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Autore: KeilaStradlin    25/01/2011    2 recensioni
- Mi chiamo Vicktoria,e tu? -
- Sephiroth -
- Piacere di conoscerti Sephiroth -
Gli strinse la mano con vigore.
Gli occhi verdi dell'uomo la scrutavano imperturbabili.
Si chiedeva perché le avessero affibbiato quella ragazzetta come compagna di missione.
Non pensavano certo che si sarebbe messo a fare da tutore ai piccoli aspiranti SOLDIER, per non parlare poi di una femmina.
- Basta con le presentazioni e diamoci una mossa -
Vicktoria aveva annuito seria.
Strano, Sephiroth si era aspettato che iniziasse a frignare.
Stavano salendo sul cargo che li avrebbe condotti a Banora quando a Sephiroth sorse un dubbio.
- Almeno sai usare una spada? -
In quel momento si era sentita alquanto offesa.
- Meglio di te sicuramente -
L'uomo dai lunghi capelli argentati aveva dischiuso la sua bocca in una mezza risata.
- Vedremo -
( Dal capitolo 2 )
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo II – Red Deep Eyes.


A scattered dream that's like a far-off memory.

A far-off memory that's like a scattered dream.

I wanto to line the pieces up... Yours and mine.”


Frammenti di sogno che sembrano ricordi lontani.

Ricordi lontani che sembrano frammenti di sogno.

Voglio allineare i pezzi... I tuoi e i miei.”



- Mi chiamo Vicktoria,e tu? -

- Sephiroth -

- Piacere di conoscerti Sephiroth -

Gli strinse la mano con vigore.

Gli occhi verdi dell'uomo la scrutavano imperturbabili.

Si chiedeva perché le avessero affibbiato quella ragazzetta come compagna di missione.

Non pensavano certo che si sarebbe messo a fare da tutore ai piccoli aspiranti SOLDIER, per non parlare poi di una femmina.

- Basta con le presentazioni e diamoci una mossa -

Vicktoria aveva annuito seria.

Strano, Sephiroth si era aspettato che iniziasse a frignare.

Stavano salendo sul cargo che li avrebbe condotti a Banora quando gli sorse un dubbio.

- Almeno sai usare una spada? -

In quel momento si era sentita alquanto offesa.

- Meglio di te sicuramente -

L'uomo dai lunghi capelli argentati aveva dischiuso la sua bocca in una mezza risata.

- Vedremo -



Aprì gli occhi lentamente, sentendosi avvolta in qualcosa di dannatamente caldo.

Coperte.

Un'infinità di coperte.

Si accorse di essere sdraiata su letto di una stanza piuttosto piccola ma accogliente.

Sentiva la testa girare provocandole la nausea.

Gli occhi le bruciavano come tutto il resto del corpo.

Era debole e probabilmente preda di una febbre piuttosto alta.

Senza badarci tentò di liberarsi dal groviglio di coperte per mettersi in piedi.

Doveva assolutamente scoprire dove fosse finita.

Mentre si aggrappava ad una sedia per non cadere, si accorse di indossare una specie di pigiama azzurro al posto della tunica strappata.

Qualcuno doveva averla cambiata e perfino i suoi capelli dovevano essere stati lavati.

Erano morbidi e senza traccia di unto.

Starnutì.

Raffreddore?

Raggiunse a fatica la porta e, silenziosamente, prese ad abbassare la maniglia.

A tradimento però la porta cigolò.

La ragazza si ritrasse, spaventata dal troppo rumore che aveva provocato, ma inciampò e cadde all'indietro.

Nel mentre uno scalpiccio di passi giunse dal corridoio.

Bene, in due minuti era già riuscita a farsi scoprire.

L'avrebbero catturata e infilata a forza in un'altra di quelle capsule.

Una lacrima le si srotlò lungo la guancia pallida; una persona le comparve davanti.

- Si è svegliata! - poi cambiò immediatamente tono – Va tutto bene, sei al sicuro qui! -

La ragazza per tutta risposta indietreggiò fino alla sponda del letto, raggomitolandosi su se stessa.

Yuffie le si avvicinò con un sorriso stampato in volto.

Stava per rassicurarla con qualche frase delle sue quando notò qualcosa che la distolse dalle sue intenzioni.

Gli occhi di quella ragazza.

Erano rossi.

Lo stesso rosso di Vincent Valentine.

Quel Vincent Valentine che era apparso nella stanza appena qualche secondo dopo.

Yuffie si lasciò andare ad un urletto di eccitazione per poi girarsi verso il suddetto pistolero.

- Siete uguali! - affermò con sicurezza.

Dal canto suo la ragazza era rimasta immobile, tentando di capire cose stesse succedendo.

Non le sembrava che quei due avessero cattive intenzioni, ma era meglio non lasciarsi abbindolare.

- Sul serio Vince, siete identici! -

In realtà l'aveva notato anche lui, ma non disse niente.

Non poteva trattarsi altro che di una stupida coincidenza.

Yuffie tornò a voltarsi verso la ragazza.

- Come ti chiami? -

- Chi siete? - fece però quella, stupita di ricordarsi come si muovesse la bocca per parlare.

