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Autore: Spensieratezza    27/10/2022    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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“Tu…avresti dovuto sorvegliarlo!” disse Piton e a Harry quella sua calma sepolcrale lo inquietava più di ogni altra cosa.

“Ed è quello che ho cercato di fare, ma..” tentò Harry, ma Severus sbottò furibondo.

“NON DOVEVI CERCARE! NON SEI BUONO A CERCARE. POTTER! TU…DOVEVI FARE SOLO UNA COSA, UNA!”

“Professore, la prego si calmi..”
Piton lo guardò stupito.
“Tu..mi stai per caso dando un ordine, Potter?”
“No, assolutamente..io..”

Piton annuì piano e poi scaraventò tutti i libri e le boccette che erano sopra il mobile facendoli cadere e disseminando di vetri, il pavimento.
“Volevo solo..” disse Harry ipnotizzato, guardandoli.

“Tu..non hai sorvegliato Malfoy come ti avevo detto, e LUI ha potuto mettere il veleno nella bottiglia che era destinata al nostro preside, e che per puro caso..” disse allargando le braccia e intrecciando le labbra in una smorfia buffa “è stato bevuto dal tuo amico..”
Ah, allora, era questo il problema…Harry cercò di replicare, ma Piton sbottò di nuovo.

“HAI IDEA DI QUELLO CHE SAREBBE POTUTO ACCADERE??”

Piton era così furibondo che per un attimo sembrò a Harry che la sua furia avesse preso le sembianze di un uragano in tempesta. Si sentì addirittura volare via i capelli dalla fronte.

Piton sembrava del tutto fuori di sé e ad Harry si accese una lampadina.

Era preoccupato per Silente..l’ha presa peggio di quanto pensavo.. dunque anche Piton..ha un cuore?
Piton intanto sembrava lottare per calmarsi e ritrovare un contegno e Harry temette seriamente che al professore potesse venire un infarto. Continuò a girare in tondo, fino ad ansimare profondamente, appoggiandosi alla finestra.

“Se al preside dovesse succedere qualcosa..” disse calcando la parola su qualcosa, in maniera sinistra. “Se dovesse ammalarsi gravemente, o peggio, morire, Hogwarts, cadrà..” poi si voltò verso di lui. “Tu vuoi che Hogwarts cada, Potter?”
“Certo che no!” protestò Harry.

“BENE!! Mi auguro che tu sia meno scellerato la prossima volta. Adesso vattene!”

Harry sapeva di doversi ritenere fortunato per essersela cavata così a buon mercato, ma la tentazione era troppa.
“Signore, ho solo una domanda, prima che vada via..”
Piton grugnì e Harry lo prese come un “Avanti, parla, lurido insetto urticante!”

“Il preside è a conoscenza dell’affetto che prova nei suoi confronti?"

Sapeva di averla combinata grossa, ma c’era anche da dire che gliel’aveva servita su un piatto d’argento, dopo quella mostruosa serata e se si combinava al fatto che era una curiosità che aveva da sempre e il fastidio per il fatto che dopotutto per lui era più grave che avesse rischiato Silente, piuttosto che la preoccupazione per il suo amico, la vendetta era servita.

Ma non aveva calcolato bene la reazione dell’insegnante.
La faccia che fece Piton era equiparabile come se Harry gli avesse chiesto se per caso gli avesse appena comunicato che lo avrebbero mandato ad Azkaban..magari in compagnia di Voldemort
Il suo viso divenne orribile. Una maschera di rabbia e rancore.

“Come…come osi… rivolgerti in questo modo irrispettoso a un insegnante, Potter.”

"Io non volevo.."

"Qualunque cosa che pensi di sapere sul rapporto mio e del preside è sicuramente distorta per via di una mente bacata e qualsiasi sia il mio rapporto con il preside o con chiunque altro della gestione insegnanti, è solo e unicamente affari mio e non degli studenti, TANTOMENO AFFAR TUO, POTTER!"

“Professore, io..insomma, è una cosa bella..non volevo insultare nessuno..”

"Tu volevi solo ficcare il naso...come hai fatto quando hai guardato nel mio passato! È un vizio pericoloso, Potter. Io direi di pensare MENO a me e al preside, e più al compito che ti abbiamo dato! Per il resto..Le lezioni di occlumanzia sono terminate. Potter, non intendo insegnarti più alcunchè!”
“Cosa?? Perché? Questo..questo non è giusto!!”

