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Autore: Padme86    14/03/2011    7 recensioni
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E Lei... L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.

Ce l’avrebbero fatta a fermare l’avanzata delle Tenebre?
-Seguito de “La fanciulla Cavaliere”-
[Dedicata alla mia piccola Avly]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una guerra incombeva
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E lei.. L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.
 
 
*L’incontro con le Fate nel Bosco di Litrandor*
 
L’avventura era cominciata.
Da due giorni non facevano che cavalcare veloci, diretti verso le Montagne Oscure. Era li che si radunava l’Esercito delle Tenebre più oscuro che si fosse mai visto… Il tempo era contro di loro, ma la volontà e il coraggio che muoveva le loro azioni li avrebbe fatti trionfare.
I quattro giovani cavalieri e la fanciulla Uccisore di Demoni erano partiti per fermare l’avanzata dell’esercito del demone Landor.
Alina, Kei, Yuri, Boris e Rei avevano poco tempo per arrivare nel nascondiglio del demone e ucciderlo una volta per tutte, compito a cui poteva adempiere solo la giovane fanciulla cavaliere.
“Dobbiamo passare per il bosco di Litrandor, risparmieremo mezza giornata di cammino.”- disse Yuri, con tono neutro e formale: non era cambiato in quei tre mesi, era rimasto sempre lo stesso.
“Io non ci metto piede in quel posto! È pieno di creaturine di ogni genere, pronte a farti il solletico, se non di peggio!”- nemmeno Boris era cambiato in quei mesi, così come Rei che scuoteva il capo ad ogni stupidaggine detta dal compagno d’armi.
Ma chi non era davvero cambiato erano Kei e Alina: il loro amore si rinforzava sempre di più ogni momento che passavano insieme. Lui sempre fiero e carismatico, lei determinata e piena di grazia.
“Avanti Boris, Yuri ha ragione: passando di lì risparmieremo molto tempo. E se non ti è più chiaro questo è un ordine del tuo superiore.”
“Kei, sei davvero uno…”
“Basta ragazzi, coraggio andiamo. Boris, abbiamo ucciso decine di demoni e orchi, non avrai paura di qualche spiritello o folletto.”
“Ma certo che no!”- il gruppo rise e si addentrò nel Bosco di Litrandor. La vegetazione era molto fitta e a stento si vedeva la luce illuminare il paesaggio circostante. Grandi alberi impedivano ai raggi solari di irradiare a pieno il cammino dei giovani cavalieri… Ma qualcosa che illuminasse tutto c’era: piccole sfere di luce che giocavano tra loro, sicuramente lucciole. Si sentivano dolci risate, mentre si divertivano a stuzzicare i giovani con i loro giochetti.
Alina le guardò, sorridendo: le erano sempre piaciute le lucciole.
“Avete visto? Ve lo avevo detto che queste bestiacce ci avrebbero fatto il solletico! Sciò, andate via!”- Boris cercò di mandare via le lucciole, sotto lo sguardo divertito dei suoi compagni. Ma una delle creaturine pensò bene di fargli un dispetto: si mise davanti al cavallo, brillando più forte e ridendo. L’animale si spaventò e partì al trotto, inutilmente tenuto a freno dal povero cavaliere.
“Fermo! Aiutoooo!”- il giovane non riuscì a fermare l’animale, inseguito dai suoi compagni. Ma il cavallo di Boris era noto per essere uno dei più veloci e se si pensava che era spaventato…
Lo videro correre lontano, quando si fermarono e ragionarono sul da farsi.
“Che cosa facciamo?”
“Questo bosco porta in una sola direzione, andiamo avanti e sicuramente lo ritroveremo alla fine.”
“E se qualche creatura lo attacca?”- mormorò Alina, preoccupata per il compagno, ma il tocco rassicurante di Kei sulla sua spalla le placò immediatamente i timori accumulati.
“Se la caverà, non dimenticare che è un cavaliere di tutto rispetto. Troverà il modo di fermare quel cavallo, ora dobbiamo proseguire.”- i quattro ripartirono al trotto, sperando di ritrovare presto il compagno smarrito.
Aveva ragione: quelle creaturine si divertivano a fare il solletico ed altro.
Ad un tratto i cavalieri sentirono delle leggere risate angeliche venire sempre più vicino a loro…
 
