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Autore: daisy05    05/05/2006    24 recensioni
Ogni capitale europea è accomunata all'altra da una particolare catena di caffetterie; gli Starbucks...è in uno di questi punti ristoro che trova inizio e fine la nostra storia...o, per meglio dire, la loro storia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Starbucks*

                                    *Starbucks*

 

Le gradinate del “National Museum” mi sono sempre piaciute, sin da quando ero bambino; spaziose, lunghe, affollate sino all’inverosimile da turisti ed artisti di strada…

 

Era bello fantasticare su quelle persone, chiedersi se, quel ragazzo con il basco calato sulla fronte e la sigaretta tra le dita che, proprio in quell’istante, ti stava osservando, sarebbe diventato il Giotto del domani oppure un imbianchino…senza contare che, quelle scale, dominavano l’intera Trafalgare Square, cuore pulsante di Londra…

 

La statua del capitano Lincon mi sorride dall’alto della maestosa colonna che la sorregge, ed io ho solo voglia di piangere.

 

Oh, è inutile che facciate quelle facce…anche i maschi, a volte, piangono..l’importante e non farsi scoprire.

 

Porto le ginocchia al petto e, inspirando rumorosamente, affondo il capo nel ventre; il mio naso si scontra con la felpa che lei, solo qualche ora fa, indossava…ed il suo profumo, fresco e delicato, mi investe…

 

Merda….merda, merda, merda!

 

E’ vero, ho sbagliato, è innegabile, ma…chi mai si sarebbe mai immaginato che la francesina marcasse il territorio?

 

Ci scommetto che piange, ora…

 

Dove sei Hermione?

 

Dove cazzo sei, amore mio?

 

Una lacrima scivola silenziosa sulla mia guancia…

 

Odio piangere…piangere è un segno di debolezza…e io, col tempo, ho imparato a non essere debole.

 

Un Auror non può permettersi il lusso di piangere…eppure, se penso alla sua espressione quando ha sbattuto la porta del mio appartamento, una morsa mi stringe il cuore.

 

Mi guardava come mai mi aveva guardato…un misto di dolore e rabbia indicibili…e lì, lì ho capito che l’avevo persa.

 

“Tutto bene, ragazzo?”; alzo la testa, ed i miei occhi si fondono con quelli di una donna che dimostra approssimativamente settant’anni, dai penetranti occhi nocciola.

 

“Non si vede?”, dico, bruscamente.

 

Lei scoppia a ridere ed estrae dal taschino del suo soprabito di seta un fazzoletto di pizzo bianco.

 

“Tenga…le goccia il naso, sa?”; mi dice, sedendosi, seppur con qualche difficoltà, al mio fianco.

 

“Si figuri, manca solo che le imbratti il fazzoletto…”, protesto, pulendomi il naso con la manica della felpa.

 

Lei mi sorride e scuote la testa, in gesto di diniego.

 

“Suvvia…non è il massimo vedere un giovane affascinante come lei versare lacrime su lacrime, no? Prenda, forza, i maschi non piangono…”, mi dice, prendendomi il naso con le dita e facendomi soffiare.

 

Scoppia a ridere, quando vede la mia faccia contrariata…questa mi ha scambiato per un bimbo di cinque anni!

 

“E non faccia quella faccia…alla fine, voi maschi, non crescete mai!”.

 

La osservo attentamente; il suo viso mi è familiare, ma non riesco proprio a capire dove l’ho già vista….

 

“Mi scusi, ma…ci conosciamo?!”; lei mi sorride.

 

“Cos’è, una nuova tattica di rimorchio?”; scoppio a ridere anche io…forte la nonnetta.

 

“Ora, non vorrei offenderla, signora, ma la sua esperienza è troppo anche per un Latin Lover come me…non sono assolutamente degno di lei!”, affermo, suscitando nuovamente in lei un nuovo attacco di risa.

 

“Mmm…chissà perché, ma immagino sia proprio per questo Latinloverismo…”.

 

“Latinloverismo?!”.

 

“Oh, insomma! Quello che è! Dicevo…è proprio per questo Latinloverismo che si trova in difficoltà, nevvero?!”, chiede, portandosi dietro l’orecchia una ciocca di capelli argentei scappata alla sua crocchia severa.

 

Annuisco, massaggiandomi le palpebre chiuse con la mano.

 

“Le va di parlarne?”, esordisce, allegra, porgendomi una caramella…che Hermione abbia ragione quando dice che sembro un bambino?

 

“Con tutto il rispetto, non mi pare proprio il caso, signora…”; mi interrompo, cercando di indovinare il suo nome.

 

“…Angelica, prego.”.

 

“Ecco, Angelica, non so se è il caso…”.

 

“Oh, non mi dirà certo che è un timidone, in realtà?!”, mi dice, dandomi di gomito.

 

“Non…non direi…”.