“Non è giusto per te!! Per ME non è giusto continuare a cercare di mettere qualcosa in quella testa quadrata che ti ritrovi! È chiaro che Malfoy ha capito che lo tenevi d’occhio perché non sei stato attento a tenere la testa CHIUSA, Potter e io non intendo sprecare più il mio tempo inutilmente con te!”

“No..io ho imparato molto da lei e intendo farlo ancora.”
Piton si mise la mano sulla testa.
“Vai fuori, Potter!”
“La prego, se si è sentito offeso, le chiedo scusa, ma non mi tolga le lezioni, io.”

“NON MI HAI SENTITO? TI HO DETTO DI ANDARE FUORI! FUORI!!”
Harry scappò senza neanche chiudere la porta.

Continuò a correre, correre, correre, fino a quando non andò a sbattere contro Hermione.
“Harry, ma cosa ti prende? Harry!! Ma..” gli alzò il mento e vide che il suo amico stava piangendo. “Cos’hai?? Dimmelo!”

“Ho litigato di nuovo con Piton..Hermione..e ancora una volta è stata colpa mia..faccio solo danni..”
“Ohhh, Harry..” disse Hermione abbracciandolo.
 
 
Quando arrivarono nell’infermeria, la voce di Ron li raggiunse ancora prima che poterono vederlo.

“Finalmente siete qui! Vi prego, toglietemi i miei fratelli da davanti ai piedi! Fred e George mi ricoprono di attenzioni neanche fossi un uccellino ferito. È inquietante vederli sotto questa nuova veste..Harry? Ma che…che è successo?” disse vedendo il suo ragazzo in lacrime.
“Ha bisticciato con Piton..” disse Hermione.
Ron lo scrutò e poi scosse la testa.

“Ti stai rammollendo..una volta avresti riso dopo averlo fatto incazzare..”
“Lo so, ma stavamo per costruire un rapporto di fiducia..e io ho rovinato tutto di nuovo..”
“Capisco..senti, vieni qui, voglio dirti una cosa..più vicino..” disse Ron.

Una volta che si trovò davanti al suo letto, Ron lo afferrò per la divisa e lo baciò.
Lo baciò fino a che Harry non si rilassò contro di lui, finendo abbracciato sopra di lui.
Hermione sorrise.
“Stai meglio adesso?”

“Sì, grazie!” disse Harry accoccolandosi contro di lui.
“Se vuoi, ne parliamo.”
“Sì, ma dopo..parlami dei gemelli!” rise Harry.
“Oh no..”
“Sì, sì, dai, sono curioso dei fratelli maggiori che coccolano il fratellino..”

“In realtà ci sarebbe anche altro..”
“Davvero? Cosa?”
Hermione alzò gli occhi al cielo.
“Ron è convinto che i suoi fratelli gli nascondino un segreto!”
Harry guardò Ron stranito.

“Sono i GEMELLI. È chiaro che lo fanno..avranno costruito un’altra mappa del malandrino!”
Ron scosse le braccia.

“Ma tu..perchè pensi questo? Che hanno fatto?”
“Beh, si comportano stranamente, sono SDOLCINATI..”
“I gemelli?” chiese Harry con una faccia buffa.
Hermione scoppiò a ridere.

“E non solo..spesso spariscono e non si sa dove finiscono..oggi con la scusa che sono venuti a trovarmi, ho cercato di farmi dire cosa nascondono..ma mi hanno detto di farmi i cavoli miei e mi hanno riempito la bocca di cioccorane..così è arrivata Madama Chips e li ha buttati fuori..”
Hermione e Harry risero in sincrono.

“L’hanno fatto apposta, ne sono sicuro! Per eludere le mie domande!”
“Ora sei paranoico, Ron weasley!” disse Hermione.
“Io??”

"Secondo me sono INNAMORATI!" disse Hermione ridacchiando.

"Cosa??" Ron aveva la faccia di uno che aveva preso una botta in testa.

"Ha senso! Soni sdolcinati..escono e non si sa dove. Staranno frequentando delle ragazze!" Disse Harry e Hermione convenne.

"Li tormenterò per sapere chi sono!"
"Ron Weasley! Non farai niente del genere!" Disse Hermione scura.

