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Autore: Miky Jane Malfoy    13/11/2009    8 recensioni
Nella vita, non bisogna mai dare niente per scontato. Tutto, persino ciò in cui credi fermamente, può cambiare, giusto o sbagliato che sia. Le persone, le situazioni, i rapporti, si modificano, si evolvono; Tutto cresce. E la crescita finisce per aggiustare o rovinare tutto quanto. Il tuo intero mondo può crollare in un secondo, lo stesso secondo in cui qualcosa che non credevi possibile può avverarsi. Se c'è una cosa che ho imparato, è che a questo mondo tutto può succedere. E l'ho imparato a mie spese, con lacrime e risate, con litigi e modi dolcissimi di fare pace. In ogni persona ci sono aspetti che non conosciamo, e che non finiremo mai di conoscere. Da ogni persona si può imparare qualcosa, ogni persona può farti crescere. Ogni persona può farti soffrire, anche la persona che ti vuole più bene al mondo. E ogni persona può avere la capacità di farti sorridere, anche la persona che in assoluto odi di più. Bisogna solo avere il coraggio di aprire la mente e il cuore, di seguire l'istinto, di dare a tutti una possibilità. Ancora oggi, nonostante sia passato del tempo, mi sembra impossibile che tutto quello che è successo l'anno dei miei diciassette anni, sia accaduto proprio a me. Eppure non ci sono dubbi che sia così, e questo mi fa sorridere e ringraziare chiunque ci sia lassù per tutto quello che mi ha regalato. Per tutte le cose che ha riservato per me. Tutto è cominciato qualche mese dopo l'inizio dell'anno scolastico. Io avevo diciassette anni, frequentavo l'ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, facevo parte dei vincitori della seconda guerra magica, e avevo tutto ciò che dalla vita potevo desiderare. O almeno, così credevo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho scuse, mi dispiace da morire. Non avrei mai dovuto lasciarvi per così tanto tempo! Posso solo dirvi che con la scuola sono state settimane d'inferno, nel week end non sono stata a casa, e in più ho fatto diciotto anni quindi tra festa e preparativi non sono più stata a computer. Si, ormai sono una vecchietta ^_^
Comunque, spero che con il capitolo riuscirò a farmi perdonare! Ci "vediamo" giù!

Le gite a Hogsmeade elettrizzavano tutta la popolazione di Hogwarts, che finiva per prepararsi e mettersi in coda davanti alle uscite ben prima dell'ora di adunata.
Inutile dire che quel particolare sabato mattina ero elettrizzata anch'io, e il mio stato d'animo non aveva niente a che vedere con l'imminente passeggiata nel paese magico, o lo shopping nei bellissimi negozi. Non riuscivo a pensare a niente che non riguardasse un odioso serpeverde dai capelli biondi e le labbra perfette.
"Herm, che voleva Zabini?" mi chiese Ron, attirando la mia attenzione mentre ci alzavamo da tavola.
"Niente, cavolate" risposi, al volo, imbarazzata. Non mi ero preparata una scusa decente, e certo non potevo dirgli che era venuto a chiamarmi per portarmi da Malfoy. Il pensiero di ciò che era successo dentro la sala comune di serpeverde aumentò il mio rossore sulle guance. Tentai di dissimularlo scrollando la testa. Inventa, Herm. Inventa. "è preoccupato per la festa di natale. Quest'anno tocca ai caposcuola organizzarla, e lui non crede che io sia in grado. Voleva offrirmi il suo aiuto"
Ron sbuffò "Che razza di idiota. Nessuno è più capace di te a fare tutto"
"Beh effettivamente però non hai una grande esperienza di feste, Herm" s'intromise Ginny, reggendomi il gioco. "Cosa gli hai detto?" mi guardò con sguardo significativo, e io capii. Gin, da grande migliore amica, mi stava offrendo una scappatoia non solo per quel giorno, ma anche per tutti i giorni a seguire.. "No infatti. Non ho per niente esperienze nell'organizzazione di feste così grandi, quindi gli ho detto che accetto il suo aiuto volentieri. In fondo, sarà sempre meglio che lavorare sola con Malfoy"
Piano piano, mi resi conto di ciò che stavo creando. Adesso dovevo per forza fare in modo che la festa di natale venisse affidata a noi! "Ultimamente i Serpeverde ti gravitano attorno spesso" fece notare Harry, guardandomi attento. "Prima ti viene a chiamare Malfoy per la McGranitt, poi Zabini per la festa di natale.."
