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Autore: Padme86    18/04/2011    5 recensioni
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E Lei... L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.

Ce l’avrebbero fatta a fermare l’avanzata delle Tenebre?
-Seguito de “La fanciulla Cavaliere”-
[Dedicata alla mia piccola Avly]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*La Palude del Silenzio - Parte due *
 
La battaglia era cominciata.
Ce l’avrebbe fatta la coraggiosa Uccisore di Demoni a sconfiggere il Demone della Palude del Silenzio?
Alina attaccò il demone con la sua spada, scoprendo che era davvero resistente e veloce: pochi colpi stavano andando a segno. 
Kei e Sky nel frattempo continuavano ad occuparsi dei troll e con stupore del cavaliere la fata si stava facendo davvero onore: il suo potere era molto forte.
“Cascata dell’Onda!”- un grande fascio d’acqua colpì i troll rimasti, quando dal sottosuolo ne rispuntarono esattamente la quantità che avevano appena eliminato.
“E’ la Palude, finché quel mostro è vivo questi non finiranno di spuntare!”
“Dobbiamo resistere e credere in Alina: ce la farà.”
“Ne sei sicuro? In fondo…”
“Non dubitare di lei, Sky.”- Kei le sorrise, tornando a colpire i troll con la sua solita forza e incredibile precisione. La fata decise di ascoltare il suo consiglio e tornò ad attuare incantesimi per aiutare il giovane cavaliere.
Alina cominciava a sentirsi stanca: le ferite che riportava a quel demone guarivano in fretta, com’era possibile?
“Sei stupita, vero piccola? È la mia Palude: finché quella piccola fatina sarà sotto il mio controllo potrò nutrirmi a volontà con la sua paura!”
“Maledetto!!”- la spada del Fuoco Blu divenne ancora più luminosa, ma il demone non sembrò intimorito. 
La fanciulla cavaliere partì di nuovo all’attacco: non poteva fallire, lei aveva un compito ben preciso.
Doveva arrivare alle Montagne Oscure e sconfiggere Landor una volta per tutte. Ma soprattutto doveva aiutare Sunny e Boris…
Altri fendenti, incantesimi e rabbia: come sarebbe finito lo scontro?
 
*
 
“Sunny, sta buona, ti prego!”- nel frattempo Lea e Yuri avevano finalmente separato Sunny da Boris, che si toccava la gola: quella fatina aveva usato una forza incredibile con lui, probabilmente dovuta al maleficio che la stava possedendo. Ora il cavaliere dagli occhi ghiaccio la teneva ferma, aiutato da lui, mentre Lea cercava il modo di toglierle la magia dell’Illusione.
Spiriti del cielo e della terra, io vi invoco: liberate la vostra sorella, seguace del Sole… Liberatela dalla magia oscura che la possiede!”- le mani di Lea si illuminarono di bianco, le posò sul corpo della sorella che si illuminò di rimando. Sunny si dimenò per qualche minuto quando dal suo corpo uscì una piccola luce nera, che si dissolse all’istante: l’oscurità era uscita dal suo animo.
“Sunny!”- il cavaliere dagli occhi smeraldini si avvicinò alla fata del Sole, prendendola tra le braccia, mentre Yuri sorreggeva Lea, esausta: quella magia le aveva tolto molta energia.
Boris fissò la fata del Sole con sguardo preoccupato, implorandola di aprire gli occhi…
“Sunny, apri gli occhi di prego… Avanti piccola, forza, svegliati.”- le accarezzò delicatamente il viso e a quel tocco la giovane fatina aprì gli occhi, sorridendo al cavaliere.
“Boris…”
“Ehi, ti senti bene?”
“Adesso si… Boris, io… Mi dispiace, non volevo…”
“Shh…”- il cavaliere le mise un dito sulle labbra, sorridendole dolcemente: la fata ricambiò quel sorriso, ringraziandolo mentalmente per non odiarla per ciò che aveva fatto. Yuri e Lea osservavano quella scena, sorridendo: quei due erano davvero dolci, insieme.
Ma non andava affatto bene…
 
