Anime & Manga > Kilari
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Autore: AikoIzumi    24/06/2010    5 recensioni
Una tipica storia d'amore fra i banchi di un liceo diverso da tutti gli altri. Un Liceo dove si coltiva il talento di ogni studente, facendo in modo che esso possa divenire un giorno parte integrante del grande mondo dello Spettacolo.
.....
-domani sarà un grande giorno; Le superiori mi aspettano!- il ragazzo sentendo quelle parole e quella voce femminile si voltò notando una chioma di capelli castani che ricadevano sulle spalle di un corpo esile di una ragazza voltata di spalle rispetto a lui. Era sorpreso di trovare qualcuno lì in quel posto appena fuori città, raggiungibile solo da un piccolo autobus, se non dire corriera, ma l'aveva disturbato e questo non lo metteva di buon umore -potresti abbassare la voce?- borbottò il ragazzo facendo sussultare Kilari che si girò sorridendo imbarazzata -scusami non volevo disturbarti, pensavo che non ci fosse nessuno- si scusò e subito dopo aggiunse -scusami ancora, ciao- salutò quello sconosciuto e poi scese in fretta dalla collina mentre quel ragazzo continuava a guardarla accecato dalla brillantezza di quel sorriso nonostante ci fosse poca luce e non la conoscesse per niente...
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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02. Non tutti sono uguali!


L'aula era come se l'era immaginata Cobeni, apparentemente sembrava piccola ma entrando dentro di essa si poteva scoprire una lunga libreria piuttosto alta che ruotava attorno hai banchi che erano posizionati al centro in tre file, di cui ognuna aveva quattro banchi singoli. La libreria, ogni tanto si interrompeva lasciando spazio a piccoli mobili sui quali poggiavano vasi piccoli di fiori dai colori sgargianti ed estivi. Nella parete dove c'era quattro finestre aperte e da cui proveniva una dolce brezza estiva erano abbellite da tende color bianco quasi trasparente, fatte di un materiale molto leggero e che poteva oscillare anche con un semplice sospiro, attualmente erano tutte scansate, tenute ferme con un laccetto in modo da far entrare la luminosità di quella mattina.
Hiroto Kazama, si era seduto ad un banco proprio vicino alla quarta ed ultima finestra aperta, aveva poggiato la sua tracolla sul banco iniziando poi, a guardare fuori, oltre quel buco nella parete finchè delle voci familiari cominciarono ad attirare la sua attenzione, specialmente una: una risata spensierata e per niente imbarazzata. Voltò la testa in direzione della porta aperta e fissò la ragazza che aveva incontrato ben due volte in due giorni.
Quando Kilari notò lo sguardo sorpreso di Hiroto si fermò vicino ad un banco senza nemmeno accorgersene, entrambi si guardarono e questa volta fù Cobeni a trascinarla al banco accanto al suo, ovvero nel banco davanti a quello di Hiroto, dato che tutti gli altri erano stati quasi tutti occupati e ne rimanevano si e no due in prima fila. Kilari posò la borsa sul gancetto esterno che aveva ogni banco e poi rimase ferma sedendosi e facendo silenzio
-stai male?- le domandò Cobeni avvicinandosi, Kilari sorrise e scosse la testa ma sia lei che Noel, davanti al banco di Kilari ci credettero
-mi stupisce che nonostante tutto continui a mentirci- borbottò Noel mentre si fissava le unghie tagliate la sera prima
-bhè...- Kilari si trovava in difficoltà, perchè sapeva che da lì a pochi secondi le due ragazze l'avrebbero uccisa
-stiamo aspettando- aggiunse Cobeni appoggiata al suo banco