 

“Allora che aspetta?! Suvvia, non mi tenga sulle spine, diamine!”.

 

“Allora, ecco…”.

 

“C’entra una ragazza, vero?!”.

 

“Bè, sì…”.

 

“E com’è, questa ragazza? Bella, sì?!”.

 

Sospiro, mentre l’immagine di Hermione galleggia nella mia mente…

 

“Splendida…”; un sorriso sincero si apre sul volto di Angelica.

 

“Lo immaginavo…di quelle che fanno girare la testa a metà Londra, vero?”.

 

“Bè, non proprio…cioè, non è la classica Pin-Up…”; sorrido, pensando ad un Hermione Pin-Up.

 

“…ma per me è in assoluto la migliore.”, sospiro, passandomi una mano tra i capelli rossi, ormai sconvolti.

 

“Ma allora che ci fa ancora qui con me, ragazzo? Corra da lei, no?!”; scuoto la testa e nuovamente affondo la testa nella felpa.

 

“Il punto è che è tutto così complicato…”.

 

“Si spieghi!”.

 

“Allora, io e lei siamo sempre stati migliori amici…certo, un po’ incasinato come rapporto d’amicizia…”.

 

“Litigate continue?!”.

 

“Più o meno…”, annuisco.

 

“Vada avanti…”.

 

“Bè, stasera, finalmente, dopo quasi quattro anni che lo so, ho avuto il coraggio di dirle che ci tengo particolarmente a lei…e non esattamente solo come ad una semplice amica…”; Angelica si scioglie in un sorriso da love-story che farebbe invidia alla Austen.

 

“Così si fa, ragazzo! Non riesco proprio a capire voi giovani…ai miei tempi, quando un maschio si innamorava, si faceva avanti subito…quello che non capisco, ora, è…che ci fa lei qui da solo?!”:

 

“L’ho portata a casa mia…oh, e non mi guardi così, non ero intenzionato a fare…quello!”, esclamo, cogliendo la sua smorfia di puro disgusto.

 

“Lei doveva solo aggiustarsi il vestito, che le avevo rotto io…”.

 

“E PRETENDE DAVVERO CHE LE CREDA QUANDO MI DICE CHE NON AVEVA CATTIVE INTENZIONI?!”.

 

“Ma no! Il vestito l’ho strappato alla festa dov’eravamo prima…non avrei mai strappato un vestito nuovo di zecca per…per fare quello! Non sono un maschio violento, io…”.

 

“Mmm…non si direbbe!”.

 

“La prego!!! Comunque, alla fine, non so neppure io come o perché, ma… ci proviamo…”.

 

“Cosa provate?”.

 

“Signora, ma lo fa apposta?!”.

 

“Mi perdoni, ma vederla arrossire in zona orecchie è uno spettacolo imperdibile! Vada avanti…”.

 

“Insomma…ora…io…ecco…ero un po’ stressato e…”.

 

“Ha fatto cilecca?!”, mi interrompe lei, bruscamente.

 

Annuisco, e, più imbarazzato che mai, mi nascondo nella felpa.

 

“Succede, ragazzo…cose che capitano, è normale!”, mi dice, battendomi la schiena delicatamente.

 

“Sì, ma è capitato proprio con lei…”, sussurro.

 

“Va bene, ma se lei è davvero questo fiore di ragazza che mi descrive, scommetto che non si è neppure arrabbiata, sbaglio?!”; scuoto la testa e lei sorride.

 

“Mi sono alzato per andare a prendere un po’ di succo da offrirle, e, quando sono tornato, me la ritrovo con un paio di mutandine rosa in mano…non sue, ovviamente.”.

 

“Ahi, ahi, ahi…è esplosa?”.

 

“Esplosa è dir poco, mi creda!”, dico, scotendo nervosamente le testa e passandomi più volte la mano tra i capelli.

 

“Io, mezzo nudo difronte a lei, lei che si allaccia il vestito, strappato, e mi urla contro di tutto e di più…che, evidentemente, il problema della mia….ehm, caduta…non è lo stress, ma lei, che, evidentemente, non la trovo abbastanza attraente e che, evidentemente, non siamo fatti l’uno per l’altra….”; perché mi sento pungere gli occhi, ora?!

 

“Tutto chiaro…ma la domanda è ancora la stessa…perché è ancora qui, mi perdoni?!”.

 

Mi alzo leggermente e la guardo negli occhi.

 

“Ma mi ha sentito?!”.

 

“Avrò settant’anni, ma non sono ancora sorda, sa?!”.

 

“Ho rovinato la nostra prima volta insieme, ho fatto il cascamorto con il mondo intero, l’ho fatta sentire inadeguata…cosa dovrei fare? Cercarla, farmi perdonare?! La verità è che ha ragione lei…io non la merito, la farei solo soffrire…”.

