Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Doll_    24/05/2011    11 recensioni
June è un'adolescente riservata e timida che al secondo anno di liceo viene inevitabilmente attratta nella tana del lupo cattivo. Jack è più grande e affascinante, ma anche col suo carattere intrattabile e scontroso, riesce a far innamorare di sé la ragazza e a portarla a letto, per poi lasciarla come suo solito. Peccato che l'anno dopo i due verranno messi a stretto contatto a causa dell'imprevedibile destino che, seppur detestandosi, li unirà sempre più...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'June e Jack'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Red Roses


 

Image and video hosting by TinyPic



Ma cosa diavolo gli avevo fatto!?!
Jack.. Io non capisco.” Sussurrai flebilmente, mentre cercavo di calmare tutti i bollenti spiriti.
Continui a dire di non capire, ma l'unica cosa che non capisci è che è più semplice dire la verità che mentire.” Mi congelò nuovamente col suo sguardo, ribadendo la mia falsità come se gli avessi fatto uno dei peggiori torti quando, dal mio punto di vista, ero stata la sola a volergli realmente bene fra i due.
Ma io non ti ho mentito!” La mia voce uscì disperata e rotta, consapevole della testa dura del suo interlocutore.
Mi sentivo come di fronte ad una giuria la quale non faceva altro che darmi della colpevole.
Sono stufo di te e... di tutto, diamine! Lascia stare John! Puoi prendere in giro lui, ma non me.” Sbottò infine, lasciandomi da sola nella stanza mentre con passo veloce e arrabbiato si diresse di sopra dagli altri.

Perché ci hai messo così tanto?” Mi chiese Holly, appena mi sdraiai fra lei ed Abby sull'asciugamano.
Mi sono fermata al bagno.” Mentii, ripetendomi che quello non era né il momento né il posto giusto per raccontare loro dell'accaduto con Jack.
Stai bene? Sei pallida.” Fece Abby, portando una sua mano sulla mia fronte per sentire se avessi la febbre.
Mmm.. Ho un po' di mal di testa. Sicuramente sarà per colpa della bevanda di ieri.” In fondo, prima o poi dovevano arrivare 'sti postumi da sbornia.
Tentai di sorridere, alzando lo sguardo ma maledicendomi subito dopo poiché, dietro di lei, potevo chiaramente vedere Carol parlare amabilmente con Jack. Il mio Jack.
Quello che fino a pochi minuti prima mi aveva quasi aggredita, accusata e ferita come, d'altronde era solito da lui.
Stavo soffrendo. Stavo patendo le pene dell'inferno e disperando come un animale. E non lo meritavo. Questo era certo... Lui mi aveva insultata e continuava a farmi del male eppure il mio cuore non voleva capirlo.
Ma questo sarebbe stato l'anno del cervello. Della razionalità e quest'ultima aveva messo ben in chiaro che non avrei mai più avuto niente a che fare con Jack.
Si vede proprio che fai palestra!” Squittì quella sottospecie di vipera, toccando i pettorali di Jack che, a quanto sembrava, non gli dispiacevano affatto quelle attenzioni.
Mm.. Dici?” Le chiese, retoricamente, come per cercare di salvare la conversazione e di non farla morire in un silenzio imbarazzante, ma non perché avesse davvero voglia di parlare con quel coniglio strozzato.
Non ho mai conosciuto uno come te, Jack! M'incendi tutta..” Gli sussurrò all'orecchio, provando ad essere almeno un minimo sensuale ma risultando comunque una ragazza- poco-seria.
Mi stavo sforzando con tutta me stessa per sentire quel che si stavano sussurrando ma purtroppo parlavano così sotto voce che riuscii a carpire solo dei discorsi disconnessi...
A casa mia...” Lei.
Io non credo che...” Lui.
Ma davvero?” Lei.
Penso di sì....” Lui.
Quindi...” Lei.
No.” Sì, sì, sì, sì!!! Le aveva detto NO, l'aveva rifiutata, sì!!!... Ma... Ma allora perché si stava facendo prendere per mano? E perché la stava seguendo fin sotto le scale? Perché.. Perché?? Avevo forse capito male?
Il risolino stridulo di lei, allora, mi fece intendere che, sì, avevo frainteso certamente.