*
 
“La tua magia sembra essere stata annullata, mostro!”- Alina aveva colpito il braccio del demone, procurandogli una ferita molto profonda che non sembrava rimarginarsi come le altre. 
Il demone ringhiò, rabbioso: la fata doveva essere stata liberata dalla sua magia oscura e adesso era in serio pericolo.
Ma non poteva farsi battere da lei: Landor non gliel’avrebbe mai perdonato…
“Non vuol dire che hai vinto, maledetta!”- il demone si lanciò contro la fanciulla con tutta la sua forza, colpendola violentemente e facendola sbattere contro una roccia.
“Alina!”- Kei vide quanto accadde, cercando di raggiungere la sua donna per aiutarla, ma quell’esercito di troll gli impediva di muoversi.
Il demone nel frattempo si avvicinò a lei, che cercò di alzarsi e constatando che aveva preso una bella botta.
“Sei morta, maledetta!”
“Raggio del Girasole!”- una grande luce accecante colpì il demone, pronto a dare ad Alina il colpo di grazia, scaraventandolo lontano. Lea mise le mani nel terreno, proprio in direzione dei troll…
“Radici insidiose!”- dal sottosuolo uscirono proprio delle radici che afferrarono i piccoli mostri, trascinandoli di nuovo dal sottosuolo da cui provenivano. I cavalieri erano basiti: quelle fate sapevano davvero il fatto loro.
Kei si avvicinò ad Alina, notando la ferita che aveva dietro la nuca: non sembrava grave, ma comunque da non sottovalutare.
Il demone si rialzò, tenendosi il braccio ferito che perdeva sempre più sangue demoniaco: erano troppi, non poteva rischiare di mettersi contro quelle fate dai grandi poteri nelle sue attuali condizioni.
“Per questa volta avete vinto voi, ma Landor sarà felice di sapere che ho messo al tappeto l’Uccisore di Demoni!”- Alina sussultò: quel demone era al servizio del mostro che doveva sconfiggere… E si era lasciata battere da lui. -“Ma prima di andarmene voglio prendermi una piccola rivincita!”- il demone partì a grande velocità, puntando verso Sunny…
“Attenta!”- Boris si mise in mezzo alla traiettoria, spostando la fata prima che il demone potesse colpirla. Ma il mostrò, con uno del suoi artigli, ferì il cavaliere ad un fianco scomparendo nell’oscurità della Palude.
“Boris!”- Sunny prese il cavaliere tra le braccia, constatando che la ferita al fianco era grave: perdeva molto sangue. Il gruppo si avvicinò a lui, mentre la nebbia si diradava e l’ambiente cambiava aspetto, lasciando spazio al resto della foresta: la Palude del Silenzio era solo un’illusione.
Rei premette sulla ferita di Boris, mentre Lea si occupava di Alina: dovevano essere visti da un guaritore, specialmente il giovane cavaliere.
“C’è un guaritore qui vicino, dobbiamo sbrigarci!”- esclamò Sky, aiutando Yuri a mettere Boris sul suo cavallo, mentre Rei si occupava di quello del cavaliere… Alina salì insieme a Kei, lasciando la sua bestia a Lea e Sunny.
Cavalcarono veloci, raggiungendo dopo circa dieci minuti una piccola baita di legno. Si fermarono e le fate scesero dai cavalli andando a bussare alla porta: ne uscì una giovane dai profondi occhi nocciola e i capelli scuri, tenuti in ordine da un codino alto. Viso dolce e labbra rosee. Il corpo, piccolo ma tonico, le dava un’aria indifesa ma anche adulta.
“Ragazze, che cosa ci fate qui?”
“Jeanne, devi aiutarci! Abbiamo due feriti ed uno di loro è grave, ti prego!”
“Sunny calmati.”- le ordinò Sky notando la tensione della sorella. Yuri e Rei aiutarono Boris, mentre Kei prese tra le braccia Alina, ancora semi incosciente.
“Venite, da questa parte.”- Jeanne li fece accomodare, conducendoli nella stanza che usava per le guarigioni e ordinando di posarli sui giacigli che vi erano all’interno.
Si occupò prima di Boris, esaminando la ferita e capendo che era molto grave.
“Bisogna fare in fretta, Lea dammi una mano: se non facciamo qualcosa il veleno potrebbe diffondersi in tutto il corpo.”- era risaputo che molti demoni avevano gli artigli avvelenati… Alina ne sapeva qualcosa.
La giovane fata si avvicinò all’amica, prendendo tutto ciò che le chiedeva, mentre gli altri osservavano impotenti la scena.
