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Autore: yellow_weirdo    12/03/2023    0 recensioni
Nuovi personaggi, nuovi nemici, nuove avventure, ma sempre la stessa gilda: Fairy Tail.
In questa storia porto alla vita un mio personaggio originale all'interno del mondo di Fairy Tail. Nuovi e vecchi personaggi si incontrano e scontrano e intrecciano le loro vite con le mire di un nuovo nemico: Schísidra.
«Eravamo giunti a Fiore. Lo sapevo. Lo sentivo sulla pelle, nell’aria attorno a me, nei suoni che mi circondavano.
Un problema: eravamo giunti. Al plurale. Assieme a me c’erano persone che non avrebbero dovuto e potuto sapere della sua esistenza.
Un altro problema: non eravamo giunti a Fiore per nostra volontà. Qualcuno, forse qualcosa, ci aveva portato qua.»
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Il Raijinshuu, Luxus Dreher, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IV.
 

Mentre stavo raccontando la sera era calata sul nostro piccolo accampamento. Garnet  mi chiese perché quell’essere ci aveva attaccato e perché mi aveva chiamata “regina dei draghi”.
Gli raccontai con una stretta al petto di come verso la fine del X791 Fairy Tail entrò in guerra con Tartaros, di come i nostri draghi, il mio Ydris, tornarono e sparirono definitamente e di come il Master Makarov sciolse la gilda e partì, all’oscuro di tutti, per l’impero di Alvarez.

Non sapendo cosa fare senza la gilda decisi di seguire Luxus e i Raijinshū a Blue Pegasus per scoprire solo come sia io che il dio dei fulmini fossimo due pesci fuor d’acqua, soprattutto per quanto riguardava il clima tra i membri della nostra nuova gilda. Andammo a vivere assieme, ma io presi la decisione di alternare lavori per il Master Bob con alcuni assieme ai membri di Crime Sorciere in modo da poter indagare sul Master e cosa avesse intenzione di fare. Riuscii a tenere traccia di alcuni dei nostri vecchi compagni di gilda di cui riferivo le notizie a Luxus. Questo cercava sempre di mostrarsi impassibile davanti al fatto che ognuno di noi stesse vivendo e lavorando al di fuori di Fairy Tail, ma che soprattutto cercava di non mostrare la sua preoccupazione per il nonno, diventato introvabile.

Raccontai loro di come venne ricreata la gilda, riuscirono a salvare Makarov riportandolo a Magnolia e come l’impero di Alvarez, il cui imperatore era Zeref in persona, ci dichiarò guerra. Una guerra che coinvolse tutte le gilde magiche del continente le quali vennero in nostro aiuto.

A dicembre del X792 la guerra contro l’impero di Alvarez si era conclusa, sia il Primo Master Mavis che il grande mago oscuro Zeref erano morti. Il loro potere, la loro maledizione, attirò Acnologia. Senza che ce ne accorgessimo il drago dalle ali nere aveva rapito noi dragon slayer, il cui nostro dovere, la nostra missione era sconfiggerlo. La battaglia fu una delle più dure, ognuno di noi rischiò che fosse la sua ultima più di una volta. Decidemmo di unire le nostre forze e io, nonostante Luxus fosse contrario, sbloccai tutte e tre i miei sigilli e tutti assieme riuscimmo a sconfiggere il re dei draghi. La mia magia iniziò a non essere più incontrollabile, riuscivo a  tenere i sigilli aperti senza rischiare di provocare danni e il mio corpo si era trasformato. Il mio aspetto era stranamente simile a quello di un drago, senza esserlo, come se stessi usando la Dragon Force, ma diversa da quella che era sempre stata. Ero come rinata. Sigillato almeno uno dei miei poteri tornai ad avere il mio aspetto di sempre. Sconfitto Acnologia ci ritrovammo al porto di Hargeon dove tutti ci stavano attendendo. La guerra era finita, questa volta per davvero. A causa di questo mio nuovo aspetto, ai poteri che avevo e anche alle voci su di me che passavano di bocca in bocca quando, assieme a Luxus, entrai a far parte dei nuovi Dieci Maghi Sacri di Ishgar iniziarono a chiamarmi la regina dei draghi.

Detestavo quel soprannome, troppo simile a quello di Acnologia, uguale a quello che aveva portato sulle sue spalle, con tutto il peso che ne conseguiva, Irene Belserion. Nella mia mente quel nome non portava altro che sciagure con sé.

