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Autore: lunarossa    23/02/2020    3 recensioni
Lily si ricordava perfettamente qual era stato il momento in cui era tutto cambiato.
Era stato alla tana, da nonna Molly.
Era il 23 dicembre e c’era odore di zabaione caldo e muffin al cioccolato, tutti erano allegri e, inutile dirlo, erano molto, molto numerosi.
Festeggiavano il suo venticinquesimo compleanno e, naturalmente, c’era anche lui.
Lui che fino ad un attimo prima era semplicemente il migliore amico di suo fratello.
Lui che le aveva sempre dimostrato un amore fraterno.
Lui che quella sera aveva bevuto un bicchiere di whisky incendiario per aver perso una scommessa ed era decisamente più allegro del solito.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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È una vita che non aggiorno, dovete scusarmi ma ho avuto un vero e proprio blocco e non riuscivo più a scrivere. Spero proprio che non mi capiti ancora. Le idee ci sono, ma bisogna metterle nero su bianco e non sempre vengono fuori come vorremmo e allora si inizia a scrivere cancellare, scrivere e cancellare…
Questo capitolo non è proprio come lo volevo, ma rileggendolo non mi è dispiaciuto, perciò ora aspetto con ansia le vostre recensioni e anche un qualche suggerimento per il nome del  gatto…