Me l'aspettavo. "E' normale Harry. Siamo i più grandi quest'anno, non siamo più dei bambini. Siamo ormai maggiorenni, è ora di comportarsi da adulti. E' per questo che tollero la loro presenza"
Annuì, e mi sembrò abbastanza convinto. "Hai ragione"
"Ma resta il fatto che non ti invidio per niente, Miseriaccia!" terminò Ron, facendoci ridere. Gin mi si avvicinò e in un orecchio mi sussurrò "Io un pò si!" facendomi ridere più naturalmente.
E insieme, uscimmo dalla sala per dirigerci verso il luogo di incontro, nel cortile dell'orologio.

Quando entrai nello spiazzo freddo, lui era già li, che teneva buoni i ragazzini del terzo anno. Salutai i miei amici e mi diressi da quella parte.
"Granger" mi salutò, voltandosi a guardarmi.
"Malfoy" ma gli sfuggì un sorriso, e scappò anche a me. Come si fa a fingere che niente stia cambiando? Lui era decisamente più bravo di me.
Cominciammo a controllare i permessi dei ragazzi più grandi, che andarono quindi avanti, e successivamente raccogliemmo quelli degli alunni del terzo anno. Poi ci mettemmo a capofila, e fianco a fianco ci incamminammo, facendo strada.
Non dissi niente per un bel pezzo, limitandomi a lanciargli ogni tanto uno sguardo. Camminava sereno, l'ombra di un sorriso sul volto serafico, i capelli scompigliati dal vento gelido. Sentivo dietro di me i risolini delle ragazzine più piccole, che si beavano della sua presenza. Non le avevo mai capite, in verità, e solo adesso sentivo di avvicinarmici un pò.
Quando raggiungemmo l'ingresso in paese, Draco si fermò, arrestandomi con un braccio. Poi si voltò a parlare alle classi. "Bene, da qui entrate a Hogsmeade, ed è qui che voglio rivedervi alle cinque precise, okay?"
Guardai l'orologio. Erano appena le undici. I ragazzi annuirono e Malfoy diede loro il via libera. Solo quando anche l'ultimo gruppetto sparì dietro l'angolo, si voltò a guardarmi. "E noi che facciamo?" mi chiese, sorridendo gentile.
Io, inevitabilmente, arrossii. "Non raggiungiamo i rispettivi amici?" domandai, con meno voglia di quanto pensassi. In fondo, non volevo lasciarlo.
"avrei un idea migliore" mi acchiappò per i fianchi stringendomi a lui, e baciandomi delicatamente. Lo lasciai fare per un pò, poi sfruttando ciò che rimaneva della mia capacità di ragionare, lo allontanai.
"Non è esattamente il posto migliore per difendere la nostra privacy" gli feci notare. Lui sorrise e mi offrì la mano. Avevo forse scelta? gliela strinsi e mi lasciai portare via.
Sulle prime non capii dove stessimo andando. Non stavamo attraversando nessuna delle strade di Hogsmeade che conoscevo; Dopo aver imboccato un vicoletto scuro, sbucammo in una stradina laterale, e da qui ripartimmo verso sinistra. Stavo perdendo l'orientamento, ma prima che potessi fare domande, davanti ai miei occhi apparve una piccola porticina di legno lucido, con i vetri appannati. Lui ci si diresse senza esitazioni, e bussò.
Ci aprì l'omino più buffo che avessi mai visto: era alto circa quanto Dobby, ma non aveva niente a che vedere con un elfo domestico, e tantomeno con un folletto. Non era un bambino, ma aveva il viso rotondo e dolce, incorniciato da una marea di ricciolini biondissimi. Era vestito con un completo elegante che lo faceva somigliare a un pinguino, e sulla schiena si aprivano due meravigliose ali piumate. Ricordava vagamente un immagina di Cupido che avevo visto da qualche parte. L'interno mi sorprese più di lui: una sala accogliente, con il pavimento coperto da linoleum rosso, e le pareti piene di arazzi dalle immagini più complicate e belle che potessi immaginare.