Premetto che sono sempre stata una tipa molto indipendente.
Ho sempre sentito solo ed unicamente la mia ragione e mai prima d'allora ero stata tanto incline ad un ordine, tanto che avevo davvero seguito il 'consiglio' di Jack e avevo categoricamente smesso di parlare e scherzare con John anche se la cosa iniziava veramente a starmi stretta.
John provava ad attaccare bottone, facendomi delle domande per farmi entrare nella conversazione ma nelle seguenti settimane, gli rivolsi a malapena uno sguardo.
E mi sentivo un'autentica stronza.
John ci sta male.” Fece Abby, un giorno a ricreazione, mentre, un po' distanti dagli altri, ce ne stavamo sedute su un muretto a spettegolare.
Non siamo poi così legati.. Mi sembra esagerato.” Cercai di sminuire la tragedia.
E' da un po' che non lo vedo prendere nemmeno la pizza.” Constatò nuovamente, facendomi innervosire. Sapevo che lo stava facendo apposta e che le dava fastidio il fatto di non sapere il motivo del mio improvviso allontanamento da lui ma, contenendomi, provai a non farmi scappare nulla dalla mia bocca fin troppo incoerente.
Abby sbuffò.
Sei davvero cocciuta alle volte, lo sai!?” Ecco, si stava agitando.
Uno dei difetti di Abby era quello di immischiarsi eccessivamente nelle questioni altrui. Ed io ero un “altrui” decisamente riservata. Almeno su questo argomento.
Non puoi capire, Abby. Lascia fare a me, andrà tutto bene.” Feci, per calmarla, anche se dovevo essere io quella che aveva bisogno di essere tranquillizzata.
E invece no! Io so bene quello che stai facendo, June. Pensi che allontanandoti da John eviterai di illuderlo e sei convinta di non poter provare i stessi sentimenti che potrebbe provare lui per te, solo ed unicamente perché hai ancora nella testa quel bastardo di suo cugino!!” Sbottò, stupendomi non poco.
Rimasi letteralmente a bocca aperta per la sua sfuriata e per quasi cinque minuti non seppi cosa dire...
Un'altra caratteristica di Abby: era maledettamente sveglia.
Ehi, Abby, che urli?” Si avvicinò, Holly, cadendo dal mondo delle nuvole.
Almeno non ero l'unica ad aver cambiato atteggiamento nelle ultime settimane.
Holly si era inacidita più del solito e per seguire i nostri discorsi, dovevamo ripeterle ogni singola parola per quasi tre volte di seguito!
Sto semplicemente dicendo quello che penso.” Si giustificò lei, incrociando le mani al petto.
E non potresti farlo con dieci ottave di meno?” Ironizzò Holly, sedendosi accanto a me.
Infatti.” Borbottai, prendendo a fissarmi le scarpe, non sapendo effettivamente cosa dire dopo quella dose di sincerità disarmante.
June non parla più con John! Ti sembra normale? Sta rifacendo lo stesso errore commesso con Michael e Alex.” Sentenziò l'avvocato dei miei stivali.
Un'altra volta, June? Perché non impari ad affrontare semplicemente i problemi?”
Eh, sì.. La buttava facile lei.
Lo sapevo. Non potete capire. Credetemi, è meglio così.”
E sperai vivamente di avere ragione...

Quello stesso pomeriggio, però, il caso volle che proprio i miei problemi venissero a cercare me.
Stavo chiudendo il cancello di casa quando una strana sensazione mi pervase il corpo; mi voltai ed ogni presentimento prese vita.
John! Che ci fai qui? Mi hai fatto venire un colpo!” Ansimai, con una mano sul cuore a causa del salto che avevo fatto.
S-scusami. Non volevo spaventarti, ma devo parlarti.” Fece, prendendo a fissarmi così intensamente da farmi sentire nuda sotto il suo sguardo da cucciolo frustrato.
O-kay... Dimmi.” Deglutii, incrociando le braccia e seguendolo, fino a sederci su una panchina nel parco davanti casa mia, sempre deserto.
Io so perché fai così.” Mi spiazzò, facendomi sussultare dallo spavento.
