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Autore: malandrina4ever    17/03/2010    23 recensioni
Sono un cervo. Sono un cervo. Sono un cervo. Sono un cervo...
Sono un coglione.
Sì, decisamente meglio.
Sono un coglione.
Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che me ne sto in piedi da quasi mezz'ora al centro di una stanza pressoché vuota, ad occhi chiusi, a ripetermi nella mente che sono un cervo.
Quando è evidente che io non sono un cervo.
Ora come ora sono solo un coglione.
Anche se sono certo che Sirius, al mio posto, apparirebbe ancora più stupido.
Mentre apparirebbe meno stupido ripetere qualcosa come "Sono un leone”.
Sì, sarebbe sicuramente più dignitoso.
Ma purtroppo secondo quello stupidissimo libro io sono un cervo, sono un cervo, sono un cervo...
- James?
- ‘ono un cervo, sono un cervo, sono un ce...
- James.
- Mh?
Apro lentamente gli occhi, ritrovandomi a fissare quelli del mio migliore amico che, comodamente stravaccato su una poltroncina blu, mi osserva criticamente.
- Ci sono miglioramenti?
- Sono un cervo, Sirius?
- No, - risponde lui squadrandomi da capo a piedi.
- Mi sono spuntate delle corna o una coda a ciuffo?
- No.
- Quindi ci sono miglioramenti?
- No.
- Ecco.
*****
James sembra davvero un coglione.
Genere: Azione, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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CAPITOLO 5.

 

 

 

Il fatto che Sirius si sia trasformato vuol dire che diventare Animagus non è impossibile: ha riacceso in noi la speranza di farcela.

È un bel passo avanti, significa che presto potremo stare vicini a Remus durante le notti di Luna Piena.

Tutto dimostra chiaramente che è una cosa positiva.

Estremamente positiva.

Quindi non ho motivo di provare verso di lui irrefrenabili istinti omicidi ogni volta che mi parla della trasformazione.

O, semplicemente, ogni volta che mi parla.

O si muove.

O ogni volta che lo vedo.

O anche quando penso a lui.

O...sì, insomma, sempre.

Tutto quello che devo fare ora è semplicemente concentrarmi al massimo e non uscire più da questa stanza finchè non sarò riuscito a diventare un leone, un cervo, una formica o un qualsiasi altro animale.

Per aiutare Remus, ovviamente.

E per togliere a Sirius quel sorrisetto compiaciuto che ha ogni volta che mi guarda.

Peccato che canticchiando non riesco a concentrarmi.

Ed io non posso assolutamente smettere di canticchiare, altrimenti potrebbe pensare che lo sto ascoltando. 

 

***

 

- Allora Pete, riproviamo. Devi immaginarti ogni singola parte del tuo corpo che si trasforma nella sua corrispettiva ‘topesca’, ok?

- Ok.

- Perché tu hai ben presente tutte le parti del corpo di un topo, vero?

- Emm, naso, baffi, coda e pelo, no?

- Non, non esattamente, Pete. Ci sono anche, sai, le zampe e tutto il resto.

- Lo sapevo. E' colpa di James, non riesco a concentrarmi se lui canta!

Lancio un’occhiata divertita a James che, a pochi metri da noi, con gli occhi chiusi, sta passando in rassegna tutto il suo repertorio di canzoncine per bambini, di quelle che probabilmente gli cantavano la nonna e la mamma quando era piccolo.

Nonostante questo renda effettivamente impossibile concentrarsi, non ho alcuna intenzione di fermarlo: innanzitutto mi sto divertendo come un matto, anche perché di tutte le canzoncine ridicole che James sa a memoria non ne conosco mezza, dato che sono cresciuto a casa Black. 

E per un attimo l’immagine della mia austera madre che canta la canzoncina sugli animali in cui si sta esibendo James ora, con tanto di mosse, mi sfreccia nella mente, ma, orripilato, la scaccio.

In secondo luogo James ha ragione: non può ascoltare i miei suggerimenti, se si trasformasse grazie ad essi, non potendo dimostrare che ci sarebbe riuscito perfettamente da solo, sarebbe la fine.