*
 
“Fermati! Andiamo bello, calmati! Accidenti a te, testone!”- nel frattempo il povero Boris tentava con ogni mezzo di fermare il suo cavallo, invano. La bestia sembrava davvero imbizzarrita come mai lo era stata e per il cavaliere la situazione si faceva davvero problematica.
Ad un tratto sul suo cammino incontrò un ramo molto lungo, prendendolo in pieno con la testa e cadendo rovinosamente a terra. Fu proprio in quel momento che il cavallo decise di fermarsi, calmandosi e raggiungendo il suo padrone. Gli annusò la testa, quando gli smeraldini di Boris lo fissarono con disappunto e rimprovero.
“Solo adesso ti sei calmato, eh. Bestia ingrata.”- il cavaliere si rialzò, prendendo le briglie del suo cavallo, quando sentì una dolce risata riecheggiare nell’aria: se erano altre lucciole le avrebbe uccise!
Sguainò la spada, stando all’erta e intimando il cavallo al silenzio… Quella risata sembrava angelica, ma in quel mondo bisognava essere preparati a tutto.
Si guardò intorno, aspettando che la creatura si facesse viva, ma l’unica cosa che vide fu una piccola pallina di luce gialla venire verso di lui.
“No, un’altra lucciola no! Stavolta ti faccio fuori!”- esclamò adirato Boris, mentre la piccola luce gli era praticamente davanti e gli girava intorno ridendo allegra. Il cavaliere cominciava a perdere la pazienza: possibile che quelle bestiacce ce l’avessero con lui?
“Vattene via, sparisci! Giuro che ti faccio a fettine, lucciola indemoniata!”
“Ma io non sono una lucciola, stupidone!”- disse allegramente la piccola luce, diventando più intensa e assumendo lentamente un’altra forma… Boris poté vedere delle braccia, delle gambe toniche e lisce ma soprattutto un bellissimo viso comparire da quella luce che sembrava emanare calore quanto il sole stesso. Ad un tratto la luce sparì e al suo posto vi era una ragazza: capelli biondi come l’oro, occhi del medesimo colore, un bel vestito giallo e un sorriso luminoso. Corpo piccolo ma tonico, viso dolce e un paio d’ali da farfalla dietro la schiena.
“Ta-dan! Ecco qui Sunny, la fata del Sole! Tu sei uno dei cavalieri prescelti, vero? Ti stavo cercando! Sai, sono qui…”
“Ehi, piano! Una cosa per volta, non ci sto capendo niente! Chi saresti tu?!”- il cavaliere non riusciva a credere di avere davvero di fronte una fata. Aveva sentito tante storie su quelle creature dall’aspetto angelico e l’animo puro, ma non pensava di incontrarne una. Si diceva che erano molto riservate e che di rado si mostravano agli umani, ma erano creature buone e pure, nonché dotate di grandi poteri magici.
“Te l’ho detto: mi chiamo Sunny e sono una fata.”- disse allegra la fata, cominciando a svolazzare intorno al cavaliere, ridendo allegra. Per Boris quella risata sembrava davvero quella di un angelo…
“Ti vuoi fermare?! Ho capito che sei una fata, ma cosa vuoi da me?”
“Sto cercando il gruppo di cavalieri scelto per combattere il Male e l’Uccisore di Demoni. Io e le mie sorelle abbiamo un messaggio per lei.”
“Allora hai trovato la persona giusta, il problema è che ho perso i miei compagni. Devono essere ancora indietro, il mio cavallo…”
“Lo so, ho visto tutto! Eri così buffo!”- bene, ora anche quella fata si divertiva a prenderlo in giro, era inconcepibile!
Mise il broncio, sbuffando, salendo di nuovo in groppa al suo cavallo col chiaro intento di disfarsi di quella seccatrice con le ali. Ma la creatura non era molto d’accordo: si piazzò davanti lui, rimanendo sospesa per aria, sbarrandogli la strada.
“Nono, mio caro cavaliere, non pensare di liberarti di me! Ho una missione, esattamente come te.”
“E chi se ne importa. Ora voglio ritrovare i miei compagni e procedere per le Montagne Oscure.”
“E’ per questo che io e le mie sorelle vi abbiamo cercato. Loro avranno già incontrato i tuoi compagni, io invece mi sono persa ma per mia fortuna ti ho trovato!”
‘Per mia sfortuna, vorrà dire.’- fu il commento personale nella mente del cavaliere che capì di non avere scelta: doveva portarsi dietro quella fata scocciatrice.
“Avanti, salta su, ti porto io.”
“Sei davvero un gentiluomo! Volare tanto mi affatica, grazie.”- Sunny gli sorrise dolcemente e salì sul cavallo, dietro al cavaliere. Così non notò il leggero rossore formatosi sul viso del giovane…
I due cavalcarono, quando raggiunsero il resto del gruppo e la prima cosa che Boris notò furono le due fate che erano con loro: erano entrambe molto belle. Una era completamente vestita d’azzurro, come i capelli. Il viso era davvero bello, serio e all’apparenza freddo… Gli occhi erano due profondi cobalti in cui si avrebbe potuto annegare.
L’altra invece aveva l’aria più dolce… Indossava un vestito marroncino, i capelli castani tenuti in ordine da due codini ondulati e occhi nocciola. Viso dolce e labbra piccole e sottili… Entrambe con due ali da farfalla dietro la schiena, come Sunny.
