02/10/2010
1 recensioniUn anello...mio ???
Ringrazio di cuore la mia amata Dolce Kisa per tutto l’aiuto che mi ha dato!
Harry Potter 18 anni, fisico allenato, moro, occhi verdi, labbra carnose finalmente piegate in un sorriso sincero, poteva dirsi finalmente un ragazzo normale, o quasi.
E questo anche i suoi compagni lo affermavano.
Ma da un paio di giorni il moro grifone si comportava in modo strano, si guardava intorno e si muoveva come se cercasse qualcosa e continuava a toccare una catenina senza ciondolo che portava al collo.
Harry si maledisse per la milionesima volta, come cavolo aveva fatto a perdere quell’anello?
Con tutta la fatica che aveva fatto ad entrare nei dormitori Serpeverde per rubarlo dal comodino di Draco, e sentendosi pure in colpa.
Sapeva che era sbagliato ma aveva bisogno di qualcosa di suo, che potesse tenere con se, per alleviare il dolore di non potergli dire niente, per quelle notti ancora insonni, per le lacrime…
Tutti i Grifondoro su richiesta di Harry, Ron ed Hermione si erano messi a cercare questo famoso anello, fino a far quasi impazzire gli altri studenti.
Quando finalmente, per la loro sanità mentale, Dyle un elfa domestica della scuola, non si presentò davanti a Ron Weasley consegnandogli il cercato anello, dicendo di averlo trovato sulle sponde del lago, per fortuna ancora in salvo “al dito“ di un ciuffo d’erba.
Ron sapendo che l’elfa era venuta da lui perché Harry era nella Stanza delle Necessità ed era dunque irraggiungibile da lei, se non vendendo chiamata, corse fino al settimo piano per portare il gioiello all’amico.
- Harry –esclamò entrando ancora di corsa nella stanza –L’ho trovato, o meglio…-
Le spiegazioni del rosso si persero nel grido di gioia del moro che prendendo l’anello in mano se lo strinse al petto.
- Grazie Ron- disse con un sorriso felice, di quelli che non faceva da giorni.
- Di niente-riuscì a rispondere solo abbagliato, mentre Hermione gli scoccava dolce un bacio sulle labbra.
§§§
Da quel giorno erano trascorse 2 settimane, e Malfoy non era riuscito a fare a meno di notare che Potter dopo aver ritrovato il ciondolo perso, continuasse a toccarlo come per trovare la forza di fare qualcosa, di sorpassare le paure.
La curiosità pian piano lo avvolse fino al punto che ogni volta che incontrava o vedeva il moro non riuscisse a pensare ad altro.
Quella mattina del 14 febbraio i pensieri di Harry Potter e di Draco Malfoy erano già abbastanza grami visto che venivano continuamente sommersi dai regali di San Valentino, ma divennero del tutto neri quando tutti i dormitori delle 4 case vennero sommerse da migliaia di orsacchiotti rosa .
Seamus Finnigan, nel suo dormitorio mormorò un piccolo –ops- prima di offrire l’orsacchiotto viola, l’unico di quel colore, al suo fidanzato Dean Thomas con un sorriso birichino.
Quest’ultimo sospirò ormai rassegnato ai disastri che contribuivano alla vita del biondino, per poi ringraziarlo con un bacio passionale, per il regalo.
§§§
I quadri quel giorno poterono dire di aver imparato tutte le maledizioni che esistevano a questo mondo dai giovani allievi, che borbottandole si spostavano con coperti cuscini e qualche innocente peluche verso la sala Grande, dove avrebbero dovuto dormire almeno quella notte, visto che i cari orsacchiotti rosa non sparivano nemmeno con l’incantesimo che li avrebbe dovuti fare evanescere.
I rosso oro, guardarono con rassegnazione il loro compagno, essendo - almeno- un poco felici che i professori non avessero tolto punti alla loro casa per questa bravata, decidendo di soprassedere dichiarandola una "bravata di San Valentino".
Tutti gli allievi si posizionarono con le loro cose, nei posti dove di solito risiedevano i tavoli delle loro corrispondenti case.
Draco Malfoy guardava da lontano Potter ridere con Paciock per poi sdraiarsi per parlare con Ron, mentre Neville si avvicinava a loro.
-Ciao Malfoy, ciao amore- disse prima di baciare castamente Blaise Zabini.
Draco lo salutò con un cenno della testa, mentre Blaise gli dava il suo personalissimo saluto approfondendo il bacio.
Da quando i due ragazzi di fianco a lui si erano messi insieme, molte altre coppie Grifondoro/Serpeverde si erano rivelate, e tra queste le due coppie c'erano: Ginny Weasley e Theodor Nott, Pansy Parkinson e Colin Canon*.
Malfoy non sapeva esattamente cosa provasse, sapeva solo di provare un interessamento verso un certo moro grifone, ma fino a quando non avrebbe saputo dare un nome a questo interessamento non avrebbe fatto niente.
Qualche minuto dopo i professori ordinarono a tutti di andare a dormire, e diminuirono l’intensità della luce.
Nonostante tutto Draco non riusciva a prendere sonno, così vinto dalla curiosità si alzò ed andò da Potter, rimase ad osservarlo per un minuto circa quando per sua fortuna in un movimento del sonno la collanina era uscita dalla maglia del moro e potè così vedere che appesa a essa spuntava un anello….
Più precisamente un SUO anello!
Lo riconosceva! Era quello che pensava di avere perso l’anno prima a fine scuola, e pensandoci bene Potter sfoggiava quella collanina solo da inizio anno, non da prima.
I suoi occhi grigi accarezzarono la figura addormentata per poi posizionarsi di nuovo sull’anello, era d’argento con raffigurate delle scritte in aramaico - fatte di piccoli brillanti di acquamarina- che significavano "Carpe Diem"
Ritornando al proprio posto pensò che Potter gli dovesse delle spiegazioni, e presto !
Angolo di Bad:
* lo so che è una coppia strana non chiedetemi perché li ho messi assieme!
Ringrazio Hay_chan per la gentile recensione! Spero ti piaccia il nuovo capitolo!
Dolce Kisa: Hahaha siii è un po' sballato...sarà la fine della guerra che non gli fa molto bene XP
Hahahha nooo mocciosetta alla sua prima cotta! hahahahhahh * rotola dal ridere*
Certo che serviva! Mi hai aiutato per questo capitolo anche senza parlare! Come una specie di Musa ....mmm....mi sa che forse esagero un poco!
Comunque...Moreee ti voglio bene <3.