Tsuki odiava essere
svegliata bruscamente.
Non c’erano vie di mezzo: o dormiva come minimo nove ore o
avrebbe morso
chicchessia le capitasse a tiro per tutta la durata della giornata.
Per questo, in quel momento, odiò profondamente Kaoru – sì, in quel momento era certa che fosse Kaoru, quello – che si era lanciato sul letto ed era intento a spupazzarla nel dormiveglia. Sì, quel pazzo l’aveva svegliata alle sei e mezzo del pomeriggio.
Con aria truce si girò in modo molto simile a quello di Honey-senpai svegliato dal suo sonnellino pomeridiano, e con un sorriso crudele fece la domanda che chiunque la conoscesse, temeva più di tutte.
<< Kaoru-chan… facciamo un gioco? >>
Hikaru non credeva di dover essere preoccupato.
Insomma, in quel momento non gli passò proprio per la testa di cercare il gemello; non con Yuki che gli dormiva poggiata sul petto, con i capelli sparsi su tutto il cuscino che gli pizzicavano il naso.
Non con un potenziale avversario di dieci anni minore di lui e un quarto della sua costituzione.
No, non ci pensava proprio. Piuttosto pensava alla scelta migliore per l’indomani; portare le bambine a scuola o fare in modo che li raggiungessero con la limousine?
Senza dubbio la seconda. Si sarebbero perse nella grande scuola? O avrebbero trovato subito l’aula giusta?
Stava ancora rimuginando
sulla situazione, quando Yuki si
svegliò, starnutì, e lo guardò con due
occhioni pieni di lacrime.
“In teoria questa qui non avrebbe dovuto svegliarsi
tardi…?”.
<< Yuki-chan? Va tutto bene? >> chiese, con un velo di ansia: non si sentiva tranquillo… era come se lo stomaco gli si fosse rigirato.
<< Io sto
bene. Oserei ipotizzare che tuo fratello con
stia altrettanto bene >> bisbigliò,
guardandosi in giro con fare
sospettoso.
Socchiuse gli occhi come un gatto e guardò fuori dalla
finestra.
Hikaru spalancò gli occhi. << C…che cosa vuoi dire? >>
La bambina sbuffò << Precisamente quello che ho detto >> tagliò corto, legandosi bene alla vita la vestaglia svolazzante.
<< Ha svegliato Tsuki. >> disse a mo’ di spiegazione, poi aprì la porta di scatto e si diresse verso la loro camera.
“Incosciente”
Ovviamente lo ritrovarono.
Nell’armadio, legato e imbavagliato mentre la bambina dormiva
beatamente nel
letto matrimoniale.
In quel momento Hikaru si
rese conto della pericolosità di
quella piccoletta, e gli ricordò terribilmente Honey.
Chissà se Yuki aveva le sue stesse
capacità… anche se non sembrava proprio, ora
che era aggrappata alla sua gamba e guardava la scena con distaccata
curiosità.
“Sarà meglio slegare quel salame di Kaoru”.
<< Baka! >> esclamò Hikaru, alzando gli occhi al cielo << Ti sei fatto mettere sotto da una bambina. >>
Naturalmente non si accorse dell’occhiata raggelante di Yuki: era troppo intento a slegare il gemello.
All’improvviso la bambina si svegliò.
<< Yuki
>> chiamò Tsuki, sporgendosi
automaticamente verso di lei << comincio ad avere fame
>> trillò,
allegra.
I gemelli s’irrigidirono, palesemente terrorizzati.
<< Beh,
allora sarà meglio scendere in cucina per la
cena. Nee, Kaoru-chan? >> chiese Yuki, con un luccichio
sadico negli
occhi.
Kaoru la guardò di sbieco e annuì.
Quelle due erano dei soggetti davvero interessanti. Quasi quanto loro.
Con immenso ritardo pubblico il secondo capitolo... *si nasconde* scusate! ç___ç ma proprio non ho avuto tempo. Prima o poi arriverà anche il prossimo... prima o poi xD.
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