“Sunny! Finalmente sei tornata, come al solito ti sei persa!”- esclamò la fata blu con rimprovero verso la sorella. Sunny scese dal cavallo di Boris e raggiunse le sorelle, evidentemente preoccupate per lei.
“Scusatemi, ma in compenso ho trovato l’ultimo cavaliere.”- esclamò allegra, indicando Boris, che scese dal suo cavallo e raggiunse i compagni.
“Voi avete idea di chi sono queste fate?”- domandò Boris ai compagni, mentre Kei parlava con le suddette fatine: dopo tutto il capo era sempre lui, nonostante fosse compito di Alina uccidere i demoni. Le fate però sembravano più interessate alla giovane che a loro: forse erano stupite di vedere che il grande Uccisore era solo una fanciulla.
“Tu sei Alina, vero? Come sei bella! Ci avevano detto che eri una ragazza, ma non pensavamo fossi così affascinante!”
“Sunny, vedi di conservare un po’ di decoro.”- la rimproverò la fata blu, mentre la biondina mise il broncio: Boris non poté fare a meno di pensare a quanto fosse adorabile con quell’espressione da bimba offesa.
“Uffa, le stavo solo facendo un complimento! Sky, sei un pezzo di ghiaccio!”- Alina sorrise alla fatina bionda, ascoltando poi le parole di quelle tre creature, venute per avvertirli di un pericolo…
“Visto che abbiamo avuto un assente ricomincerò da capo.”- Boris le rivolse un’occhiataccia, che però sembrava non scalfire nemmeno quella fatina. Assomigliava a Yuri: un pezzo di ghiaccio indissolubile. -“Noi siamo Fate dei Boschi. Il mio nome è Sky e sono la fata dell’Acqua, loro sono le mie sorelle: Lea, la Fata della Terra e Sunny, la fata del Sole.”
“Questo lo abbiamo capito, veniamo al dunque.”- era raro vedere Kei nervoso: era molto agitato per via della sua compagna. Il pericolo riguardava senz’altro lei se quelle tre fate avevano fatto tanta strada solo per parlarle.
“Pazienza cavaliere, so che sei turbato dalla nostra visita, ma siamo qui per aiutarvi non per arrecare altri disturbi.”- Lea sembrava una persona calma e riflessiva, a differenza delle sorelle: tre fate con caratteri completamente diversi, ci sarebbe stato da divertirsi.
“Coraggio, ditemi quello che sapete.”- mormorò gentilmente Alina, facendole sorridere: loro vedevano nell’animo umano e quella giovane era pura e il suo cuore colmo di speranza e giustizia… Come suo padre.
“Landor è sulle Montagne Oscure, lo sapete, ma non sta radunando solo orchi e demoni… Un'altra ombra si aggira nel suo esercito. È pericolosa e molto malvagia, non sappiamo esattamente cosa sia.”
“E allora cosa siete venute a fare? Se non sapete di cosa si tratta poteva risparmiarvi il viaggio.”- Boris pareva alquanto scocciato, ma Sunny non riusciva a smettere di sorridere: quel cavaliere la divertiva molto. Sky lo fissò truce, avvicinandosi a lui… Non tollerava chi osava mettere in discussione il loro operato.
“Stolto cavaliere, siamo qui per guidarvi verso le Montagne Oscure e offrire il nostro aiuto. Il cammino sarà pieno di insidie e la nostra gente ci ha ordinato di aiutarvi.”
“E’ vero, la strada per le Montagne Oscure è molto pericolosa e per quanto la Spada del Fuoco Blu possieda un potere immenso i nostri poteri vi saranno utili.”- mormorò Lea, seriamente e pacatamente: assomigliava a Rei.
“Forse hanno ragione, dobbiamo fidarci.”- fu proprio il cinese a prendere parola, mentre il gruppo rifletteva… Il capo era Kei, l’ultima decisione spettava solo a lui.
L’argenteo era molto preoccupato: quella missione stava diventando molto complicata e non potevano permettersi fallimenti. Il tocco gentile della sua fanciulla sulla spalla e il suo sorriso riuscirono a calmarlo per pochi istanti… Lei aveva questo potere su di lui: lo rasserenava solo guardandolo con i suoi grandi smeraldi colmi d’amore.
“Kei, anch’io penso che possiamo fidarci di loro. Sono fate, non possono certo nuocere agli esseri umani. Sono sicura che ci aiuteranno egregiamente, non è vero?”- Alina fissò le tre fate, che sorrisero, tranne Sky, all’Uccisore di Demoni: era davvero una persona speciale.
“Ma certo! Vi aiuteremo a sconfiggere ogni mostro o orco che si metterà sul cammino verso le Montagne Oscure!”- esclamò allegra Sunny, strappando un mezzo sorriso al cavaliere dagli occhi smeraldini… Quella fatina lo aveva colpito più del dovuto.
“Non dovete temere, vogliamo solo aiutare.”
“Lea, Sunny: basta convenevoli! Noi verremo con voi, che lo vogliate o no. E adesso è meglio cercarci un riparo per la notte, ormai sta calando.”- Sky sorpassò tutti, lasciando le sorelle da sole con i cavalieri che la fissavano basiti: altro che pezzo di ghiaccio, quando si scaldava quella fatina era peggio di un vulcano.
“Dovete perdonarla, è solo nervosa per questa missione.”