-ecco io....- cercava di temporeggiare sperando che arrivasse qualche professore o comunque qualcuno che le potesse evitare l'imminente bufera combinata Noel/Cobeni, ma non accadde e così si lasciò andare -... mi è venuta fame!- chiuse gli occhi. Cobeni e Noel come sempre rimasero inorridite dalle strane uscite dell'amica mentre Hiroto iniziò a ridere a crepapelle, cosa che fece subito infastidire Kilari. Si girò verso Hiroto e guardandolo con sguardo truce gli domandò a braccia conserte -devi dirmi qualcosa?- Hiroto non riusciva a smettere di ridere e tutti lo notarono, fuori dall'aula c'arano perfino studentesse che scattavano foto con il cellulare, Noel e Cobeni guardarono Hiroto come tutte le altre persone in quell'aula ma finì tutto quando Kilari presa da un impulso irrefrenabile diede un cazzotto in testa ad Hiroto che si zittì subito, inizialmente sorpreso e poi decisamente arrabbiato, posò le mani sul banco alzandosi e avvicinandosi a Kilari che lo guardava con sguardo infastidito
-che diavolo ti salta in mente?!- esclamò Hiroto
-non si ride degli altri non te l'hanno insegnato?- ribattè Kilari
-tutti al vostro posto, la lezione inizia- l'intervento di un professore fece ristabilire in pochi secondi la confusione che si era creata, ma prima che Kilari si potesse sedere Hiroto sussurrò
-questa me la paghi!- Kilari ignorò quelle parole, si sedette al suo posto e prestò attenzione al professore che stava scrivendo il proprio nome e cognome alla lavagna verde scura
-buongiorno a tutti, mi chiamo Akira Kuroki e curerò il vostro talento musicale. In altre parole sono l'insegnate che vi farà imparare a suonare uno strumento, uno strumento che vi rispecchierà- disse l'uomo dai capelli neri e lisci, lunghi poco più sotto le orecchie. Indossava un completo grigio con la giacca slacciata che lasciava intravedere la camicia bianca e la collana che indossava in ogni momento.
-è assurdo, non puoi decidere te per noi- ribattè Hiroto attirando l'attenzione di tutti, il professore guardò Hiroto mantenendo per qualche secondo il silenzio, dopodichè rispose con un sorrisino divertito sulle labbra
-forse riceverai un trattamento speciale dagli altri professori, a da me cara la mia superstar sei un semplice studente a cui devo imparare qualcosa di buono in quella testa montata. Perciò vedi di fare silenzio e di parlare quando te lo dico io- terminò con voce più dura, mentre tutta la classe ebbe un'unico pensiero in comune "meglio ascoltarlo, non vorrei avere un insufficienza". Hiroto voltò la testa decisamente infastidito e confuso, perchè d'un tratto nessuno gli dava più ascolto? Prima quella ragazza, istintivamente guardò Kilari davanti mentre il professore riprendeva a parlare, aveva intenzione di fare lezione il primo giorno di scuola? Mah, in ogni caso continuò a guardare quella distesa di capelli mossi e lisci, color castano chiaro da cui proveniva un dolce odore di.... crepe alla nutella! Così, si ritrovò a ricordare il suo splendido sorriso di quando la sera prima l'aveva sorpresa a disturbarlo anche se involontariamente. Non riusciva a togliersi dalla testa quel sorrise ed ora nemmeno quel profumo che le stava inondando il cervello, portandolo perfino a distrarsi, seguendo la spiegazione del professore
-per questo primo giorno non faremo lezione tranquilli...- l'uomo sorrise il che fece tirare un sospiro di sollievo agli alunni - ma da domani ci trasferiremo nell'aula di musica ed ognuno di voi avrà la possibilità di suonare un solo strumento. Se non saprete suonare nessun strumento cercherò di affidarvene uno che vi rispecchi-
..........
Quando arrivò l'ora di pranzo, tutti gli studenti iniziarono a sparpagliarsi per il liceo Takada. Kilari, Noel e Cobeni si erano sedute sull'erba del grande giardino e mentre pranzavano con disinvoltura, come tutti del resto, iniziarono a parlare, confidandosi le proprie impressioni su quelle prime ore di lezioni.