 

“Sta scherzando, vero?!”, mi chiede la signora, sgranocchiando un’altra caramella alla menta.

 

“Ho la faccia di uno che sta scherzando, forse?”.

 

“Mi ascolti…lei la ama?”; mi stringo nella mia felpa.

 

“Da morire.”.

 

“Mi dica, crede davvero sia possibile che, quando una persona è innamorata, non sia quella giusta per l’altro?”; alzo la testa, e la guarda, attento.

 

“Il concetto di giusto è relativo…gli sbagli si fanno sempre, nella vita, soprattutto in un campo minato come l’amore…la verità è che l’unico requisito essenziale per essere quello “Giusto” è amare l’altro…se si ama, si vuole proteggere…e se si protegge, significa che si auspica solo la felicità assoluta per la persona amata…ammetterà che è ben più difficile sbagliare dando gioia all’altro, no?!”.

 

Ha ragione…dannatamente ragione.

 

Io amo Hermione…la amo come non ho mai amato nessun’altra.

 

Dovrà pur valere qualcosa, no?!

 

“Corra…la sta aspettando.”, mi dice, sorridendomi.

 

Mi alzo in fretta, sistemandomi i jeans larghi e la felpa…

 

“Grazie…”, le dico semplicemente, prima di spiccare una corsa a perdifiato.

 

                                                   ***********************

 

Schiuma.

 

Densa, bianca, leggermente spruzzata di cioccolato…io odio la schiuma.

 

Rigiro il cucchiaio nella tazza e affondo maggiormente nella sedia.

 

Oh, lo so che un buon cappuccino è l’ultima cosa che mi serviva ora, ma…non  mi interessa; il caffè ha proprietà calmanti sulla sottoscritta…che voi ci crediate o no.

 

Forse perché collego il caffè ad un momento di relax…non ne ho idea, sinceramente, ed ora come ora non mi va di farmi domande.

 

Ethan mi guarda da dietro il bancone, lanciando, di quando in quando, delle occhiate distratte ad un bambino che, occhio e croce, non deve avere più di quattro anni…forse è suo nipote.

 

Il mio sguardo si posa sull’orologio da muro…mezzanotte meno un quarto.

 

Ora, nella più classica delle favole, a quest’ora, il principe, vestito di una scintillante armatura e in groppa al suo cavallo bianco, salverebbe la principessa, avvolta in uno sfavillante abito di seta, dal cattivo di turno…ma che succede se, nella mia favola il cattivo è anche il principe?

 

Sospiro pesantemente e porto la tazza alle labbra, concedendomi un sorso di quella bevanda ristoratrice, la mente occupata dai propositi di morte più tremendi per chi ha ucciso il mio cuore.

 

“Vuoi, signora?”; sobbalzo leggermente, ed i miei occhi si posano su un faccino solare, spruzzato da qualche decina di lentiggini.

 

Osservo il pezzo di cioccolato che il bimbo mi porge e scuoto la testa, sorridendo.

 

“Grazie, ma il cioccolato non mi piace, piccolo…”; lui spalanca la bocca e si lancia a volo d’angelo sulla sedia accanto alla mia.

 

“Davvero non ti piace il sioccolato?!” , esclama, incredulo, storpiando la C in una S serpeggiante.

 

Scuoto ancora la testa e mi sento pungere gli occhi…saranno quelle lentiggini, quegli occhi azzurro mare o, forse, più semplicemente, il pensiero che, solo qualche giorno fa, me ne stavo seduta proprio qui, e Ron mi aveva detto la stessa cosa, ma…questo bimbo me lo ricorda moltissimo.

 

Talmente tanto che fa persino male al cuore guardarlo.

 

“Su, signora, guarda che non sei mica tanto grassa, sai? Puoi mangiare il sioccolato, se ti va…”; un sorriso si apre sul mio volto, quando lo vedo staccare un quadratino dalla sua barretta ed offrirmelo…

 

Sposto il mio sguardo dal suo visetto allegro al pezzo di dolce, indecisa…che mi costa mangiare un po’ di cacao, se, così, non spengo quel bel sorriso?

 

Annuisco e prendo il quadratino dalla sua mano, per poi dargli un morso deciso; il senso di nausea che, generalmente, provo quando ingoio un pezzo di cioccolato si ripresenta all’istante.

 

Scosto dalle labbra il pezzetto di cacao, ed il bimbo, dopo aver appoggiato i gomiti sul tavolo, scoppia a ridere, la bocca marrone.

 

“Non ti piace proprio, eh?!”.

 

Annuisco, reprimendo un conato di vomito dovuto a quel aroma terribilmente dolce.

 

“Signora, te la posso chiedere una cosa?”.

 

“Solo se mi dici il tuo nome!”, esclamo, accarezzandogli la testolina.

 

“Angel…ora posso dirti?”.

 

“Spara!”.

