Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
Segui la storia  |       
Autore: Shirin    18/01/2006    17 recensioni
Vi ricordate della piccola Hime-chan?bè non è più tanto piccola,ha 17anni ed è una bella ragazza e il suo "amico"Daichi fa una vita separata dalla sua,con un doloroso segreto nel cuore....
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LA FESTA DELL'ESTATE

LA FESTA DELL'ESTATE

          -capitolo 12-

 

ciao ragazzi!Avete visto?ce l'abbiamo fatta!Siamo arrivati all'ultimo capitolo...sigh...mi dispiace così tanto!!Ormai mi ero affezionata a questa fanfiction. Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno commentato e che con le loro critiche mi hanno permesso di migliorare, grazie davvero!

E ora è il momento di lasciarvi all'ultimo capitolo.

Buona lettura

 

E fu così che Daichi tornò nella città dove la sua vita era statà sconvolta. Si trovava in taxi con la sua ragazza e ripensava alla reazione dei suoi genitori quando li aveva informati della sua decisione. Aveva comunicato loro che avrebbe continuato a vivere con loro, ma che avrebbe frequentato il liceo in cui andava  prima delle vacanze. Ovviamente ai suoi bastava sapere che sarebbe restato a casa sua, per cui non avevano avuto niente da ridire. Un pò più dura era stata convincere Tetsu che non era affatto sicuro che quella fosse una buona, d'altronde non erano fatti suoi, per aveva dovuto arrendersi. Ma prima di farlo gli disse qualcosa, che rieccheggiava ancora nella sua mente.

-Stai attento Daichi. Hai avuto una possibilità di essere felice, non è detto che ce ne sia una seconda-

Il ragazzo aveva capito perfettamente a cosa si riferiva l'amico, ma davanti a lui aveva fatto finta di niente. Ora però ricordando quelle parole, era difficile non pensare allo scopo per cui erano state pronunciate. Già, Tetsu lo conosceva abbastanza bene da capire che il problema di quella partenza non erano i suoi che, come menzionato prima, non avevano fatto storie, non era nemmeno il suo migliore amico perchè gli aveva assicurato che sarebbe andato più volte a trovarlo. Il problema è che non avrebbe più rivisto il suo angelo....gli si strinse il cuore...basta!Gli faceva male la testa. Aveva deciso di restare al fianco di Yumi, per cui tutte quelle riflessioni erano solo futili tormenti. Posò lo sguardo sulla giovane dai capelli ricci accanto a lui; avrebbe dovuto sentirsi in colpa per la notte precedente ma non ci riusciva. Come poteva rinnegare il momento più bello che il destino gli aveva donato?A quel ricordo il suo cuore prese a battere più velocemente, no, non poteva negare che erano state le ore più fantastiche della sua vita, ma doveva anche accettare che quello sarebbe rimasto solo un ricordo passato. Intanto Yumi osservava il suo ragazzo pensieroso, con lo sguardo perso nel vuoto. Non era difficile capire a cosa stesse pensando e ne provò fastidio. Possibile che quella biondina fosse tanto importante per lui?Bè, anche se lo fosse stata, ormai non doveva più preoccuparsi, non si sarebbero più rivisti e Daichi l'avrebbe sicuramente dimenticata.

Così tornarono alla vita di sempre, in realtà non fu proprio tutto come prima e Nei giorni seguenti le certezze di Yumi cominciarono a vacillare. I due, visto che mancava poco all'inizio della scuola e non avrebbero più avuto tempo libero, uscivano insieme praticamente tutti i giorni, comportandosi in quelle occasioni come veri fidanzati, almeno questo che ciò che appariva agli occhi della gente. Ma la ragazza non era stupida e si era accorta che qualcosa era cambiato. Sebbene si abbracciavano e baciavano come innamorati, in quei gesti mancava del tutto la passione che li contraddistingue e a volte Daichi era distratto, come se vivesse su un altro pianeta. C'erano momenti in cui il ragazzo non diceva una parola per ore e non l'ascoltava nemmeno. Allora lei cercando di non arrabbiarsi, gli chiedeva cosa avesse, ma lui chiudeva il discorso rispondendo che andava tutto bene e lei non restava che accettare quelle risposte così poco convincenti.

