Harry inforcò gli occhiali che la sera prima aveva appoggiato sul comodino e aprì le tende del suo letto a baldacchino. Nel letto accanto al suo un russante Ron aveva la bocca spalancata e picchiava il cuscino come se gli avesse fatto un torto grave. Sorridendo fra sè diede una rapida occhiata veloce ai letti di Dean, Seamus e Neville prima di rendersi conto che sul suo baule giaceva una lettera dall'aria malconcia accanto alla quale era poggiata una piuma bianca e grigia: Fierobecco... questo voleva dire Sirius!

Scese dal letto e quasi non scivolò su una carta di gomme bolle bollenti che Ron aveva lasciato cadere la sera prima. Imprecò in silenzio per non svegliare nessuno e aprì la lettera con tanta foga che quasi non la strappò.

Caro Harry,

Qui a Grimmauld Place stiamo bene, anche se l'Ordine non mi lascia tanto lavoro da fare non si può dire che non sia occupato: Kreacher scompare di continuo per poi tornare con le braccia piene di oggetti impolverati, e tra Doxy ed altre creature nascoste ovunque non ho un minuto libero di questi tempi!

Ti prego Harry, usa lo specchio con cautela, da quello che Remus e Silente mi hanno riferito la Umbridge non vi lascia neanche respirare. Le cose vanno peggio di quanto si possa immaginare. L'Ordine non vorrebbe che te lo dicessi, ma neanche al Ministero ce la passiamo bene.

Da ora sarà più difficile comunicare via gufo o in qualunque altro modo, mi metterò io in contatto con te! Alisecco sta bene, saluta Hagrid da parte mia!

P.S. Tu, Ron ed Hermione non infilatevi in troppi casini, non siete nella posizione adatta per i guai, mi farò vivo io,

Sirius!

Harry rilesse la lettera più di tre volte, si vestì e scese in sala Comune portando con se il pacco che Sirius gli aveva regalato!