-il prof Akira è un bel tipo non credete?- stava dicendo Noel incurante del fatto che lui stesse passando nel vialetto ghiaiato vicino a loro Cobeni scosse la testa mentre Kilari come sempre era troppo occupata nel mangiarsi i mega tramezzini che suo padre le preparava ogni mattina
-possibile che tu pensi solo a sport e ragazzi?- le domandò Cobeni mentre mangiava con estrema delicatezza
-se è per questo tu pensi soltanto allo studio...- borbottò in risposta Noel facendo sospirare Cobeni che rimase in silenzio, poi entrambe osservarono Kilari divorarsi in pochi bocconi quei tramezzini usciti dallo studio di qualche mangaka, erano troppo enormi per essere reali. Quando Kilari finì di mangiare, assunse quel suo sorriso soddisfatto e sfacciatamente bello, aprì gli occhi ed osservò le due ragazze che la guardavano totalmente allibite
-che avete? Sembra che abbiate visto qualcosa di spaventoso!-
-oh credimi, l'aggettivo spaventosa non è nulla in confronto a come mangi- ridacchiò Hiroto che era appoggiato con la schiena al tronco di un pino lì vicino, Kilari si girò per guardarlo
-come scusa?- domandò mentre si alzava, Hiroto guardò Kilari sorridendo e con una punta di malizia
-una ragazza non dovrebbe essere spaventosa quando mangia- disse lui -e tu sei decisamente ripugnante- Hiroto iniziò a ridere ma Kilari in quel momento si sentì ferita, una freccia dritta al cuore. Sapeva benissimo di essere orribile quando mangiava, era l'aspetto di se stessa che più odiava
-ehi- Noel e Cobeni si avvicinarono a Kilari, Hiroto guardò Noel, aveva uno sguardo serio e infastidito -non credi di esagerare un pò adesso? Per quanto ancora vuoi fare la star viziata?- Kilari però afferrò dolcemente un braccio di Noel facendola voltare, sorrise e poi alzò lo sguardo verso Hiroto. Non era da lei arrendersi oppure offendersi per una simile sciocchezza, lei era stata sempre forte e non sarebbe cambiata grazie alle provocazioni di una star viziata, proprio come l'aveva definito Noel, le sua amica che aveva preso le sue parti senza esitazioni, mentre Cobeni le stava accanto dandole forza e coraggio.
-io faccio quello che voglio- rispose con tono ribelle Hiroto ma Kilari ribattè subito dopo
-io non me ne vado dalla mia collina- disse con decisione sfidando Hiroto che la fissava intensamente, attratto dal suo sguardo, il suo sorriso, attratto dal fatto che lei era l'unica a non sottostare hai suoi modi da star viziata!
Il che, gli dava parecchio fastidio!
Kilari, Noel e Cobeni tornarono in classe prima di Hiroto riprendo a seguire le prime "lezioni" di presentazione dei programmi scolastici e dei loro professori che a quanto pare si aspettavano molto impegno e devozione per il loro talento.
..........
Seiji e Hiroto erano seduti nel loro camerino, in attesa della chiamata per il set fotografico della nuova copertina per il loro quarto singolo. C'èra un silenzio tombale, Seiji leggeva u libro mentre Hiroto stava fissando l'enorme montagna di lettere da parte delle sue fan personali, sbuffando in continuazione.
-si può sapere che ti prende oggi?- gli domandò Seiji con la sua voce sempre calma e gentile
-non sono affari tuoi- ribattè con tono piuttosto aspro Hiroto, posando l'ennesima lettera aperta sulla punta di quell'enorme mucchio, davanti lo specchio. Seiji chiuse il libro con una mano e poi roteò insieme alla sedia professionale, osservando il fratellastro.
-per caso c'èntra una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi celesti che non cade hai tuoi piedi come tutte le altre?- domandò Seiji, colpendo e affondando la barca in un colpo solo, dato che Hiroto lo guardò fulminandolo. Seiji sorrise, contento di aver fatto centro ed aver attirato al sua attenzione in modo che smettesse di sbuffare come una locomotiva ferma ad una stazione, posò il libro sul ripiano pieno di lacche, pettini, phon di varie dimensioni e tanto altre materiale da trucco e da capelli -non tutti cadono hai tuoi piedi Hiro-Chan- aggiunse poco dopo
-ti ho detto che non sono affari tuoi, perciò vedi di non scocciarmi- si alzò di scatto e poi raggiunse la porta, abbassando la maniglia e aggiungendo con tono duro -tu non sei mio fratello- Seiji sospirò quando Hiroto chiuse la porta dietro le sue spalle uscendo dal loro camerino privato. Il loro rapporto non stava affatto migliorando, anzi continuava a peggiorare giorno dopo giorno!
..........
