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Autore: Agueda    25/03/2024    0 recensioni
"Luna e Sole, fuoco in mare. Primordiale fame di noi due, Lentamente, affondare Tra le onde fino ad annullarsi Eclissi "
Settembre 2019. Chiara, venticinque anni, si sveglia una mattina e decide di scappare dal caos di Palermo e dall'indifferenza del suo compagno per rifugiarsi a Los Angeles, lontano da tutto e da tutti. Durante il suo soggiorno a Los Angeles incontra una vecchia conoscenza di suo fratello, lei l'aveva lasciato ragazzino, ed intanto lui, è diventato un uomo a cui nessuna donna può resistere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Madness serie '
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Il suo cuore non aveva mai battuto così forte come durante quell'abbraccio. Il battito era così furioso da offuscarle la vista e non riuscire più a vedere nemmeno l'episodio del telefilm.
Lui la cingeva da dietro con la bocca appoggiata sulla testa e anche il suo respiro sembrava essere più veloce di prima. Quello non era l'abbraccio innocente di un amico, ma di un uomo che la voleva.

E Chiara voleva lui, era inutile ormai negarlo. Durante quel provocante massaggio ai piedi avrebbe tanto voluto aprire lentamente le cosce e farsi baciare proprio là sotto dove ne aveva più bisogno. Chissà come avrebbe reagito lui, si chiese, immaginando quelle fantastiche labbra sul suo clitoride. Lei avrebbe intrecciato le dita tra i suoi capelli per spingerlo ancora più a fondo gemendo senza ritegno. Ma non poteva cedere alla tentazione. La vita si stava proprio facendo beffe di lei.

Fino al giorno prima avrebbe pagato oro per vedere un film abbracciata al suo fidanzato e ora si ritrovava tra le forti braccia di Carlo, devastata dall'eccitazione più forte che avesse mai provato. Doveva trovare un modo per tirarsi fuori da quella pericolosissima situazione.

D'altra parte era evidente che Carlo non fosse più un ragazzino, il ragazzino che usciva spesso con suo fratello. Era diventato un uomo ed era solo colpa sua e di tutti i segnali che gli aveva mandato se lui adesso, invece di trattarla come la vecchia conoscenza, la vedeva come una donna da soddisfare. Avrebbe tanto voluto allontanarsi, però non era possibile. Doveva esserci una specie di enorme calamita tra di loro che li faceva avvicinare appena si allontanavano l'una dall'altro e che li costringeva a incollarsi quando erano a distanza ravvicinata.

Chiara si stiracchiò imbarazzata immaginando Carlo sopra di lei mentre le dava quello di cui lei aveva estrema necessità. Se solo non fosse stato lui. Se solo lei non fosse stata fidanzata, invece di temere quell'abbraccio si sarebbe voltata per strusciarsi su quella invitante erezione che sentiva dietro di sé. Cazzo, era proprio il caso di dire, quando si rese conto di quanto il fantastico uomo che aveva alle spalle fosse eccitato. Una parte di lei voleva scappare il più lontano possibile, oppure dargli uno schiaffo per la sua insolenza, invece continuava a rimanere tra le sue braccia come paralizzata.

Sentì le labbra bollenti scivolare sulla base della testa e poi tornare indietro come una dolce tortura a cui lei non poteva proprio sottrarsi. Piano piano raggiunse il suo orecchio e iniziò a mordicchiarlo all'esterno, prima di penetrarlo incredibilmente provocante.

Lei chiuse gli occhi pensando che lui sapeva usare la lingua troppo bene e che l'avrebbe voluta da morire in ben altri posti. Dentro la sua bocca, sui suoi capezzoli e ovviamente proprio là sotto. Ormai la scossa elettrica si stava diffondendo per tutto il suo corpo e se lui avesse continuato con quel preliminare eccitante, avrebbe goduto senza nemmeno raggiungere le parti intime.

"No, ti prego", lo implorò liberandosi dal suo abbraccio e guardandolo con occhi famelici.

Anche lui sembrava completamente stravolto dalla passione e per questo ancora più sexy, se possibile, non aveva mai visto nulla di più bello e invitante.