Avrei voluto urlare Sì, è colpa mia! Ho ucciso io il signor Robinson! Ma la decisione di rimanere in silenzio e basita per un attimo fu sicuramente migliore.
C-così.. Come?” Balbettai, iniziando a tremare.
Lo sai. Non mi parli, non mi guardi nemmeno! Inizialmente non capivo, ma ti comporti così da quel giorno in barca e le motivazioni possono essere due...” Oh, no, no! Signore, ti prego, no! “Tu e Jack siete rimasti soli per un po', giusto?”
Oh, cazzo.
Non potei fare a meno di annuire percettibilmente.
Penso allora di aver capito il motivo...” Abbassò lo sguardo, palesemente dispiaciuto.
Non riuscii a sopportare quell'espressione tanto martoriata sul volto di un ragazzo tanto bello e buono. Non ci riuscii.
Così poggiai le mani sulle sue guance e feci alzare il suo viso fino a guardarmi.
John, io avrei voluto dirtelo, giuro! Mi dispiace tantissimo.” Tentai di giustificarmi pateticamente.
Avrei ucciso Jack. Infondo così tutte le mie pene si sarebbero ben risolte, no?
Non avrebbe dovuto parlarne con nessuno. Tanto meno con John e soprattutto senza il mio permesso! Brutto farabutto... E chissà cosa gli aveva raccontato!
Immaginai che inizialmente si fosse vantato di essere riuscito a portarmi a letto e poi gli avesse rifilato le peggiori accuse e parolacce nei miei riguardi. Dandomi della bugiarda, della falsa...
Non ti devi dispiacere di nulla.. E' solo colpa mia.”
..Della ragazza-poco-seria, della.. Un momento. Cosa? Colpa sua?
Ops.
John.. ma cosa stai dicendo?” Corrugai la fronte in un'espressione che poteva essere chiaramente sostituita con la frase poco fine: “non ci sto capendo una ceppa”.
Non volevo che tu lo venissi a scoprire in questo modo, davvero. Non capisco perché Jack abbia voluto dirtelo ma sicuramente è meglio così. Mio cugino era l'unico a saperlo ma.. Oh, accidenti!” Continuava a parlare e solo il pugno che diede alla panchina mi riscosse dal mio momento di...shock.
Stavamo decisamente parlando di due cose diverse!
Ti giuro che avevo intenzione di finirla presto. Appena ti ho conosciuta ho preso la mia decisione ma il tempo non mi ha permesso di metterla in atto.” Mammamia.. Non sapevo che quando era agitato, John parlasse tanto a raffica.
Mi stava innervosendo ancora di più.
Sono sicuro che lei la prenderà malissimo..” Continuò, incuriosendomi all'istante.
Ma.. John... Lei chi?” Chiesi allora, inarcando un sopracciglio.
Come 'lei chi'? La mia ragazza.” Spiegò con ovvietà.
No. Ora ero decisamente sotto shock.
Ero rimasta immobile. Paralizzata. La mia bocca era diventata un porto per le mosche e i miei occhi due palle da biliardo.
John... era fidanzato???
June, ma.. Tu non lo sapevi?” Domandò allora, notando la mia espressione perplessa.
I-io...” Io non riuscivo a spiccicare parola.
Credevo che era questo il motivo del tuo allontanamento.” Disse, sempre più confuso.
Uhm...” Balbettai, ma venni nuovamente interrotta; ormai cercare di spiegare le cose ad uno John palesemente agitato era impossibile.
Okay.. Non potevo certo dirgli che in verità credevo si stesse riferendo alla relazione che avevamo avuto io e Jack l'anno prima, anche perché, effettivamente lui non ne sapeva nulla. Ma almeno poteva farmi parlare invece d'interrompermi alle prime tre lettere..!
Vedi, io e Jack non abbiamo neanche un segreto e non pensavo che te l'avrebbe detto ma sono convinto che l'abbia fatto per il mio bene.”
Che ingenuo...
Per il nostro bene.” Ribadì, poi, gelandomi il sangue.
N-nostro?” Deglutii ancora, col cuore in gola.
June,” mi prese la mano nelle sue, “Ho deciso definitivamente di lasciare Rosemary perché.. Ormai non penso più a lei. Io.. Penso solo e sempre a te, June.” Dichiarò, facendomi sentire male alla svelta.