 

“Perché c’hai gli occhi tutti rossi?!”; sospiro…”E perché i bambini sono così attenti?”, potrei chiedere io…

 

“E’ una storia lunga…”, gli dico, accarezzandogli la guancia.

 

“Mi piasono le storie! Ma solo se c’è tanto sangue e qualche morto, perché sennò non sono mica divertenti, sai?!”.

 

Sospiro…che mi costa farlo contento?

 

“Allora…c’era una volta una bella principessa…”.

 

“Scommetto che era bionda e con gli occhi azzurri, vero?!”; bene…li plagiano sin da piccoli, porca pupazza!

 

No Bionda, No Party…

 

“Non proprio…quella è la strega…no, la mia principessa ha gli occhi marroni e i capelli marroni…”.

 

“Ma almeno, sono lisci i capelli?!”, chiede, sbuffando…ci rinuncio, Madre Natura congiura conto di me…

 

“Sì…lisci come la seta…”; tanto, peggio di così…

 

“E la strega?! Com’e?!”.

 

“La strega è una strega bellissima, ma davvero molto cattiva, con i boccoli biondi e gli occhi azzurri…”.

 

Angel mi guarda dubbioso…

 

“Ma te, sei sicura di saperla questa storia? Perché, a me, mica mi convince tanto che la strega è bionda, sai?!”.

 

“Fidati, è strega-strega…vuoi che vada avanti?”.

 

“Continua.”, afferma, lapidario.

 

“Allora…un giorno, il principe…”.

 

“Ah! C’è pure il principe?!”.

 

“Già…con gli occhi blu e i capelli rossi…”.

 

“Nah, te lo ridico pure, secondo me non l’hai mica capita bene la storia…sono gli gnomi quelli con i capelli rossi!”.

 

“Angel, fidati di me…la principessa conosceva il suo principe da molto tempo, e, sin da bambina, ne era perdutamente innamorata…”.

 

Mi fissa, disgustato, e la sua faccia suscita in me un attacco di risa.

 

“Bleah! Femmine, sempre a pensare a queste cose sdolcinate…”, dice.

 

“Il re del paese in cui stava la principessa diede, un giorno, un gran ballo…la principessa desiderava tanto che il suo bel principe la invitasse ma la strega, perfida, fece un incantesimo al ragazzo, che preferì invitare lei piuttosto che la principessa…”.

 

“E che incantesimo era?”; ci penso su…

 

“L’incantesimo della minigonna…potentissimo!”; trattiene il fiato e lo vedo sillabare, muto, minigonna…quanto sono teneri quando sono così piccoli!

 

“La principessa, però, non si scoraggiò, e decise di andare al ballo con un altro principe che, però, non era nemmeno lontanamente bello come il suo…”.

 

“E poi? Poi cosa succede?!”.

 

“La principessa andò al ballo e, finalmente, il bel principe sembrò accorgersi di lei…”.

 

“Uffa, però, non ci sta neppure un cattivo, qui…”, brontola Angel, trastullandosi sulla sedia.

 

“Il principe la invitò nel suo castello per stare un po’ insieme, ma…”; ok, come si fa a spiegare al bambino una cosa del genere?

 

“E cosa succede, ora?!”.

 

“Ehm…all’improvviso spuntò fuori un drago che voleva la principessa…”…mamma mia, come rovinare una favola…

 

“E il principe?! Cosa fa il principe?!”.

 

“Il principe non ebbe alcuna difficoltà a…calmarlo, e riuscì a salvare la sua principessa, ma…”.

 

“Ma cosa?!”.

 

“Proprio quando sembrava che le cose tra i due potessero funzionare…la strega ricomparse  e si portò via, con l’incantesimo delle mutandine…”.

 

“Un altro incantesimo?!”.

 

“Sì, comunque…si portò via, con l’incantesimo delle mutandine il suo principe e…e basta.”.

 

“Come basta?! E questa sarebbe una storia? Secondo me tu non l’hai proprio capita, sai?! La fine è proprio tutta sbagliata…”.

 

Lo guardo, perplessa.

 

“Ma sì! La principessa, se è davvero innamorata, non può mica lasciarselo portare via il suo principe così, no?!”.

 

“Ma la principessa si è arrabbiata perché lui ha ceduto all’incantesimo delle mutande…non è tanto sicura di volerlo!”.

 

Angel prende in mano un pezzo di cioccolato.

 

“Lo vedi?”; annuisco…

 

“Tu, prima, ne hai mangiato uno…non ti piaceva, ma l’hai mangiato, perché volevi farmi contento…e così dovrebbe fare anche la principessa…magari non gli è piaciuto che il principe ci sia cascato nella trappola della strega, ma lo riprende lo stesso, per farlo contento…”; lo guardo, sbalordita…da quando, i bambini fanno ragionamenti così lineari?

