L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA
Mattino
Era il 5 Giugno. L’ultimo
giorno di scuola. Tutta la città era in uno stato di pura gioia incontrollata.
Tutti erano felici e come non esserlo…l’estate era alle porte. I ragazzi
ridevano,scherzavano,si divertivano come non mai e
preparavano qualche gavettone per il doposcuola oppure schiuma da
barba,farina,uova…tutta roba per divertirsi insomma. Ma
c’è chi questa felicità non la sente nemmeno lontanamente.
Casa Takamine.
Ore 7.35
Kiyo era in cucina con la televisione spenta in cucina
mentre mangiava piattamente il suo tost di burro,con gli occhi socchiusi e le labbra piene increspate in una
smorfia di disgusto. Buttò mezzo tost sul piatto con
fare schifato…ormai era da giorni che non mangiava.
-tesoro…non mangi?che ti
succede?-
Kiyo guardò sua madre di sottecchi poi si rivolse alla
tv spenta.
-nulla…non ho fame-
-è da giorni che non hai
fame…almeno accendi la tv-
La madre del ragazzo,con dei panni in mano,si avviò verso la tv e poi l’accese,
-c’è la mia telenovela preferita…ti dispiace se la
sento mentre stendo i panni?scusa ma voglio proprio
sapere cosa accade-
-fa pure-il
ragazzo si sporse a bare il suo succo d’arancia ma il solo odore lo disgustava.
Guardò l’orologio.
Mancavano 40 minuti alla scuola…non c’era fretta e
distrattamente cominciò a guardare la tv.
-ma come John!io credevo che volessi sposarmi!-
-Clarisse non fare così,io
voglio sposarti!-
“telenovele”si ritrovò a pensare il ragazzo annoiato”sempre le stesse
cose…tradimenti ripensamenti,amori…che noia…”
-John sei un bugiardo!ti ho visto
avvinghiato tra le braccia di Elen! Non mentirmi!io non
voglio ascoltarti!e lasciami!-
-dovrai ascoltarmi Clarisse!da quando mi hai allontanato non faccio che pensare a te più di prima!-
“ma questi vanno avanti
per molto?come fa alla mamma piacere certe cose?!”
-certo ma quando stiamo insieme
non mi lascia fare mai niente di quello che voglio!non posso salutare nessuno
!non posso parlare con nessuno!sei troppo geloso…ma è per questo che ti amo-
-ti amo anche io Clarisse-
Kiyo sentiva che a breve avrebbe vomitato…ma quando la
giovane donna e l’uomo si fecero più vicini...per poi
baciarsi…anche il ragazzo arrossì violentemente.
“cosa?!perché
faccio così!è una stupida telenovela che mi succede!fermi tutti!”i suoi
pensieri vennero interrotti dalla madre che uscì euforica dal terrazzo.
-finalmente!quei due ne
hanno passate tante ma finalmente si sono chiariti!oh ma tesoro!ti sei
commosso?sei tutto rosso!-
-cos…cosa???nono è solo che fa tanto caldo!ora scappo mamma devo
andare ciao!-
-porta Zatch con te quando esci!-
Il ragazzo si avviò verso
il salone,ancora rosso in volto,per andare a prendere
il mamodo.
-ehi Zacth
andiamo?-
Ma il mamodo
stava li,sul divano e fissava il vuoto,mentre teneva Gorka 300 nella sua manina sinistra. Faceva dondolare
pigramente le gambe all’aria.
Kiyo sapeva il perchè ma non
poteva e non voleva parlarne…per Zatch vedere Susy in
quello stato…per fare quello che aveva fatto…lo aveva scioccato.
Ormai erano 3 giorni che stava a casa ed era ora di
uscire.
-non ti va di uscire?-
-no-disse piattamente.
-ti farebbe bene-
-ma io non voglio-
Il ragazzo indugiò
qualche secondo pi parlò.
-ascolta Zatch …io…-
-telegiornale del mattino…per chi ci ha seguito lo
speciale delle 24 sarà già informato ma ripetiamo la
notizia per coloro che si sono sintonizzati ora. Dopo un periodo di quasi tre
giorni la giovane studentessa Susy Mizuno è stata ritrovata ieri alle 23.40
sotto il portico della città antica…-
Kiyo e il mamodo si
precipitarono in cucina per vedere il telegiornale,completamente
scioccati,mentre vedevano le immagini della conduttrice e poi delle riprese di
ieri notte.
-…la giovane è stata ritrovata completamente
svenuta e piena di graffi con un abbigliamento molto leggero e intimo. È stata
portata all’ospedale e rilasciata questa mattina. La ragazza è in salute e
dovrà andare periodicamente dal medico per i controlli. I genitori hanno
affermato che…-
Il ragazzo spense la tv
con sguardo sbigottito e perso nel vuoto. Le immagini della ragazza erano
sfocate ma l’aveva riconosciuta…dal suo abbigliamento…dai suoi capelli…e
ora?che avrebbe fatto?