“Dovreste uscire, mi occupo io di loro e Lea mi aiuterà. Andate, forza.”- Kei e Sunny erano riluttanti: il primo non voleva lasciare la sua donna da sola e ferita e la fatina… Desiderava solo che Boris stesse bene.
Yuri e Rei accompagnarono fuori il loro leader, mentre Sky si occupò di Sunny. Uscirono e restarono in attesa…
“E’ tutta colpa mia…”
“Sunny, non dire così. Boris è un cavaliere e ha agito secondo il suo senso di giustizia: se potesse tornare indietro lo rifarebbe.”- Yuri le mise una mano sulla spalla e la fata rimase stupita dalle parole del giovane cavaliere: erano puri di cuore, coraggiosi e onesti.  Ora ne aveva la prova… Ma dentro di sé sapeva che non era solo per senso di colpa che desiderava la guarigione di Boris.
Kei intanto era nervoso più del solito: Alina era stata sopraffatta e non andava bene. Se un demone come quello riusciva a batterli, le speranze di sconfiggere Landor diminuivano. Non voleva dubitare di lei, conosceva il suo coraggio e la sua determinazione… Tutto quello che poteva fare era spronarla a non mollare.
Passarono tre ore prima che Jeanne e Lea uscissero dalla stanza, informando i cavaliere della salute dei loro compagni.
“La ragazza sta bene, è solo un po’ intontita e ha qualche escoriazione, per il cavaliere ci vorrà almeno un giorno di riposo in modo che l’antidoto che gli ho dato lo curi totalmente dal veleno del demone.”
“Va bene, grazie mille.”- la ringraziò Kei, entrando nella stanza insieme ai suoi compagni. Sunny corse subito da Boris, prendendogli la mano, mentre il cavaliere dagli occhi ametista si avvicinò alla sua donna, baciandole la fronte.
Alina aprì gli occhi a quel tocco, incontrando lo sguardo del suo uomo.
“Kei…”
“Va tutto bene, tu e Boris vi riprendete in fretta.”
“Ho fallito… E’ scappato e adesso…”
“Sei stata in gamba, Alina, quel demone era un osso duro e sei riuscita a ferirlo gravemente. Se non fosse stato per te saremmo tutti morti in quella palude. Quindi non ti crucciare e pensa solo a rimetterti in forze.”- la voce di Sky era seria ma con una punta di comprensione che non sfuggì a nessuno, specialmente a Yuri: forse quella fata all’inizio fastidiosa non era male come pensava.
La fanciulla cavaliere sorrise riconoscente alla fata, trovando negli sguardi dei suoi compagni approvazione alle sue parole. 
Il suo sguardo si posò su Boris, ancora incosciente e amorevolmente curato da Sunny.
“Mi posso alzare?”- chiese poi alla guaritrice che l’aveva curata, che le rivolse un sorriso genuino: era molto in gamba per essere così giovane.
Jeanne annuì e con l’aiuto di Kei e Yuri la fanciulla si alzò, andando da Boris: era molto sofferente, si vedeva dal suo viso, ma era stato davvero molto nobile salvando Sunny.
“Alina, andiamo a prendere un po’ d’aria.”- Kei la prese per mano e la condusse fuori dalla baita, mentre gli altri rimasero dentro.
Doveva parlarle, non poteva permettere che quella sconfitta la demoralizzasse.
“Ti senti bene?”
“Mi sento in colpa…”
“Per cosa?”
“Non ho saputo proteggere le persone a cui tengo, ho permesso a quel mostro di far del male a Boris e Sunny! Come posso proteggere questo mondo dal Male se a malapena riesco a farlo con me stessa?!”- Kei la afferrò per un braccio, portandosela al petto e stringendola con tutta la forza che possedeva… Doveva trovare le parole giuste e lo avrebbe fatto.
“Non voglio sentirti dire cose del genere: non sei onnipotente. Sei solo una persona destinata a fare qualcosa in cui nessuno può riuscire, ma questo non significa che non ti è concesso sbagliare.”
“Kei…”
“Sei la persona più forte che conosca, amore. Questa volta è andata male ma invece di rimproverarti pensa a trarne insegnamento. Come ci hanno sempre insegnato: anche dai fallimenti si può sempre apprendere qualcosa.”- ricordava bene quella lezione, le era sempre rimasta impressa.
Abbracciò il suo uomo, ringraziando il cielo di averlo accanto: Kei era davvero la sua metà perfetta e un capo esemplare.
“Grazie…”- il cavaliere si staccò da lei quel tanto che bastava per poterla baciare dolcemente…
Finchè erano uniti, niente e nessuno li avrebbe mai sconfitti.
 
