ryan si girò nel proprio letto borbottando qualcosa senza molto senso, stava per girarsi dall’altra parte e rimettersi di nuovo a dormire quando qualcosa nel letto di Lena attirò la sua attenzione:<< Caleb! Ehi Caleb, Lena non… >> ma girandosi verso il letto di Sapphyre notò che anche quello del ragazzo era intatto, nessuno dei due era rientrato la sera prima e dal momento che non avevano nemmeno avvisato avevano contravvenuto agli ordini dati da Carsen, doveva essere successo qualcosa.

Marcus e Laura Garrett



Image and video hosting by TinyPicGrimilde's
E qui ho come l'impressione che qualcuno sta per mettersi nei guai...probabilmente più di qualcuno ma in fondo era ache ora no?
Allora altri sospetti?
Dal momento che ho già in mente come andare avanti spero di non metterci molto ad aggiornare, una domanda (per tutti ovviamente e gentilmente la risposta per MP): qual è la cosa che il vostro OC desidera di più al mondo e quella per cui sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa pur di ottenerla?

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Grimilde Deveraux