Il mamodo
era accanto a lui senza dire una parola,scioccato come
il ragazzo,ma fece un piccolo sospiro di sollievo.
-almeno…è viva-
-già…-
-Kiyo non devi andare a
scuola?-
-uh?a si…tu che fai
vieni?-
-si ok-
I due camminarono per
strada senza dire una parola,ognuno immerso nei
proprio pensieri.
Da quando era accaduto
quel che era successo…Kiyo
non aveva più avuto un sonno tranquillo. Ci pensava e ci ripensava eppure…lo
aveva trovato…così…dolce…ma pieno di rabbia e disperazione. Non avrebbe mai
pensato che Susy potesse provare simili emozioni per uno
come lui…sapeva che aveva una cotta per lui ma mai a pensare che fosse qualcosa
di tanto profondo. Ogni volta che si sfiorava le
labbra con la punta delle dita,sentiva il suo cuore fermarsi oppure battere
all’impazzata;cominciava a sudare freddo e le mani gli tremavano tutte così che
per distrarsi avrebbe dovuto cambiare argomento.
Era una cosa talmente
strana per lui…non era abituato a sentire simili sentimenti per una persona…e
non era abituato che qualcuno provasse qualcosa per lui. In questi anni aveva
cercato di restare fuori da quella corrente di amicizia e sentimento …ma tanto
ci era cascato lo stesso e in parte del merito andava a quel rompiscatole dalle
sembianze di un bambino innocente di 6 anni dai
capelli d’orati e dagli occhi chiari. Gli aveva stravolto tutto il suo piccolo
mondo ma non lo rimproverava per questo…ma non lo aveva ancora ringraziato…
-Kiyo?-
-dimmi-
-cosa si fa dopo la scuola?in estate cosa si mangia?tanto tonno
vero?-
-sai quanto me ne importa
del tonno…-
-oh Kiyo!si
gentile qualche volta!-
-che?!ma
io sono sempre gentile!-
-ihih questo su questo avrei
da ridire!-
-senti moccioso!porta
rispetto altrimenti ti ritroverai a fare un giro con Naomi in meno di tre
secondi!-
Il mamodo
impallidì poi a capo chino cominciò a sudare freddo mentre il pensiero dentro
di lui si faceva più concreto.
Dopo altri quindici
minuti di camminata finalmente si diressero verso la soglia della scuola. Era
piena come sempre ma oggi sembrava essere raddoppiata. Infatti
tutti gli studenti erano li . Nessuno si perde l’ultimo giorno di scuola
neanche sottotortura. È il momento di fargliela pagare ai professori,ai saputelli o ai bulletti per tutte le cattiverie subite durante
l’anno. La resa dei conti. Si intravedevano già
qualche gruppetto con della farina in mano con degli strani sorrisi beffardi
sul volto mentre qualcun altro si portava la schiuma da barba dentro le tasche.
Ce ne sarebbero state delle belle.
La campanella suonò e
tutti accorsero all’interno delle aule felici di questo
ultimo giorno.
Kiyo posò la sua cartella nel suo solito banco mentre
cercava con lo sguardo il mamodo. Niente era sparito,ovviamente. Sbuffò sonoramente mentre si affacciava davanti
alla finestra per ammirare il panorama dove c’erano ancora dei ragazzi che
aspettavano che la folla si affievolisse per poi entrare. Si volto verso la sua
classe e vide già dei gruppetti che parlavano tra di loro di cose futili,per lui almeno. Si girò di nuovo verso la finestra,con la mano destra che gli reggeva il capo annoiato con lo
sguardo perso chi sa dove…forse cercava qualcosa o qualcuno.
Ad un tratto sentì un grande “ooooooh”
che si sparse per tutta la classe e Kiyo seppe presto
il perché. Appena si fu voltato ed ebbe focalizzato la persona,il suo cuore perse un colpo. Alcune immagini gli comparvero
come un flash back ma non doveva pensarci!non ora!
-buon giorno a tutti- esclamò Susy educatamente,con i
suoi occhi stanchi e freddi,pettinata di tutto punto con i capelli,più
lunghi,che le ricadevano morbidi sulle spalle mentre le mani stringevano la
cartella davanti al ventre. Era tutta così ordinata…così perfetta…così troppo
poco Susy.
-buon giorno Susy-il coro
della classe. Tutti ovviamente sapevano che cosa era successo alla ragazza ma
non ne sapevano il motivo,tranne Kiyo
naturalmente. Non pensava minimante che i genitori l’avessero lasciata andare a
scuola…non era normale…o forse era stata lei.