Chiara, ti faccio una domanda, e vorrei che mi rispondessi sinceramente

OK, dimmi
Ricordi cosa mi hai detto ieri sera, mentre ti traportavo dal divano al letto??

L'immagine di loro due a letto insieme la colpì come un fulmine a ciel sereno. Purtroppo aveva bevuto così tanto che anche se lo avessero fatto, non si sarebbe ricordata nulla.
Mi hai spogliata tu? chiese con un filo di voce e lui le sorrise impertinente.
Sì, ma non è questo il punto, minimizzò in imbarazzo, ti prego dimmi che non l'abbiamo fatto, ti prego!

tu volevi, ma io me ne sono andato subito, ma non è questo il punto.

Chiara lo fissò esterrefatta per quella rivelazione e l'unica cosa che riuscì a balbettare fu:

E qual è il punto? Il punto è questo!!!

Gli prese il viso fra le mani e guardandola negli occhi gli disse:

-Tu mi vuoi e io ti voglio. Il resto non conta.

Poi la baciò.

Non fu un bacio dolce, né tanto meno tenero. Solo carico di tale impeto che lei si dovette reggere ai suoi bicipiti per non soccombere.

Sublime, semplicemente sublime.

Quel contatto era urgente come una voglia repressa troppo a lungo che trova finalmente sfogo. Anche lei infilò le dita tra i suoi capelli selvaggi per baciarlo con più forza.

Mentre le loro lingue si intrecciavano nella danza più antica del mondo, le loro mani si esploravano vogliose e incontenibili. Lui dapprima le accarezzò il viso e il collo per scendere sempre più giù dove la temperatura si stava alzando a livelli inverosimili.

Dio, come lo voleva. Aveva ragione e non poteva più negarlo. Voleva tutto di lui il prima possibile.

Con un movimento veloce, Carlo gli sfilò la maglietta ed in incominciò a baciargli il seno, facendola fremere dal piacere. Anche lei gli sbottonò la camicia di lino bianca, desiderosa di toccare quei muscoli che aveva contemplato da lontano per un tempo breve che però sembrava infinito. La sua pelle era liscia, tesa e stramaledettamene attraente.

Con il minimo sforzo Carlo la sollevò per metterla a cavalcioni su di sé e lei finalmente riuscì a trovare un po' di sollievo strusciando le parti intime sui suoi jeans rigonfi. Fantastico, pensò, mentre anche lui emetteva un suono di sollievo fissandola negli occhi famelico. Poi con un'abile mossa le slacciò il reggiseno per affondare il viso sulle sue tette.

Ogni carezza, ogni bacio la portava in paradiso per poi ricacciarla all'inferno quando realizzava chi fosse l'uomo sotto di lei che le succhiava e mordicchiava i capezzoli fino a farla impazzire.

Se durante l'abbraccio il suo cuore aveva battuto furioso, adesso stava decisamente per avere un infarto. Soprattutto quando lui iniziò a procurarle piacere muovendo ritmicamente le dita dentro di lei. Pazzesco.

Più la toccava e più lo voleva dentro di sé. Al solo pensiero ansimò molto vicina al picco del piacere e istintivamente gli sbottonò i pantaloni per farsi penetrare, però prima anche lei voleva toccarlo, quindi fece scivolare le dita dentro gli slip mentre lui la procurava un godimento infinito.

Mentre per la stanza si diffondevano le note di My Life Is Going On di Cecilia Krull, Chiara si Fermò di colpo.

non possiamo farlo;

Lui guardandola negli occhi le disse

perché??
sei il migliore amico di mio fratello e poi perché io sto ancora con Daniele.

Chiara è solo sesso
gli disse con tono sprezzante fingendo noncuranza, poi la superò senza nemmeno degnarla di uno sguardo e se ne andò nella sua camera sbattendo la porta.

Anche lei corse nella sua stanza per sfogare la frustrazione in un pianto disperato. Ancora sentiva il corpo bruciare per tutte quelle focose carezze, il suo basso ventre richiedere imperioso le attenzioni che aveva presagito.
L'oggetto del suo desiderio era proprio a un passo da lei. Solo che non lo poteva prendere, e più era proibito, più non poteva arrivarci e più lo voleva con tutta se stessa, come non aveva mai voluto nessuno.


   
 
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