E poi è sempre divertente vedere il mio migliore amico che si rende ridicolo. 


*****

 


Sirius e Peter se ne sono andati da quasi un’ora, a cercare l’immagine di un topo per far capire a Peter esattamente cosa deve fare.

Non che io li abbia ascoltati, sia chiaro.

La mia è solo un’intuizione.

Tanto dove altro potrebbero essere andati?

Comunque.

La cosa importante ora è concentrarsi, ma è davvero difficile.

Ogni volta che immagino la mia mano trasformarsi in uno zoccolo, subito l’immagine viene sostituita da quella di una grossa zampa artigliata.

Non lo faccio apposta.

Non riesco a controllarmi.

La vocina di Remus che credo sia la mia coscienza ultimamente non funziona più come dovrebbe: quando si fa viva si limita a dirmi ‘Cosa state combinando? Sarete espulsi, io non voglio farne parte’.

Sì, insomma, le stesse cose che ci dice il vero Remus.

Ora che ci penso bene forse la mia coscienza è il vero Remus.

Questo spiegherebbe molte cose.

Comunque, dopo aver riflettuto a lungo, sono giunto ad una conclusione: devo trovare gli aspetti positivi del cervo e farmelo piacere più del leone.

Il nobile animale simbolo della casata dei coraggiosi e puri di cuore, re della foresta e cacciatore di numerosissime prede.

Tra cui il cornuto che bruca l’erbetta fresca.

Ok, sarà più difficile del previsto.

 

*****

 

- Senti, Remus, se tu dovessi convincere qualcuno che il cervo è un animale migliore del leone, cosa gli diresti?

Di tutte le domande assurde con cui se n’è uscito James fino ad ora, questa è decisamente la più assurda.

Ma ho imparato che è meglio non chiedere spiegazioni in queste situazioni, così mi limito a poggiare il mio tema di Trasfigurazione sulla scrivania e a rispondere pacatamente, anche se cerco di fargli capire con gli occhi che ha appena fatto aumentare i miei dubbi sulla sua sanità mentale.

- Beh, gli direi che il cervo è innanzitutto meno pericoloso e meno aggressivo del leone.

Dalla faccia di James capisco che questi secondo i suoi criteri di valutazione non sono esattamente punti a suo favore.

- Poi, beh, il cervo è un animale molto bello, con delle grandi corna ramificate, agile, abbastanza forte...

- Ma non quanto il leone. 

Lo sguardo fanatico con cui James pronuncia la parola ‘leone’ mi preoccupa abbastanza.

- No, ovviamente no, però ha un portamento nobile e... 

- Ma il leone è il re degli animali. Chi può avere un portamento più nobile del suo? Non il cervo, di certo, quel dannato erbivoro cornuto. 

Ok, ora ho decisamente paura.

Ed è necessario scoprire cosa passa per la testa a James, perché quando si esalta così non è mai niente di buono.

E con ‘niente di buono’ intendo che ci potrebbero essere dei morti, o comunque molti feriti.

- James, gli unici animali concessi ad Hogwarts sono i gufi, i rospi e i gatti, lo sai, vero?

 

***

 

Oh-oh.

Remus sta iniziando a preoccuparsi.

Non posso permettere che diventi sospettoso.

Meglio filarsela.

 

***

 

Perché, mentre guardo la porta del dormitorio appena sbattuta violentemente, ho come l’impressione che James mi abbia mentito?

Ah, già: non ci sono allenamenti di Quidditch alle nove di sera.

- Sai, Remus, mi trovavo per caso da queste parti e non ho potuto fare a meno di ascoltare il tuo discorso con il nostro comune amico, - Sobbalzo sulla sedia, portandomi una mano al petto, mentre Sirius inizia a passeggiare per la stanza con nonchalance.

Con più nonchalance di quanta se ne possa permettere uno che è appena sbucato da sotto un letto, per l'esattezza.

Prima che io possa chiedergli come mai, esattamente, si trovava sotto il letto di Peter, lui ha già ripreso a parlare con un tono indifferente che, su di lui, ha solo l’effetto di dargli un’aria terribilmente sospetta.