Susy si
incamminò nel suo banco,dalla parte opposta del ragazzo,sistemò la
cartella e rimase seduta a fissare il vuoto. Ad un tratto
girò la testa verso il ragazzo,con una freddezza inaudita.
“che..che
mi succede!ehi non è normale…!”infatti il ragazzo,sentendosi lo sguardo della
ragazza,era andato letteralmente nel panico;non riuscì a tenere il contatto
visivo per molto ma prima che lui potesse distogliere lo sguardo,la ragazza lo
precedette. Nel suo sguardo c’era qualcosa…qualcosa la turbava.
-bene ragazzi!oggi è
l’ultimo giorno di scuola e vorrei che ascoltasse almeno oggi la mia
lezione!-disse il professore poggiando i suoi documenti sulla cattedra.
-cosa?no!!
-no vecchiaccio non può
farci questo!-
-tutto l’anno a
studiare!oggi si fa festa!-
-ehi a posto!-
-guardi che non prendiamo
ordini da chi porta il parrucchino!-
-che cosa?!io non porto il parrucchino!maleducato ritira quello che
hai detto!-
-niente lezione si!!!-
In classe stavano volando ogni tipo di oggetti tra cui
matite,penne,colori,pastelli a cera,forbici,colla. Tutti erano a scatenarsi,tranne i due ragazzi. Kiyo non
faceva a meno che fissarla tutto il tempo e mentre la
guardava,così assorta nei suoi pensieri,rivedeva nella sua mente le immagini e
le voci dei quello che era successo:
-Kiyo…ridammi
la bottiglia…è mia!-
-non Susy non puoi
ubriacarti più di così!guardati!!!-
E lui la guardava ma era
così diverso da quella volta…ora era li,lucida
apparentemente mentre fissava davanti a se con la mano poggiata sotto il mento.
-ahah!con quale diritto mi parli in
questo modo Takamine???non
ti vergogni!-
-non ti permetterò di bere!-
Quello che era successo a
lui gli parve uno scontro corpo a corpo…lui e lei per
una bottiglia che lei voleva e che lui voleva buttargliela nella spazzatura. Ha
rovinato tutto. Perché poi è successo l’inevitabile…la cosa che lo tormentava
da tre gironi a questa parte.
-è per questo che ti amo
tanto-
Le parole della ragazza
rimbombavano forti nella testa del ragazzo quasi a fargli del male.
-è per questo che ti amo
tanto-
Lei glielo aveva detto.
Ma lui?cosa provava lui?era una ragazza petulante…sempre con quella maledetta frutta tra i
piedi!di sicuro era una svampita. No,quella non era
affatto adatta per lui. Lui aveva bisogno di qualcos’altro…ma ancora non sapeva
di cosa. Eppure…lei,Susy,gli aveva regalato la
dolcezza del suo primo vero bacio. Lo aveva sentito così caldo e freddo…così
tenero e duro…così pieno di amore e rabbia. Era questo l’amore? Non lo sapeva
nemmeno lui…perché ripeto,non ha mai avuto nulla del
genere in vita sua.
Più la guardava e più le
sue certezze crollavano;era così sicuro prima…nessun
sentimento del genere…era più felice prima.
La campanella della
scuola suonò e le urla echeggiarono per tutti i corridoi. Era finita la scuola
finalmente.
La porta dell’aula si
spalancò e mentre i ragazzi uscivano accalcandosi all’uscita una figura contro
corrente sbucò da sopra la porta sorridendo.
-KIYO!!!-
-che!?-e
si ritrovò il mamodo sopra,vestito da borsa,che
saltellava.
-vendono i dolci
gratis!li voglio Kiyo!-
-se aspetti possiamo andarci e non metterti a danzare!a volte sembri…-
non finì la frase. Nell’aula erano rimasti solo loro
tre:Kiyo,Zatch e Susy:la
ragazza era in piedi davanti al banco,con sguardo freddo e tranquillo mentre
posava le sue mani sulla cartella appoggiata al banco e fissava i due senza
espressioni.
-Susy!-il mamodo
si precipitò da lei con le lacrime agli occhi.
La ragazza lo afferrò al
volo e poi il mamodo gli stinse le gambe magre.
-Susy mi sono preoccupato!stai
bene!?è tutto a posto??-
La ragazza si chinò
lievemente su di lui e cominciò ad accarezzargli la testa amorevolmente con un
sorriso dolce sul volto. Kiyo era rimasto come
colpito e poi guardò il soffitto per distrarsi.
-sto bene Zacth-disse lei con voce fiocca ma dolce. Poi lentamente si
alzò e fissò il ragazzo con occhi stanchi. Per un attimo i due si fissarono poi
Kiyo,stufo e imbarazzato di
quella situazione,prese la cartella e poi si diresse verso la porta.