- Io mi chiamo Yuffie e lui è Vincent – rispose in tono gentile la ninja. - Non vogliamo farti niente di male, ti abbiamo solo trovata svenuta al vecchio maniero Shin-Ra -

La ragazza sussultò.

Il maniero Shin-Ra.

Il nome di un solo uomo le attraversò la mente.

Hojo.

Non si ricordava chi fosse ma sapeva di averlo conosciuto.

Sapeva che c'entrava qualcosa con il maniero Shin-Ra.

E la Shin-Ra, cos' era?

Una volta sapeva bene anche quello.

Il mal di testa arrivò per la seconda volta.

- Io... Io, -


- Vicktoria, impegnati, i SOLDIER combattono con la spada, mettitelo bene in testa -

- Ma, perché non posso usare le mie pistole? -

Sephiroth sbuffò.

Ma perchè doveva fare tutte quelle domande?

- I Turk usano le pistole, i SOLDIER le spade, è così e basta. Una decisione della Shin-Ra -

La ragazza incrociò le braccia, idignata.

- Questo non ha senso! -

- Parecchie cose non hanno senso... -

- Mi sono accorta che a volte pensi troppo Sephiroth! -

- Chi ti ha detto di prenderti tutta questa confidenza, ragazzina? -


- Vicktoria, io mi chiamo Vicktoria! - sbottò , lottando contro il dolore che la invadeva.

- Che ti succede Vicktoria, stai male? -

- No, io non riesco … -

I suoi occhi incrociarono quelli seri di Vincent.


- Sei davvero strana sai? -

- Perché? - Domandò Vicktoria abbandonandosi sull'erba leggermente umida.

- Nonostante l'esposizione al Mako i tuoi occhi continuano a rimanere rossi -

Se ne era accorta pure lei, ma non aveva mai dato troppo peso al quel particolare.

Non lo considerava poi così strano.

- Credi che sia tanto strano? - domandò in direzione del ragazzo accanto a lei.

Poi le venne in mente un altro particolare.

- Anche Sephiroth è così, nonostante i trattamenti di Mako ha ancora gli occhi verdi -

- è vero, infatti anche lui è parecchio strano, almeno tu hai i capelli neri e non argentati! -

Vicktoria annuì.

- Tu invece sei normale, Genesis? -

Il ragazzo rise, alzando il capo verso il cielo arancione.

- Non penso proprio – Stiracchiò le braccia e aggiunse – Ora è meglio tornare, il sole sta tramontando e Sephiroth ci darà sicuramente una strigliata se ritardiamo! -

Vicktoria si alzò.

- A me sembra che faccia finta di fare il duro, insomma, alla fine parla tanto ma in quanto a fatti niente! -

disse incrociando le braccia.

-Una mano guantata le picchiettò sulla spalla.

Uno scorcio di capelli argentati riempì il suo campo visivo.

- Tu credi? -


- Io non riesco a ricordare, da dove vengo? Chi sono? -

Yuffie le prese delicatamente le braccia.

- Calmati o non risucirai a ricordare un bel niente -

Vicktoria prese un lunghissimo respiro.

- Credo, di c'entrare qualcosa con questa Shin-Ra ma non, non ricordo cosa... -

Abbandonò il capo contro la sponda del letto.

- Tranquilla, ora no ha importanza questo, devi riposarti, poi ne parleremo, piano piano vedrai che ricorderai tutto -

Le parole di Yuffie in qualche modo riuscirono a distrarla dal suo groviglio di pensieri.

- Hai detto che siete stati voi due a salvarmi, giusto? -

Perfino qualcosa nella voce di quella ragazza ricordava vagamente quella di Vincent.

- Cosa ci facevi al maniero Shin-Ra? - a parlare fu proprio quest'ultimo, ancora fermo sull'uscio.

Yuffie scosse la testa esasperata.

- Vince, ho appena detto che deve rimanere tranquillia! - lo rimproverò.

Ma poteva capire benissimo il suo interesse.

Anche se non lo dava a vedere doveva assere rimasto parecchio turbato dall'incredibile somiglianza che aveva con quella ragazza.

- Ho semplicemente fatto una domanda -

Vicktoria lo squadrò ancora.

Quella figura aveva qualcosa di familiare che non riusciva a spiegarsi.

Era sicura di non averlo mai conosciuto.

Non era un ricordo perso.

Semplicemente non lo aveva mai visto.

Eppure era familiare.

Si ricordò che poco prima Yuffie avesse detto che loro due erano uguali.

A dirla tutta, Vicktoria non rammentava più il suo volto.

- Non so perché ero la... cioè, ero rinchiusa in una capsula criogena, ma non so il motivo... -

Vincent abbassò lo sguardo.

Non poteva essere altro che l'ennesimo esperimento della Shin-Ra.

Stava per parlare nuovamente ma Yuffie lo gelò con un'occhiataccia.

- Uno specchio … - pigolò Vicktoria, tenendosi la fronte con una mano.

Yuffie agitò le braccia – aspetta, aspetta, lo vado a prendere! -

Vicktoria rimase sola nella stanza con quel Vincent.