“Non preoccuparti, Lea. Ma dove possiamo accamparci? Questo posto pieno di creature magiche, non riusciremo a riposare.”- mormorò seriamente Rei, conscio dell’incidente che aveva coinvolto Boris con le lucciole.
“Dovremmo uscire dal bosco e cercare un villaggio prima che il buio cali completamente. Coraggio andiamo, prima ci muoviamo meglio è.”- ordinò Kei al gruppo che cominciò a muoversi, insieme alle due fate. Sky li raggiunse poco dopo ma per le tre volare tanto cominciava ad affaticarle e Alina se ne accorse.
“Ragazzi, perché non le portate voi? Sono stanche.”
“Non ce n’è bisogno.”- disse freddamente Sky, notando però che la sorella Sunny aveva già raggiunto Boris, salendo sul suo cavallo e stringendosi a lui: non sopportava la sorella quando si comportava in quel modo.
“Lea tu vai con il gatto, io mi prendo l’iceberg dai capelli color peperone.”- sia Rei che Yuri si voltarono accigliati, mentre il cinese fece salire educatamente la fata della Terra sul suo cavallo, sorridendole. Per un attimo la fatina si ritrovò ad arrossire…
“Allora, non mi fai salire?”- domandò acida la fata blu al cavaliere dai capelli cremisi, che sorrise furbo: non si sarebbe certo fatto sfruttare o prendere in giro da quella specie di farfalla troppo cresciuta!
“Chiedimelo per favore e ci potrei pensare.”
“Yuri, smettila e falla salire.”- ordinò Kei al compagno, non ricevendo però risposta. Il rosso continuava a fissare con aria di sfida la fata, che però sembrava essere indifferente a tutto ciò.
Ma doveva ammettere a se stessa di essere molto stanca, volare troppo le affaticava quando erano in forma umana e necessitava di un passaggio.
“Allora?”- ammiccò furbo Yuri, mentre Sky lo raggelava con lo sguardo: era come se due pezzi di ghiaccio si fossero scontrati davanti a tutti.
“Per favore… Potresti farmi salire e portarmi con te, cavaliere?”
“Così va meglio, non ci vuole molto ad essere gentili.”- Yuri porse la mano a Sky, che l’afferrò decisa, aiutandola a salire sul suo cavallo. Il gruppo li fissava: quei due sembravano molto simili, sarebbe stato divertente vederli confrontarsi durante il viaggio.
Il gruppo uscì dal bosco, trovando poco lontano un villaggio poco abitato. Cercarono una locanda e dopo aver chiesto qualche informazione ne trovarono una, dove decisero di fermarsi per la notte.
Presero tre stanze in tutto: una per le fate, una per i tre cavalieri e un’ultima per Kei e Alina. Ormai non era un segreto che dormissero insieme, anche se ancora non avevano consumato alcun rapporto, al di fuori del riposare.
Salirono al piano di sopra e arrivarono alle rispettive camere, dandosi la buona notte…
“Sveglia all’alba, mi raccomando.”- ordinò Kei al gruppo e anche alle fate, che entrarono nella loro stanza salutando i cavalieri.
L’argenteo e la fanciulla entrarono nella loro, dopo aver salutato un’ultima volta i compagni. La camera era abbastanza ben tenuta: un bel letto matrimoniale, rifiniture in legno, un piccolo bagno e una finestra che dava sul bosco.
“Non male, direi. Andiamo, mettiamoci a riposare.”- mormorò Kei alla compagna, che però lo guardava con uno strano sguardo…
Gli si avvicinò con fare malizioso, cominciando a togliergli la camicia… L’argenteo fremette a quel tocco, cominciando anch’egli a slacciare l’indumento della compagna, uguale al suo.
“Alina… Sei sicura?”
“Ci attende una battaglia dura, potremmo anche morire…”
“Non dirlo, io…”- Alina gli mise un dito sulle labbra, facendogli capire che non aveva ancora finito di parlare…
“Fammi finire: io so che faremo tutto il possibile per non fallire, ma… Prima di combattere una battaglia mortale voglio vivere qualcosa che non ho mai vissuto. Voglio essere tua, Kei… Stanotte.”- e per l’argenteo fu più che sufficiente…
La sollevò, prendendola in braccio e posandola delicatamente sul letto. Si tolse del tutto la camicia, abbandonandola in un angolo buio della stanza e sdraiandosi sopra di lei.
“Ti faccio male?”- le domandò dolcemente, alludendo al fatto che poteva farle male col suo peso… Alina gli sorrise dolcemente, baciandolo con passione e togliendosi la camicia che indossava. Kei rimase estasiato dalla visione della sua amata sotto di lui, baciandole il collo e succhiandone la pelle, quasi fosse il cibo più prelibato al mondo.
Alina gemeva sempre più forte, mentre il suo cavaliere le donava un piacere mai provato prima… Lo amava da morire, in quel momento ne ebbe la certezza assoluta.
“Sii dolce, per favore.”
“Non temere. Alina… Ti amo.”
“Ti amo anch’io, Kei… Da morire.”
E in quella notte magica il cavaliere dai capelli argentei e l’Uccisore di Demoni dal viso d’angelo consumarono per la prima volta quell’amore così forte e devastante che niente e nessuno avrebbe mai contrastato.
 
