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Autore: XtinaA    09/02/2019    3 recensioni
Questa è una raccolta di flashfic e OS che saranno incentrate su un'unica coppia ovvero la KidddxLaw e saranno capitoli prevalentemente brevi e molto stupidi quindi non aspettatevi logica o serietà in questa raccolta.
1-A cappuccino, bartender.
Kidd terminò la sua pasta in silenzio e si accorse solo quando stava per bere che, sulla schiuma del suo maledetto cappuccino, quel bastardo tatuato aveva disegnato un bel dito medio utilizzando il topping al cioccolato con una certa maestria.
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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8- Sweet but Psycho Angolo autrice:
Ed eccomi qua! Scommetto che non vi aspettavate che aggiornassi anche questa raccolta ed invece eccomi con questo nuovo e assolutamente delirante capitolo. Mi è stato ispirato appunto dalla canzone Sweet but Psycho di Ava Max quindi, come facilmente intuibile, sappiate che il capitolo è assolutamente no-sense ma spero che vi piaccia comunque!
Spero di aggiornare nuovamente questa raccolta, che ho sempre a cuore, e nel frattempo vi auguro buona lettura!
A presto bellezze ;)

                                                                                 
   
                                                   8- Sweet But Psycho





Quando Kidd sentì qualcosa pungergli dolorosamente il fianco spalancò gli occhi per capire cosa fosse e non immaginava di certo di trovarsi faccia a faccia con Trafalgar Law. Il chirurgo della morte teneva in una delle mani tatuate una siringa, dal cui ago fuoriusciva qualche rimasuglio di uno strano liquido giallo dall'aria poco rassicurante.
-Ben svegliato, Eustass-ya.- gli disse il moro voltandosi con uno strano ghigno sul volto.
-Trafalgar, che cazzo stai facendo?- disse, ma quando provò ad alzarsi il suo corpo rimase bloccato sul letto, e notò solo in quel momento che aveva i polsi e le caviglie legate ai bordi tramite delle spesse cinture di cuoio.
-Stai pure comodo, non riuscirai ad alzarti fino a quando non svaniranno gli effetti del veleno di vipera che ti ho somministrato.-
-Veleno di vipera? Ma sei completamente pazzo o cosa?!-
-Non te n'eri ancora accorto?- disse con un sorriso storto - Ma stavolta te la sei proprio cercata Eustass-ya, lo sai che non è bene provocarmi.-
-Provocarti? Ma se non ho fatto nulla!- sbraitò il rosso cercando di divincolarsi. Odiava il fatto che il suo corpo non rispondesse ai suoi comandi. Guardò il carrellino che stava davanti a Law, fatto completamente di ferro, e che avrebbe potuto usare come arma con i suoi poteri.
-Non pensarci neppure, Eustass-ya. Siamo dentro la room quindi detto io le regole.- rispose il moro mentre prendeva una bottiglia di liquore e ne beveva un abbondante sorso.
-Visto che sono legato e completamente immobilizzato, potresti almeno darmi da bere!- lo rimproverò il rosso.
-Ah certo, che maleducato che sono!- disse Law ghignando. Si avvicinò al rosso, tenendo sempre la bottiglia tra le dita sottili ed esperte, e si sedette a cavalcioni sopra i fianchi dell'altro. Prese un altro abbondante sorso e si chinò verso il rosso. Con il dito gli aprì la bocca per farlo bere direttamente dalla sua. Gli passò poi la lingua sulle labbra scure per catturare le goccioline che vi erano rimaste incastrate ma, proprio mentre il rosso aveva iniziato a mordicchiargli le labbra e a giocare con la lingua nel suo pizzetto scuro, Law si scostò.
Kidd ringhiò insoddisfatto. Quel grandissimo e fottuto bastardo stava giocando con lui e lo stava maledettamente provocando promettendogli prima il paradiso, per poi toglierlo all'improvviso.
-Non siamo qua per questo Eustass-ya.- disse ilo moro tornando improvvisamente serio. Distese la mano e vi apparve all'improvviso la testa di una donna con lunghi ricci castano dorato e grandi occhi chiari.
Se al posto di Kidd ci fosse stato qualcun altro ne sarebbe sicuramente rimasto terrorizzato, ma lui conosceva bene i poteri di Law e non era il tipo che si  spaventava facilmente.
-Ti ricorda niente questa?- gli disse il moro avvicinando la testa della donna, che piagnucolava chiedendo dove si trovasse e cosa fosse successo al suo corpo.
Kidd la guardò attentamente e riconobbe la giovane donna con cui stava bevendo la sera precedente e che aveva pensato di portarsi a letto, prima di venire a sapere che sull'isola si trovavano anche gli heart pirates; a quel punto era andato invece ad intrattenersi con il moro che stava seduto sopra di lui.
-E allora?- fece lui che non capiva dove volesse arrivare il chirurgo.
-Mettiamo in chiaro una cosa, Eustass-ya. Quando sei per i fatti tuoi puoi fare quello che ti pare con la tua ciurma di pidocchiosi, ma quando le nostre strade si incrociano sai bene che certe cose sono proibite.- gli disse con fare minaccioso.
Kidd rimase per un attimo sbigottito, non gli pareva che lui e l'altro avessero stipulato certi accordi, e rise di gusto.
-In pratica sei geloso.- concluse alla fine.
-Dillo un'altra volta e sei morto.- lo minacciò l'altro sostituendo la testa della donna con un bisturi che puntò alla gola del rosso. Ma l'altro fu più lesto e, libero dal veleno della vipera, lo afferrò per la collottola della felpa e lo avvicinò a sé per baciarlo. Preso alla sprovvista Law perse per qualche istante il controllo sulla room ed il rosso, con il suo Repel, fece volare via il bisturi e la cintura che circondava la vita sottile del moro.
-Ed io invece credo di si.- disse prima di divorare nuovamente le labbra del medico.
   
 
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