 

“…perché sa che, se lui è contento, è contenta anche lei…perché sa che, magari, può avere tanti difetti, ma che è solo standogli vicina che lei si sente felice….giusto?”; annuisco, completamente inebetita…questa la devo raccontare a qualcuno, appena posso…la sottoscritta incastrata dai ragionamenti di un soldo di cacio!

 

“Quindi, me lo rifai il finale della favola?”, mi dice, sorridendomi.

 

Sorrido, tentando di dare un finale più dolce alla storia…effettivamente, è un po’ troppo brusco persino per un maschietto…

 

Prendo fiato e…

 

“…il principe, resosi conto di essere stato un emerito coglione, rincorse la sua principessa, perché si era accorto che, senza di lei, la sua vita non aveva senso…”; mi volto di scatto, ed i miei occhi incontrano quelli del principe/Drago Ron.

 

Ron sorride e, prendendomi la mano, mi attira a se, serrandomi la vita in un abbraccio.

 

“…cercò in ogni dove la sua bella, ma, della principessa, sembrava non esserci alcuna traccia…sino a che, finalmente, dopo innumerevoli corse a perdifiato, il principe la trovò…”.

 

Ron mi accarezza un guancia, con un sorriso infinitamente dolce sulle labbra.

 

“…riuscì quindi a dirle che, alla fine, la stregaccia poteva fare tutti gli incantesimi che voleva ma che per lui, la regina incontrastata del suo cuore, rimaneva senza ombra di dubbio lei…perché l’amava…l’amava talmente tanto che faceva male il cuore pensarci, l’amava talmente tanto che si malediceva costantemente per il tempo perduto, l’amava talmente tanto che, solo grazie a lei, non aveva più paura di nulla…”; si china sul mio orecchio e, prima di posarmi un bacio sulla nuca, mormora:

 

“…e la ama ancora…ma lei?”; mi allontano leggermente da lui e gli accarezzo il naso, prima di voltarmi verso Angel.

 

“Ti accontenti di un semplice: E vissero felici e contenti, Angel?”; Angel scoppia a ridere ed annuisce, vivace.

 

Faccio appena in tempo a vederlo con la coda dell’occhio, sgusciare via, mano nella mano, con un’anziana donna, che Ron mi cattura le labbra in un bacio, intenso e delicato, allo stesso tempo.

 

Si stacca da ma , intrecciando le sue dita nelle mie, e mi trascina fuori dallo Starbucks, sotto lo sguardo divertito ed incredulo di Ethan, portandomi proprio al centro di Covent Garden,

 

“Ok…che ore sono?”, mi chiede.

 

Il mio sguardo corre alla torre di Londra che, lenta ed inesorabile, scocca la mezzanotte.

 

“Mezzanotte, perché?!”, esclamo, divertita, mentre le sue labbra si posano sul mio collo.

 

“A mezzanotte le principesse, di solito, che fanno?!”, continua, regalandomi uno dei suoi sorrisi accattivanti.

 

“Ehm…scappano dal loro principe, ed abbandonano il ballo…”.

 

“Ma io e te non siamo il solito principe e la solita principessa, vero?!”; scuoto la testa…

 

“Qualcosa mi dice che la risposta giusta sarebbe no, ma non riesco a capire il perché…

 

“…una coppia normale, invece di litigare, passa il suo tempo a coccolarsi, mentre noi, semmai, facciamo l’incontrario, ecco perché…”; solletica la mia bocca con la sua, ed il mio naso si riempie del suo favoloso profumo.

 

“Quindi…se, a mezzanotte, le principesse scappano, tu, visto che siamo fatti male…”.

 

“…parla per te!”.

 

“No, no, ragazza, ora io e te siamo una cosa sola…mal messo io, mal messa anche tu…comunque…se le principesse normali, a mezzanotte, smettono di ballare…  tu, invece, a quest'ora, inizi appena, no?!”; scoppio a ridere, mentre lui mi avvolge la vita in un abbraccio e mi spinge ad affondare il capo nel suo petto.

 

“Mi concedi questo ballo, amore?!”.

 

“Tutti i balli che vuole, messere…”.

 

“Ehm…però…il drago lo facciamo venire fuori, più tardi, eh?!”.

 

“Ron!”

 

 

                                                 **********************

 

“La vuoi smettere?! Sei una guardona, sai?!”, esclama Angel, cercando di riportarmi a terra…razza di cretino, le ali sono fatte per qualcosa, oltre che per belvedere, no?!

 

Esasperata, mi scrollo di dosso la sua manina paffuta, e mi passo, impaziente, la mano tra i miei boccoli marroni.

 

“Mph…almeno mi dici cosa stanno facendo?!”, chiede, squadrandomi con i suoi penetranti occhi azzurri.

 

Oh…mi spiegate perché il Grande Capo doveva far finire la mia protetta con il suo protetto?!