Silenzio.

Notò la pistola che pendeva dal fodero appeso alla cintura dell'uomo.

Una bella arma.

Si ricordava di aver sempre avuto una predisposizione per l'utilizzio di armi da fuoco.

- è una bella pistola – fece con disinvoltura.

Vincent spostò la sua attenzione dal pavimento alla ragazza.

- Te ne intendi? -

- Io, credo... credo di si -

Yuffie fece irruzione nella stanza con una scivolata degna della Rosa Bianca di Wutai.

- Eccolo! - proclamò in tono trionfale.

Porse a Vicktoria un piccolo specchio tondo, bordato di giallo.

- Eh, senti, quando ti vedrai, non scandalizzarti troppo per essere uguale a questo musone, non vorrei che tu avessi altri mal di testa -

Vicktoria annuì, incerta.

Vincent incrociò le braccia, con fare sdegnato.

Musone a lui?

Un urlo lo fece sobbalzare.

Lo specchio era caduto a terra.

Vicktoria ostentava un'espressione incredula.

Yuffie sospirò - Era meglio che restasse nella sua beata ignoranza, chissà che colpo scoprire di avere un padre come te... -

Dopo quell'affermazione Vincent Valentine perse tutta la calma di cui era stato dotato dai suoi 30 anni chiuso in una bara.

- COSA STAI DICENDO? - sbottò in direzione della ninja, che si ritrasse, sorpresa da quello scatto che non aveva niente di Vincent.

- Ehi, calma ipotizzavo, pensaci … è l'unica soluzione no? -

Anche Vicktoria si era agitata.

- Ma io non l'ho mai conosciuto, e poi non dobbiamo per forza essere imparentati! -

Vincent annuì – Esatto … -

- Ma insomma, siete identici, e l'unica soluzione possibile è che Vincent si sia dato alla pazza gioa con Lucretia e... e... -

Yuffie si costrinse a tacere mentre notava i pugni dell'interessato stringersi notevolmente.

- Yuffie.... -

- Si Vinci? -

- Io non mi sono dato per niente alla pazza gioia con quella donna... - borbottò l'ex Turk mentre il suo volto evaporava.

Yuffie fece una faccia interrogativa.

- A no? … Ah, allora, non saprei – disse, molto poco convinta.

Vicktoria nascose la testa fra le mani, rassegnata, mentre i due iniziavano una discussione, sulla preseunta verginità di Vincent, che si sarebbe protratta piuttosto a lungo.

- Ma sul serio, non è mai successo niente fra voi? -

- No... -

- Nemmeno un bacio? -

- … -

- Ah, lo sapevo, e allora perché non? …. -

- Yuffie... -

- Si si, scusa, è che mi vengono spontane queste domande, insomma, hai 27 anni! Ancora non ci credo... -

- Perchè tu invece? -

- Io cosa?! -

- Hai capito... -

- Di che stai parlando Vince??? -

- … -




- Senti, non provare a dare la colpa a me -

- Chi è che si è messa a fare congetture sul comportamento del nostro caposquadra? -

- Si ma quello li non è normale, appare dal nulla! -

- Si, e ti conviene finirla qui se non vuoi che senta anche questo e ci dia un'altra punizione -

Vicktoria sbuffò. - Comunque il vero motivo della punizione è che eravamo in ritardo -

- Diciamo la scusa... -

Genesis si rigirò fra le mani lo straccio umido che gli era stato dato da Sephiroth.

Pulire i trofei della Shin-Ra, che rottura.

Si voltò verso Vicktoria che impugnava una specie di sgrassatore.

- Ma gli addetti alle pulizie non esistono qui dentro? - si lamentò la ragazza, mentre osservava con disperazione la montanga di premi, coppe e quant'altro ci fosse in quella stanza da spolverare e lucidare.

- Su, muoviamoci, non ho voglia di stare qui tutta la notte! -

- Mi viene voglia di prendere la masamune e fare a pezzi tutto –

Genesis scosse la testa – Ti viene voglia di usare la spada nei momenti meno adatti -

Vicktoria fece una linguaccia, avvicinandosi poi, con rassegnazione, alla prima coppa, enorme e dorata.

Ne avrebbero avuto di lavoro da fare...















My Space u__u


Secondo capitolo andanto!

La frase all'inizio è ovviamente presa dall'opening di Kingdom Hearts II ^__^


Ah, volevo fare una precisazione.

Ho messo come protagonisti Yuffie e Vincent dato che sono i protagonisti della storia, diciamo nel “presente” e perché non è possibile mettere più di tre personaggi; ma diciamo che gli altri protagonisti di questa storia sono Genesis, Sephiroth, e in maniera minore anche Zack v__v


Passando ai ringraziamenti,

Ringrazio HarukaHikariChan per le recensioni e per i complimenti, thanks ^^

E poi Angy_Valentine per aver messo la Fic fra le seguite! ^^


Spero che non passi troppo tempo da quando posterò il nuovo capitolo ma non vi prometto niente poiché sto scrivendo il settimo di “Will Red” e sono incasinata con il dannato Greco che non mi lascia un attimo in pace … Porca paletta!

  
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