 
Ma una grande battaglia li attendeva, tante difficoltà all’orizzonte e un nemico difficile da sconfiggere… Gli audaci e coraggiosi cavalieri sarebbero riusciti a fermare l’avanzata del Male nel loro mondo?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Salve a tutti, gente! Ho fatto attendere un  po’ ma ecco qui il primo capitolo del seguito de “La fanciulla cavaliere”! Siete contenti? Spero di si v.v Come vedete qui abbiamo già inserito tre bei personaggi: le fate Sunny, Lea e Sky che smuoveranno la vita dei nostri cavalieri, specialmente di tre in particolare xD
Il viaggio è appena iniziato, questo capitolo come vedete è introduttivo e mostra come il rapporto tra Kei e Aline si sia evoluto e finalmente lo hanno consumato v.v
Bhe, spero che questo seguito sia di vostro gradimento^^ Ci tengo ad informare fin da adesso che gli aggiornamenti saranno un pò lenti quindi spero che abbiate la pazienza di aspettare v.v
 
Un grande bacio e un grosso ringraziamento vanno a: La mia lover Ika, la mia tesora Lirin Lawliet, la mia scimmietta Pich, la mia piccola Avly, la mia stellina Halley_Silver_Comet, Fe85, Ps I Love You e Lady Salmeria: grazie per il sostegno e le belle parole nella prima parte^^ Spero di vedervi anche qui e di non deludere le vostre aspettative ^o^ Un bacio a tutte, vi voglio bene <3
 
 
Ed ecco qui le immagini delle fatine e di Alina in questa storia^^ Quest'ultimo è opera della mia cara Lirin Lawliet, quindi se lo volete siate così gentili da chiedere a me e a lei ^o^  


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Questa storia è dedicata alla mia piccola Avly per l’amicizia che mi dimostra ogni giorno e per l’affetto sincero che prova per me. Grazie piccola Lu, ti voglio tanto bene <3
 
 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
 
La cara Pad
  
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