*
 
Nel frattempo anche Yuri era uscito a prendere un po’ d’aria: era stato un duro scontro, uno dei tanti che avrebbero dovuto affrontare in quella difficile impresa. Ce l’avrebbero fatta davvero? Quei mostri erano davvero forti e Alina… Forse era ancora troppo debole per competere con demoni di alto livello.
“Non sei cambiato, lo sai?”- la voce della guaritrice lo fece sorridere: non si aspettava di rivederla proprio lì e soprattutto in tali circostanze.
“Nemmeno tu, Jeanne. Non sapevo che adesso vivessi qui.”
“Bhe, ho preferito la privacy.”
“Per fare in modo che non ti cercassi?”- Jeanne si avvicinò al cavaliere, posandogli le mani sul torace, mentre Yuri le accarezzava i capelli.
“Lo sai che non è così… Mi sei mancato, Yuri.”
“Anche tu, Jeanne.”
“Quanto è passato? Un anno?”
“Due anni e mezzo per la precisione.”- la giovane si ritrovò a ridere: lui era l’unico che ci riusciva, lei lo conosceva bene.
Dietro quegli occhi e comportamento glaciali vi era un anima calda e passionale, anche dolce alle volte. E gli era mancato…
“Sempre preciso, eh. Sono felice che hai realizzato il tuo sogno…”
“Lo stesso sogno che ci ha divisi, sei davvero contenta?”
“Yuri, io ti amavo e ti auguravo ogni bene. E ancora adesso provo gli stessi sentimenti…”- Jeanne gli si avvicinò, nascondendo il viso nell’incavo del collo del ragazzo, che la strinse amorevolmente.
Ma lo sapevano… Sapevano di non poter più stare insieme.
Jeanne lo baciò a fior di labbra, timidamente ricambiata dal cavaliere, che la strinse ancora più forte.
Senza accorgersi che due pozze blu come il mare li stavano osservando, provando un astio che non riusciva a spiegarsi…
 