Passarono i giorni e le cose fra loro peggiorarono sempre più. Ormai anche i baci che si scambiavano erano diventati episodi sporadici, spesso Yumi si ritrovava a dover chiamarlo insistentemente per farlo tornare alla realtà e anche quando si tenevano per malo sembrava che fosse più per abitudine che per vero desiderio di stare vicini. I dubbi della ragazza si fecero più forti man mano che passava il tempo e cominciò a pensare che forse Daichi era davvero innamorato di quella ragazza.

 

Nel frattempo a Kazetachi Himeko aveva ripreso la sua vita normale. Soffriva molto per essere stata abbandonata per la seconda volta dal ragazzo che amava, ma non voleva tornare arrogante e prepotente come un tempo. Quei tre anni e soprattutto quell'ultimo periodo erano stati difficili da superare e spesso aveva creduto di non farcela a reggere un dolore tanto forte, ora però capiva che quei momenti l'avevano fatta crescere e maturare. Ora si rendeva conto di non essere sola, ma di avere accanto persone splendide che l'amavano e che l'avrebbe aiutata a sopportare anche quest'ultimo distacco.

Sorrise. Certo stava ancora male. Non l'aveva nemmeno salutato, poiché lui se ne era andato mentre lei ancora dormiva. Ma era stato meglio così non avrebbe retto alla vista di lui che se andava. In fondo non poteva lamentarsi più di tanto, voleva rivedere Daichi ed era stata accontentata, anzi si era pure unita a lui. Avvampò, mentre rammentava quelle sensazioni così intense, che però non avrebbe più conosciuto. S'intristì un poco, ma il malumore cessò immediatamente osservando Pokotà che dormiva beatamente sul suo letto. Il saggio leoncino le era sempre rimasto vicino e anche stavolta non l'aveva delusa. Quando era rincasara con una faccia da funerale, le si era accucciato in grembo in silenzio per darle conforto.

Non solo lui, ma in quei giorni che avrebbero dovuto essere neri e freddi per la tristezza di essere stata lasciata, conobbero un leggero calore dai suoi amici Erika e Simone che la tenevano impegnata per farla ricadere in brutti pensieri. E lei mentre era con loro, li osservava e li ringraziava per il loro appoggio. Soprattutto Simone, il quale visti i precedenti avrebbe potuto fregarsene, ma ora sembrava che anche lui avesse smesso di soffrire e si fosse avvicinato a Erika, e Himeko augurava loro di cuore di tutta la felicità del mondo per quell'amore che presto sarebbe sbocciato.

 

Purtroppo i buoni propositi sono facili da fare, ma mantenerli è tutta un'altra storia. Anche Yumi se ne rendeva conto e le piaceva sempre meno il gelo che era sceso fra lei e il suo Daichi.

Fu così che una sera il gelo si ruppe. Erano usciti per mangiare una pizza ed ora passeggiavano nel parco. Come al solito il corpo di Daichi era lì, la mente a Kazetachi. Ma ormai Yumi si era veramente stufata di quel comportamento. L'aveva voluto con lei a tutti costi, perchè pensava che in fondo anche lui ci tenesse, ma adesso si prendeva coscienza di quanto si era sbagliata. A malincuore doveva ammetterlo che nel cuore del ragazzo non c'era lei. Aveva addirittura pensato che l'avesse solo usata e aveva quindi sfruttato questa sua paura per innescare nel giovane sensi di colpa, rinfacciandogli l'aiuto che lei gli aveva dato quando era convalescente, per farlo tornare da lei. Ma non era questo che desiderara; no, lei voleva essere amata davvero, non per un rimorso ingiustificato. La sua vicinanza era stata di grande conforto al ragazzo nel momento del bisogno, ma era stata una sua scelta spontanea e utilizzarla per forzare dei sentimenti che non esistevano, era un'azione maschina, che gli si stava ritorcendo contro. Forse però poteva fare qualcosa per il giovane che amava.