Oh, no..
John, io..” Stavo quasi per lacrimare dal dispiacere. Non volevo che la nostra appena nata amicizia finisse tanto presto.
Non sarei mai potuta stare nella stessa stanza con lui e sicuramente questo gli altri lo avrebbero capito e mi avrebbero detto di non farmi più vedere..
Ma perché la mia vita doveva essere tanto complicata?
Neanche fossi Megan Fox!
No, non dire nulla, ora. Capisco che ho sbagliato molto con te. Non ci conosciamo nemmeno tanto bene ma sappi che sono disposto a qualunque cosa per averti.”
Avermi? E che ero, un oggetto?
Non ce n'è bisogno, perché...” Ma m'interruppe ancora!
Ti corteggerò e non mi arrenderò finché non mi avrai detto di sì, June. Abbiamo molto tempo ed io intendo iniziare già da ora, soprattutto per farmi perdonare quel bacio inaspettato a casa di Stacy.” Sorrise, tirando fuori dal suo zaino, un mazzo di rose rosse.
E fu inevitabile per me, ricordare i Lilium che mi regalò Jack per farsi perdonare alla nostra prima litigata.
Lui si era ben informato ed era riuscito a sapere quali fossero i miei fiori preferiti.
Jack mi ha detto che adori le rose rosse.”
..E sapeva bene che odiavo le rose rosse, poiché le ritenevo fin troppo banali e scontante.
Jack. Sempre e solo colpa sua.
Ma almeno aveva mantenuto il nostro ed il loro segreto...
Oh, ehm.. Beh, grazie mille, John. Non dovevi.” Arrossii, più per la vergogna che la felicità.
Se solo avesse saputo che ero innamorata pazza di quel farabutto di suo cugino, di certo non si sarebbe sprecato a farsi perdonare per così poco dato che a causa di Jack ero abituata a molto peggio.
Per te questo e altro, piccola.” Ammiccò, avvicinandosi e lasciandomi un lieve bacio sulla guancia per poi alzarsi e dirigersi verso la sua macchina.
Se ne andò in meno di due secondi mentre io rimasi su quella panchina, con quelle rose in mano, per un'altra mezz'ora.

E non si è rinsecchito?” Questa fu l'unica domanda che mi porse Abby, dopo tutto il resoconto dell'incontro.
Chi, John?” Chiesi, inarcando un sopracciglio.
Le avevo detto che era venuto sotto casa mia, che in verità aveva una ragazza, che l'avrebbe lasciata per me, che mi aveva regalato delle rose rosse -sotto consiglio di Jack, segno che lui sapeva già tutto- e la sola cosa che sapeva dirmi era quella???
Macché! Il mazzo di fiori. L'ha tenuto per un po' dentro lo zaino...” Constatò, mentre io cercavo di non inveirle contro e di scaraventare a terra il telefono.
Abby... Ma chissene frega delle rose! Hai capito qual'è il vero dramma?” Dissi, gironzolando per la stanza e buttando ogni tanto l'occhio sul mazzo di rose, ben sistemato in un vaso sulla scrivania della mia camera.
Sì, sì. Lui vorrebbe mettersi con te ma tu ami ancora coso..” Sbuffò sulla cornetta.
Al telefono Abby era sempre poco perspicace... Probabilmente perché intanto chattava su internet mentre la sua presunta migliore amica tentava di ricevere dei buoni consigli!
Per tua informazione, coso ha un nome.”
Fa lo stesso... Tu che intendi fare?” Chiese con nonchalance.
E cosa dovrei fare?” Feci spallucce, come se mi potesse vedere.
Secondo me devi parlare con Jack.”
Che?? Ma sei impazzita? Quello mi si mangia!...” Partii in quarta, sentendo già il cuore battere a mille poiché anche io avevo preso in considerazione quella opzione.
Perché era l'unica giusta da prendere.
A quanto ho capito è molto affezionato a suo cugino. Vedrai che se gli spiegherai quello che è successo, sempre se non lo sappia già, ti starà ad ascoltare.”
Spiegò tranquillamente.