*
 
“Perdonami Boris…”- nella baita Sunny si occupava amorevolmente di Boris, ancora incosciente per via della ferita ed il veleno. Gli asciugava la fronte, accarezzava i capelli e lo osservava riposare: quel cavaliere le aveva fatto breccia nell’animo sin dal primo istante.
Non aveva mai conosciuto nessuno come lui: era vivace, solare, anche un po’ buffo. Ma quando combatteva dimostrava di essere fiero e leale, un vero guerriero. E si era fatto ferire da un demone per salvare lei…
“Se solo non avessi avuto paura e fossi stata più attenta, adesso tu non…”- le lacrime uscivano ormai senza sosta dai suoi occhi dorati, mentre stringeva sempre di più la mano del giovane.
Boris cominciò a mugugnare qualcosa, per poi aprire gli occhi e sorridere dolcemente alla fatina del Sole.
“Ciao Sunny…”
”Boris, ti sei svegliato!”- incurante di tutto Sunny gli si gettò al collo, provocandogli un piccolo gemito di dolore. Quando se ne accorse la fatina fece per scusarsi e allontanarsi, ma il cavaliere glielo impedì: era bello tenerla stretta.
“Ti ho fatto male?”
“No sciocchina, quindi rimani…”
“Borsi, mi dispiace tanto… Per tutto…”
“Shh… Tu non hai nessuna colpa, piccola. Lo rifarei altre cento volte.”
“Farti strangolare da me?”- disse ironica la fatina, vedendo però che il cavaliere non rideva: sembrava incredibilmente serio, cosa rara per uno come Boris.
“No, salvarti la vita… E lo farò, sempre.”- Sunny, colpita da tali parole, si strinse ancora di più al cavaliere, non notando due sguardi al di là della porta che li osservavano ridendo.
“Quei due sembrano davvero in sintonia. Non trovi, Lea?”
“Sì, hai ragione Rei. E Boris sembra già stare meglio, forse potremmo ripartire prima del previsto.”
“Speriamo. Comunque la vostra amica è brava per essere giovane.”
“Ha imparato da una nostra mentore, doveva la vita a suo padre.”
“Davvero? Bhe, tanto meglio per noi.”- Rei e Lea stavano assaporando una buona tisana di erbe fatta proprio dalla fata. Il cavaliere orientale era molto preso da quella giovane che provava quasi i suoi stessi interessi.
Ogni volta che stava con lei si sentiva strano, ma felice… E le stesse emozioni provava la fatina quando era insieme a lui.
Ma tutto ciò non andava per niente bene…
 
*
 
“L’ho messa al tappeto, mio signore! Non potrà muoversi per un po’.”
“Ma non l’hai uccisa.”
“Quelle fate me lo hanno impedito… Ma la prossima volta non fallirò, ve lo giuro!”
“Non so che farmene dei falliti!”- una sfera di luce viola colpì in pieno il demone, che si disintegrò all’istante.
Landor guardò soddisfatto la polvere rimasta di quell’essere inferiore, chiamando poi a raccolta i suoi uomini.
Vari demoni si inchinarono di fronte a lui, mentre il suo esercito del male continuava a raccogliere energia per distruggere quel mondo insulso che lui tanto odiava.
“Miei fedeli seguaci, presto questo mondo sarà nostro. Ma prima di tutto dobbiamo sbarazzarci di quei cavalieri e della Uccisore di Demoni: fatene ciò che volete, ma portatemi lei viva… Voglio ucciderla con le mie mani.”
Un grido approvazione acuto si levò nella Montagna… La battaglia era appena cominciata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve gente, eccoci qui con il terzo capitolo! Come vedete lo scontro alla palude si è risolto con una mezza vittoria dei nostri eroi v.v Kei cerca di non far perdere fiducia in se stessa alla nostra Alina, mentre le cose per Boris e Rei con le loro fatine sembrano andare meglio xD E Yuri ha ritrovato un suo vecchio amore: Jeanne. E come mai Sky li osservava con astio? E come andrà a finire lo scontro con il perfido Landor? Lo sapremo presto^^
 
 
Ringrazio le meravigliose persone che mi hanno recensito lo scorso capitolo! Avrete tutte una risposta col nuovo metodo del sito, voglio provarlo anch’io xD
 
 
Al prossimo capitolo, gente ^-^
 

 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad
 
 
  
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