"Ma...potrebbero essere chiunque! Oddio, potrebbero essere delle ragazza che frequentano Hogwarts! Che vediamo tutti i giorni!"

"Ma a te che ti frega?? Ci vanno loro a letto, non tu!" Disse Harry.

"Voi pensate che si separano almeno per fare sesso con le ragazze? Non li ho mai visti divisi. Forse no! Forse condividono le ragazze!"

Hermione e Harry si guardarono.

“Poveri gemelli. Li compatisco. Non deve essere facile per te, averti come fratello!” disse Harry.

“Per fortuna non è capitato a noi!” disse Hermione.
“Gne gne gne. Harry non gli dici niente?”
“Sono d’accordo con lei!”
Ron fece una faccia buffissima.
“Vai via!”
“E dai, Ron, non fare il permaloso!”
“No, vai via. Non ti voglio più!”

“Così mi lasci?” lo prese in giro lui, mettendosi su di lui.
“Sì!” disse Ron, accarezzandogli però i capelli. “ Sono contento che non sei mio fratello..altrimenti  non staremo insieme!” disse Harry.
Ron sembrò pensarci su.
“In effetti hai ragione.” Disse Ron, dandogli un bacio sulle labbra.

“Uno più scemo dell’altro.” Disse Hermione buttando un cuscino addosso ai due fidanzatini.
I tre amici non sapevano che erano andati molto vicini a scoprire il segreto dei due gemelli..ma chi avrebbe potuto immaginarlo?
“Perlomeno hanno fatto una cosa buona..hanno fatto fuggire Lavanda!”
“Cosa?? Ti da ancora fastidio??” disse Harry arrabbiato.

 "Mamma mia, ci prova ancora con me, Harry tu devi aiutarmi!” disse Ron.
“Hermione, ma tu non le hai detto niente?”
“Ehi, io ci ho provato a dirgli di guardare altri ragazzi..ma lei insiste..dice che sono le donne a decidere e che i maschi alla fine cedono sempre..voi non mi avete mica dato il permesso di dirgli che state insieme!”

“La prossima volta ci baciamo davanti a lei..vedrai che non ti darà più fastidio.” promise Harry.
“Promesso?” chiese Ron, stringendosi a lui.
“Va beeene! Basta smancerie adesso, Harry, ci racconti cosa è successo con il professor Piton?”
“Hermione!”

“Lascia stare, Ron..e poi forse parlarne con voi, mi aiuterà a capire meglio..insomma, voi non avete idea di come mi ha aggredito, per la storia del veleno..e sapete perché? Perché era preoccupato per SILENTE!!”
 
Nel giro di dieci minuti raccontò agli amici tutto quello che si erano detti.

“Ma io non lo so..hanno tutti il ciclo qui, Piton..i miei fratelli..” disse Ron.
“Credo sia normale che Piton sia un po’ stressato..dopo tutto quello che sta facendo per proteggere Draco e allo stesso tempo, tutti noi.” Disse Hermione turbata.
Harry la guardò accigliato.

“Piton non ha mai reagito così neanche quando ne abbiamo passate di peggio..tipo quando il cane a tre teste l’ha morso..non è uno che sotto stress, sbrocca così..”
“Beh, magari è arrivato al limite!” disse Hermione.
“Io credo che se la intende con il preside..” disse Ron.
“Ron!!” esclamò Hermione allibita.

“Io credo che Ron abbia ragione..avessi dovuto vederlo quando gli ho detto quella frase, Hermione..”
“Tu sei stato un grandissimo maleducato a rispondere così a un insegnante, Harry! Mi domando come mai non ti ha espulso!!” disse sotto gli sguardi allibiti dei due amici. “Io l’avrei fattoi!” disse sempre lei incrociando le braccia sdegnosa.

“Io l’ho sempre sospettato di quei due..” disse Ron con fare da comare.
“Nessuno può difendere così tanto Piton, se non c’è qualcosa sotto..” concordò Harry, ormai del tutto dimentichi che c’era anche Hermione.
“Santi maghi potentissimi..smettetela..se qualcuno vi sente, passerete dei guai!” disse Hermione.

“Ma sì, è chiaro, Harry. Sono INNAMORATI! Vanno a letto insieme! Che scandalo..pensa se si venisse a sapere!” disse Ron.
Hermione gli gettò un altro cuscino addosso, sotto le risa di Harry.
   
 
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