Doveva essere una specie di bar, perchè vi erano numerosi tavolini rotondi, intorno ai quali erano sedute numerose coppie. Romanticissimo, certo. Ma poco da Malfoy. Fu normale voltarmi a guardarlo, dubbiosa. Lui non mi guardava, salutò il piccolo ometto e si diresse sicuro verso il bancone, dove una bellissima ragazza con una rosa appuntata tra i capelli gli sorrise, fin troppo benevola. La mia mano era ancora ben stretta nella sua, quindi mi potevo permettere di guardarla male.
"Buongiorno ragazzi. Cosa posso fare per voi?" cinguettò la barista.
"E' possibile disporre di un salottino?" domandò lui.
Io rimasi in silenzio. Salottino? Non riuscivo granchè bene a seguire il discorso. Quando lei rispose affermativamente e lui si voltò a sorridermi raggiante, tuttavia, dimenticai tutte le domande. Alla luce calda del bar, i suoi occhi erano ancora più stupefacenti. Era bellissimo. Ricambiai e insieme seguimmo la ragazza su per una piccola scala di legno che subito non avevo notato. A questo punto, sembrava di essere in un hotel.
La giovane ci lasciò una chiave d'argento e tornò di sotto. Draco guardò il numero. "17"
"mmh. Porta male" commentai.
Lui rise e alzò un sopracciglio "Sei superstiziosa?"
"no, sono preoccupata. Dove mi hai trascinata furetto?" ma il mio sarcasmo era stranamente dolcissimo. Prima di tutto non eravamo più al freddo. E secondariamente eravamo da soli.
Il lunghissimo discorso che avevo già in mente di fare con la me stessa interiore stava diventando un monologo che mi avrebbe tenuta impegnata giorni e giorni. Per l'ennesima volta mi chiesi da dove spuntassero quei pensieri strani, quegli strani stati d'animo che la presenza di Malfoy comportava dentro di me. Non riuscivo a capire quando erano cominciati, e come fosse possibile. Certo, lui era cambiato, ma da qui a non vedere l'ora di essere sola con lui, di trovarmi tra le sue braccia, e di sentire le sue labbra sulle mie.. beh, c'erano un paio di cose che non mi tornavano.
Trovammo la porta e lui la aprì. Restai meravigliata. Non era affatto un hotel, ma un vero e proprio salotto tutto per noi! C'era un bellissimo divano in mezzo alla stanza, intorno a un tavolino su cui erano poggiate tante di quelle prelibatezze che subito non riconobbi nemmeno tutte, una televisione babbana si apriva sullo sfondo, e dalla finestra si vedeva il cielo bianco, che preannunciava neve. Sulla parete, notai altre due porte.
"Chiudi la bocca, o ci voleranno le mosche" mi fece notare, con un sorriso. Lo guardai meravigliata.
"Non avevo idea che esistesse questo posto"
"lo vedo. Ti piace?"
Annuii. "E' bellissimo"
Sogghignò "Quando devo conquistare una ragazza difficile, la porto qui. La sorpresa fa sempre un bell'effetto"
A questo punto mi voltai con cippiglio severo, le mani sui fianchi. "ripeti, scusa?"
"Beh, la camera d'albergo è un pò troppo diretta, tante si irrigidiscono"
Restai in silenzio mentre il dubbio nella mia testa aumentava, e i miei nervi si tendevano come corde di violino. E poi, inaspettatamente, lui scoppiò a ridere e con uno scatto fulmineo mi strinse a lui, ignorando i miei movimenti di protesta.
"Lasciami andare furetto malefico!"
Il suo sguardo mi spiazzò di nuovo, talmente dolce da farmi fermare. "Sei adorabile da arrabbiata. Non riesco a resistere"
"Sei un pazzo molestatore. Soffri di disordini da personalità multipla?"