-E' ora di finirla- lo disse così dal nulla e Daichi la guardò senza capire.

-Voglio dire che è inutile stare insieme ,quando con la mente sei lontano mille miglia-

Il ragazzo si arrabbiò:- Che stai dicendo?Non è vero!Abbiamo deciso di restare insieme e tornare ed eccoci qua,qual'è il problema?-

- Il problema è che non posso sopportare che tu stia con me solo perché ti senti in colpa-

- Che cosa?Come ti viene in mente una sciocchezza del genere?Non é assolutamente vero che sono insieme a te per sensi di colpa- rispose Daichi convinto.

- A sono sciocchezze?- chiese Yumi, guardandolo dritto negli occhi. La sicurezza del giovane venne meno e abbassò il capo non riuscendo più a sostenere lo sguardo. Alla ragazza fece pena vederlo giù di morale e il brutto è che era lei la causa. Con voce dolce tranquilla gli domandò:- Dimmi la verità. Tu l'ami?-

Daichi arrossì e annuì con la testa.

-Allora non stare qui a farti divorare da rimorsi inutili. Mi dispiace per come mi sono comportata. Mi sono sentita tradita e ho pensato che tu mi avessi usato-

-Io non ti ho usato. I miei sentimenti erano sinceri!-

-Ora lo so. Mi dispiace solo per il male che ti ho fatto-

-Non è tutta colpa tua. Io non mi sono curato per niente di come potevi stare e ti chiedo scusa-

Vedendolo veramente dispiaciuto, le fece tenerezza e sorrise:- Adesso basta con le scuse. Spero solo che resteremo amici-

Sorrise anche lui- Ci puoi contare-

-Bene ora che pensi di fare-

Daichi la guardò perplesso.

-Intendo con Hime-chan. Che farai?-

Rimase sorpreso, non si aspettava proprio da lei una domanda del genere.

-Non ne ho idea. Insomma da una parte vorrei tornare da lei, ma finora non le ho causato che dolore..forse sarebbe meglio lasciarla stare- aggiunse. -No, o giusto che le cose restino così, e poi chissà magari mentre stiamo e qui è con un'altro-

Fece in tempo a finire la frase che Yumi gli diede un leggero schiaffo sulla guancia.

-Non fare il vigliacco. Le paure si devono affrontare e se non vai da lei non saprai mai si ti rifiuterà o no!-

-IO AVREI PAURA?-s'irritò Daichi

Ma la sicurezza di Yumi era più forte del suo orgoglio. - Moltissima-

- Hai ragione, però non lo so se voglio tornare indietro-

-Riflettici su-

Così s'incamminarono verso casa da veri amici.

Intanto a Tokyo e nei dintorni si stavano preparando addobbi, bancarelle, giochi, tutto il necessario per la festa della fine dell'estate. Ogni ragazza era indaffarata a organizzarsi quella meravigliosa serata e a cercare il kimono più bello.Anche a Yumi piaceva molto quella festa, e notando che Daichi era depresso,gli venne l'idea che forse l'avrebbe tirato un pò  e poi non c'era nulla di male a chiedere ad un amico di accompagnarla. Anche lui fu d'accordo e così presero il pullman e andarono a Tokyo a divertirsi.

 

Ma non erano gli unici, la gente proveniente dalle città vicine si riversava sulle strade per godersi quella festa adatta a tutte le età, fra cui anche Himeko, Monica e Isabel, rigorosamente vestite con il kimono, le quali gironzolavano per le bancarelle.

Se le gustarono tutte, assaporando appieno l'allegria ceh sprizzava da ogni angolo, finché non arrivarono alla fine del viale. Lì si trovarono di fronte una pista ballo non molto grande ma piena di gente che ballava sulle note di una canzone romantica. Si guardarono intorno per vedere so c'era quancuno che conoscevano e a Himeko mancò un battito quando vide che fra i ballerini erano presenti anche Daichi e Yumi. Anche Isabel e Monica se ne accorsero.