 

“Angelica!!!”.

 

“Ti ho sentito, ti ho sentito…Ron la sta facendo ballare in mezzo al Covent Garden…”.

 

“Lo sapevo che quel ragazzo ce la poteva fare!!! Cioè, è matematicamente impossibile che uno che è stato affidato ad un tipo come me, non riesca a combinare qualcosa di buono…”.

 

“L’unica cosa positiva che può combinare è liberarsi di te…”, affermo, sicura.

 

“Zuccherosa come un limone andato a male!”, esclama Angel, sarcastico.

 

“Semplicemente realista.”

 

“Ingiusta, altroché! Se non fosse stato per me, il rosso…”.

 

“Non hai ancora imparato come si chiama, Angel, vero?!”.

 

“Ma che cacchio dici, è ovvio che so come si chiama…”.

 

“Rinfrescami la memoria…”.

 

“Ehm…Rudolph!”; credo che la mia faccia sia ben più chiare di mille parole...

 

“Stavo scherzando, che ti credi…Romualdo?”.

 

“Angel…”, ma lui mi interrompe.

 

“Ci sono, ci sono! Richard!”.

 

“Ronald!”, sbotto, incapace di resistere oltre.

 

“Ma che razza di nome è Ronald, scusa?”.

 

“Ti devo ricordare che, quando il Grande Capo te lo ha fatto scegliere, eri ubriaco fradicio?!”.

 

“Ah, l’ho scelto io?”; annuisco debolmente.

 

“Ecco perché mi sembrava così originale! E poi, Ronaldo…era quel tipo della tavola rotonda, no?!”.

 

“Ronaldo era un cavaliere di Carlo Magno, razza di ignorante che non sei altro!”.

 

“Quello che era…in ogni caso, coraggioso come pochi…ecco, uguale al rosso…e a me, ovviamente! Comunque, dicevo…se non fosse stato per il mio intervento…”.

 

“Il nostro intervento, vorrai dire…”.

 

“Ohhhh…come la fai lunga, Angelica!Chi è che ha spinto Ron?”.

 

“E chi è che ha tirato la gonna di ‘Mione perché Ron ci potesse mettere il piede sopra?!”, ribatto, rabbiosa.

 

“Si ma è partito tutto da me, no?!”.

 

“Tesoro mio, se aspettavamo te…ti devo ricordare che il Grande Capo avevo pianificato i fuochi d’artificio tra i due già sei anni fa, al ballo del ceppo?!”.

 

“Non serve ricordarmelo, mi sento ancora nelle orecchie le urla di Mister io-ti-ho-fatto-io-ti-distruggo…”; rabbrividisce impercettibilmente, sfregandosi le braccia, nude, con le mani.

 

“E te le sei meritata tutta, quella sgridata…ma dico io, non era poi così difficile, no?! Spingevi Ron su Hermione, e, all’improvviso, inserivi nella sua testolina l’idea di invitarla…ma, no, ovviamente le cose non potevano andare così semplicemente, no?! Angel doveva fare la posta all’angioletto di quella vacca di Flebo…”.

 

“Non è una vacca!”.

 

“Maschi…”.

 

“Comunque, alla fine, è andata, no?! Di che ti lamenti?!”.

 

“Già…è andata solo perché con Ron ci ho parlato io…”.

 

“Che c’entra?! Io ho parlato con Hermione…e il mio contributo, dove lo metti?!”.

 

“Vuoi mettere il livello di materia grigia della mia protetta con quello del tuo protetto?!”.

 

“Finiamola qui, che è meglio…il principe e la sua bella si sono finalmente ritrovati…va bene come finale, brontolona?”

 

“Mmm…consulta il loro libro, giusto per precauzione…”; estrae dalla tasca del gonnellino un libro dorato…Ron & Hermione’s Story.

 

“Sì, dovremmo esserci, più o meno…ci metto la parola fine?”, mi chiede.

 

“Scherzi?! Questo è appena l’inizio…”.

 

 

                                                        *****Finis*****

 

Finita! Oh…so che vi avevo detto che avrei avuto la settimana piena, ma, male per voi, ho avuto la possibilità di scrivere il chappy perché a letto con una bella influenza intestinale-e riacutizzazione del colpo di frusta che aveva qualche tempo fa…ma porca…-_____-“!!!- …quindi…perché farvi aspettare?! Ragassuoli…ora posso anche dirvi realmente com’è nata questa storiella…vi avevo già anticipato che il tutto mi era venuto fuori in piena dormiveglia…in realtà, la scena che mi si era parata davanti, era quella di Angel e Angelica…complice una schiccherata con una mia amica che, in risposta alle mie proteste sui mancati sviluppi Ron/Hermione, se ne è uscita con un bel: “Sembra quasi che da lassù cospirino contro di loro….”…la  sua uscita deve aver solleticato la mia mente addormentata…mi sono svegliata e, partendo da quella scena, ho costruito tutta la vicenda …è commuovente mettere per la prima volta la parola FINE ad un fic  capitoli…*^_______^*!!!! Ok…ultimi ringraziamenti personali, e poi…*la daisy si asciuga gli occhietti, umidi…*…bye!