- E pensando a cosa avrei detto io se mi fossi trovato al tuo posto, mi è venuto in mente che...

Dopo aver ascoltato in silenzio le motivazioni che, secondo Sirius, avrei dovuto dare a James per dimostrargli che il cervo è migliore del leone, mi chiedo perché Sirius sappia una cosa così personale riguardante una persona con cui non parla nemmeno.

E soprattutto mi domando dove voglia andare a parare con il suo discorso.

- E quindi?

-Nulla, Remus, nulla. Solo pensavo che ti avrebbe fatto piacere aiutare un tuo amico e ti stavo dando i mezzi per farlo, tutto qui, - risponde lui con una scrollata di spalle.

- Tu credi che sarebbe davvero d’aiuto a James sapere perché il cervo è migliore del leone?- chiedo perplesso, mentre Sirius continua a passeggiare per la stanza in maniera piuttosto inquietante.

-Io non credo niente Remus, semplicemente mi fido di James. E se ti ha chiesto quella cosa un motivo ci sarà.

-Tipo?- Chiedo inarcando le sopracciglia, scettico.

-Non ne ho idea.

Sono sicuro che Sirius lo sa perfettamente.

Non può non saperlo.    

Una persona che non sa niente non avrebbe quella faccia.

E soprattutto non si troverebbe per caso sotto un letto.

- Quindi ora andrai da James a dirglielo, vero?- insiste Sirius, con un tono mellifluo che a me pare più che altro minaccioso.

-Ok, ok, vado, - sbuffo rassegnato, alzandomi e partendo alla ricerca di James.

-Io lo cercherei nei pressi del settimo piano!- mi grida Sirius dal dormitorio, mentre io sono già quasi al ritratto.

Non gli chiedo come fa a saperlo, ormai ho capito che i miei amici sono un caso perso e che stanno architettando qualcosa di terribilmente grande.

E non ho la forza né la voglia di scoprire cosa: lo vedrò a fatto compiuto, come il resto della scuola probabilmente.

Spero solo che non muoia nessuno. 


***

 

Più eccitato che mai chiudo gli occhi e cerco disperatamente di concentrarmi.

Ovviamente non ci riesco subito, sono troppo esaltato per quello che mi ha detto Remus poco fa, ma dopo pochi minuti riesco finalmente ad immaginarmi sotto forma di cervo.

Senza nessun leone di mezzo questa volta.

Perché a questo punto ne sono convinto: non esiste al mondo animale migliore del cervo.

Cioè migliore di me.

Perché finalmente lo so: io sono un cervo, non poteva essere altrimenti.

È un chiaro segno del destino.

 

***

 

- Ehy, Remus, hai trovato James alla fine?

- Era al settimo piano, come hai detto tu.

- E gli hai detto...?

-Sì, sembrava che lo avessi appena informato che i Cannoni hanno vinto il campionato o che Piton è stato espulso.

Mocciosus, Remus, Mocciosus. Quando imparerai a chiamare le cose con il loro nome? - lo rimprovero scuotendo la testa, mascherando il ghigno compiaciuto che mi affiora spontaneo alle labbra: è andato tutto secondo i piani.

Lui sbuffa, superandomi con ancora un’espressione un po’ sconvolta in viso: in effetti ultimamente non è che io, James e Peter ci stiamo proprio impegnando al massimo per comportarci normalmente, ma in fondo non c’è da preoccuparsi.

Non capirà mai la verità.

- AAAAAAAH!

“A giudicare dall’urlo di Peter, poi, manca davvero poco a quando saremo noi stessi a svelare tutto a Remus” penso con un ghigno, prima di attraversare il corridoio di corsa, diretto alla Stanza.

Una volta entrato trovo Peter che corre disperatamente per la stanza, inseguito da un maestoso cervo dalle corna ramificate e gli occhi nocciola.

Gli occhi nocciola di James.

A questo punto è ufficiale: io, Sirius Black, sono un piccolo grande genio.

James si è trasformato grazie a me e, cosa più importante per la salvezza di tutti, non lo sa.

Chissà poi qual è il vero animale preferito di Evans, dato che non credo proprio che sia davvero il cervo.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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