Cosa succederebbe se... i ruoli di Edward e Bella, dopo Breaking Dawn, si capovolgessero nel vero senso della parola? Cosa ne sarebbe dell'eterna storia d'amore? Cosa ne penserebbe loro figlia? Questo lo scoprirete...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per tutti
c’è un “felici e contenti”.
E’ nascosto, ma c’è... sempre e
comunque...
Passarono due giorni prima che si avesse qualche segno di vita da parte
di Reneesme o di Tanya. Ero a caccia con Bella quando sentimmo tutti e
due dei rumori molesti provenire da casa Cullen. Ci avviammo
lì, salimmo le scale verso lo studio di Carlisle (io ero di
nuovo e finalmente più alto di Bella) e trovammo Jacob che
ci sbarrava la strada.
“Spostati cane” dissi irritato dal suo
comportamento. Lì dentro c’era Reneesme.
“Lieto di rivederti e risentirti sanguisuga” disse
lui con fare da spaccone. “Fammi passare Jacob”
dissi cercando di controllarmi. “No, si sta
svegliando” io sbarrai gli occhi. “A maggior
ragione!Levati di mezzo...” lo scansai in malo modo ed andai
vicino al letto dove stava mia figlia.
Riuscivo a sentire i suoi pensieri, ma non ero più riuscito
a trasmetterle i miei. Non sapevo bene come fosse successo, sapevo solo
che in qualche modo avevo avuto un contatto telepatico con lei.
“Hmm...” brontolò Nessie assonnata.
“Reneesme siamo noi! Svegliati per favore...” lei
si girò dall’altra parte borbottando frasi senza
senso.
“La mia piccola brontolona...” sospirò
Bella, io la abbracciai dolcemente. Ero tornato al mio posto: al posto
che volevo e dovevo occupare. Tuttavia quell'esperienza mi aveva
aiutato a vedere il mondo anche da un'altra prospettiva... Quella di
mia figlia. La sua vita non era rose e fiori come me la immaginavo.
Anche lei doveva compiere delle importanti scelte, fare dei sacrifici.
Mai come allora avevo sentito di voler bene a mia figlia.
Poi successe tutto in poco tempo: mia figlia si girò,
aprì gli occhi e mi saltò al collo in lacrime.
"Lo sapevo che ti importava ancora di me, sapevo che sarai sempre mio amico"
ricambiai l'abbraccio. "Shh...
adesso stai calma, tutto è tornato normale" lei si
incupì. "Non
tutto..." sussurrò indicando Jacob che
controllava l'ingresso della porta come un body guard. A quel
punto Bella si sporse verso Reneesme e le disse: "Vai dove ti porta il
cuore, tesoro. Tempo fa io ho fatto la mia scelta... Adesso devi essere
tu a farla" lei annuì risoluta ma poi barcollò.
"Ma... Papà, Jacob non ti sta esattamente simpatico...
e neanche al resto della famiglia..." io mi sentii in colpa per come
avevo trattato Jacob certe volte... anzi... molte volte! "Io non ti
impedirò di fare quello che vuoi... Se tu senti di amarlo
allora io non posso non essere felice per te". Mia figlia si
alzò e si diresse verso Jacob che la guardò con
un'intensità che solo il vero amore poteva offrire...
Riconoscevo i pensieri di Jacob.
L'imprinting era qualcosa di magnifico, molto simile a ciò
che io provavo per Bella. In silenzio ascoltai le parole del
licantropo. "Nessie... scusa, scusa per tutto... ma il fatto
è che io ti amo e che non ti voglio perdere... per nessun
motivo al mondo" lei gli fece cenno di stare zitto e lentamente si
avvicinò a lui sfiorando appena le sue labbra. "Vorresti
essere, ufficialmente stavolta, la mia ragazza? Nessun vincolo... non
pensare all'imprinting..." "Certo che lo voglio!" e così gli
si gettò al collo. Bella mi baciò delicatamente. "Per tutti c'è un
lieto fine... forse è un po' nascosto ma
c'è, sempre!". Era vero. In quei mesi avevo imparato cosa
significasse amicizia, che valore avesse nella mia vita e soprattutto
chi fosse la mia migliore amica.
"Abbiamo interrotto qualcosa?" la voce cristallina risuonava nella
stanza quasi vuota. "Jane"
sibilai preoccupato. Bella, che era molto più calma di me,
Reneesme e Jacob messi insieme, si avviò sulla porta e con
fare disinvolto disse: "Benvenuta Jane, benvenuto Alec". Nonostante le
sue parole irradiassero la calma più totale, sentivo
già che il suo scudo si allargava, arrivando a me, Nessie e
Jacob. "Eravamo venuti a fare un controllo, ma mi sembra tutto
normale..." bisbigliò Alec, puntando gli occhi su mia
figlia. "Vedo che la piccola cresce in fretta..." osservò
Jane con quei suoi grandi occhi rosso cremisi. "Già, di
questo passo raggiungerà presto la maggiore età"
continuò Alec. "Gradite qualcosa?" domandai quando fui
più tranquillo. "No, abbiamo già... pranzato..." Jane
sorrise maliziosa e girò i tacchi. "E' stato piacevole,
arrivederci".
Poi sentimmo i loro passi che si affievolivano e solo a quel punto
potemmo parlare. "Papà... cosa ne avete fatto di Tanya?" io
sorrisi. "Diciamo che dovrebbe svegliarsi tra tre, due, uno..." la
capsula della riumanizzazione si aprì e ne uscì
una ragazza bionda rossiccia, abbastanza anonima, ma carina. "C... cosa
mi avete fatto?!" domandò sbigottita. "Benvenuta tra gli
umani Tanya..." rise Bella.
In quello stesso momento la porta della camera si aprì ed
entrò Alice tutta pimpante. "Ehi ragazzi è venuto
a trovarci Mike Newton! Ve lo ricordate?" poco dopo dietro ad Alice
apparve Mike. "Ciao Bella, ciao Ed..." si interruppe quando vide Tanya.
Dai suoi pensieri capii subito che aveva preso una cotta. Scrutai anche
quelli di lei.
Ricambiava.
"Tanya, lui è Mike. Mike, lei è Tanya" disse
Alice. "P... piacere..."
fu Mike a parlare. "Ho sentito che c'è un bel
ristorante sulla quattordicesima... perché non ci passate?
Offriamo noi!" tintinnò Alice. "Mi farebbe piacere"
sussurrò Tanya. Così si diressero verso l'uscita
accompagnati da mia sorella.
"Che strana coppia
che formano..." disse tra le risate Reneesme. "Come ho detto prima...
per tutti c'è un
lieto fine" ribadì Bella.
Già, anche per una famiglia strana come la nostra.
Nota dell'autrice:
questo racconto me lo ha ispirato un sogno che ho fatto non molto tempo
fa... se vi è piaciuto o vi ha interessato recensite!
Ammetto che l'idea di un Edward umano, è davvero strana ma
forte!