La sera stessa Kilari era seduta sulla piccola corriera diretta verso quell'luogo incantato, nel pomeriggio dopo la scuola aveva deciso di chiedere spiegazioni a Hiroto per questo si stava dirigendo volontariamente lì, sapeva di trovarlo.
Quando scese dall'autobus, la notte ormai era arrivata e le stelle avevano iniziato a farsi vedere piano piano, lasciando spazio ad uno spettacolo mozzafiato. Quella sera indossava gli stessi abiti, calzoncini corti fino a metà coscia, color beige e un top con delle bretelline piccole. Scarpe da ginnastica e tracolla piccola mentre i capelli erano sciolti e il viso leggermente truccato.
Camminò fin quando non lo vide. Era seduto sullo skate board come l'altra sera, aveva un'aria malinconica. I capelli svolazzavano con il venticello e lo stesso faceva la giacchetta leggera che portava sulle spalle, Kilari si avvicinò mettendosi seduta accanto a lui, non troppo vicino naturalmente. Si era incantata per qualche minuto ad osservarlo così da lontano, in un atteggiamento nuovo che non aveva notato. Forse aveva qualche problema? Ma le Superstar potevano avere dei problemi? Erano amato da tutti e tutto no? Che tipo di problema avrebbe potuto avere Hiroto, oltre all'arroganza e al suo egoismo?
-se non sbaglio ti avevo detto di non venire più quì- disse lui annientando in pochi secondi il flusso di pensieri
-non sono abituata a farmi mettere i piedi in testa...- Hiroto la guardò e successivamente anche Kilari si voltò verso di lui -nemmeno dalle superstar viziate come te- successe tutto in pochi secondi, sentì una pressione intorno hai suoi polsi e poi, il suo sguardo che fissava il viso di Kilari, ma sopratutto: lui sopra lei.
Hiroto fissava lo sguardo luminoso e sorpreso di Kilari che era completamente immobilizzata sdraiata, e sull'erba soffice che le solleticava la schiena scoperta dal top che indossava, i capelli sciolti e sparsi su di essa. Era inevitabile per lui non pensare quanto fosse bella in quel momento mentre si aggiungeva il rossore sulle guance, si stava imbarazzando e notandolo sorrise!
-che... stai facendo?- sussurrò con voce strozzata Kilari mentre continuava a guardarlo temendo il peggio, dopotutto erano loro due soli in un posto fuori città e di notte, ma non aveva paura di lui, temeva quelle strane sensazioni che stava provando mentre lui le stringeva i polsi stando sopra di lei a cavalcioni.
-non ti permetto di parlarmi in questo modo-
-e pensare che volevo sollevarti il morale...- sussurrò lei voltando la testa di lato e sorprendendo Hiroto con quelle parole -sono venuta quì perchè volevo delle spiegazioni. Sapevo di trovarti per questo sono venuta, ma quando ho visto la tua espressione ho pensato che magari non fosse il caso di aggredirti, cosa che tu stai facendo solo perchè qualcuno si è permesso di dire la verità- Hiroto si avvicinò al suo viso ancora voltato, era attirato dalle labbra di Kilari, tutto lo stava attirando verso di lei, il suo corpo, la sua vitalità, il suo coraggio, tutto di lei lo attirava in un modo spaventoso.
-non capisco di cosa tu stia parlando- sussurrò all'orecchio della ragazza -ma sei stata coraggiosa a venire quì. Contando che non sei nella posizione adatta per discutere, in questo momento- le diede un bacio sulla guancia, con tenerezza, Kilari si voltò guardandolo con sguardo deciso  ma prima che lei potesse dire la sua, Hiroto la baciò!
La sorpresa che scosse Kilari era pari ad un onda anomala in pieno oceano, rimase con gli occhi sbarrati incapaci di recepire cosa stesse accadendo in quel momento anche se il suo cuore batteva all'impazzata.