Sorrise "da un pò di tempo a questa parte lo penso anch'io, sai? La tua vicinanza mi fa uno stranissimo effetto"
"anche questa è una cosa che dici a tutte per portartele a letto?" inutile negare. Non ero più arrabbiata.
un altro sorriso "ovviamente"
Lasciai che il dubbio si spegnesse dentro di me. Era chiaro che mi prendeva in giro per vedermi arrabbiata. Il cuore mi si gonfiò di emozione nel capire che scherzava.
"Sei un cretino"
"Ovvio anche questo"
Alzò una mano guardandomi serio, e mi spostò un ricciolo da davanti agli occhi, mettendolo dietro l'orecchio destro. Poi mi baciò. E il mio cuore scoppiò. Alzai le braccia per stringerlo, resa impacciata dalla giacca. Lui se ne accorse e con le mani cercò la cerniera, la slacciò e mi aiutò a toglierla. Io feci lo stesso con il suo cappotto. Poi mi resi conto che, di nuovo, non ero nel pieno delle mie facoltà  mentali. Non in grado di pensare, di ragionare, o di oppormi.
Mi prese in braccio, continuando a baciarmi, e mi depositò dolcemente sul divano, sdraiandosi su di me. I suoi occhi incontrarono i miei, e fu il momento della confessione.
"Non ho mai portato nessuna qui" mi sussurrò. "ci sono venuto solo una volta con Blaise, per caso. E visto che avevo un bel ricordo e fuori faceva freddo.."
Gli posai un dito sulle labbra. Poi sorrisi. Sarei stata in grado di dire qualunque cosa, quando mi guardava così sinceramente, con quegli occhi che sembravano appartenere a un bambino indifeso "E' il posto più bello che ho mai visto"
Sorrise, tornando a baciarmi. Era tutto perfetto. Non mi sembrava prematuro, ne strano, ne fuori luogo. Stavo bene con lui come non ero mai stata bene con nessuno. E le sue mani sotto la maglia non mi davano fastidio, le sue labbra sul collo erano la cosa più bella del mondo, la sua pelle sulla mia accaldata era perfetta.
Misi da parte persino i discorsi che dovevo fare con me stessa. Perchè avrebbe dovuto essere diverso? E' vero, da un giorno all'altro era cambiato tutto, è vero, si era avvicinato a me per scommessa, è vero, di un Malfoy è sempre meglio non fidarsi. Ma ormai che le cose erano cambiate, non era molto più facile accettarle così com'erano?
Era interessato a me, come io ero interessata a lui. Era attratto da me, ed era ormai evidente quanto io lo fossi da lui. E allora perchè farsi mille domande? Quello era il posto più bello di Hogsmeade in cui fossi mai stata, e non avrei voluto essere da nessun'altra parte, e con nessun'altro.
Chiusi la mente, concentrandomi solo su Draco, e mi lasciai andare...


...My Space...
Sono molto cattivella, mi spiace ^_^ ma non ho resistito all'idea di terminare così il capitolo, lasciandovi in suspance =)
Mmh.. a questo punto pensandoci ho paura che non mi perdonerete! quindi vi lascio con una promessa: il continuo arriverà presto!!!  E con una piccola frase criptica giusto per farvi pensare un pò a cosa potrà succedere... non sempre le cose vanno come ci si aspetterebbe ^_*
Bene, parliamo del capitolo! Cosa ne pensate dell'idea di Draco? Probabilmente le sue uscite e i suoi cambiamenti vi faranno girare la testa, vi assicuro che è normale. Succede anche a me, eppure dovrei essere preparata, visto che sono io che scrivo ^_^ Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni!
Purtroppo, non ho tempo di rispondere a quelle dello scorso capitolo, perchè economia aziendale ed economia turistica mi aspettano =( non ho alternative, devo andare.
Vi dico comunque un grande GRAZIE, a tutti voi che avete recensito, a coloro che hanno letto ma non recensito, a chi ha inserito la storia tra le seguite, e a chi ha inserito la storia e/o me tra i preferiti!
Vi adoro! Un grande bacio, a presto.
Miky.
  
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