-andiamo Zatch…buone vacanze
Susy…-
Prima di uscire dalla
porta,qualcosa di morbido e di caldo l’aveva afferrato
e lui si era bloccato all’istante,senza esitare o ribellarsi. Quel tocco
delicato e timoroso lo aveva lasciato inchiodato al pavimento.
-aspetta Kiyo-gli aveva detto solamente la ragazza mentre teneva lo
sguardo basso.
Il giovane si girò
lentamente verso di lei fissandola da capo a piedi.
La ragazza teneva lo
sguardo basso ma poi si decise a guardare quelle pozze di marrone chiaro che
tanto aveva sognato.
-co…cosa c’è Susy?-chiese tremante il ragazzo avendo
ancora la mano di lei sulla sua.
-scusa-
-come?-
-dimentica tutto quello
che ho detto…e fatto-
Il ragazzo rimase in
silenzio.
-al bacio…e a quello che
ti ho detto…non volevo che tu lo sapessi così-
-già…-
-Kiyo…-alzò lo sguardo per guardarsi ma poi lo
riabbassò,colpevole.
-no niente…lascia perdere.-
-cosa Susy?-
-nulla…ma credo che sia
chiaro…che io e te…non abbiamo un futuro…ne come amici
ne come altro…mi dispiace…ma è meglio se questa è l’ultima volta che ci
vediamo-
-io…-
-e non dire nulla…Kiyo giuro che non mi avrai più
trai piedi,te lo prometto-
-aspetta…-
-ho rinunciato a te…per
sempre. In questi tre giorni ho pensato molto e ho capito che questo è quello
che doveva accadere…lo rispetto anche se fa male
dirlo. Bene. È tempo di andare…la scuola e finita e a casa ci aspettano…-la ragazza lasciò la presa e poi cominciò a camminare verso
il corridoio. Kiyo e Zatch
si affacciano per vederla andare via poi ad un tratto
lei si fermò e si voltò nuovamente.
-Kiyo…posso fare….un ultima cosa…?poi
ti prometto…che non ricapiterà più…-
-o-ok…ma di che si
tratta?-disse sospettoso e ansioso.
La ragazza si avvicinò a
lui e lo fissò negli occhi con determinazione e tristezza e tanto,tanto amore.
Con una mossa decisa fece
cadere la cartella a le mani,prese il coletto della
camicia del ragazzo e lo abbassò in modo di stare alla stessa altezza poi con
la mano libera gli afferrò lentamente il volto e poi congiunse i due volti. Il
profumo e il sapore di quella ragazza si unirono alle emozioni di quel ragazzo
tanto sorpreso e tanto…entusiasta?si Kiyo ne era
felice…tanto che gli rispose. Rispose a quel bacio, per quanto?due,tre secondi ma gli rispose. Le labbra,delicate
e profumate della ragazza si separarono,con la disapprovazione del ragazzo. Si
toccò il labbro come se non avesse creduto a tutto ciò,poi
fece un breve inchino con la testa e a passo velocizzato si diresse verso la
porta di uscita della scuola dove si stava scatenando il caos.
Kiyo dal conto sua era li,come
un perfetto idiota mentre fissava la ragazza.
Cosa
aveva fatto?COSA????gli aveva
risposto ecco che aveva fatto!aveva preso la palla al balzo e aveva risposto al
dolce bacio di Susy!ecco…e ora?lo bacia e lo pianta?ora si che era messo in bel
guaio perché ormai era chiaro…
E mentre Zacth fissava il padrone come se avesse visto un fantasma,il ragazzo era rimasto chino dove lei lo aveva baciato
mentre il suo cuore era a mille. Non ci credeva di aver risposto. Tutto gli sembrava
inverosimile ma questa è stata la realtà…la realtà poi
è che Kiyo stava cambiando e per quella ragazza non
c’era più il posto di amica nel suo cuore…ma qualcosa di più.
-Spazio Autore-
Ehm….chiedo scusa in ginocchio*ogni volta sbatte la testa sul pavimento per
quanto profondi sono gli inchini* ok sono stata un po’
impegnate con nuove ff ma non l’ho abbandonata questa!spero
che il capitolo vi sia piaciuto!
Allora! Ringrazio tantissimo
queste nuove persone che si sono aggiunte dal capitolo precedente!non me lo
aspettavo sono commossaT___T
DADINO,erilupin,diginicky,amelia spicer e AshKetchum…vi ringrazio dal più profondo del cuore!grazie a
voi non ho abbandonato questa ff che pensavo fosse un
mio fallimento^^grazie di cuore al prossimo capitolo!!!
By yaya_sana