-Ma quello non è Daichi-

-Sta ballando con una ragazza, com'è possibile?- esclarono sconcertate. Le due ragazza non sapevano del ritorno di Daichi e della sua amnesia, non erano a conoscenza neanche del fatto che Himeko e il ragazzo si erano incontrati, quindi erano nella situazione dell'amica qualche mese fa. Deluse dal comportamento del loro ex-amico, tentatono di confortare Himeko.

-Non te la prendere, in fondo non lo vedi da tre anni, lascia stare perchè non ce ne andiamo da qualche parte?- chiese Isabel con dolcezza.

Monica le fece eco- Ha ragione, non vale la pena di star male per chi non ti merita-

-A me....non me ne frega niente- disse con rabbia la giovane, e se andò. Ma non potè fare che pochi passi che venne presa per un braccio dall'oggetto di interesse delle tre ragazze. Quando l'aveva vista ai bordi della pista con quel kimono addosso, che metteva in evidenza il suo splendido corpo, era andati in tilt e nonostante i suoi dubbi e le sue paure, le gambe si erano mosse autonomaticamente verso "il suo maschiaccio"

- Ti devo parlare- disse con voce flebile, ma decisa.

-Non c'è nulla da spiegare, lasciami stare- rispose Himeko, voltandosi dall'altra parte.

-Non che non ti lascio!Ascoltami tu hai frainteso tutto-

Ma la ragazza non gli dava retta: - Non devi giustificarti di niente. State insieme, no. L'hai detto tu. E adesso lasciami- Con uno strattone si liberò dalla presa di Daichi. Monica e Isabel e un pò più distante Yumi osservarono la scena senza intervenirem perchè conoscevano la testardaggine e l'orgoglio dei due amici.

Il ragazzo non mollò e prese Himeko per le spalle e la fece voltare velocemente.

-Cavoli!Ti chiedo solo di ascoltarmi!-

La biondina cercò di liberarsi dalla stretta.-ADESSO, BASTA LASCIAMI HO DETTO!CHE ACCIDENTI VUOI DA ME-

- ma ascoltami-

-E PER COSA PER SENTIRMI DIRE QUANTO SIETE FELICI, MA VAI AL DIAVOLO!- urlò la ragazza.

-Ora mollami,insomma, perchè mi fa questo? non capisci che così mi fai anc..-

-IO TI AMO!- Himeko s'interruppe di colpo.

-Ti amo- ripetè Daichi, sorridendo.

Non credeva a quello che aveva a detto, l'amava?

-Anch'io- rispose timidamente.

A quelle parole un'intensa voglia di stringerla fra le braccia lo invase. Le porse gentilmente la mano.

-Vuoi ballare?-

Himeko emozionata, sorpresa, felice, mise la propria mano sulla sua. Non avevano bisogno di parole per chiarirsi, bastava uno sguardo. Senza staccare gli occhi l'uno dall'altro, arrivarono al centro della pista e iniziarono una danza lenta che riscaldò gli animi dei due innamorati. Non si preoccupavano di ciò che sarebbe accaduto in futuro. Il loro rapporto così speciale era resistito a tre anni di separazione, ai rimorsi e ne erano orgogliosi. Ma non aveva importanza il passato che era già trascorso,nè il futuro che doveva ancora venire. No, contava solo il presente, perchè era lì e nel presente erano l'uno fra le braccia dell'altro. Insieme.

 

E' finita. Sono tristissima!!!!!Però spero che nel complesso la mia fanfiction vi sia piaciuta e che abbia invogliato qualcun'altro a scrivere su questo anime, che secondo me è fantastico, ma che da anni non vediamo e ormai se ne sono scordati tutti.

E' ora di lasciarvi ragazzi, ma mi raccomando commentate anche questo capitolo.

Baci

Shirin

   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco... / Vai alla pagina dell'autore: Shirin