 

Moonlight Rage: Hola, tesora! Come sta la mia classicista preferita? Chi l’ha dura la vince, tesora…consolati pensando che, ormai, siamo agli sgoccioli…^______-!!!

Anche tu in litiga continua con il tuo portatile…qui non se ne può più, è bello capricciosetto questo…*la daisy prega umilmente al suo portatile di non abbandonarla proprio ora…*…lova, a quanto pare ci hanno pensato gli angioletti a strapazzare per bene entrambi i nostri, eh?! ^_______-!!! Amore, spero davvero di risentirti al più presto, anche perché so che mancheranno questi botta-risposta con te…*la daisy si snuffia il naso sonoramente*…besitos, love!

 

Hachi: Tesoro! Ma che dolce che sei stata, stellina mia…la daisy è arrossita tremendamente per le tue belle parole…spero di non averti deluso con questo chappy!

Amante di Londra? Oh…allora non sono sola! *^_______^*!!!Concordo pienamente con te, gran parte dei fanwriter-io compresa, a dir la verità-trascura la descrizione della city…ho scritto questa storia proprio per concedere uno spazio maggiore a questo aspetto, e sono contenta che tu l’abbia notato! Bacionissimi con schiocco!

p.s.: Ti prego, ti supplico, NON leggere TS&D…ci rimani male, dopo, perché ho uno stile completamente diverso qui…ed anche il genere è diametralmente opposto…*la daisy guarda male il suo “mattoncino”*…non vorrei mai che tu rimanessi delusa! Bacioni ancora!

 

Ronny92: Stella! Ma quanti complimenti per questa cretinata…*la daisy arrossisce pesantemente…*…e, già, Ronnino nostro un po’ disordinato lo è…ma sai, Lene aveva nascosto di proposito le sue mutandine…-tattica del “Lascio in giro pezzetti di me, perché lui pensi sempre a me…”…infatti un po’ tutti avete creduto fosse in buona fede….magari!

^________-!!!!Starbucks addirittura appassionante?! *la daisy, bollente, prende a sventolarsi la manina davanti alle guance, bollenti*…spero che anche la conclusione sia stata di tuo gradimento! Baciotti-potti!

 

Gigia990: Gemellissima mia!!! T_____T!!!E’ deprimentissimo scriverti, sapendo che non potrai leggere ne rispondermi...T____T!!! Mi consolo pensando che, quando leggerai questo chappy, sinifica che sarai di uovo ondine…^______-!!!Hermione un tantino troppo riflessiva? *la daisy annuisce vivacemente*…concordo, ma è proprio questa la sua caratteristica principale, no?! Per non parlare delle parolacce di Ron…quella è l’unica parte in cui non mi sono chiesta se era abbastanza IC…lo vedo molto Ron maledirsi dopo essersi lasciato scappare qualcosa di quel genere…spero ti sia piaciuto anche questo chap! Baciottoni.pottoni-pottoni!

 

Topomouse: Amicissimo mio!!! *^________^*!!! Te gusta la fine, stella?Concordo sulla recensione passata…certe riviste vanno dritte nella spazzatura…che poi, lo confesso, io lo leggo pure Cosmopolitan *si alza un coro di proteste…O_o!!!!*, ma solo per rilassarmi, rubandolo a mia cugina…le cose peggiori che ho visto finora sono “Top Girl” e “Ragazza Moderna” *la daisy rabbrividisce anche solo a scriverle certe cose…*…quanto all’ordine di Lene…nu, nu, nu, era voluto da parte sua…politica del tipo: “Lascio in giro pezzi di me, che così lui si ricorda di me e della nostra notte…”…e, libero di non crederci, alcune mie compagne di classe si comportano quasi ogni volta che escono con qualcuno, così…no comment! Baciotti con schiocco!

 

Mandy JJ: Svelato l’arcano, love…ora hai scoperto perché non ero in MSN ieri…perdona me, ma fa un male cane tutto! Prometto che stasera, verso le otto, una scampolata la faccio, che così magari ci si becca, io e te…^_______-!!!Ultimo chappy servito, ragazza, fammi sapere, mi raccomando, sai che ci tengo particolarmente ai tuoi pareri…bacionissimi!

 

Light Lily: *la daisy si prostra ai piedi della sua adorata compagna de “I Passi…”*…perdona me, tesora, libera di fustigarmi quanto vuoi, ma ti giuro, cara, io il ringraziamento l’avevo messo…-______-“!!!Secondo me, qui HTML ci cova…niente da fare, in materia di computer, sono una frana!!! Mi perdoni, visto che ho postato in tempo record l’ultimo chappy? *la daisy fa occhioni da Labrador abbandonato…*…che dici, te gusta? Un abbraccio!