La storia di quel soprannome che odiavo era ora nota anche ai miei nuovi compagni di viaggio, ma il motivo dell’aggressione no e ne avremmo dovuto parlare con il Master Makarov sicuramente. Prima di allora nessuno aveva mai cercato di impadronirsi di una delle mie gemme, ma, soprattutto, non ero l’unica portatrice di queste, e dovevamo assicurarci che Luxus, Rogue, Sting ed Erik non fossero anche loro tra i bersagli.

La notte era calata, Freed aveva avvisato la gilda del problema, e in mattinata sarebbero arrivati Gray e Juvia a rafforzare la nostra scorta, un gesto non necessario, ma molto apprezzato.

Luxus e il Raijinshū avevano delle scorte di cibo avanzate dalla missione che divisero con i ragazzi del gruppo, io non ero assolutamente in vena di mangiare e preferii isolarmi dietro quella che era la tenda più scostata dell’accampamento, sicuramente quella di Luxus.

La forza e l’energia che mi avevano tenuto in piedi fino a quel momento mi abbandonarono, mi dovetti appoggiare con la schiena a un albero e finalmente chiusi gli occhi. Sentii il rumore dell’erba che veniva calpestata e il profumo dell’elettricità statica che permeava il suo corpo, sapevo che sarebbe venuto a parlarmi.

“Pensavo che ci saremmo rivisti tra qualche settimana. Davvero non sai come sei arrivata qua? E come mai con te ci sia un nutrito gruppo di estranei?” mi chiese immediatamente; sospirai e gli dissi che non sapevo il perché del nostro arrivo e che, forse avrei potuto riportarli già ora nell’altra realtà, ma che prima era meglio parlarne con il Master e Porlyusica per scongiurare qualsiasi complicazione. Fatto questo avremmo indagato sull’identità dell’aggressore e le sue intenzioni.

Ridacchiai e dissi “Non pensavo che la prima volta che ci saremmo rivisti mi avresti fatto questo interrogatorio.” Luxus si portò una mano alla fronte, una risata stanca uscì dalle sue labbra “Quando siamo stati contattati da Gerard non volevo credere alle sue parole, ma dopo averti sentita combattere e chiamare il mio nome ho capito che non mi stava prendendo in giro. L’importante è che tu stia bene”, si avvicinò a me e vidi un luccichio sul suo petto, un ciondolo, un piccolo anello dorato. Sapevo perfettamente cosa fosse e lo strinsi nel pugno della mia mano mentre lui appoggiava la fronte sulla mia testa. Era la mia fede nuziale. Ai ragazzi non avevo detto che nel X792 io e il dio dei fulmini avevamo deciso di sposarci, in gran segreto, con la sola testimonianza dei Raijinshū. Speravamo che una volta rinata la gilda avremmo potuto parlarne con il Master e i nostri compagni, ma arrivarono Alvarez e Acnologia a distruggere i nostri piani. Sul finire di quell’anno decidemmo che quando fossi venuta a vivere stabilmente a Fiore avremmo condiviso con tutti quello che era il nostro legame. Prima di allora io avrei tenuto la sua fede (che utilizzavo come ciondolo di uno dei miei orecchini) e lui la mia, l’avevo voluto la notte dell’arrivo dell’esercito di Alvarez; gli dissi che facendo così anche divisi saremmo stati l’una accanto all’altro, era la promessa che ci saremmo riuniti dopo, a guerra finita. Infine decidemmo che ce le saremmo scambiate solo quando avremmo replicato le nozze di fronte alla gilda.

Alzai lo sguardo e incastonai i miei occhi nei suoi, potevamo leggere nei nostri occhi la stanchezza, la confusione e lo spavento preso in quella giornata. Appoggiò un braccio sul tronco appena sopra di me e si chinò a baciarmi. Mi sentivo a casa, non avevo bisogno di altro in quel momento.

Decidemmo di mandare nelle tende lo sgangherato gruppo di ragazzi e di parlare con il Raijinshū in merito a come ci saremmo mossi fino all’arrivo della mattina. Bickslow si propose di accompagnare i ragazzi alle loro tende (non senza far loro un paio di scherzi) e di montare il primo turno di guardia, a detta loro bastavano dei turni del commando per tenere sotto controllo la situazione durante la notte, sia io che Luxus ci saremmo dovuti riposare in vista del giorno dopo. Per quanto andasse contro i nostri principi, era la soluzione migliore quindi acconsentimmo di malavoglia.