Per te è facile... Non so nemmeno se riuscirei a spiccicare mezza parola in sua presenza.. Con quegli occhi che mi fissano... Oddio.” Tremai, protandomi una mano sulla faccia, sconsolata nel constatare nuovamente quanto mi mancasse.
Su, non fare così ora! Andrà tutto bene!” Fece, ridacchiando lievemente.
Lo spero, Abby.. Lo spero.”

007 mi faceva un baffo.
Ero abituata ad arrivare a scuola almeno con cinque minuti di ritardo e raramente riuscivo ad entrare in classe puntuale, ma stavolta ero riuscita persino ad arrivare in anticipo!
La verità nuoceva gravemente alla salute.
Jack nuoceva gravemente alla salute.
Mi ero appostata accanto allo sgabuzzino ma appena sentii la voce di Alicia e Francine che parlottavano fra di loro insieme ad una voce maschile, chiaramente appartenente a Jack, mi nascosi dentro la piccola stanza, in attesa che lui passasse lì davanti perché sapevo perfettamente che per raggiungere l'aula tredici avrebbe dovuto farlo e così, quando il suo odore mascolino carezzò lievemente le mie narici, tirai fuori un braccio e lo afferrai per la maglietta, da dietro, e lo scaraventai letteralmente dentro, per poi richiudere la porta alle mie spalle e accendere la luce fioca che mi fece chiaramente vedere l'espressione sconvolta dell'uomo che padroneggiava i miei pensieri da ormai fin troppo tempo.
Ma che...!?” Cercò di sbraitare, prima che gli mettessi una mano sulla bocca, poco delicatamente.
Shh! Non fiatare! Dobbiamo parlare.” Deglutii, sentendo le sue belle labbra a contatto con la mia mano.
In tutta risposta, lui inarcò un sopracciglio, decisamente confuso.
Ieri è venuto a parlarmi John, sotto casa mia.” Iniziai, facendolo passare dall'espressione perplessa all'espressione di compiacimento.
Che c'è? Sei contento di vedermi in difficoltà? Sapevi che mi avrebbe aspettata sotto casa e mi avrebbe regalato delle rose rosse, vero!?” Sussurrai, anche se con così tanta furia da farlo indietreggiare -sotto il mio avanzamento logicamente, perché lui non ero affatto il tipo da spaventarsi di una come me- e sbattere contro la parete tappezzata da non si sa quanta polvere.
Sei un meschino bastardo, che si diverte solo nel vedere le disgrazie altrui!” Gli sputai contro, preda da mille emozioni scatenate unicamente dalla sua presenza.
John è tuo cugino, diamine!” Sbottai ancora, stavolta con voce spezzata e sconsolata di chi non sapeva più che pesci pigliare. Ed effettivamente era così.
Ma poi Jack si divincolò dalla mia presa, afferrando entrambi i miei polsi, rivoltando le posizioni e sbattendo me su quella perete polverosa, mentre faceva distendere le mie braccia sopra la mia testa in una posa non propriamente comoda.
Infatti non riuscii a reprimere un gemito di dolore.
E cosa avrei dovuto dirgli!?” Ora era lui che sussurrava malignamente ed irritato al mio orecchio, fin troppo vicino al mio viso, tanto che le nostre guance si sfioravano “Di starti lontana perché sei ancora innamorata di un meschino bastardo, che si diverte solo nel vedere le disgrazie altrui?” Chiese retoricamente, scosso anche lui da più emozioni incontrollate come mai prima di allora lo avevo visto.
E chi ti dice che io sia ancora innamorata di te!?” Sbraitai, indignata ed offesa.
Era stato quell'ancora a fregarmi.
Perché Jack non sapeva che neanche prima lo ero.
Gli avevo sempre detto che per me, lasciarsi andare in una relazione era sempre complicato, ma poi c'era stata la prima notte insieme e tutte le altre e, beh, innamorarsi di lui fu quasi automatico. Ma questo non avrebbe mai dovuto saperlo.
Ancora?” Chiese infatti, il farabutto.
Mi aveva nuovamente ingannato con le sue parole, mi aveva tratta in trappola, facendomi ammettere ciò che mai avrebbe dovuto sapere.
Mi.. Mi sono sbagliata. E comunque non c'è nulla che possa fartelo credere.” Balbettai, perdendo punti.