 

SiJay: Dolcezza!!! Come vedi, si è tutto sistemato…bè, che ci vuoi fare, quando l’intero universo celeste complotta contro di te, ed il Grande Capo parla…bè, è inevitabile, no?!

^___________-!!!!Baciotti!

 

Tabita: Tesoro mio! Ecco, guarda, sarei dell’idea di continuare la storia anche solo per parlare con te con la stessa frequenza con cui lo faccio ora…-la daisy benedice le tue di storie, che così, tra un aggiornamento e l’altro, ci scappa pure il botta e risposta …-…ahi, ahi, ahi…Ron non incontra la tua approvazione? Fatto benissimo, love, non incontra nemmeno quella della daisy…*Ron sbuffa impaziente…*…ah, amora, sei in buona compagnia, sai? Il maschio-verme (=leggi, senza spina dorsale) colpisce in tutte le zone d’Italia…mal comune mezzo gaudio, almeno,no?! ^________-!!!!Forum…è un bellissimo forum Sideckicks, davvero molto attivo, ma al momento è offline…appena ritorna attivo ti mando una mail con tutte le dritte per iscriverti, se non ti secca troppo, va bene? Bacionissimi!

 

Mary Potter 92: Siao bellissima mia!!! *^________^*!!!Visto che Ron l’ha spuntata? D’altronde, come non poteva, visto che lui è lui-leggi, innegabilmente, irrimediabilmente, irreversibilmente, affascinante…-?! Poi, come detto su, se tutto il cielo complotta contro di te, non hai proprio scampo, no?! Mandiamo Lene al rogo? Mmm…povera, vedremo cosa mi combinano nell’epilogo, dai…bacioni!

 

Lu: Stella! Paranoica? IO?! Nooooo….mica, non si era notato? ^________-!!!Hai ragione, è un mio difettuccio, mi faccio un sacco di pare-spesso inutili, a dir la verità…-…sai, il punto è che, quando stendi per la seconda volta uno scritto che ti piaceva, reputi sempre scadente il risultato, soprattutto se la prima stesura ti piaceva…spero che anche questo chappy sia stato di tuo gradimento! Rassegnarmi ad accettare la mia bravura? Ehm…non corro il pericolo di dovermi rassegnare, allora…^______^”!!! Troppo buona, love-love….baciotti-potti!

 

Aleberyl 90: Tesoro mio adorato!!! Ma come stai, dolcezza? *^_______^*!!!!Problemi all’ADSL?! Dev’essere un virus, anche il computer della Gigia da di matto…e, già, siamo giunti alla fine di questa bella avventura…ultras delle Harry/Ginny? Allora, scusami l’indiscrezione, ma mi permetto di segnalarti quella che si preannuncia essere davvero una bella fic sulla coppia; si chiama “O.R. Crux” ed è di Joy…l’autrce è davvero capace di dare una sfumatura poetica e tremendamente piacevole alla nostra coppia preferita…leggere per credere, a me si è aperto il cuore! Tornando a noi…visto che alla fine Ron l’ha spuntata?! ^_________-!!! Incrociamo le dita che anche il suo “migliore amico” (soprannominato, amichevolmente, Drago), la spunti, rima o poi….bacionissimi con schiocco!

 

 

Scusatemi se vi sono sembrata troppo frettolosa nei ringraziamenti, ma non sto per niente bene…ma, e non credo di sbagliarmi, vi importava di più avere subito sottomano il chappy nuovo, piuttosto che degli Special Thanks più funghetti, no?! Allora, chiudo ufficialmente la mia prima ficcy a puntate del genere Romantico-Commedia…un po’ mi dispiace, visto che avevo imparato a conoscervi per bene, e, si sa, la daisy si affeziona, dopo…ma, per fortuna-o per sfortuna, decidano loro…^______-!!!!!-, la maggior parte di voi segue anche l’altra storia-chi non rientra in questa parte, ora, non vada a leggere la storia in questione, perché ne rimarebbe deluso, credetemi, non è falsa modestia…il genere è totalmente diverso e lo stile anche…-…non so dirvi se ci rivedremo, tesori, proprio perché io non nasco esattamente come scrittore di questo genere di ficcy *la daisy alza un cartellone con su scritto : “GIGIA IS THE BEST, HERE!”* , quindi non assicuro tempi brevi, anzi, per dirla tutta, non sono neppure sicura che mi cimenterò in una storia di questo tipo nuovamente….quindi, vi abbraccio tutti fortissimo e vi auguro tutto il bene possibile! Baciottissimi a tutti!!!!!!!!! *^___________^*!!!!!!!

 

  
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