Nella tenda mi tolsi gli abiti e rimasi un attimo a fissare la grande cicatrice che percorreva il mio addome in diagonale, era stato il re dei draghi ad infliggermela e ancora ora, a distanza di tre anni, se usavo troppo potere magico mi faceva male in seguito. Grazie alla magia del ghiaccio diedi sollievo alla mia pelle, proprio mentre Luxus entrò nella tenda. Sgranò gli occhi di fronte a quella cicatrice; per quanto lui ne avesse molte più di me non riusciva a vedere il taglio infertomi da Acnologia senza darsi la colpa di quanto accaduto; come se lui non avesse subito danni in quella battaglia, come se nessuno non avesse avuto di cicatrici dopo quello scontro; ma per noi significava altro, significava una nuova vita persa. Quando Alvarez ci attaccò ancora non sapevamo che ero incinta.

Ricordo perfettamente quando Porlyusica la mattina dopo lo scontro con il re dei draghi entrò nella mia stanza dicendomi che il taglio all’addome era stato fatale per il bambino. Non capii inizialmente, quale bambino? “Non lo sapevi? Eri incinta. Ringraziando sono riuscita ad intervenire in tempo e non ci saranno troppi problemi nell’avere un’altra gravidanza, ma per il bambino non c’è stato nulla da fare. Mi dispiace davvero tanto, so che nessuna parola di conforto potrà alleviare la perdita.” -  la vidi stringere i pugni lungo i fianchi - “Mya non voglio sembrarti invadente, ma se tu mi dicessi chi è il padre potremmo andare a chiamarlo, sarebbe meglio che tu non restassi da sola ora” mi disse con una voce stranamente dolce, rassicurante e materna; diversa dalla Porlyusica che eravamo soliti avere intorno. Dirle chi era il padre avrebbe implicato troppe spiegazioni che non avevo voglia di dare in quel momento, le dissi che non era necessario chiamarlo, avrei avuto modo di parlargli. Durante la giornata Natsu e gli altri vennero a controllare come stessi e con l’arrivo della sera giunsero anche Luxus e il Raijinshū al completo. Dissero che volevano assicurarsi tutti della mia ripresa, ero stata obbligata a rimanere allettata, cosa che preoccupò la mia squadra che aveva comunque dovuto aspettare di passare i controlli medici prima di poter venire da me. Li rassicurai, ci voleva ben altro per mettermi ko, parlammo un po’ fino a quando dissi loro che volevo rimanere un attimo da sola con Luxus, era giunto il momento di dirglielo, e infine chiesi come favore di rimanere fuori dalla porta e non far entrare nessuno. Lo feci sedere accanto al mio letto, potevo vedere la confusione nei suoi occhi, presi il poco coraggio che mi era rimasto e gli dissi quello che Porlyusica mi aveva annunciato la mattina. Lui rimase in silenzio immobile, poi mi mise una mano, stranamente leggera e pesante allo stesso tempo, sull’addome e iniziò a piangere. Era così strano vedere quel gigante piangere, le emozioni erano troppe e sentii le lacrime scorrere sul mio volto mentre portavo un mano sulla guancia dell’uomo accanto a me. Rimanemmo così per un po’, fino a quando prima io e poi lui smettemmo di piangere, Luxus distolse lo sguardo da me guardando al di là della finestra che avevo dietro e disse “È tutta colpa mia, non sono riuscito a parare quegli artigli in tempo, se ce l’avessi fatta ora non staremmo piangendo”, potevo sentire la frustrazione e la rabbia verso se stesso in quel tono di voce, ma ribattei che allora era anche colpa mia, nel non sapere di essere incinta e successivamente di non essere stata abbastanza rapida nello schivare o parare gli artigli di Acnologia; ma soprattutto, mi impuntai, che non fosse colpa di nessuno e che uccidendo il drago dalle ali nere avevamo già vendicato ciò che avevamo perso e che da quel momento avremmo potuto solo andare avanti e guardare al futuro. Quella fu la sera in cui decidemmo che mi sarei trasferita a Magnolia in pianta stabile e avremmo ricominciato la nostra vita come una vera famiglia.







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° Nota dell'autrice:

Bentornat* in un nuovo capitolo!
Non esattamente dei più allegri, ahimè, ma necessario per la costruzione dei personaggi e delle vicende che si susseguiranno.
Spero che anche questo vi piaccia e vi faccia seguire la serie!
Tante care cose,
Jo 💛
 
 
   
 
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