Ma almeno il mio orgoglio rimaneva intatto.
Però Jack annientò anche quello, spostando il suo viso di fronte al mio, occhi negli occhi, tanto vicini che stavolta erano i nostri nasi a sfiorarsi ripetutamente.
Non disse nulla per qualche secondo, fissandomi con quello sguardo ancora compiaciuto ed un mezzo ghigno sulle labbra.
E invece hai sbagliato ancora, June. I tuoi occhi me lo fanno ben capire. Con me sei trasparente, ricordi?” Rigirò il coltello nella piaga, divertendosi anche lui a ritornare indietro nel passato per torturarmi e farmi capire che, dopotutto, non aveva dimenticato la nostra relazione come invece avevo sempre creduto.

Devi dirmi la verità. Ti piace ancora quel tipo?” Mi aveva chiesto, con un fastidio che mi rese solo più euforica.
Eravamo nella sua auto, davanti casa mia, e prima che scendessi mi aveva trattenuta per il polso, dicendomi che mi aveva vista parlare col mio ex per qualche minuto e domandandomi se provassi ancora qualcosa per lui.
No.” Gli risposi, più sincera che mai.
Davvero?” Inarcò il sorpacciglio.
Jack, se dubiti di me, se qualche altra volta lo hai fatto e se ricapiterà, ti basterà guardarmi negli occhi per capire se ti stia mentendo. Loro non possono sbagliare, saranno sempre e comunque sinceri. Quindi ora guardali, perché io con te sono trasparente, ricordatelo.” Dissi, con così tanta disinvoltura come mai prima d'allora, ammettendo il mio più grande punto debole a quello che non mi sarei mai aspettata che diventasse il mio più grande nemico.

Quei ricordi mi vennero addosso come una tormenta ed il mio corpo fu inevitabilmente scosso da un leggero brivido.
J-Jack.. Ti prego.” Mi ritrovai quindi a supplicarlo, sentendo tutta la tensione scivolare via da me, rendendomi ancora vulnerabile sotto i suoi occhi.
Cosa vuoi da me?” Ringhiò, ritornando spaventosamente serio.
Che tu ti faccia gli affari tuoi perché come ora John ha intenzione di conquistarmi, io non ho intenzione di farmi ancora intimorire da te e dalle tue minacce.” Riacquistai tutta a un tratto la forza di volontà e la fiducia in me stessa, ritornando combattiva e furiosa come poco prima.
Jack rimase basito per un attimo, ma poi si riscosse velocemente.
Vuoi illudere anche lui?” Domandò, guardandomi come se fossi la peggior bugiarda dell'universo.
Se sei sicuro che i miei occhi non mentono, perché continui ad incolparmi di qualcosa che non ho fatto!?” Sbottai, avvicinando -sempre per rabbia e non per altro- il mio viso al suo.
Perché io non sono cieco.”
Mi vuoi spiegare di che diavolo parli!?” Chiesi, più irritata, più stufa e più confusa che mai.
Restò ancora in silenzio. Non fiatò, non disse nulla. Semplicemente, rimase a fissarmi negli occhi mentre i miei andavano frenetici fra i suoi e la sua bocca.
Non lascerò che rovini anche mio cugino.” Esclamò poi, invece di darmi una vera spiegazione.
Io non ho mai rovinato nessuno. Sei tu che hai rovinato me quando mi hai lasciata.” Ammisi, ormai stanca di tutti quei battibecchi, di quelle bugie, di quei sentimenti.. Stanca di ogni cosa e vogliosa solo di rinchiudermi nella mia bolla e lasciarmi tutte le sofferenze che quell'amore impossibile -ed insensibile- comportava.
Ancora rimase in silenzio, fino a quando la campanella non riscosse entrambi.
Perché gli hai detto che i miei fiori preferiti erano le rose rosse?” Domandai, consapevole che invece avrei dovuto dirgli molte altre cose o che, semplicemente, avrei dovuto solo lasciarlo parlare.
Perché volevo divertirmi.”
Oppure farlo stare zitto.
Perché in quel momento, anche io mi sentii banale, scontata... Proprio come quelle rose rosse.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Doll_