Hiroto ammorbidì la presa che aveva sui polsi della ragazza, avendo gli occhi chiusi non poteva immaginare la sorpresa che riempiva gli occhi di Kilari ma improvvisamente ricevette uno schiaffo, perchè la sua guancia bruciava come non mai e Kilari si era alzata
-non ti avvicinare più a me..- gli disse per poi correre via, scendendo dalla collina e dirigendosi verso la corriera che si stava fermando, fortunatamente, alla fermata. Hiroto la seguì con lo sguardo mentre si sfiorava con le dita la guancia arrossata, ma non penso al fatto di essere stato uno stupido nel ricevere quello schiaffo che poteva rovinare la sua immagine, bensì gli venne spontaneo pensare hai sentimenti di quella ragazza feriti dal suo comportamento egoistico.
Che cosa gli era venuto in mente? Si bhè non era la prima volta che baciava una ragazza, ma non gli era mai capitata una reazione del genere da parte di una ragazza
-a quanto pare sei stato scaricato fratellino- sorrise Seiji sbucando da un albero
-che ci fai quì?- domandò brusco alzandosi in piedi
-dovresti essere più gentile con chi ti tratta alla pari- gli disse Seiji ignorando la domanda scorbutica che le aveva fatto
-te l'hò già detto, fatti gli affari tuoi. E poi faccio quello che voglio, quando e con chi mi pare- Seiji lo fermò per un polso e poi lo guardò negli occhi
-ti piace?- gli domandò senza farsi scrupoli
-sei scemo? Una come quella? Non farmi ridere...- sputò le ultime parole come se fossero veleno mortale per lui anche se era frastornato dalle sensazioni provate mentre l'aveva baciata
-è un sollievo sapere che non dovrò combattere contro mio fratello- sorrise Seiji raggiungendo con calma l'auto nera che li aspettava sulla stradina di campagna. Hiroto non capì il significato di quelle parole, era troppo impegnato nel rivivere il sorriso di Kilari, i suoi occhi e lo schiaffo ricevuto. Prese lo skate e poi, ignorando la macchina nera lucida e con i fari e il motore acceso, andò via con il suo piccolo mezzo sfrecciando per quella stradina asfaltata e venendo accarezzato e nello stesso tempo frustato dal vento fresco che gli spostava la giacca facendo intravedere la camicia bianca che indossava sotto. Seiji dentro la macchina osservò il fratello domandandosi quando avrebbe cominciato a considerarlo suo fratello abbandonando quel disprezzo e ostilità che aveva nei suoi confronti.

Spazio Autore:
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti colore che leggono e recensiscono la mia Fan Fiction. Non credevo che già il prologo potesse avere più di 60 visite, questo mi rende molto orgogliosa di me perchè vuol dire che ho colpito il vostro interesse.
Satsuki_san: Ho ricontrollato l'ortografia e la grammatica, ora non ci sono più problemi e mi scuso se ti sei trovata a disagio, non me ne ero accorta e mi viene spesso far errori dato che scrivo veloce e quasi sempre di getto. Comunque grazie per aver recensito e ben trovata anche a te su EFP ^^. A quanto pare il web è molto piccolo Xd, inoltre ti ringrazio dei complimenti che hai fatto e ti auguro un buon proseguimento di lettura.
Halley Silver Comet: Puoi chiamarmi come meglio preferisci tranquilla. Non immaginavo di ritrovare anche te su EFP, nonostante sia iscritta dal 2007 xd. Ringrazio anche te per aver recensito il capitolo precedente e spero che possa piacerti anche questo. Grazie per i complimenti!
marzy93: Ti ringrazio per i complimenti, spero che continuerai a seguirmi, capitolo dopo capitolo anche se non recensisci. L'importante è leggere e divertirai nel farlo.
ChibiRoby: Mi fà molto piacere trovarti anche quì su EFP, non immaginavo di trovarti ma in ogni caso grazie mille per la recensione e per i complimenti. Spero di non deluderti con il questo secondo capitolo, cerco di rendere i personaggi più simili possibile all'anime e il manga, anche se la Fan Fiticon si svolge in un luogo diverso diciamo dal mondo dello spettacolo e quindi avvolte sembrerà che i personaggi non rispettino proprio del tutto il loro carattere.
Cercherò di aggiornare il prima possibile, questa settimana sono occupata con gli Esami di Maturità perciò andrà a rilento, contando che fino a lunedì sarò assente. Mi spiace ma vedrete mi farò perdonare con il terzo capitolo ve lo prometto.
   
 
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