CAP 17

Lily si stava mettendo le scarpe, mentre Scorpius era ancora nel letto che giocava col gattino.
“Non capisco perché vuoi andare a casa. È Natale, domani è ancora festa, non puoi stare qui?”
Lei lo guardò come si guarda un bambino a cui si deve spiegare ogni cosa.
“Per me domani non è affatto festa. Il negozio è chiuso, ma io devo fare l’inventario, o mi troverò a doverlo fare il 31 dicembre.”
Si sedette sul letto e fece una carezza al gattino che, per tutta risposta le agguantò la mano tentando di morderla per giocare.
“Hai deciso come chiamarlo?”
“Non lo so. Il gatto che ho dovuto dare via si chiamava Mao”
“Mao? Che fantasia!” gli disse ridacchiando.
Lui le fece una linguaccia.
“Avevo solo 5 anni quando me l’hanno regalato” aggiunse col broncio.
“Vero, non ci avevo pensato, comunque sei troppo permaloso!”
“Io non sono permaloso, puntualizzo solo con precisione gli avvenimenti.”
Lei scoppiò a ridere e lo contagiò immediatamente.
Poi si guardarono negli occhi e riesplode la magia…
Scorpius le prese la mano e la tirò verso di sè, trascinandosela con poco garbo addosso facendo scappare il gattino.
“Hai quasi ucciso il mio regalo di Natale, buzzurro!”
Ma lui non l’ascoltava già più, le tappò la bocca con la sua e lei si chiese come potesse un suo bacio ridurla ogni volta in quello stato.
“Dai, per favore, sai come finirà se non ti vesti.”
Disse lei cercando di alzarsi.
“Si, in effetti so esattamente come finirà” rispose lui con un sorriso sornione.
Stava già cercando di sfilarle la maglia quando vennero interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
Chi poteva essere? Nessuno sapeva che erano lì.
Scorpius si infilò velocemente i vestiti ed andò ad aprire.
Melfi lo guardava mortificata e gli porse un biglietto, prima di congedarsi.
“Ti prego vieni subito a casa. C’è la zia Cassandra che dà di matto. Mamma”
Scorpius sospirò e passò il biglietto a Lily, che lo lesse.
“Ma questa è davvero un’arpia!” sbottò lei.
Scorpius finì di sistemarsi senza dire nulla.
Una volta pronto diede un bacio sulle labbra a Lily.
“Allora io vado, ci vediamo domani?”
“Ma non scherzare nemmeno, vengo anch’io dall’arpia. Credi che non abbia capito che dà di matto per l’articolo sulla Gazzetta? La metterò a posto con due parole o, se serve, una fattura!”
“Cerca di stare brava per favore. Mia zia è molto vendicativa, è meglio fare le cose con strategia.”
“Io sono brava, e la mia strategia è metterle un calzino in bocca, così starà zitta e non romperà più i boccini!”
Lui rise e abbracciandola le disse a fior di labbra:
“Tu sei fantastica lo sai?”
Lei arrossì di colpo. Forse in effetti doveva contenersi un po’.
“E poi dobbiamo ammettere che se non fosse per lei io e te…”
Le avvolse le braccia attorno alla vita e le baciò il collo.
“In effetti, se vista così la cosa, dovremmo quasi ringraziarla.”
Lily chiuse gli occhi e affondò le mani nei suoi capelli biondi, sospirando per i baci che lui le dava.
“Scorp, dobbiamo andare, tua madre ha bisogno del nostro aiuto.”
Doveva ammettere che era stato difficile dire quella frase, perché avrebbe voluto che non smettesse più di baciarla.
In cinque minuti erano al Malfoy Manor.
Le urla di sua zia si sentivano da fuori.
Entrarono e Scorpius prese la mano di Lily.
Quando sua zia li vide cominciò a gridare verso di lei.
“Cosa ci fa qui quella sgualdrina!”
Gli occhi di Scorpius divennero due fessure e strinse più forte la sua mano ma fu preceduto da un’altra voce.
“Ti ho già detto che è tutto un equivoco Cassandra, perciò abbassa la voce e soprattutto usa termini adeguati!” Era stato Draco a parlare, con un tono imperativo e alterato che non lasciava spazio a risposte.
Non doveva aver parlato mai così perché Cassandra, in effetti, ammutolì per un attimo, aprendo la bocca sbalordita.
“Allora cercate di spiegarlo anche ai giornali questo equivoco, perché non permetterò mai che Scorpius sposi una donna che può sporcare il nome della mia famiglia.” E senza aspettare nessuna risposta si smaterializzò.
Astoria era visibilmente provata e Draco molto, molto contrariato.
Lily era invece mortificata.
Era tutta colpa sua. Non avrebbe dovuto accettare nemmeno di parlarci con Richard. Se lo avesse mandato via subito non sarebbe successo nulla.
“Mi dispiace molto di aver creato tutti questi problemi.”
Astoria le prese le mani e cercò di rassicurarla.
“Tu non hai fatto nulla di male. Anche se non so cos’è successo hai detto che è tutto un equivoco e noi ti crediamo. Ti conosciamo da quando sei una ragazzina e sappiamo che tipo di persona sei.”
Lily era commossa, perché leggeva sincerità negli occhi di Astoria mentre le parlava.
Lily allora raccontò brevemente quello che era capitato tra i gridolini e le facce sbalordite di Astoria e lo sguardo serio di Draco.
“Cara, sei solo stata sfortunata che ci fosse proprio in quel momento un giornalista senza scrupoli!”
Ma Scorpius si bloccò.
“Certo che è strano.”
Anche a Lily si illuminò lo sguardo.
“Già, che coincidenza che Richard mi chieda di parlare dopo anni che non mi considera minimamente e che i giornalisti fossero lì proprio in quel momento.”
Astoria li guardava interrogativa ma Draco cominciava a capire.
“Ha organizzato tutto Cassandra, sì in effetti ci ho pensato anch’io.”
“La zia deve aver elargito una bella somma al tuo ex per fargli recitare la parte ed ha chiamato un giornalista chiedendogli di seguirti.” Il cervello di Scorpius stava cominciando a lavorare in modalità Auror…
“Ma se troviamo le foto della sberla che si è beccato per avermi baciata possiamo farle pubblicare no?”
Draco sorrise.
“Allora siamo fortunati ad avere un Auror in famiglia…”
Scorpius e Lily si guardarono.
Dovevano risolvere questo problema al più presto. 
Ora che avevano capito di amarsi non avrebbero certamente permesso a quell’arpia di rovinare il matrimonio.
Certo, avrebbero potuto anche sposarsi dopo, tanto lei puntava solo ad avere la casa. Ma ormai era diventato un fattore d’orgoglio.
Quella megera non poteva averla vinta. 
Non certamente contro Lily Potter.







  
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